L’attesa era veramente tanta per Black Widow. Purtroppo a causa della pandemia Black Widow è stato rimandato più volte ed è inoltre ufficialmente il primo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel. Si parla ovviamente di un personaggio che purtroppo, dopo gli eventi di Avengers: Endgame, non vedremo probabilmente più nel MCU. In questo film assisteremo alla rivelazione del passato di Natasha Romanoff e di come è diventata Black Widow. Questa è la nostra recensione di Black Widow.
Black Widow recensione anteprima: finalmente al cinema
Finalmente. Una parola semplice, ma che contraddistingue l’arrivo di Black Widow al cinema, il film dedicato alla storia di Vedova Nera e componente degli Avengers. Il lancio del film era previsto per il 6 Novembre 2020, poi a causa della pandemia si sono stravolti tutti i piani. Inizialmente le voci di corridoio riportavano una probabile pubblicazione su Disney+ con accesso VIP, com’è poi stato fatto per il live action di Mulan. Smentite le voci dell’arrivo sulla propria piattaforma streaming, Disney ha poi rimandato il titolo al 7 Maggio 2021. Infine ad inizio del corrente anno è stata nuovamente spostata la data, questa volta la definitiva, il 7 Luglio 2021, per l’uscita nei Cinema e dal 9 Luglio sulla piattaforma Disney+ con accesso VIP.
Black Widow recensione anteprima: introduzione
Dopo un incipit obbligatorio, quantomeno secondo chi vi scrive, vi andiamo ora a parlare di Black Widow, che abbiamo avuto modo di vedere in anteprima per voi grazie alla collaborazione di Walt Disney Italia e Marvel. Mi preme anticipare che la recensione e i vari commenti critici saranno privi di spoiler, questo per permettervi di godere della storia direttamente in sala o nel vostro salotto.
Finalmente il personaggio di Natasha Romanoff, alias Black Widow, si è raccontato. Questo perché, nei 6 capitoli di Avenger dove l’abbiamo vista protagonista, è l’unica di cui conosciamo molto poco della sua storia. Gli unici a conoscerla meglio, almeno da come si è percepito nei vari film, sono i due compagni: Steve Rogers, alias Captain America, e Clinton (sempre chiamato Clint) Barton, alias Occhio di Falco. Proprio quest’ultimo viene citato più volte in Black Widow, questo perché Occhio di Falco è uno dei personaggi che ha partecipato nella vita di Natasha precedente agli Avenger.
Il film è ambientato negli eventi successivi ad Avengers: Civil War e quindi ci troviamo con Black Widow in fuga e separata ormai dagli altri Avengers. Vi ricordiamo, per completezza, che a termine di Avenger: Civil War ci troviamo nella situazione in cui i vendicatori sono divisi a causa delle interferenze tra Tony Stark e Steve Rogers per via degli Accordi di Sokovia.
Black Widow recensione anteprima: trama (spoiler free)
Partiamo dall’Ohio, nel 1995, dove troviamo una Natasha Romanoff bambina insieme alla piccola sorella minore, Yelena, che giocano insieme e che vivono la fuga improvvisa causata dai genitori, Alexei e Melina, per il completamento di una missione. Le due bambine poi vengono divise una volta arrivati nel luogo finale della fuga. Ci troviamo poi catapultati 21 anni dopo, ovvero nel momento in cui l’ormai Black Widow è in fuga dal generale Ross perché accusata, insieme agli altri Avengers, di aver violato gli Accordi di Sokovia.
Nel mentre viene introdotto anche il personaggio adulto di Yelena Belova, durante una missione dove subito è evidente come anche lei è stata, come Natasha, arruolata e trasformata in Vedova Nera da Dreykov, capo della Stanza Rossa.
L’incontro con la sorella Natasha avviene a Bucarest e, come avrete avuto modo di vedere in uno dei trailer, non è stato inizialmente un incontro pacifico. Parte quindi la prima scena in azione tra le due, che commenteremo in un successivo momento.
Dopo una tregua e un primo scontro con Taskmaster le due si confrontano e scoprono che la causa dell’oscurità condivisa da entrambe non è ancora finita e decidono insieme di unirsi per affrontare la minaccia incombente.
Anche Alexei, che tornerà a vestire i panni di Red Guardian, ovvero la controparte Russa di Capitan America creata dalla Stanza Rossa, e Melina Vostokoff, anch’essa Vedova Nera, dovranno decidere da che parte stare, se dalla parte delle due “sorelle” o da quella della Stanza Rossa.
Black Widow recensione anteprima: scopriamo i personaggi
Il personaggio principale e protagonista di Black Widow è Natasha Romanoff, interpretata da Scarlett Johansson. Come già detto in precedenza, di lei non conosciamo molto, ma durante la pellicola non solo scopriremo il suo passato, ma vedremo nuovi aspetti e sentimenti della sua persona, la gestione di un rapporto familiare diverso da quello affrontato con la sua altra famiglia, gli Avengers. Anche il suo carattere verrà sviscerato e si potrà cogliere non solo il suo lato scherzoso, di cui abbiamo già avuto qualche assaggio nei precedenti capitoli dei vendicatori, ma anche un lato più sentimentale e drammatico.

