Quando si parla di fotografia di ritratto si parla di anima, di momenti e istinti; di saper cogliere l’attimo giusto, una volta che si è messo a proprio agio il soggetto da fotografare stabilendo una connessione mentale con lui. La ritrattistica, fidatevi, non è semplice e richiede, per essere realizzata bene, una grande empatia. Noi di FotoNerd abbiamo quindi deciso di consigliarvi 5 fotografi di ritratto che non potete non conoscere se apprezzate questo genere e che possono, con le loro opere, esservi di ispirazione.
5 fotografi di ritratto: l’arte di catturare l’anima
Spesso, quando si parla di fotografia ritrattistica, si parla di “catturare l’anima” della persona ritratta. E, in parte, è vero: escludendo per un momento i contesti inerenti la moda e la sponsorizzazione di vestiti, in cui lo scopo finale è ovviamente quello di valorizzare il vestito prima che la persona, la fotografia di ritratto intesa come momento di sinergia tra due esseri umani che vogliono raccontarsi punta a fare tutto questo. In questo articolo non andremo a spiegarvi questioni tecniche inerenti a questo genere: abbiamo già la nostra guida tecnica alla fotografia ritrattistica che adempie allo scopo. In questo editoriale vogliamo consigliarvi 5 fotografi di ritratto che, in un modo o nell’altro, hanno scritto la storia di questo genere raccontando le persone.

Prima di partire però vorrei fare una piccola premessa: ho scelto di selezionare 5 fotografi di ritratto ma, come potete immaginare, ce ne sarebbero molti di più che meriterebbero di stare in questo articolo. Penso a Irving Penn, Robert Mapplethorpe, Cecil Beaton, Edward Steichen, Martin Schoeller e tanti altri che, per questione puramente di spazio, ho deciso di “omettere”. Il consiglio però è sempre lo stesso: in questo articolo ve ne consigliamo 5 in particolare, ma non fermatevi a questi nomi e approfondite questo genere fotografico che, prima o poi, quasi tutti i fotografi tendono ad affrontare. Una volta una persona disse che non ci si può definire fotografi finché non si fa un ritratto: non sono convinto che questa affermazione sia legge, però è indiscutibile come la fotografia ritrattistica riesca a coinvolgere tantissimi autori, anche indirettamente.
Perché, quindi, abbiamo deciso di parlarvi di questi 5 fotografi di ritratto? Siamo convinti che questi siano quelli che proprio non devono mancare alla vostra cultura fotografica, quei nomi che non si possono non conoscere se si ama la fotografia in tutte le sue sfaccettature. Sono fotografi diversi che, alcuni agendo in epoche diverse, sono stati in grado di scrivere pagine indelebili di questo linguaggio e che sono riusciti, con le loro opere, a dare vita a stili, movimenti artistici e generi.
5 fotografi di ritratto: i nostri consigli
Andiamo ora a conoscere i fotografi che, secondo noi, non devono mancare nel vostro bagaglio culturale.
Richard Avedon (1923 – 2004)
Considerato da molti come uno dei più grandi fotografi mai esistiti, Richard Avedon è in modo indiscutibile una delle figure più importanti e conosciute. Nato a New York il 15 maggio 1923, è diventato famoso per i suoi ritratti in bianco e nero. La sua carriera comincia in un modo molto particolare: assegnato alle autopsie e foto d’identità durante l’esperienza alla Marina mercantile, inizia a fotografare i suoi compagni. Nel 1944 si unisce al gruppo Harper’s Bazaar, con il quale resterà per dodici anni, riuscendo con il suo stile a cambiare il concetto di fotografia di moda. Come? Avedon decide di strappare i soggetti dai freddi e anonimi studi con fondali bianchi per collocarli in strada e nei locali notturni. Un cambiamento epocale che, come vedremo, è stato d’ispirazione per tantissimi altri autori. Tra i suoi lavori più celebri è impossibile non citare “In The American West”, progetto che intraprende nel 1979 e che lo vede girare per cinque anni nella parte Ovest dell’America alla ricerca dei volti più caratteristici delle varie zone. Oltre a questo, che personalmente reputo un libro cult della fotografia, famosissime sono anche le fotografie che realizza di suo padre divorato dal cancro. Una documentazione dura e cruda, necessaria però per combattere quel dolore. Richard Avedon muore nel 2004 in seguito a complicazioni per un’emorragia celebrale, lasciando un lascito immenso a tutto il mondo.
Man Ray (1890 – 1976)
Altra figura di spicco impossibile da non inserire nella nostra lista di 5 fotografi di ritratto che vi consigliamo, Emmanuel Radnitzky nasce a Filadelfia, in Pennsylvania, il 27 agosto 1890. Pittore, grafico, esponente del Dadaismo e fotografo: la sua immagine è diventata iconica, un simbolo che ha segnato diverse generazioni. Precursore di una fotografi diversa (che prende spunto dalle sue mille passioni, tra cui il cinema), si libra con eleganza tra lavori astratti e ritratti più canonici, pur sempre con il suo stile unico e particolare. La sua storia comincia nel 1908 quando, lavorando a New York come disegnatore grafico, inizia a firmarsi con lo pseudonimo “Man Ray”, che significa “Uomo Raggio”. Nel 1915 inizia una fruttuosa collaborazione con Marcel Duchamp, fondando insieme a lui e Walter Conrad Arensberg la Society of Independent Artist. L’anno da segnarsi è però il 1924: nasce il surrealismo e, Man Ray, è il primo fotografo che riporta questo genere anche nei suoi lavori di moda per Vogue. Nello stesso periodo si innamora della cantante francese Alice Prin, che diventerà la sua musa fotografia preferita. In seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale Man Ray decide di tornare a New York per via delle sue origini ebraiche, dedicandosi all’insegnamento. Celebri, tra te le tante immagini realizzate, quelle che ritraggono l’artista surrealista Meret Oppenheim nuda in piedi vicino a un torchio da stampa. Man Ray muore il 18 novembre 1976 a Montparnasse.
