Per celebrare il trentesimo anniversario di Photoshop, (ne abbiamo parlato nel nostro articolo Photoshop 30 anni di storia) Adobe ha condotto un sondaggio per esamina il livello di cultura fotografica pop. Scopriamo insieme i desolanti risultati.
Adobe sondaggio cultura pop: le domande
1.306 persone di età superiore a 18 anni sono state arruolate negli Stati Uniti per un sondaggio della durata di 5 minuti all’inizio di febbraio 2020 invitandoli a fornire le loro opinioni su quattro domande con risposta aperta relative alla fotografia. Già, un campione estremamente significativo ha partecipato ad una serie di domande pensate dai più qualificati capoccioni.
La prima domanda: celebrità e fotoritocco
La prima domanda riguardava le celebrità. Adobe ha chiesto quali fossero secondo loro le celebrità che ricorrevano più frequentemente al fotoritocco prima di pubblicare una foto online. Le Kardashian si aggiudicano questa triste vittoria con ben il 42% dei votanti. Le altre risposte sono Jennifer Lopez (5%), Taylor Swift (3%), Beyoncé (3%) e Donald Trump (2%). Evviva. Certo, se dovessi pensare ad un sondaggio sulla cultura popolare fotografica chiederei chi è stato l’inventore della fotografia, chi è l’attrice ritratta nella fotografia di Andy Warhol che vedete vicino al titolo di questo articolo, di chi è il celebre scatto Le baiser de l’hôtel de ville (un indizio nel nostro articolo Doisneau mostra Bologna 2020) e simili… Ma no, nulla da fare, chi si appiana le rughe o si ringrandisce le curve è un argomento maggiormente degno di nota. Piuttosto, voi, dimostrateci la vostra cultura rispondendo alle nostre domande nei commenti!!
La seconda: le opere d’arte e i monumenti
Sembra che mi abbiano sentita, perché in effetti la seconda domanda riguardava l’arte e la storia, Adobe ha chiesto al suo campione di indagine quali opere d’arte o monumenti famosi avrebbero voluto vedere editati con Photoshop. La Gioconda di Leonardo da Vinci ha portato a casa il primo premio con il 9%, seguita dal Monte Rushmore (6%). A pari merito al terzo posto La Torre Eiffel, la Statua della Libertà e la Casa Bianca con il 3%. Le altre posizioni sono occupate da L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci (2%) e a parimerito la Torre di Pisa, L’urlo di Munch, il Grand Canyon e la Trump Tower che si attestano all’1%. Gli altri monumenti citati sono il Washington Monument, l’Empire State Building e la Grande Muraglia cinese. Altri pezzi d’arte citati sono Notte Stellata di Van Gogh, American Gothic di Wood, la serie delle Ninfee di Monet e Dogs Playing Poker di Coolidge.
Certo, leggendo questa lista ci domandiamo cosa di preciso ci sarebbe da modificare in un dipinto come uno della serie Dogs Playing Poker, visto che sembra già uscito da un programma di foto ritocco oppure che cosa vorrebbero aggiungere alle Ninfee, oppure se vorrebbero utilizzare Photoshop per raddrizzare la Torre di Pisa, ma il nostro sospetto è che la maggior parte degli intervistati si sia limitata a citare le prime opere che venivano loro in mente, dando prova di una scarsa conoscenza in materia d’arte…. Vi ricordate quella concorrente di un noto quiz televisivo che disse “dell’Urlo di Munch so solo che è di Picasso”? E vabbè, proseguiamo che è meglio. Forse.
La terza: la foto di coppia
La terza domanda riguardava i ritratti. È stato chiesto: se potessi usare Photoshop per creare un’immagine di te accanto a chiunque altro (vivo o morto), chi sceglieresti? Carina questa! La nostra immaginazione vola subito ai cari che abbiamo perso, agli idoli di una vita e tantissimo altro, in fondo con Photoshop ora è tutto possibile, anche la resurrezione. La nostra fonte ci dà le percentuali delle scelte degli americani: le figure politiche sono stati la risposta più comune al 16%, suddivisi fra Barack Obama (3%), Donald Trump (3%) e Abraham Lincoln (1%). Amici e familiari hanno ottenuto il secondo posto con l’11%, in particolare troviamo in questa categoria i genitori al 6% e nonni al 2%. A pari merito ci sono i musicisti (tra cui John Lennon e Elvis Presley al 1%). Gli attori (8%), le figure religiose (2%), gli atleti (2%) e le stelle della televisione (1%). L’attore più popolare richiesto è stato John Wayne (1%), mentre l’atleta più popolare del momento è stato Kobe Bryant (1%) dopo la sua recente scomparsa. Che dire, ci sono più persone che vorrebbero fare una foto con Elvis Presley e John Wayne di quante non la vorrebbero con i propri nonni….Ma ehi, in fondo c’è chi sostiene che Elvis si aggiri ancora vivo per le strade dell’America e sicuramente avere una foto che lo possa dimostrare varrebbe un sacco di soldi!
La quarta domanda: Photoshop vi fa ridere?
Infine, l’ultima domanda chiedeva se gli intervistati avessero mai provato gioia o avessero riso guardando un’immagine che era stata modificata con Photoshop. Il 57% degli adulti americani ha detto di sì. Suddividendo le risposte per gruppi di età, la generazione di età compresa fra 18 e 22 anni ha risposto di si nel 74% dei casi. Evidentemente il rimanente 26% non ha mai aperto Facebook o letto un giornale, dato che ormai i meme modificati con Photoshop sono all’ordine del giorno. Ma forse hanno ragione loro, e non fanno poi così ridere? Vale anche per il 38% dei ragazzi di età compresa fra i 23 e i 38 anni che hanno risposto di no, oppure hanno un senso dell’umorismo molto british…ah no, sono americani. Terzo posto per la fascia di età compresa fra 39 e 54 anni che ha risposto si solo nel 58% dei casi (e non ditemi che questi non hanno Facebook, prova ne siano tutti i “buongiornissimo kaffèèèè???” che piagano il social network) , segue la fascia di età 55-73 con il 51% per concludersi con i 74enni e oltre che si sono attestati al 40%. Certo che, in fondo hanno ragione, una buona parte delle foto post prodotte che vedo su Instagram sono foto di tramonti con la levetta della saturazione spinta fino in fondo e questo non fa ridere per nulla.
Adobe sondaggio cultura pop: le nostre conclusioni
Che dire, a noi pare che questo questionario fatto in onore dei 30 anni di Photoshop abbia riprodotto uno spaccato di una popolazione un po’ superficiale, certo, un campione così voluminoso e un test così accurato ovviamente non possono fornirci dati sufficienti…Ma Adobe, riprova fra altri 30 anni che forse andrà meglio!