Apple, nel corso dell’evento programmato per oggi, ha svelato, come si supponeva, la nuova gamma di smartphone sia standard che top di gamma. Molte delle novità introdotte oggi, a livello estetico, riprendono quanto “spoilerato” già qualche giorno fa, mentre invece, lato software, ci sono molte caratteristiche interessanti che senz’altro piaceranno alla maggior parte degli utenti. Un paio di particolari hanno colpito il mio interesse: Cinematic Mode e modalità dedicata alla fotografia Macro. Ciancio alle bande, vediamo le varie caratteristiche e poi andiamo ad analizzare ciò che interessa ai fotografi. Davvero.
iPhone 13: caratteristiche e specifiche tecniche della versione standard
Come da fervida tradizione, ogni evento Apple in cui viene presentato un nuovo modello di iPhone è il classico trampolino di lancio per lo slogan “l’iPhone più evoluto di sempre” “il processore più avanzato di sempre” e “la batteria più duratura di sempre”, ma questo è un classico che l’azienda californiana sa fare molto bene in quanto, sebbene sia logico che un nuovo modello porti a dei miglioramenti obbligatori, farlo notare è la prima regola per “farlo piacere” subito a chi è goloso di avere un gingillo recente nella tasca.
Solite vecchie e care abitudini di Apple a parte, la nuova gamma degli iPhone vede una configurazione divisa tra “standard” (che dall’anno scorso include anche la versione “mini”) e Pro, che come sempre si compone di due varianti differenziate dalla dimensione dello schermo. Per molti fanatici, geek, smanettoni, fotografi, videomakers e chi più ne ha più ne metta (o comunque tutti coloro i quali solitamente hanno un telefono ma dimenticano che fa anche le telefonate – come ad esempio il sottoscritto), si è soliti scegliere la versione “Pro” perché “è la più professionale, quella con le fotocamere più belle e stabilizzate”; vero ma forse non più verissimo ormai, perché Apple ha sì scisso il target, ma anche aggiunto nuove funzionalità interessanti anche nelle versioni standard.
I nuovi iPhone 13 mini e iPhone 13 (standard) hanno ora una nuove colorazioni, tra cui “galassia” (bianco), “mezzanotte” (nero), blu (bl…ah no, questo è chiaro), rosa e il classico rosso Product Red interessante per devolvere parte dell’incasso alla lotta contro l’AIDS. Altra novità fondamentale riguarda l’archiviazione, perché è stato eliminato, finalmente, il taglio da 64GB in favore del 128Gb come base. Si passa quindi ai tagli 128GB, 256GB e 512GB, così non potrete più dire che nella versione standard non c’è abbastanza spazio per i selfie che scattate ogni quarto d’ora (giusto così).
Si continua poi col nuovo display, che ora si chiama “Super Retina XDR” (cioè è stata aggiunta la parola “Super” al display dell’anno scorso – si scherza), ovvero un OLED all-screen con una cornice più sottile e disponibile in formato 5.4″ da 2340x1080p a 476ppi per la versione Mini oppure da 6,1″ di diagonale con 2532×1170 pixel a 460ppi per la versione standard. Entrambi i modelli, all’interno del display, supportano la gamma HDR, il True Tone, la gamma cromatica P3, il feedback aptico, hanno un contrasto di 2.000.000:1, una luminosità standard a 800nits con un picco a 1200nits in HDR, un rivestimento oleorepellente a prova di impronte e il supporto per la visualizzazione simultanea di più lingue e set di caratteri. iPhone 13 ora ha un rating IP68 con profondità massima fino a 6 metri per trenta minuti secondo lo standard IEC 60529.
Si passa poi al processore che no, non è l’M1 aggiunto anche agli iPad Pro dell’anno scorso (spoiler: nemmeno i nuovi iPhone Pro hanno l’M1 but please non uscite ancora dall’articolo, il meglio deve ancora arrivare). Il chip è infatti il nuovo A15 Bionic che offre una nuova CPU da 6 core con 2 performance core e 4 efficiency core, oltre ad una nuova GPU da 4 core con Neural Engine da 16 Core.
