La notizia di queste ore è che Chadwick Boseman è morto ieri, 28 agosto, per un tumore al colon diagnosticato nel 2016. Tutti lo ricordano per aver interpretato Black Panther nel Marvel Cinematic Universe, ma Chadwick ha fatto molto di più e la perdita è straziante perché è arrivata improvvisa, come un pungo nello stomaco, in un periodo storico molto particolare.
Devo essere sincero, quando muore un VIP ci rimango male e provo sempre un po’ di vergogna al pensiero di tutte quelle persone “normali” che muoiono e passano nel silenzio più assoluto. È una ovvia conseguenza del fatto che gli attori, musicisti, scrittori ecc… li conosciamo tutti, ci hanno accompagnato per un periodo più o meno lungo della nostra vita ed è come se facessero parte di essa, facendo nascere in noi un affetto strano da spiegare. Quindi il cordoglio di tutti, si stringe intorno a loro amplificando l’evento stesso.
Chadwick Boseman è morto: i ruoli principali
Proprio ieri, il 28 agosto 2020, è morto Chadwick Boseman, appena 42 anni, un’età in cui oggi sei ancora giovane. E 42, come destino ferocemente ironico vuole, è un numero simbolico perché il primo ruolo importante per Chadwick Boseman è stato Jackie Robinson in 42 – La Vera Storia Di Una Leggenda. Si tratta di un film che racconta la vera storia di Jackie Robinson, primo giocatore di baseball di colore che, oltre a dover dimostrare di essere bravo, ha dovuto combattere il razzismo e i preconcetti imperanti degli anni ’40, sia contro gli avversari, sia contro i compagni della sua stessa squadra. Jackie Robinson è stato così importante nella storia del Baseball americano e dello sport in generale, che il numero 42 è rimasto solo suo e nessuno a tutt’oggi può o chiede di indossare una casacca questo numero.
Chadwick Boseman, ha fatto rivivere al cinema James Brown, in Get On Up: La Storia Di James Brown, altra leggenda che ha fatto molto per la comunità afroamericana. Ma ora tutti lo conoscono per il ruolo di Black Panther, primo cine-fumetto in cui è protagonista un supereroe di colore. Ma non solo, T’Challa, vero nome del supereroe, è anche il Re del Wakanda, misterioso stato dell’Africa centrale. Ma Black Panther, al contrario di quanto dicono tutte le testate, non è il primo supereroe di colore. Prima c’è stato il Falcon di Anthony Mackie e prima ancora War Machine di Don Cheadle, fino a Heimdall di Idris Elba, che ha sollevato non poche polemiche. Black Panther, nel 2018, è diventato un simbolo della lotta nera emancipandosi dalla semplice categoria del film di intrattenimento, avendo un successo inimmaginabile e ha addirittura ha ricevuto la candidatura agli Oscar del 2019.
Chadwick Boseman, nel suo piccolo, è diventato un volto legato alla lotta per l’uguaglianza nel mondo, al di là del colore della pelle, l’ha fatto attraverso il cinema e l’ha fatto in un periodo storico in cui si sta cercando di far cambiare le cose con la forza, perché le parole non bastano più. Basti pensare a tutte le rivolte negli Stati Uniti seguite all’ennesimo omicidio di George Floyd, per abuso di potere da parte della polizia.
Chadwick Boseman è morto: addio a un eroe del cinema
Chadwick Boseman è morto all’improvviso, come dicevo all’inizio, non ha mai parlato del tumore diagnosticatogli nel 2016, non ha mai usato la malattia per farsi pubblicità o altro e la sua morte è un pugno nello stomaco perché ci eravamo affezionati a lui. Ci aveva conquistato con il suo carisma e con i suoi ruoli da eroe del popolo, da chi lotta per ritagliarsi il suo posto nel mondo, posto che non è scontato o dovuto avere, ma che se lo si vuole, c’è, è lì e bisogna prenderselo.
Parafrasando proprio Blak Panther, ruolo che l’ha reso famoso nel mondo a più livelli, “Addio Chadwick, eroe per sempre!”