Il 13 aprile è ormai alle porte e l’attesa apparentemente infinita sta per giungere a conclusione. Ebbene sì: Animali fantastici – i segreti di Silente è realtà e la nostra recensione in anteprima (e senza spoiler) ne è la prova tangibile. Curiosi di scoprire l’esito di questo nuovo film della saga? Non perdetevi quanto segue!
Animali fantastici – i segreti di Silente recensione: introduzione
Se solo penso al fatto che “Animali fantastici – i crimini di Grindelwald” sia uscito pre-pandemia ed è stato uno degli ultimi film che abbia visto al cinema prima del blocco totale, un pochino mi emoziono. Soprattutto perché il suo successore, il film di cui parliamo oggi, è uno dei primi che torno a vedere in sala dopo due anni di stop. Insomma, sembra quasi un cerchio che si chiude, un momento se vogliamo magico e che spero sia propizio per una situazione generale che andrà sempre più a migliorare.
“Animali fantastici – i segreti di Silente” sembrava un miraggio lontano a cui nessuno sarebbe mai riuscito ad arrivare. Non solo per i blocchi causati dalla pandemia ma anche e soprattutto per le continue controversie a cui è stato sottoposto dal 2019 a ora, come se fosse una maledizione senza perdono. Certo, ci sono elementi della trama nel secondo film che difficilmente si riescono a perdonare, ma personalmente ho sempre avuto la volontà di proseguire con entusiasmo nella visione di questa saga perché il Wizarding World, a prescindere, è e rimarrà sempre casa, per me.
Harry Potter è una parte fondamentale della mia infanzia e adolescenza: ricordo ancora ogni singola emozione provata per i romanzi e gli adattamenti cinematografici e soprattutto il primo pensiero che mi è balenato in testa di fronte all’inizio di “Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2”: questa è l’ultima volta che vedrò la magia sul grande schermo. Capirete, quindi, l’emozione fanciullesca quando da adulta mi sono ritrovata ancora una volta in quel mondo per seguire Newt Scamander (Eddie Redmayne) e i bellissimi Animali Fantastici.
Animali fantastici – i segreti di Silente recensione: cosa sappiamo
Esattamente 10 anni fa, se mi avessero detto che avrebbero realizzato una saga prequel di Harry Potter composta da ben cinque film, probabilmente che non ci avrei creduto. Eppure le notizie sono trapelate sempre di più, fino a rendere ufficiale quella che sarebbe stata una nuova e grandiosa avventura. La saga di Animali fantastici riscopre la bellezza della magia che Harry Potter ci ha insegnato a conoscere, facendoci però comprendere quanto possa essere vasto questo mondo sotto altri punti di vista, sia storici che temporali.
Così, oltre alla ricerca degli animali fantastici, è stato introdotto uno dei periodi più bui raccontati nella Storia della Magia: l’ascesa al potere di Gellert Grindelwald, uno dei più potenti Maghi Oscuri che sia mai esistito. Perché sì, anche se Lord Voldemort è ormai diventato un cattivo per eccellenza nella nostra memoria, prima di lui c’è stato qualcuno di molto più forte e di cui abbiamo sempre saputo solo qualche accenno, come il suo essersi appropriato negli anni ’20 della Bacchetta di Sambuco e il legame che in gioventù lo ha profondamente legato ad Albus Silente (Jude Law), altro personaggio molto importante e che non si può non conoscere in questa storia.
Il protagonista umano di questa saga, comunque, rimane Newt Scamander: inizialmente viene coinvolto nei piani di Grindelwald senza volerlo, sulla scia degli eventi del primo film in cui la ricerca degli animali fantastici lo porta a New York. Il magizoologo, successivamente, fa sua la causa di fermare il mago, spinto dalla richiesta di aiuto del professor Silente, che ricorda i piani malvagi che prevedono un ordine mondiale in cui i Babbani sono sottomessi al mondo magico. Dopo un primo tentativo fallimentare, ora si torna alla carica più agguerriti che mai.