Presente poi il Face ID, Apple Pay, il 5G, WiFi 6 con tecnologia MIMO 2×2, l’NFC, il GPS, la bussola, l’iBeacon e una nuova batteria che ora offre fino a 1,5 ore in più al giorno di autonomia, arrivando a 17 ore di riproduzione video e fino a 75 ore di riproduzione audio (per il modello standard). C’è ancora la porta lightning oltre al MagSafe, quindi niente USB Type-C nemmeno quest’anno.
Parliamo però di fotografia e video, la parte che ci interessa di più: la presentazione di iPhone 13 è praticamente partita mostrando la nuova modalità di registrazione chiamata “Cinematic Mode”, che sarà presente allo stesso modo anche nella gamma Pro. Grazie a Cinematic Mode, sarà possibile realizzare praticamente dei film su iPhone in maniera ancora più facile rispetto al passato. Scordatevi le varie app esterne (no, non è vero) e immaginate di avere una modalità “professionale” di registrazione video direttamente nell’app base. In sostanza, tramite vari algoritmi software, la Cinematic Mode offrirà un look da cinema (cioè con una classica ma elegante LUT un po’ “dark” e da cinema, appunto) e una modalità di cambio di fuoco intelligente adatta proprio a girare vari tipi di scene, esattamente come mostrato nella presentazione. Tale modalità di messa a fuoco variabile si baserà sia sull’input umano per un cambio rapido, sia sull’intelligenza artificiale in base ai movimenti dei soggetti inquadrati nel frame.
Ovviamente, sulla base di quanto visto nella presentazione di Apple, chiamata questa volta “California Streaming” (siete dei geni ragazzi, poco da dire), sembra tutto assolutamente fantastico, ma chiaramente serve fare qualche prova per percepire le varie potenzialità. Il punto è: vuoi realizzare un filmato che sembri professionale e adatto al “cinemello” (cit. Matteo Bruno) ? Allora la Cinematic Mode è perfetta per questo scopo, perché non devi imparare cosa significhi “profilo flat” “LUT” “Codec” e così via per realizzare qualcosa dal look cinematico, e questo, ovviamente, al target di Apple piacerà moltissimo. Attenzione: con “target di Apple” non intendo un massa di imbecilli, perché anch’io ho tutto Apple, il punto è che iPhone è tra gli smartphone più venduti in assoluto, ma di fatto, l’80% (almeno) di chi lo acquista non è un videomaker esperto o un fotografo, altrimenti saremmo tutti fotografi e avremmo tutti un cugino che frega i matrimoni ai fotografi professionisti (aspettate, mi state dicendo che è già così? Un momento…).
In sostanza, la nuova Cinematic Mode è l’ennesimo “passo alla Apple”, che di fatto piace, fa comodo e rende tutto più semplificato. Probabilmente sarà una funzione, ovviamente, snobbata da chi col cinema ci lavora, però resta di fatto un’aggiunta simpatica, interessante e senz’altro da sperimentare che dimostra come il colosso americano continui a fare passi importanti basandosi sull’intelligenza artificiale. Passi che comunque vanno osservati con cura, perché devo assolutamente ricordarvi che le più recenti tecnologie di messa a fuoco tramite Deep Learning delle mirrorless professionali, arrivano, di base, proprio dagli smartphone.
É cambiato il design delle fotocamere di iPhone 13, seppur di poco in realtà: sono sempre due da 12 megapixel, solo che una è la “grandangolare” da 13mm con apertura f/1.6, l’altra è la standard da 26mm con apertura f/2.4 e angolo di campo a 120°. Ci sarà uno zoom ottico di 2x, zoom digitale fino a 5x, modalità ritratto con bokeh avanzato e controllo profondità, stabilizzazione ottica sul sensore grandangolare e costruzione dell’obiettivo con sette elementi (per il grandangolo) e cinque elementi (per l’ultra grandangolare). Presenti poi le varie modalità già viste ma perfezionate, come quella notturna, il Deep Fusion, lo Smart HDR 4, la modalità panoramica fino a 63 megapixel, i sei effetti di illuminazione per la ritrattistica, la correzione occhi rossi, il geotagging delle foto e lo scatto in HEIF e JPEG.
