Gli anni ’90 sono stati un periodo d’oro per la serialità e la televisione in generale: prodotti come Twin Peaks hanno stravolto il modo di intendere le serie tv, mentre altri come Il Principe di Bel-Air hanno portato una ventata di aria fresca nel saturo panorama delle sitcom. A distanza di anni arriverà Bel-Air, rivisitazione drammatica della storica serie che ha reso celebre Will Smith in tutto il mondo. Ecco tutti i dettagli sul nuovo progetto.
Bel-Air: una rivisitazione in tutto e per tutto
“Willy, il Principe di Bel-Air” andò in onda per la prima volta dal 1990 al 1996, cambiando il mondo delle sitcom televisive. 150 episodi suddivisi in sei stagioni uniche che hanno reso celebre in tutto il mondo Will Smith, il cui carisma è stato fondamentale per trasformare questa serie in un’icona del suo tempo. Ora, come riportato sulle pagine di Deadline, nota piattaforma di informazione sul mondo del cinema e della serialità, è in produzione un reboot della serie ma ispirato ad un trailer realizzato nel 2019 da Morgan Cooper, che riproponeva la storica sitcom in chiave drammatica. L’idea, di fondo, è geniale: poter riassaporare quell’universo di comicità ed ilarità sotto un nuovo punto di vista potrebbe rivelarsi una mossa vincente, sofisticata e decisamente stuzzicante anche per i fan di vecchia data che, ci scommetto, potrebbero avere opinioni radicali a riguardo.
Bel-Air, questo il titolo, sarà quindi una rivisitazione nuova in tutto e per tutto che affronterà il viaggio di Will dalle strade di West Philadelphia fino alle dimore lussureggianti di Bel-Air, affrontando tematiche scottanti (e quanto mai attuali) come il razzismo e la difficoltà di essere un giovane di colore in America. Tutto questo, però, senza dimenticare la teatralità e la spavalderia del prodotto originale. Will Smith stesso, quando il trailer di Morgan Cooper uscì, definì l’idea “geniale” e “ricca di potenzialità”, nonché un modo per rendere maggiormente attuale una sitcom divenuta leggenda e che potrebbe sensibilizzare moltissime persone su certe tematiche di primaria importanza. Lo stesso iconico attore, a tal proposito, ha affermato: “Ci sono tanti aspetti che avremmo potuto affrontare nella serie originale ma che, dato il periodo, non abbiamo potuto fare. Ora le cose sono diverse, ora c’è bisogno di farlo”.
Bel-Air: la produzione
Ora che abbiamo capito di cosa parlerà Bel-Air, facciamo chiarezza su chi si occuperò di realizzare questo progetto. Morgan Cooper dirigerà e sarà co-produttore esecutivo (insieme a Will Smith stesso, che non vede l’ora di rilanciare la serie che l’ha reso un attore di fama mondiale), e attualmente ne sta scrivendo la sceneggiatura insieme a Chris Collins (The Wire). Il reboot sarà girato presso i seguenti studi: Westbook Studios e Universal TV, quest’ultima che detiene il copyright originale della serie tv. La distribuzione di Bel-Air, invece, potrebbe avvenire su una o più delle rinomate piattaforme di streaming attuali: tutte hanno dimostrato particolare interesse per il progetto, da Netflix ad HBO Max fino a Amazon Prime Video e Apple TV Plus. Will Smith si sta occupando in prima persona di individuare il portale migliore su cui promuovere e mettere a disposizione il reboot, anche se attualmente non c’è nulla di confermato in tal senso.
Bel-Air: cosa ne penso
L’idea, onestamente, è intrigante: tornare nel magico mondo di Willy con una nuova prospettiva è davvero accattivante e potrebbe rivelarsi la mossa giusta in un periodo dove i reboot tendono semplicemente a replicare pari pari i prodotti originali. Scegliere di cambiare drasticamente il tono della sitcom, poi, è un atto di coraggio non indifferente che va apprezzato a prescindere dal risultato. L’unica perplessità, come sempre in questi casi, riguarda il paragone: sarà impossibile non confrontare i due prodotti una volta che questo reboot sarà uscito e, indipendentemente dal fatto che possa essere superiore sotto determinati aspetti, dovrà per forza di cose fronteggiare l’importanza culturale che l’originale si porta dietro. Detto questo, ripeto: cambiare in modo così radicale una storia è segno di coraggio, e chi ha coraggio mi piace.
Solo il tempo saprà dirci se questa operazione andrà in porto nel migliore dei modi o sarà un fallimento. Per il momento, posso solo dirvi che sono entusiasta di questa idea e che non vedo l’ora di rivivere il mondo di Willy, questa volta da un punto di vista del tutto differente.