Apple è solita negli spot e nelle presentazioni annunciare sempre i prodotti con frasi come “il più avanzato di sempre” e “il più evoluto di sempre”, provocando sempre meme di ogni tipo sul web. Stavolta però, con il nuovo M1 Ultra, le cose cambiano davvero, perché si tratta di un processore inaspettato e incredibilmente potente. Ecco tutti i dettagli in merito alla CPU che già vediamo sui nuovi Mac e che vedremo sugli altri modelli nei prossimi mesi.
Apple M1 Ultra: costruzione e caratteristiche
Nella presentazione del nuovo processore, nel corso dell’evento Peek Performance, Apple ha spiegato come una grande difficoltà nelle CPU più potenti sia quella di collegare più processori in serie al fine di moltiplicare la potenza effettiva. Questo processo di solito avviene tramite dei connettori, spesso chiamati “BUS”, che però tendono a rallentare le performance effettive, creare dei LAG e, comunque, portare ad una “perdita” nei picchi delle performance. Per ovviare a questo problema, nella creazione di M1 Ultra, che di fatto unisce due M1 Max, Apple ha pensato di realizzare un sistema chiamato “Ultra Fusion“, cioè un’innovativa architettura che interconnette il die di due chip M1 Max per creare un SoC con incredibili livelli di prestazioni e capacità.
Apple M1 Ultra è infatti un SoC che racchiude ben 114 miliardi di transistor, un numero da record mai visto prima in nessun Personal Computer fino ad oggi. La configurazione di M1 Ultra supporta fino a ben 128GB di memoria unificata (RAM) con larghezza di banda elevata e bassa latenza in una CPU da 20 Core con GPU da 64 Core e Neural Engine da 32 Core.
Per questo motivo, Apple M1 Ultra è il processore perfetto per chi necessita di importanti capacità di rendering ed elaborazione grafica. Grazie a queste capacità, il nuovo processore può gestire fino a ben 18 flussi video in 8K in 422 a 10 Bit senza lag o problemi di alcun tipo, oltre a permettere il lavoro in ambienti 3D enormi.
“M1 Ultra rappresenta un’ulteriore rivoluzione per i chip Apple che ancora una volta sconvolgerà il settore dei PC. Connettendo due die dei chip M1 Max con la nostra architettura di packaging UltraFusion, siamo in grado di far raggiungere al chip Apple risultati senza precedenti” ha dichiarato Johny Srouji, Senior Vice President of Hardware Technologies di Apple. “Con la sua potente CPU, una GPU formidabile, un incredibile Neural Engine, l’accelerazione hardware ProRes e un’enorme quantità di memoria unificata, M1 Ultra completa la famiglia M1 ed è il chip più potente e capace al mondo per un personal computer.”
Apple M1 Ultra: l’architettura UltraFusion
Scendendo più nel tecnico, l’architettura di packaging realizzata da Apple, chiamata UltraFusion per questo chip, offre l’interconnessione del die di due chip M1 Max con un interposer di silicio che connette i chip su oltre 10.000 segnali, rendendo possibile un’incredibile larghezza di banda inter-processore da 2,5TB/s a bassa latenza, ovvero oltre quattro volte superiore rispetto alla larghezza di banda della principale tecnologia di interconnessione multi-chip.
Questo permette quindi ad M1 Ultra di essere identificato come unico chip senza lag o delay. Allo stesso modo, venendo in aiuto agli sviluppatori, Apple ha garantito che non sarà necessario riscrivere il proprio codice per usufruire a pieno delle alte prestazioni del nuovo chip M1 Ultra.
Apple M1 Ultra: le prestazioni
Il nuovo chip professionale del produttore californiano ha una CPU da 20 core con 16 high performance core e 4 high-efficiency core. Le prestazioni multi-thread di questo nuovo SoC sono fino al 90% superiori rispetto al chip 16-core per PC Desktop Windows più veloce ad oggi disponibile e a parità di consumo energetico. Oltre a questo, M1 Ultra riesce a raggiungere tutte queste performance utilizzando 100 watt in meno rispetto allo stesso paragone su un PC Windows. Questo significa maggiori prestazioni con un minor consumo energetico e con ventole più silenziose, anche con applicazioni “pesanti” come Logic Pro e Final Cut Pro.
Parlando di GPU invece, M1 Ultra integra una GPU 64-Core che è 8 volte più grande di quella presente nel chip M1 “base” con prestazioni superiori rispetto alla GPU per PC più all’avanguardia oggi sul mercato e utilizzando 200 watt di energia in meno.