Lato video, oltre alla modalità Cinema (che sarà però limitata al 1080p@30fps), troviamo la registrazione video in HDR con Dolby Vision fino al 4K@60fps e uno slow motion, a 1080p, fino a 120fps. Presenti poi le varie modalità Time Lapse (sia con stabilizzazione sia in modalità notte), la stabilizzazione video di “qualità cinematografica”, AF continuo, zoom durante le riprese e il codec HEVC o h.264.
iPhone 13: prezzi e data di uscita
Prima di passare alla gamma Pro, concludendo la parte “standard”, iPhone 13, che nel frattempo ha un notch più piccolo (si è ristretto mentre scrivevo sopra, giuro), partirà da 839,00€ per il Mini 128GB, 959,00€ per il Mini 256GB, 1.189,00€ per il Mini 512GB e passerà a 939,00€ per il 13 128GB, 1059,00€ per il 256GB e 1.289,00€ per il 512GB. Tutti i modelli saranno disponibili in preordine a partire da venerdì 17 settembre alle ore 14:00 sul sito ufficiale di Apple.
iPhone 13: caratteristiche e specifiche della gamma Pro
Immancabilmente, proprio a ridosso del termine dell’evento California Streaming, dovevano arrivare le novità anche per i “professionisti” o quantomeno per chi cerca una fotocamera in più e qualcosa di diverso. C’è un nuovo colore: al Grafite, Oro e argento si aggiunge ora l’azzurro Sierra (molto bello a mio parere). Resta il Ceramic Shield frontale e il vetro opaco posteriore in acciaio inossidabile. C’è anche un nuovo taglio per quanto concerne lo spazio, quindi ora sono 4: 128GB, 256GB, 512GB e 1TB.
Due display per le due diverse versioni (iPhone 13 Pro e iPhone 13 ProMax): uno da 6,1″ con 2532×1170 pixel a 460dpi e l’altro da 6,7″ con 2778×1284 pixel a 458dpi, entrambi Super Retina XDR con il nuovo “ProMotion”, che in sostanza va a scalare automaticamente gli Hz dello schermo permettendo di risparmiare batteria. Tale nuova funzione, che non ha proprio un nome così bello in quanto sembra uno sconto (diciamolo), è in realtà utilissima perché permette, tramite intelligenza artificiale, di far capire al nostro iPhone quando realmente ci servono 120Hz (tipo per i videogiochi o simili) e quando magari bastano 60Hz o addirittura meno (esempio lettura, scrolling delle foto e così via). In questo modo, iPhone continua a variare gli Hz senza tenere una costante fissa, risparmiando notevolmente la batteria. Furbo, ma nome da rivedere senz’altro.
Anche i nits, felicemente, aumentano, passando da uno standard di 1000 nits ad un picco di 1200nits per l’HDR, non hanno però annunciato la novità come “l’iPhone più leggibile sotto al sole di sempre”, peccato. Anche questo modello ha un rating IP68, oltre alla solita ottima resistenza alle cadute (Ceramic Shield) introdotta con la generazione precedente.
Troviamo anche qui il nuovo chip A15 Bionic, le caratteristiche le potete leggere sopra, così come anche 5G, WiFi, Apple Pay, Bluetooth 5.0, NFC, GPS, Bussola, iBeacon e tutto quanto già visto in iPhone 13 standard e Mini.
Va bene, parliamo delle fotocamere e della registrazione video.