Animali fantastici – i segreti di Silente recensione: dove eravamo rimasti
Agguerrito lo è anche il pubblico della saga, che dopo essere rimasto incantato dal primo film ha dovuto affrontare una spaccatura di recensioni di fronte al secondo, che ha letteralmente diviso l’opinione generale. C’è chi è riuscito ad apprezzare I crimini di Grindelwald ma tanti non hanno potuto chiudere gli occhi di fronte a certe scelte di trama che cozzano con ciò che ci è stato narrato nella saga di Harry Potter. Ricordiamoci sempre che non stiamo parlando di un seguito, ma di fatti che vengono prima del maghetto e che quindi non dovrebbero essere diversi o in contrasto.
Personalmente in questo caso mi sono posizionata nel mezzo: ho trovato il film godibile pur storcendo il naso di fronte alle incongruenze. D’altronde io sono comunque quella che riconosce la superiorità dei romanzi ma che, almeno una volta all’anno, non disdegna una bella maratona di tutti e otto i film della saga di Harry Potter. Ma a parte questo anche io non ho potuto negare l’evidenza di fronte ad alcuni errori grossolani perfettamente evitabili ma che hanno portato la pellicola ad avere dei grossi buchi di trama, che solo ricomponendoli con delle scene tagliate assumono un minimo di senso.
I crimini di Grindelwald non è assolutamente un film perfetto e il compito di “Animali fantastici – i segreti di Silente” dovrebbe essere quello di proseguire con la trama orizzontale di fondo, portando però a una dovuta soluzione ciò che è rimasto in sospeso e necessita di un’immediata spiegazione. Con le conferme del cast, i nuovi arrivi e i trailer che sono stati nel tempo rilasciati, è stato imbandito a dovere il momento in cui la sala del cinema ci avrebbe nuovamente accolto, tra le speranze e i timori sull’esito di questo terzo film.
Animali fantastici – i segreti di Silente recensione: la trama
Dopo avere racimolato i seguaci di sangue puro, Gellert Grindelwald è ora pronto alla sua ascesa ufficiale al potere, contrastato ormai soltanto da pochi Ministri della Magia e i loro sostenitori, pronti a mettersi di traverso nel corso della campagna di elezioni per il nuovo capo della Confederazione Internazionale dei Maghi.
Non da ultimi partiranno per l’ennesima e pericolosa missione Newt, suo fratello Theseus (Callum Turner), l’assistente Bunty, il babbano Jacob Kowalski (Dan Fogler), la professoressa “Lally” Hicks (Jessica Williams) e Yusuf Kama (William Nadylam), fratellastro di Leta Lastrange. Questo è il momento in cui è necessario più che mai decidere da che parte stare, anche per quanto riguarda Queenie (Alison Sudol) e Credence (Ezra Miller) che ormai sembrerebbero in balia delle malefatte del nemico e sempre più incerti su chi seguire.
Animali fantastici – i segreti di Silente dona alla trama una nuova chiarezza: ora come ora è più facile capire quale sia il filone narrativo principale e che cosa potrebbe aspettarci in futuro. Se il primo film è stato solo un’introduzione e il secondo un apparente totale cambio di rotta, qui sembra quasi che si sia stabilito un nuovo equilibrio tra la storia e le numerose sottotrame. Ci sono elementi che hanno trovato una toppa (più o meno salda) e altri che definitivamente non trovano spiegazione logica per il pubblico, andando incontro a ciò che gli sceneggiatori già prevedevano e che non hanno intenzione di cambiare, a prescindere dalle critiche ricevute.

Animali fantastici – i segreti di Silente recensione: misteri e segreti
Il compito di questo film, quindi, rimane quello di fare chiarezza su buona parte dei misteri che sono stati introdotti in precedenza e svelare ciò che è stato creato appositamente per il film stesso. Chi è Silente? Cosa lo lega davvero a Grindelwald? Davvero il patto di sangue recuperato da Newt rappresenta l’unico ostacolo allo scontro tra i due maghi? Ebbene, in parte (e questo se si conosce bene l’universo del Wizarding World) non sarà un mistero quello che viene riportato, perché alcune informazioni sono già di dominio pubblico per lo spettatore.
Ma è anche vero che tante delle ipotesi e delle teorie che negli anni sono state formulate, qui potrebbero trovare una risposta ufficiale e definitiva. Qui non si tratta solo di Silente, che da il titolo al film, ma anche di tutto quel sottobosco di elementi che sono stati gettati nel canone e che ora chiamano a gran voce una reale giustificazione alla loro esistenza.
