Ve ne avevamo parlato nelle uscite del mese, ma oggi approfondiamo l’argomento. Dal 21 ottobre è disponibile “Argentina, 1985”, un film thriller storico che vi presentiamo oggi con la nostra recensione senza spoiler e che arriva in streaming su Prime Video. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Argentina 1985 recensione Prime Video: introduzione
Quando si decide di mettere in scena un fatto storico, la motivazione principale sta nel fare emergere un evento che ha cambiato radicalmente il Paese in cui è avvenuto. Questo è proprio il caso del film di Santiago Mitre “Argentina, 1985”. Un evento incredibile, proprio in quell’anno, smosse per sempre l’assetto politico dello Stato ed è quanto mai doveroso ricordarlo attraverso racconti come quello del film che sta arrivando sulla piattaforma di Prime Video. Ma davvero, la pellicola, riesce a colpire nel segno?
Argentina 1985 recensione Prime Video: la trama
Diretto da Santiago Mitre, “Argentina, 1985”, è un’opera che racconta uno spaccato di storia argentina degli anni ’80. In quel periodo, nel paese sudamericano ebbe luogo un processo ai danni dei comandanti della dittatura militare, accusati di crimini contro l’umanità. Il lungometraggio racconta la vicenda di un team di giovani avvocati, guidati da Julio Strassera e Moreno Ocampo, che si trova ad affrontare una complessa battaglia legale e personale per dare giustizia alle vittime della cruda violenza della giunta militare.
Argentina 1985 recensione Prime Video: l’importanza del parlarne
Nel 1976 la dittatura del generale Videla s’instaurò nello stato dell’Argentina. Una situazione che perdurò per qualche anno, fino a quando nel 1983 non venne sostituita dal governo regolare del Presidente Alfonsìn, da cui conseguì il processo che dona il nome alla pellicola.
Quello del 1985, infatti, è stato il più grande processo per crimini di guerra dell’epoca contemporanea, secondo solo al Processo di Norimberga degli anni ’40. Il film fa entrare in contatto con una realtà sanguinosa, quella della dittatura e della conseguente scia di cadaveri che si è trascinata in sette anni di dominio. Un fatto brutale e delicato, specie per le famiglie che sono rimaste coinvolte.
A risolvere il caso vengono chiamati il procuratore Julio Strassera e Luis Moreno Ocampo, i due legali che lavorarono al fianco di un selezionato (quanto improvvisato) team di collaboratori giovanissimi e pressoché inesperti aventi un unico importante compito. Non fu semplice ottenere la condanna per quei crimini inenarrabili, ma ancora più complicato fu rompere un silenzio inquietante e imbarazzante.
Argentina 1985 recensione Prime Video: il clima che si respira
Di fronte a una storia tanto grave, si potrebbe pensare che sia necessario avere un’atmosfera seria e pressante, carica emotivamente, fino alla commozione. Santiago Mitre, però, sorprende con un tono quasi da commedia brillante, composto da ironia e umorismo che parte da Julio Strassera fino a espandersi nell’ambiente. Insolito, inappropriato, irrispettoso. Si potrebbe pensare tutto questo e molto altro ancora.
In realtà, se si approfondisce la visione della pellicola, si arriva a comprendere la reale intenzione del regista, ovvero calare con gradualità negli orrori che sono stati perpetrati. Il tutto, a partire dalla stessa squadra di collaboratori, che quasi per gioco prende a cuore la causa e con passione e leggerezza parte per un viaggio fino ai confini dell’Argentina, alla ricerca delle testimonianze che possano fare vincere loro il processo.
In ognuno dei personaggi coinvolti vige una speranza bruciante. Tutti concordano sul fare emergere la verità e il clima che si respira tra loro è positivo e propositivo. Si danno manforte a vicenda, anche quando gli sforzi sembrano vani o, peggio, quando le prime minacce di morte arrivano dirette a loro e alle rispettive famiglie. Niente, però, sminuisce le scene legate specificatamente al processo e alle testimonianze. Arrivati lì sì che il tono si fa serio, fino a percepire il raccapriccio nello stomaco per i racconti dei sopravvissuti.
