Mai provata quella sensazione di vuoto? Quella sensazione di mancanza di quel mondo che vi ha accolto per ore, di quei personaggi che vi hanno tenuto compagnia nei frangenti più improbabili del giorno e della notte… Avete capito cosa intendo? Sì? E non sapete proprio come fare a sopravvivere senza? Siete già alla ricerca disperata della data di uscita della stagione successiva o del sequel? Niente paura, abbiamo la soluzione: leggete il libro! Non è raro infatti che film e serie tv di grande successo siano stati tratti da libri e trasposti al cinema grazie al raffinato processo di adattamento. Lanciamoci insieme alla scoperta di questa macchina realizzativa che ha fatto conoscere alle grandi masse capolavori della letteratura e non solo.
Adattamento libri cinema: l’arte di raccontare una storia con un altro mezzo
Letteratura, teatro, cinema, televisione sono quattro mondi diversi, separati da una linea retta, incapaci di incontrarsi? C’è chi la pensa così, che vede il teatro come un settore di nicchia e di un’élite facoltosa che ostenta cultura, che pensa la letteratura come mondo dell’accademia, dei professori, dei topi di biblioteca, che ritiene il cinema luogo di ritrovo delle masse e le serie tv il covo dei nerd, ma ci sembra questa una visione un po’ miope della realtà. Letteratura, teatro, cinema e televisione (intesa in senso lato come luogo di espressione della serialità) sono accomunati da un unico obiettivo: raccontare storie. Un unico fine espletato con mezzi differenti: le parole, la performance dal vivo, le immagini. Leggiamo un romanzo per seguire le vicende di un personaggio, immergerci nei suoi pensieri e nelle sue riflessioni, partecipiamo a uno spettacolo teatrale per lasciarci coinvolgere dalla presenza scenica degli attori e seguirli nelle loro azioni e vediamo film e serie tv per entrare nel mondo della storia e tifare per il protagonista. Azioni, personaggi, eventi ed emozioni sono gli elementi costitutivi dell’arte della narrazione che accomunano letteratura, teatro, cinema e televisione: mezzi diversi per raccontare una storia.
Adattamento libri cinema: l’arte dell’essenziale
Cosa narra un libro, un’opera teatrale, un film o una serie tv? Cosa, se non la vita?! Un aspetto della vita, una visione dell’esistenza, quella degli autori, in grado di arrivare a tutti, di emozionare e lasciare il segno solo se riescono a toccare l’universale, ciò che accomuna ogni essere umano di ogni paese, sesso ed età, solo se riesce ad estrapolare l’essenziale. Raccontare una storia significa “cogliere l’essenziale” dell’esistenza o di un aspetto di essa perché ogni narrazione è metafora della vita. Una vita raccontata con parole, immagini o attori, privata, certo, delle parti noiose e capace di entrare nel più profondo nucleo della realtà attraverso i personaggi, i loro desideri, le loro scelte e le loro azioni. E se la ricerca di un fondamento antropologico è la prima grande scelta per ogni narrazione, almeno perché possa toccare le note sensibili del cuore del pubblico, l’adattamento, in quanto trasposizione da un mezzo a un altro, ne richiede ancora di più.
Adattamento libri cinema: l’arte di operare scelte
Se fino ad ora abbiamo parlato di adattamento in generale, ora ci concentreremo sulla trasposizione da romanzo a film (o serie tv). Punto di riferimento per chi desidera approfondire questa materia è il libro I vestiti nuovi del narratore di Armando Fumagalli, docente di Semiotica e direttore del master International screenwriting and production dell’Università Cattolica di Milano e che recentemente ha pubblicato un nuovo volume per sceneggiatori e non di cui potete trovare tutte le notizie qui. Adattare un libro allo schermo significa innanzitutto operare delle scelte, pensare a “non come rispettare il più possibile il romanzo”, ma a quale storia si vuole raccontare. Come ha dichiarato lo scrittore William Goldman “non si può essere fedeli al materiale di partenza e non si deve essere fedeli“.
Ogni autore deve decidere cosa vuole raccontare, quale storia mettere in campo: ecco spiegato il motivo per cui, molte volte, dopo aver visto un adattamento da romanzo, diciamo: “Ma il libro non era così: manca questo, quello era diverso!” Un romanzo, per sua natura, può permettersi di scandagliare le emozioni dei protagonisti, di seguire più personaggi in contemporanea e passare da un punto di vista a un altro, un film no, o, quantomeno, non del tutto. Un film ha bisogno di un protagonista chiaro, con un desiderio preciso da soddisfare, un goal da raggiungere e una mancanza da colmare. L’obiettivo principale è dunque semplificare il materiale di partenza per poi arricchire.
Adattamento libri cinema: il romanzo di partenza
Quante volte leggendo un libro ci è capitato di dire: “Lo vedrei bene al cinema!” oppure “Mi sembra di leggere una serie tv!”?! Molti romanzi hanno questa grande capacità di restituire con le parole immagini e azioni che sembrano scorrere di pagina in pagina come sullo schermo. Spesso sono proprio questi libri con un protagonista chiaro e ricchi di colpi di scena e movimento quelli in cui il processo di adattamento è “più semplice”, forse perché molte volte sono pensati, fin dall’inizio, come un film. Tutt’altra storia per i libri in cui spicca l’autoriflessione o il flusso di coscienza che sono l’esatto opposto del flow through action e quindi per lo più da evitare se si vuole procedere a una trasposizione.