Animali fantastici – i segreti di Silente recensione: le creature magiche
Come dicevo prima, la trama riesce a dare in buona parte una risposta esauriente, senza però esimersi ancora una volta da qualche difetto di percorso. D’altronde, è veramente difficile rimediare in corso d’opera a certe cose, quindi è possibile che ci siano casi giunti a un inevitabile vicolo cieco. Eppure, nel complesso, tutto ha avuto un corso generale piuttosto pulito e sicuramente più chiaro rispetto a prima.
Ora arriviamo, quindi, a ciò che più di tutto ho apprezzato di questo film. Finalmente gli animali fantastici, i VERI protagonisti della saga, ritrovano una loro dignità, cosa di cui ci si era dimenticati ne “I crimini di Grindelwald”. Scoprirete infatti che alcuni di essi hanno un ruolo chiave nella buona riuscita di questo film e quanto le loro origini siano antiche e potenti, più di quanto si possa immaginare. Non sono solo delle creature, ma degli importanti soggetti che caratterizzano e a volte determinano l’intero mondo magico. Era proprio quello che volevo per loro, il riappropriarsi di un ruolo degno del nome che portano.
Animali fantastici – i segreti di Silente recensione: Mads Mikkelsen…
Uno degli aspetti che tutti attendono di scoprire e analizzare è sicuramente la performance del danese Mads Mikkelsen nei panni di Gellert Grindelwald. Ormai, chiunque conosce la vicenda che ha portato l’attore a sostituire Johnny Depp nei panni di uno dei maghi più oscuri di tutti i tempi. A volte mi capita di pensare a come si sia sentito Mikkelsen di fronte a questa situazione e a come abbia affrontato lo studio del personaggio da interpretare. Ammettiamolo: la sua è una grossa responsabilità.
Se conoscete la carriera dell’attore sapete già che in passato si è trovato in una situazione altrettanto particolare, ovvero nei panni dell’omicida Hannibal Lecter nella serie tv di casa NBC creata da Bryan Fuller. Per me il suo Hannibal è memorabile, nonostante siano ormai passati anni dalla conclusione di quel progetto, al pari di quello interpretato da Anthony Hopkins ne “Il silenzio degli innocenti” e “Hannibal”.
Animali fantastici – i segreti di Silente recensione: una carriera importante
Un caso che sento di dover citare perché, per quanto particolare, mette in parallelo due performance dello stesso personaggio ma su due prodotti contraddistinti e staccati tra loro. Nel caso di “Animali fantastici – i segreti di Silente”, invece, non solo Mikkelsen si è trovato a interpretare lo stesso personaggio di un altro attore, bensì ha dovuto prendere letteralmente i suoi panni e calzarli nello stesso progetto, nella stessa identica linea temporale. Capite quanto sia importante e gravosa questa responsabilità?
Ci tengo a fare questa breve divagazione perché Mads Mikkelsen è un attore a cui tengo in una maniera particolare: lo reputo di grande talento e in grado di far trasparire le caratteristiche specifiche dei suoi personaggi attraverso un’espressività glaciale e al contempo intensa. Perfino con la tecnica del motion capture ha creato uno dei villain dei videogiochi più incredibili degli ultimi anni: Cliff in Death Stranding. A dimostrazione che, anche digitalmente, Mikkelsen riesce ad arrivare al pubblico e farsi ricordare.
Animali fantastici – i segreti di Silente recensione: … e il suo Grindelwald
Dall’annuncio della sua entrata nel cast della saga a ora ne ho sentite veramente di tutti i colori, addirittura di sabotaggi ai danni dell’attore per avere accettato la parte. Come se fosse una colpa il suo lavoro! So già che tanti faranno il confronto tra il Grindelwald di Depp e il suo ma niente di tutto questo è giusto: il compito di Mikkelsen non è certo quello di imitare il collega, bensì di portare il personaggio a un nuovo livello, mostrando delle sfaccettature finora rimaste nascoste. Sarà lui il volto del mago anche per i prossimi film ed è giusto che gli dia il suo personale taglio.