“La fotografia macro arriva su iPhone” dice il sito di Apple, tradotto molto semplicemente per i più pigri potrebbe essere qualcosa tipo “ora potrete fotografare anche i baffi dei gattini”. Scherzi a parte, ma neanche troppo, con questa definizione, Apple lascia intendere che sarà possibile mettere a fuoco ad appena 2 cm di distanza grazie ad un obiettivo riprogettato e al potente sistema di autofocus. Molto bello ed interessante, davvero, soprattutto perché ho sempre pensato che iPhone avesse una fotocamera in grado di mettere a fuoco davvero da vicino, ma ora di più (“l’iPhone che mette a fuoco più da vicino di sempre” – semicit). Tuttavia, per dovere di nerdismo, la fotografia Macro riguarda sì la messa a fuoco da vicino, ma anche il rapporto di riproduzione di ciò che viene fotografato (cosa che avete imparato dalla fantastica guida di Silvia dedicata alla fotografia Macro) – in questo caso però, tale caratteristica non viene menzionata, ed è sconosciuto il reale rapporto di riproduzione, ergo, molti in futuro traviseranno (di nuovo) il reale significato di tale tipologia di fotografia, peccato, ma ormai ci siamo abituati.

Da quest’anno poi, la modalità notte è stata migliorata ancora di più, estendendola anche al teleobiettivo, seppur Apple stessa ne consigli l’uso sull’ultra grandangolare in quanto ha un’apertura più veloce. Non manca il supporto dello scanner LiDAR, che permette, innegabilmente, un’ottima messa a fuoco e distacco dal soggetto anche di notte, per interessanti ritratti notturni.
Avevamo parlato prima della modalità Cinema (o “Cinematic Mode”), ma non vi avevo detto che permette comunque la variazione della messa a fuoco e del diaframma (con la conseguente variazione della profondità di campo) anche DOPO aver terminato la registrazione del filmato. Ora le cose si fanno più interessanti, vero? Si, perché, analogamente in quanto già visto nelle fotocamere Panasonic Lumix con la modalità Post Focus, anche iPhone ora permetterà una funzione analoga ma più intelligente (anche perché più nuova, chiaramente). Registrando quindi in modalità Cinema, che supporta il formato HDR con Dolby Vision, non potrete fare errori in nessun caso, perché il fuoco si può sistemare dopo, la profondità anche. Nonostante così si disconoscano le basi della produzione video, va detto che si tratta di un’altra genialata Apple Style, perché di fatto diventa qualcosa realmente alla portata di tutti, vero intento del produttore da sempre, e questo, cari miei, è un grande merito all’azienda americana.
Sono poi stati introdotti, sempre come miglioria software, gli “stili fotografici” che, Apple ci tiene a specificare, non sono dei veri e propri filtri bensì una reale e sofisticata elaborazione dell’immagine che applica lo stile in tempo reale. In sostanza, in fase di scatto sarà possibile scegliere i livelli di Tonalità e di Temperatura che preferite, passando tra quelli creati da Apple (Brillante, Contrasto elevato, Caldo e freddo) oppure creandone uno vostro, qualcosa che, lontanamente, forse un po’ ricorda una sorta di simulazione pellicola di Fujifilm che ancora però, in questo caso, ne deve mangiare di pasta (come ultimamente ci piace dire o scrivere online)

Oltre a questo, su iPhone 13 Pro e iPhone 13 ProMax arriva il supporto al codec ProRes, sì, quello davvero professionale di Apple che da anni viene utilizzato nel cinema per creare capolavori. Bello, bellissimo, emozionante, però la prima cosa a cui ho pensato è stata “e quindi quando arriva Final Cut su iOS / iPad OS?”. Questa caratteristica, tuttavia, non è affatto da ignorare, perché il paradosso più incredibile e assurdo ma totalmente vero, è che ora iPhone 13 Pro o iPhone 13 ProMax possono potenzialmente far parte degli strumenti utilizzati in un workflow professionale di produzione cinematografica, in quanto supportano lo stesso codec di videocamere serie e professionali che costano almeno 50-60 iPhone 13 Pro Max da 1TB.