Argentina 1985 recensione Prime Video: riflessione sul reale problema
Al film Argentina, 1985 si può recriminare un ritmo non sempre calzante e un tipo di narrazione che, per quanto comprensibile, probabilmente manca di una sua reale identità. La pellicola sembra priva di quell’elemento specifico che la farebbe realmente colpire nel segno, centrando appieno l’obiettivo di divulgazione di questa storia. Riflettendoci, questa mancanza di smalto e carattere è da imputarsi non tanto alla regia quanto piuttosto a un inevitabile confronto con altri film di questo tipo e che sono emersi in passato con una carica storica ed emotiva più sorprendente.
Siamo, probabilmente, ormai troppo abituati e assuefatti dalla cinematografia americana, tendenzialmente spettacolare e spesso, soprattutto in generi come questo, improntata sul lanciare a tutti i costi addosso al pubblico la personale morale della regia e della produzione. Basti pensare a film come “Il caso Spotlight”, molto simile alla storia di “Argentina, 1985” come tipologia e impostazione. Una narrazione potente e graffiante, drammatica e al cardiopalma che, non a caso, le ha permesso di essere premiata come miglior film e miglior sceneggiatura originale ai premi Oscar 2016.
Il film di Mitre cade in fallo proprio su un marchio non abbastanza impressionante e che rischia di far passare la sua opera, che merita sinceramente di essere conosciuta, totalmente in sordina. Una cosa, però, va sottolineata, ovvero la capacità di riuscire a trasmettere il dolore senza, appunto, spettacolarizzarlo. Non sempre è necessario eccedere anche in questo e con pochi ma semplici stratagemmi si arriva a emozionare il pubblico nel momento più opportuno, con un climax finale del processo che non lascia indifferenti e, infine, arriva perfino a commuovere.
Argentina 1985 recensione Prime Video: il cast e la produzione
“Argentina, 1985” ha come produttori: Axel Kuschevatzky, Federico Posternak, Agustina Llambi-Campbell, Ricardo Darín, Santiago Mitre, Santiago Carabante, Chino Darín, Victoria Alonso. Alla regia troviamo Santiago Mitre, che è anche sceneggiatore insieme a Mariano Llinás. Le musiche sono a cura di Pedro Osuna e la fotografia è di Javier Julia. La scenografia è di Micaela Saiegh, il montaggio è a cura di Andrés Pepe Estrada e l’addetta ai costumi è Monica Toschi.
Nel cast troviamo Ricardo Darín nel ruolo di Julio César Strassera, Gina Mastronicola nei panni di Verónica, Francisco Bertín è il fidanzato di Verónica, Santiago Armas Estevarena interpreta Javier, Carlos Portaluppi nei panni di Juez, mentre Norman Briski interpreta Ruso. Peter Lanzani interpreta Luis Moreno Ocampo, Jorge Gerschman interpreta uno dei difensori, Jorge Varas veste i panni di Lambruschini e infine Susana Pampín interpreta Madre Luis.
Argentina 1985 recensione Prime Video: conclusioni
Nel complesso ci sentiamo di premiare il film di Argentina, 1985. Questo grazie ai nobili intenti legati alla sua realizzazione e per gli sforzi corali fatti dalle persone coinvolte. Ogni elemento ha funzionato come una macchina ben oliata in favore di una causa semplice ma potente: urlare, ancora una volta, “nunca màs”.
Ci auguriamo che più clienti possibili del servizio di streaming di Prime Video vogliano dare una possibilità a questa pellicola. Con un taglio insolito e diverso riesce comunque a farsi valere e a portare su schermo una vicenda che non va dimenticata.
Conoscete Argentina, 1985? Guarderete il film? Fatecelo sapere!
Recensione in breve
Argentina, 1985
Argentina, 1985 affronta una vicenda giudiziaria senza precedenti con una narrazione particolare e diversa dal solito. Al film va premiata la motivazione di portare a schermo una storia come questa, fatta di dolore, orrore e morte. La brutalità delle azioni perpetrate viene mitigata dalla mancanza di immagini esplicite, ma anche solo i racconti abilmente interpretati fanno venire i brividi. L'umorismo della squadra di legali che segue il processo da la giusta ventata di leggerezza che aiuta a vivere la storia con un pizzico di speranza in più. Purtroppo, la mancanza di un vero mordente può rischiare di rendere il film subito dimenticabile.
PRO
- Una storia che merita di essere conosciuta
- L'umorismo insolito
- Il rispetto con cui le testimonianze sono state riportate
- Il climax del processo
CONTRO
- Un ritmo non sempre incalzante
- Mancanza di un vero mordente
- Un film che, con questo taglio, rischia di essere subito dimenticato