Ebbene, ancora una volta la sua performance non ha nulla da invidiare a quella degli altri. Il Grindelwald di Mads Mikkelsen è inquietante, adulatore e a tratti spietato. In almeno un paio di scene è proprio raccapricciante osservarlo, per ciò che fa e come lo fa. Le sue reazioni sono calcolate e puntigliose, rendendo gli attimi di tempesta ancora più spaventosi. A dirla tutta, a Mikkelsen dobbiamo una parte considerevole di qualità che caratterizza l’intero film. Qualità differenti da Johnny Depp? Sì, ma è davvero importante questo?
Animali fantastici – i segreti di Silente recensione: il mio verdetto
Sarò onesta: scrivere questa recensione per voi mi sta aiutando molto a fare chiarezza su quali siano le mie considerazioni sul film. Se aveste visto lo stato catatonico in cui versavo ieri sera dopo l’anteprima, probabilmente vi sareste spaventati. Anche solo il non poterne parlare con nessun altro al di fuori di me stessa mi ha messo parecchio in difficoltà.
Animali fantastici – i segreti di Silente è un film che va digerito con calma. Sul momento le emozioni sono talmente tante da lasciare smarriti ed è quindi necessaria un’attenta riflessione e ricercare il tempo per ragionarci su. Ricordiamoci che quella di oggi è pur sempre una mia opinione a caldo e probabilmente non guasterà una seconda o addirittura una terza visione per capire i veri segreti nascosti nelle scene del film.
Animali fantastici – i segreti di Silente recensione: qualche riserva
Talvolta, però basterebbe potersi sedere comodi e godersi un paio d’ore d’intrattenimento puro, avvincenti, emozionanti e non troppo intricate. Ma d’altronde è anche vero che chi scrive è una fan sfegatata della saga di Kingdom Hearts, quindi sa perfettamente cosa vuol dire apprezzare una storia anche per la sua complessità e per lo studio che deve conseguirne per capirla davvero.
Per questo non mi sento di condannare chi in questo nuovo film troverà le ennesime incongruenze, io però ho apprezzato la volontà di spiegare meglio gli elementi che erano stati introdotti in precedenza e che avevano portato a un cliffhanger inspiegabile e impossibile. C’è un’energia magica rinnovata e che brilla timida in mezzo al buio dell’incomprensione, pronta a esplodere di nuovo come una volta e a mostrarsi in tutta la sua magnificenza. Solo il tempo, questa volta sul serio, potrà dirci se, ancora una volta, questa luce l’avrà vinta.
Animali fantastici – i segreti di Silente recensione: conclusione
Giungo alla conclusione un po’ esausta, di nuovo, ma anche sinceramente curiosa di scoprire cosa accadrà nel quarto film della saga e quanto apprezzamento avrà questo terzo capitolo. Non manca molto al 13 aprile, quindi non mi resta che attendere che la bomba esploda. Io porto in me un’esperienza unica che, seppure vissuta in solitaria, mi ha dato modo di parlarvi prima di altri di uno dei film più attesi di questo 2022.
Rimango con le mie riserve, in attesa del rewatch, ma penso che valga la pena di essere visto, specialmente al cinema, specialmente per ritrovare la magia del sedersi in una sala e passarci delle piacevoli ore. Un passatempo a cui abbiamo dovuto rinunciare a lungo ma che, con il ritorno di Animali fantastici, si spera possa aprirci le porte a momenti più sereni e radiosi, proprio come questo.
Siete fan della saga di Animali fantastici? Guarderete questo terzo film? Fatecelo sapere!
Recensione in breve
Animali fantastici - I segreti di Silente
Il terzo film della saga di Animali Fantastici prosegue nello sviluppo della sua storia mostrando l'ascesa al potere di Gellert Grindelwald, tra consensi e contrasti. Tra alti e bassi, ancora una volta, assistiamo a uno sviluppo di trama sicuramente più chiaro e definito, nonostante non sia privo di difetti. Buona l'entrata in scena di Mads Mikkelsen e finalmente si assiste al vero ritorno delle creature magiche in quanto veri personaggi della storia.
PRO
- La saga di Animali fantastici prosegue ufficialmente con questo terzo film: non era così tanto scontato!
- La trama è sviluppata meglio che in precedenza
- Mads Mikkelsen è un degno Gellert Grindelwald
- Le creature fantastiche tornano al centro della trama
CONTRO
- Un ritmo altalenante, tra spiegazioni e azione
- Non tutto è stato giustificato a dovere
- Le domande precedenti potrebbero averne create di nuove