Helmut Newton (1920 – 2004)
Famoso per i suoi studi sul nudo femminile e i suoi iconici ritratti, Helmut Newton, pseudonimo di Helmut Neustädter, nasce a Berlino il 31 ottobre 1920. Cresce nella buona borghesia e si avvicina alla fotografia fin dalla giovane età di 12 anni, acquistando la sua prima macchina fotografica. In seguito ai problemi con la Germania e l’imminente Seconda Guerra Mondiale decide di andarsene rifugiandosi a Singapore, lavorando per il Singapore Straits Times. Oltre ai ritratti canonici di personalità come David Bowie, Andy Warhol, Gianni Agnelli, Paloma Picasso, Anita Ekberg, Claudia Schiffer e altri, raggiunge la sua vetta artistica nel 1980 con il progetto “Big Nudes“. Lavora per i più grandi brand dell’epoca come Chanel, Versace, Yves Saint Laurent, Louis Vuitton e Dolce & Gabbana, mantenendo sempre il suo stile unico e inconfondibile nel panorama mondiale. Newton muore il 23 gennaio 2004 in seguito ad un incidente stradale a West Hollywood. Oltre alle sue fotografie immortali e ai premi ottenuti durante la sua carriera, Helmut è stato un autore capace di sperimentare, provare empatia e sviscerare i temi più delicati della fotografia ritrattistica e del nudo femminile.
Peter Lindbergh (1944 – 2019)
Impossibile non inserire Peter Lindbergh, pseudonimo di Peter Brodbeck, nella guida ai 5 fotografi di ritratto che non potete non conoscere: troppo importante la sua figura, il suo stile unico capace di cambiare per sempre il mondo della fotografia di moda. Abbiamo scritto un contenuto originale commemorativo per la sua scomparsa che potete leggere su FotoNerd, ed era logico fosse inserito anche in questo contesto. Nato a Lesno nel novembre del 1944, studia arte a Duisburg e si trasferisce nel 1978 a Parigi per concentrarsi sulla fotografia di moda. Il suo stile mirato a raccontare le persone più che gli abiti però si scontra fin da subito con una realtà che non è pronta a scendere a compromessi, ferma com’è a convinzioni radicate. Nonostante questo, Peter decide di non cedere e continuare a combattere per la sua fotografia, raccontando le persone ritratte per quello che sono, ossia esseri umani e non manichini da esporre per altro. Il suo stile è contraddistinto dalla scelta del bianco e nero che lo accompagnerà per tutta la sua carriera, e da un make up dei soggetti minimale e quasi del tutto assente. Le persone ritratte da Lindbergh sono esseri umani in prima linea, pronte a raccontarsi a lui e a spogliarsi delle loro paure. Immortali sono i ritratti di celebrità che non si sarebbero mai fatte ritrarre naturali da nessun altro, se non da lui. Fotografie stampate nella memoria di questo genere fotografico, capaci di creare un movimento che ha preso sempre più piede man manco che la sua figura diventava più importante e rispettata nell’ambiente. Un fotografo unico capace di unire l’anima delle persone ritratte ad uno stile cinematografico, forte di una tecnica sopraffina inarrivabile per molti. Peter Lindbergh scompare a Parigi il 3 settembre 2019, lasciando un vuoto immenso.
Annie Leibovitz (1949 – In attività)
Annie Leibovitz nasce a Waterbury il 2 ottobre 1949, ed è una delle fotografe più conosciute e rinomate del mondo attualmente in attività quindi logico ritrovarla nella nostra guida ai 5 fotografi di ritratto che vi consigliamo. Ritrattista affermata con uno stile che si poggia molto sulla sintonia tra soggetto e fotografo, diventa famosa durante i 13 anni passati a fotografare per la rivista Rolling Stone, occupandosi della tornée di gruppi iconici come The Rolling Stones. Nel 1980 arriva la definitiva consacrazione: Annie immortala diverse celebrità per una campagna pubblicitaria della American Express, diventando una delle fotografe più conosciute di sempre. Forte di tantissime esposizioni di livello e di diversi libri fotografici venduti in tutto il mondo, le sue immagini hanno un forte connotato umano che rappresenta, in tutto e per tutto, la sua visione della vita e della fotografia. John Lennon, Demi Moore, Angelina Jolie, Leonardo DiCaprio, Christo, la Regina Elisabetta II, Sting, Bruce Springsteen, Meryl Streep: se ci dovessimo soffermare a fare la lista completa delle figure ritratte dall’autrice finiremmo a “tirare mattina”, per farvi capire la sua importanza nel panorama mondiale. Barbara Leibovitz, sorella della fotografa, nel 2006 ha realizzato un documentario su di lei, arrivato in Italia nel 2012. Una fotografa impossibile da non conoscere sia per le sue incredibili immagini che per il suo stile contraddistinto da una profonda umanità e ricerca.
5 fotografi di ritratto: conclusioni
Questi erano i 5 fotografi di ritratto che vi consigliamo noi di FotoNerd, felici comunque di ricordarvi che ci sono tantissimi altri che, purtroppo, non abbiamo inserito e che vi invitiamo ad approfondire. La fotografia ritrattistica è un genere unico che mette a confronto due esseri umani direttamente e che, per questo motivo, spesso tende a spaventare i più inesperti. Resta però un dato di fatto: questo genere fotografico è in grado di catturare l’anima delle persone, e di raccontarla al mondo.