La Biennale Donna, nel contesto della XVIII edizione della manifestazione, promuove la mostra “Attraversare l’immagine. Donne e fotografia tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta” con le opere di tredici fotografe internazionali. Ecco tutti i dettagli sull’esposizione.
Attraversare l’immagine: i dettagli della mostra
Numerose sono state le rassegne e mostre dedicate alla fotografia delle donne e “Attraversare l’immagine” vuole ricalcare la strada intrapresa negli ultimi anni concentrandosi però sulle figure attive in un periodo di impegno politico e sociale portante per la storia recente, dato che è stato fulcro di cambiamenti radicali in cui le donne sono state protagoniste. La mostra, promossa dalla Biennale Donna nel contesto della XVIII edizione della sua manifestazione e curata da Angela Madesani, sarà allestita presso gli spazi di Palazzina Marfisa d’Este a Ferrara dal 20 settembre al 22 novembre 2020. Inizialmente la mostra era prevista per aprile ma con la situazione legata alla pandemia di coronavirus Covid-19 si è optato per farla slittare in autunno.
Diane Arbus, Letizia Battaglia, Lisetta Carmi, Francesca Woodman, Petra Wunderlich: queste sono solo alcune delle fotografe esposte alla mostra Attraversare l’immagine, che si apre con ricerche a sfondo antropologico nella fine degli anni cinquanta per culminare con i radicali cambiamenti e le battaglie per i diritti civili negli anni Settanta e Ottanta. La fotografia è stata capace di immortalare i momenti più importanti, è diventata forma di comunicazione e conoscenza, patrimonio di un periodo storico essenziale per quella che oggi consideriamo la nostra quotidianità.
Attraversare l’immagine: perché vederla
Perché vedere Attraversare l’immagine? Proprio per le parole che ho scritto poco fa: la fotografia è un mezzo potentissimo di documentazione e, in questo caso, ha documentato una pagina importante dove si sono combattute battaglie per i diritti civili, per l’emancipazione. Il linguaggio fotografico in queste opere trascende l’estetica e diventa documento, racconto e memoria. E la memoria, fidatevi, è importante.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare la pagina ufficiale della mostra.