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Altro elemento da considerare è il pubblico con cui si vuole parlare e di conseguenza la piattaforma di destinazione: un contenuto per Netflix non sarà mai uguale a quello della Rai, così come quello di Amazon sarà differente da un prodotto Mediaset. Pubblico diverso adattamento diverso: ecco allora che uno stesso romanzo, proprio attraverso quell’opera di selezione di cui si parlava prima, potrà diventare film dalle sfumature decisamente differenti a seconda della casa di produzione da cui viene lanciato. Basti pensare a quante volte la classica fiaba della Bella e la Bestia, per citarne uno, sia stata adattata e riadattata dai canali generalisti, a Disney (che l’ha trasposto bene due volte), dal musical, alle major, sempre in modi differenti e con risultati altrettanto differenti, per un totale di 18 film senza contare le opere teatrali, i libri (in primis Twilight) e le serie tv che da essa hanno tratto ispirazione.
Adattamento libri cinema: è meglio il film
Molti libri sono diventati famosi grazie ai film: è il caso delle grandi saghe fantasy che, dopo il grande richiamo dei cinema, hanno creato uno stuolo di adepti che, incantato dal mondo creato dall’autore, si è fiondato in libreria per divorare tutti i romanzi sfornati dalla stessa penna. È questo il caso delle Cronache di Narnia di C.S. Lewis, del Signore degli anelli di Tolkien e della stessa saga di Harry Potter della Rowling. I film che ho citato sono tutti adattamenti di ottimi libri per bambini e ragazzi con alle spalle un mondo fantastico definito nel dettaglio e protagonisti a tutto tondo. Ci sono però grandi film, da grandi incassi, che sono stati tratti da libri tutt’altro che perfetti. È questo il caso dell’intramontabile Diavolo veste Prada che, nato come libro dalla penna di Lauren Weisberger, è stato trasformato da sceneggiatori e regista in un lungometraggio che non ci stancheremmo mai di rivedere.
Adattamento libri cinema: era meglio il libro
E poi ci sono quei film che hanno annientato i romanzi. Diciamoci la verità a chi non è capitato di aver letto un libro, di essersene innamorato, di aver atteso a lungo il film e poi, quando finalmente è uscito nelle sale o su piattaforma, ha incassato una cocente delusione?! Molto spesso, soprattutto per le saghe, un adattamento troppo rivisitato del romanzo di partenza ha troncato sul nascere la possibilità di trasporre i libri successivi, proprio per mancanza di alcune semine fondamentali per i sequel.
È il caso di Eragon, Fallen, ma anche Shadowhunters (il film). A causa di scelte sbagliate, perché, ricordiamo, l’adattamento è selezione, sono stati tagliati personaggi e sottotrame essenziali per i capitoli successivi. Film che hanno lasciato totalmente insoddisfatti gli spettatori e che, avvertiti anticipatamente dal passaparola – passepartout per la chiamata al pagamento del biglietto d’ingresso – hanno evitato direttamente di sorbirsi lo spettacolo, causando quell’insuccesso al botteghino che lascia le sale vuote con pochi fan sparuti sulle sedie rosse pronti a commentare ad alta voce: “questo non era così!”. Ciò non significa che bisogna necessariamente essere fedelii: tutto sta in quel lavoro di selezione e nella scelta della storia che si vuole raccontare che deve essere in grado di parlare al pubblico e di toccare le corde più sensibili del suo cuore.
Adattamento libri cinema: soluzione ai vuoti lasciati da serie e film
Sempre più spesso serie tv e lungometraggi di successo sono adattamenti di romanzi: basti pensare a La regina degli scacchi, Bridgerton, Piccole donne, Montalbano, fino ai romanticissimi film tratti dai romanzi di Sparks o Muccino. Serie Netflix, film campioni d’incassi, storie d’amore e detection per la tv: c’è davvero di tutto, per ogni gusto e ogni genere. Perché? Perché il libro fornisce personaggi chiari, punti di partenza fondamentali da cui trarre una storia da arricchire e adattare al mezzo di destinazione, sia esso cinema o streaming. Quindi, cari lettori, se avete appena finito di vedere una serie o un film che vi ha fatto emozionare, fremere sul divano di casa o tremare sulla sedia del cinema cercate su Google, chiedete ad Alexa o andate in biblioteca, non si sa mai, la probabilità che sia stato tratto da un libro è molto alta e potreste avere l’occasione di immergervi nuovamente in quello storyworld che avete amato.
Adattamento libri cinema: non è finita qui
E questo è solo l’inizio, una prima ricognizione nel mondo dell’adattamento. Abbiamo capito di cosa si tratta, i pro e i contro delle necessarie scelte che una trasposizione spinge a fare. Non resta che addentrarci in modo più approfondito nel campo per scoprire quali film e serie tv che ci hanno appassionato sono nate da romanzi, come sono state adattate e se avranno un seguito. I titoli sono davvero tanti, come abbiamo visto, di successo e flop, dai classici ai fantasy, dai romance alle detective-story, per piattaforme o televisione. Ormai il vaso di Pandora è stato aperto. Pronti all’avventura?