Le tre nuove fotocamere di iPhone 13 e iPhone 13 ProMax sono configurate in questo modo:
- Teleobiettivo da 77mm con zoom ottico 3X, diaframma con apertura f/2.8, Focus Pixels, obiettivo a 6 elementi e stabilizzazione ottica dell’immagine.
- Ultra-grandangolo con lunghezza focale pari a 13mm, diaframma con apertura f/1.8, sensore più veloce, focus pixels, obiettivo a 6 elementi
- Grandangolo con lunghezza focale da 26mm, pixel da 1,9micron, diaframma con apertura f/1.5, 100% Focus Pixels, obiettivo a 7 elementi, stabilizzazione ottica dell’immagine su sensore
Non manca poi il TrueDepth con Dolby Vision HDR, Selfie in modalità notte, Smart HDR 4, Deep Fusion e i già citati Cinematic Mode, Stili fotografici e codec ProRes.
Lato video, per aggiungere qualche dettaglio tecnico, troviamo le seguenti specifiche:
- Modalità Cinema per girare video con profondità di campo ridotta (1080p a 30 fps)
- Registrazione video HDR con Dolby Vision fino a 4K e 60 fps
- Registrazione video 4K a 24 fps, 25 fps, 30 fps o 60 fps
- Registrazione video HD (1080p) a 25 fps, 30 fps o 60 fps
- Registrazione video HD (720p) a 30 fps
- Registrazione video ProRes fino a 4K e 30 fps (1080p a 30 fps sui modelli con 128GB di archiviazione)*
- Doppia stabilizzazione ottica dell’immagine video (teleobiettivo e grandangolo)
- Stabilizzazione ottica dell’immagine video su sensore (grandangolo)
- Zoom in ottico: 3x; zoom out ottico: 2x; estensione totale dello zoom ottico: 6x
- Zoom digitale: fino a 9x
- Zoom audio
- Flash True Tone
- Video QuickTake
- Video in slow‑motion (1080p) a 120 fps o 240 fps
- Video Time‑lapse con stabilizzazione
- Video Time‑lapse in modalità Notte
- Stabilizzazione video di qualità cinematografica (4K, 1080p e 720p)
- Video con autofocus continuo
- Scatta foto da 8MP mentre filmi in 4K
- Zoom durante la riproduzione video
- Formati video registrati: HEVC e H.264
- Registrazione audio stereo
Insomma, come avrete avuto modo di notare, non ci sono stati enormi stravolgimenti di design, a parte un notch leggermente più piccolo e le fotocamere con una maggior estrusione, tuttavia, Apple, almeno per quest’anno, ha puntato su grosse novità software basate su algoritmi evoluti, scelta che fece già Google tempo fa con le prime gamme Pixel, e che si è sempre rivelata vincente. Puntando tutto sulla fotografia e sul video, i nuovi iPhone sono, di fatto, un mezzo semplificato che però può portare alla produzione di importanti contenuti, come già dimostrato all’ultima edizione del Festival di Cannes, dove già alcuni film erano stati indicati come “realizzati in parte con iPhone 11”. Incredibile.

iPhone 13: prezzi e date di uscita della gamma Pro
Giunti alla fine di questo lungo articolo riflessivo e riepilogativo, che spero abbiate gradito, è arrivato il momento di preparare i portafogli, perchè i prezzi di iPhone 13 Pro e ProMax non sono propriamente lievitati così tanto rispetto al passato, ma ora c’è un taglio nuovo certamente più costoso. Saranno tutti disponibili in preordine a partire da venerdì 17 settembre sul sito ufficiale di Apple, con consegne dal 24 settembre. Di seguito i prezzi ufficiali per l’Italia:
-
iPhone 13 Pro
- 128 GB: 1.189€
- 256 GB: 1.309€
- 512 GB: 1.539€
- 1 TB: 1.769€
-
iPhone 13 Pro Max
- 128 GB: 1.289€
- 256 GB: 1.409€
- 512 GB: 1.639€
- 1 TB: 1.869€