Sicuramente tutti, in un modo o nell’altro, avrete sentito nominare Marc Levoy almeno una volta; se così non fosse però, non preoccupatevi, vi rinfreschiamo la memoria. Marc Levoy è un (ormai ex) responsabile del reparto fotografico di Google e probabilmente una delle figure fondanti dell’imaging digitale su smartphone. È notizia recente della sua unione con Adobe per un progetto incentrato sulla realizzazione di un’applicazione fotografica. Vediamo i dettagli di questa partnership interessante.
Adobe Marc Levoy: conosciamolo insieme
Dopo l’insuccesso di Pixel 4 (smartphone di punta rilasciato da Google nel 2019) Marc Levoy ha lasciato Google lo scorso Maggio. Levoy e i suoi colleghi di Google hanno sviluppato HDR+, tecnologia che utilizza la fotografia a raffica insieme ad un’esposizione intelligente con ulteriori tecniche di fusione, al fine di aumentare la gamma dinamica in fase di acquisizione e ridurre così il rumore. Il suo lavoro, in collaborazione con Peyman Milanfar, ha anche aiutato le fotocamere dei Google Pixel a produrre foto visibili al buio usando la modalità Night Sight che permette persino di catturare dati con una super-risoluzione (contenenti molti più dettagli rispetto ai concorrenti, nonostante l’hardware limitato).
Il papà della Google Camera, ha una lunga storia legata alle immagini, ai video e ai computer, che abbracciano sia l’Industria sia il mondo accademico. Attualmente insegna da tanti anni alla Stanford University. Prima di entrare a far parte del team di Google Imaging ha contribuito al progetto Google X portando importanti migliorie alla fotocamera dei Google Glass. Il suo lavoro nella fase iniziale inoltre, è stata la base per Street View in Google Maps.
Marc ha anche sviluppato le proprie app per smartphone come SynthCam. L’idea essenziale – che è alla base di tutte le tecniche di multi-imaging oggi impiegate dagli smartphone – è quella di catturare molte immagini da sintetizzare insieme in un’immagine finale. Gli smartphone moderni impiegano molte tecniche intelligenti per catturare più luce, in modo intelligente, per mantenere quante più informazioni possibili.
Adobe Marc Levoy: i dettagli dell’accordo
Vista la “piccola presentazione” precedente (che era d’obbligo), ora passiamo alle novità: Marc Levoy ha contribuito a spingere i confini di ciò che è possibile con hardware limitato concentrandosi pesantemente sul software (l’uso del machine learning per affrontare le sfide nella cattura e nell’elaborazione delle immagini, portano grandi migliorie come colori più accurati tramite bilanciamento del bianco basato sull’apprendimento e re-illuminazione sintetica dei volti). Adobe è una società di software, e quindi L’esperienza di Levoy è senza ombra di dubbio degna di nota. In Adobe, Marc procederà con uno dei suoi obiettivi: lo sviluppo di una “app fotocamera universale” che potrebbe funzionare su più piattaforme e dispositivi. Ancora non è chiaro cosa intenda Adobe per “app fotocamera universale”, però la software house ha chiaramente espresso quanto segue:
Marc Levoy lavorerà con i team che si occupano di Photoshop Camera, Adobe Research, Sensei e Digital Imaging.
Grandi aspettative in merito a quest’app? Fatecelo sapere nei commenti. Una cosa è certa, con Marc Levoy nello staff, Adobe ha fatto sicuramente centro!