Ambarella CV5 è il nome del nuovo SoC presentato dal noto produttore con sede a Santa Clara che da anni, per chi non lo sapesse, “spinge” varie action cam GoPro e droni DJI, e che sta alla base di tante tecnologie interessanti viste negli ultimi anni su dispositivi “action” e anche con eliche e rotori. Vediamo quindi le novità introdotte da questo chip e le possibile novità e interessanti sviluppi tecnologici che potremmo aspettarci nel futuro.
Ambarella CV5: caratteristiche e specifiche
Ambarella è un’azienda che produce semiconduttori, specializzata principalmente in sviluppo tecnologico del settore dell’imaging “micro”, pertanto si parla di Action Cam e Droni, dispositivi che, di solito, hanno a disposizione uno spazio davvero ridotto per ospitare la tecnologia necessaria alla cattura e memorizzazione di foto e video. Il nuovo Ambarella CV5 è un SoC a 5 nanometri in grado di gestire un flusso video 8K oppure fino a 4 flussi in 4K utilizzando un consumo di energia davvero ridotto e fornendo, al tempo stesso, grandi possibilità riguardanti “la cattura” di fotogrammi e l’utilizzo di varie tecnologie basate sull’intelligenza artificiale.
Questo nuovo chip integra un motore Ambarella CVflow che, a sua volta, integra un processore dual-core Arm Cortex-A76 da 1.6GHz. Grazie “solo” a questa caratteristica, le possibilità sono realmente importanti, interessanti e destinate a rivoluzionare il futuro del mercato “action” e dei droni, oltre a darci un effettivo sguardo in anteprima su ciò che presto, in un modo o nell’altro, potremo fare.
Si parla quindi di un processore decisamente potente che, accoppiato al processore d’immagine può effettuare un encoding di un video in 8K fino a 60fps sia in formato h.264 (AVC) sia in formato h.265 (HEVC) utilizzando soltanto 5W di energia (che diventano semplicemente 2W se scendiamo ad una risoluzione di 8K@30fps). In alternativa, il SoC può gestire fino a quattro stream in 4K, rendendo quindi questa soluzione praticamente perfetta per avere forse (e finalmente aggiungerei) un potenziale e reale aumento di qualità visiva per quanto concerne le camere a 360°.
Come molti di voi sapranno, le varie camere 360° che da anni sono presenti sul mercato supportano effettivamente la risoluzione 4K, ma data la vasta area che dev’essere coperta il risultato è visibile in una qualità che, globalmente, sembra uscita da una videocamera degli anni ’90. Questo Ambarella CV5 potrebbe quindi garantire un tipo di immagine più definito anche alle cam a 360°? Forse si, e anzi, forse potrebbe addirittura permettere, dopo tanti anni, un piccolo picco positivo per questa tecnologia che, nel corso del tempo, è stata sempre più abbandonata per i motivi di cui sopra.
“Con l’introduzione di CV5, Ambarella sta riscrivendo la prossima generazione di telecamere automobilistiche, consumer e robotiche”, ha affermato Fermi Wang, CEO di Ambarella. “Combinando la registrazione single channel in 8K e multi-channel in 4K con le elevate prestazioni del nostro motore AI CVflow, stiamo dando la possibilità di ottenere immagini alla massima qualità e nuove funzionalità AI innovative”.
Oltre a queste interessanti sorprese che avete letto finora, un’altra particolarità di questo SoC Ambarella CV5 è la possibilità di gestire più tipi di tecnologia basati sull’IA in modo facile, veloce e intelligente (a sua volta). Ad esempio, questo SoC può “leggere” vari dati da altri chip, come ad esempio il LiDAR e il ToF (time-of-flight) che recentemente abbiamo visto su vari smartphone e tablet, processare quanto “appreso” e sfruttarlo come miglioria in real-time verso autofocus, rilevazione dei volti, gestione dei time-lapse, rilevamento di oggetti nella scena, pianificazione degli scatti e tantissimi altri utilizzi che forse attualmente nemmeno possiamo immaginare.
Vediamo le caratteristiche chiave di questo Ambarella CV5:
- Architettura CVflow con supporto DNN
- Chip Dual-core Arm Cortex A76 fino a 1,6GHz con estensioni DSP NEONTM e FPU
- Interfacce SLVS-EC, MIPI-CSI (C / D PHY) ad alta velocità che possono supportare fino a 14 camere
- ISP multicanale con throughput fino a 8K@60fps
- Supporto nativo per i formati RGGB, RCCB, RCCC, RGB-IR e monocromatico
- Elaborazione HDR con esposizioni multiple
- Dewarping del fisheye e correzione della distorzione dell’ottica in tempo reale tramite accelerazione hardware
- Codifica AVC e HEVC con throughput fino a 8k@60fps e supporto di più stream contemporanei
- Interfacce 4-lane PCIe, CAN FD, Gigabit Ethernet e USB 3.1
- Tre controller per schede SD, MIPI DSI / CSI-2 e uscite varie HDMI
- Supporto LPDDR4x / LPDDR5 / LPDDR5x a 64-bit fino a 32gb
- Funzionalità di sicurezza avanzate tra cui il supporto al sistema TrustZone e TRNG
- Supporto all’OTP
- Tecnologia a 5nm
Forse forse forse, a voler essere puntigliosi, data l’ampia visuale sul futuro che ci offre questo Ambarella CV5, l’unica vera “mancanza” riguarda il supporto all’USB 4.0, uno standard destinato ad accompagnarci per i prossimi anni e che, spero, vedremo presto nei prodotti di prossima generazione.
Ambarella CV5: su quali prodotti lo vedremo?
Attualmente il produttore non ha ancora rilasciato nessuna informazione specifica riguardo i vari brand che potrebbero adottare questo nuovo CV5 dalle incredibili prestazioni (e dalla sorprendente dimensione ridotta), tuttavia, facendo due supposizioni e vedendo lo storico del brand, mi aspetterei di vedere questo SoC sulle prossime GoPro, sui prossimi droni DJI e Parrot e magari, perché no, su qualche altro tipo di prodotto che supporta il formato 360°, come le famose Insta360 o le varie Ricoh Theta.
Insomma, il futuro diventa interessante non solo come “upgrade di tutto” ma anche come interessante aggiornamento di prodotti già esistenti che, di fatto, potrebbero finalmente offrire una qualità migliore (si, mi riferisco alle videocamere / fotocamere 360°). Non dimentichiamoci poi che Ambarella gestisce anche una gran parte della tecnologia legata all’imaging all’interno / esterno dei veicoli, pertanto questo SoC potrebbe anche migliorare la sicurezza durante la guida mediante l’utilizzo di nuovi tipi di fotocamere, cosa che in parte viene già utilizzata nel settore dell’automotive per assistenze varie basate sull’intelligenza artificiale.
Cosa ne pensate? In quale prodotto sarà introdotto questo chip secondo voi? Parliamone nei commenti qui sotto.