Dopo aver riscosso un grande successo di critica, 200 Metri, film d’esordio del regista palestinese Ameen Nayfeh, è pronto ad arrivare in sala: ecco tutti i dettagli e il trailer ufficiale.
200 Metri: il film
Premio Del Pubblico Alle Giornate degli Autori / Venezia 77, Premio Speciale della Giuria all’International Thessaloniki Film Festival, Premio Miglior Attore ALL’Antalya Golden Orange Film Festival, Premio del Pubblico e Miglior Film all’Ajyal Youth Film Festival, Miglior Film al Middle East Now: questi sono i riconoscimenti ottenuti da “200 Metri“, il film d’esordio del regista palestinese Ameen Nayfeh pronto ad approdare nelle sale cinematografiche il prossimo 25 agosto 2022, distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.
La trama di 200 Metri racconta di Mustafa e sua moglie Salwa, che vivono in Palestina, in due paesi distanti 200 metri ma divisi dalla barriera di separazione israeliana. Alla sera, quando il buio cala, l’uomo accende una luce sul suo balcone per augurare la buonanotte alla moglie e ai figlio che sono insieme a lei dall’altra parte e che a loro volta rispondono con un segnale. Quando però uno dei suoi figli rimane vittima di un incidente, Mustafa decide di precipitarsi al checkpoint dove gli viene negato l’accesso. Disperato, chiede aiuto a un contrabbandiere per oltrepassare il confine: i duecento metri di distanza si trasformano in un’odissea di duecento chilometri, vissuti insieme ad altri viaggiatori determinati a superare la barriera.
Il cast è composto da Ali Suliman, Anna Unterberger e Motaz Malhees.
Il regista
L’esordiente Ameen Nayfee è nato in Palestina nel 1988. Dopo aver trascorso la sua formazione tra il paese di origine e la Giordania, si laurea in infermieristica nel 2010. La passione per il cinema, però, arde forte in lui: ottiene un master in produzione cinematografica un paio di anni dopo e ha iniziato a produrre e dirigere cortometraggi premiati ai festival internazionali.
“Questa è la storia di migliaia di palestinesi e le storie possono cambiare la vita. Qui, in Palestina, siamo abituati ad adattarci a nuove situazioni, a fare come ci viene detto e a camuffare i nostri sentimenti. Questo non dovrebbe più essere accettabile. La libertà di movimento è un diritto umano fondamentale che appare come una favola in una realtà brutale. Il protagonista Mustafa ha obedito alle regole, ha sopportato l’umiliazione e ha fatto come gli è stato detto. Eppure, quelle stesse regole mettono in pericolo i suoi cari e il senso di paternità. Potrà ancora obbedire?” – Ameen Nayfee
200 Metri: conclusioni
C’è molto interesse per la pellicola del regista palestinese, soprattutto dopo il grande consenso della critica. Noi siamo davvero curiosi, e voi?