A Night in New York è il titolo del nuovissimo cortometraggio realizzato da Adorama per mostrare a pieno tutte le novità di Sony a7SIII, la nuova mirrorless dedicata ai videomakers presentata proprio oggi e di cui abbiamo fatto la copertura completa con video, confronti (Sony A7SIII VS Canon EOS R5 e Sony a7SIII vs Sony a7SII) e live su Twitch. Vediamo i dettagli di questa opera fantastica realizzata davvero in breve tempo.
Quale parere migliore da ascoltare se non quello di chi davvero lavora ogni giorno in ambiti estremamente professionali dedicati al video? Sebbene le caratteristiche della nuova Sony a7SIII siano estremamente interessanti, è necessario magari fare un piccolo “passo indietro” e soffermarsi ad osservare l’opera di chi davvero è in grado di dare un parere sincero e dimostrare le possibilità del prodotto. Questa l’idea dietro al cortometraggio “A Night in New York“, realizzato dal fotografo Dave Krugman e dal filmaker Sal D’Alia, che sicuramente ricorderete per la FotoNerd Live fatta insieme a lui e per New York Rhapsody.
A Night in New York: cortometraggio narrato come omaggio alla vita notturna della Grande Mela
Il cortometraggio A Night in New York nasce come una “banale” prova di una fotocamera, un’occasione per capire le prestazioni lato video, gli slow motion che possono essere girati direttamente in camera e, ovviamente, le prestazioni ad alti ISO. Il primo main focus è proprio questo: testare le possibilità della sensibilità ISO della nuova Sony a7SIII. Molti avranno sicuramente pensato “la sensibilità ISO è la stessa di prima”, vero, ma ciò che cambia realmente nella nuova fotocamera è la resa, la definizione, la poca grana e molto altro. Tutte cose rese possibili dal nuovo sensore con pixel più grandi e dal nuovo processore BIONZ XR in grado di permettere prestazioni migliorate di ben 8 volte rispetto al modello precedente.
Condito dalla meravigliosa composizione di Ollie Chanin, A Night in New York racconta in pochi minuti una breve avventura del fotografo Dave Krugman in giro per le strade tutt’altro che deserte tra Manhattan e quartieri limitrofi durante una prova prettamente fotografica di Sony a7SIII. Proprio così: nel corto vediamo anche degli scatti realizzati a “soli” 12 megapixel che però, pensati nell’ottica della fotografia notturna e, grazie all’ottima tenuta ISO, rassicurano anche chi come me era piuttosto preoccupato proprio per l’aspetto fotografico. Nel frattempo però non dimentichiamoci che tutto il cortometraggio, il racconto e la “passeggiata” di Dave sono stati filmati sempre con una Sony a7SIII (praticamente quasi tutto interamente a mano, anche per testare lo stabilizzatore) dal buon Sal D’Alia, filmaker e contributor presso Adorama, uno dei negozi fotografici più importanti del mondo.

A Night in New York: il backstage mostra tutti i dati e i codec utilizzati
Se siete curiosi di approfondire il “dietro le quinte”, scoprendo quindi ancora di più le potenzialità della nuova Sony a7SIII, è disponibile anche un backstage di A Night in New York. All’interno del video possiamo vedere una piccola intervista tenuta da Sal D’alia a Michael Bubolo di Sony USA.

Nell’analisi, è possibile vedere il tipo di post-produzione attuato e i file “non graded” (cioè usciti dalla camera) girati in S-Log 3 con XAVC HS in 4K 10Bit 4:2:2. Questo ci dimostra infatti le reali potenzialità di questa “piccola” aggiunta che tanto piccola non è: il passaggio da 8 Bit a 10 Bit permetterà ai videomakers di avere una resa decisamente maggiore e molto più “malleabile” in termini di gestione del colore, possibilità di editing e molto altro (ovviamente in post).
Nel video di backstage troviamo anche l’approfondimento del nuovo menù di Sony a7SIII, ora migliorato, reso più intuitivo e utilizzabile completamente con le vostre dita (tramite touch). Il racconto di Sal evidenzia poi le comodità di una porta HDMI Type-A, di un doppio slot “ibrido”, il primo sul mercato con queste potenzialità, e anche del nuovo sistema di stabilizzazione (sempre “ibrido”).
A Night in New York: conclusioni
Quando leggo “Adorama Original” e “Sal D’Alia”, potrei potenzialmente anche non aprire il video, perché so già che mi aspetta un contenuto di grandissima qualità. Decido però sempre di aprire e guardare attentamente i video proprio per rimanere piacevolmente sorpreso e colpito dalla creatività, la cura delle riprese e molto altro.
Sono anche felice, con un po’ di orgoglio “nazionale” che un ragazzo italiano creativo e brillante sia riuscito ad ottenere il giusto successo proprio a New York, città che sembra “facile da vivere” ma in realtà risulta essere come una delle più difficoltose al mondo, dove devi impegnarti tanto, far vedere chi sei ed essere innovativo per poterti distinguere.
Cosa ne pensate di questo cortometraggio e del backstage?