Quando la vediamo negli altri film dell’Universo Cinematografico Marvel, Natasha appare spesso come una forza impenetrabile”, afferma Scarlett Johansson, che torna a interpretare Black Widow (Vedova Nera). “È avventata e fuori controllo ma ha comunque un intelletto meraviglioso. Quali sono i suoi segreti? Cosa la rende vulnerabile? Sono entusiasta di mostrare la sua fragilità e la sua forza. Vive in un mondo maschile e per questo motivo si comporta in un determinato modo. Volevamo scoprire chi fosse davvero Vedova Nera”.
Nell’esplorazione del passato di Black Widow troviamo nuovi personaggi che vengono per la maggior parte introdotti fin da inizio pellicola. Partiamo da Yelena Belova interpretata da Florence Pugh. Yelena è il prodotto spietato creato dal programma di addestramento della Stanza Rossa, anche lei Black Widow. Dopo aver ritrovato se stessa cerca di instaurare un rapporto con Natasha. Tra le due assistiamo anche a diversi momenti di battute molto divertenti, uno in particolare dove Yelena prende in giro il personaggio pubblico di Natasha, moto simpatico.

“Yelena è ferita e complicata e spesso si comporta male”, afferma Pugh. “Una delle cose più belle del personaggio di Yelena è il fatto che sia una persona estremamente complessa e spezzata, pur essendo estremamente sicura di ciò che fa. Sa esattamente come svolgere i compiti per cui è stata addestrata, ma non è assolutamente in grado di vivere come un normale essere umano. È un’arma letale ma anche una sorta di bambina. Questa è una delle sue qualità più belle”.
Passiamo poi a Alexei, interpretato da David Harbour. E’ l’unico padre che hanno avuto Natasha e Yelena. Alexei viene prelevato dal carcere dalle due “sorelle” e sin da subito capiamo la sua ossessione per Capitan America. Questo perché anche lui è il risultato di un esperimento simile a quello effettuato su Steve Rogers, che lo ha reso Red Guardian, un super-soldato e una super-spia. Abbandonata la vita da spia si considera ancora un eroe e lo dimostrerà attraverso molte battute lungo tutto il film. Anche lui, come Yelena, sarà protagonista di diversi episodi comici, che si equilibrano perfettamente allo stile Marvel dei suoi film e serie TV.
OFFERTA

“È cresciuto in Unione Sovietica ed è stato scelto per un programma simile all’esperimento americano che portò alla creazione di Captain America”, afferma Harbour. “Mentre gli americani stavano creando il loro eroe, i russi stavano sviluppando il Red Guardian. Il problema è che non è diventato famoso come Captain America, e questo rappresenta la più grande tragedia della sua vita. Si sente molto sottovalutato”.
Troviamo poi Melina Vostokoff, interpretata da Rachel Weisz, in questo caso rappresenterà l’unica madre che hanno avuto le due sorelle. Una scienziata facente parte della Stanza Rossa che ha subito il suo programma per ben quattro volte e che dovrà scegliere, insieme a Alexei, se stare dalla parte di Natasha e Yelena o da quella che l’ha creata e per cui ancora lavora dopo tanti anni. Il suo carattere non viene esplorato molto, capiamo solo che è particolarmente intelligente e che in fin dei conti anche lei prova qualcosa per la famiglia avuta tanti anni prima, ma sarà sufficiente?!
Rachel Weisz è stata scelta per interpretare la brillante Melina. “L’Universo Cinematografico Marvel è probabilmente la mitologia contemporanea più popolare e diffusa che esista, e per me è stato davvero entusiasmante essere invitata a unirmi a loro”, afferma Weisz.
Infine troviamo Taskmaster, un assassino letale e mascherato creato dalla Stanza Rossa. La sua particolarità è quella di poter replicare e memorizzare tutte le mosse dei suoi nemici. Il suo fine è quello di completare la missione che gli viene affidata.
OFFERTA

“Possiede dei riflessi fotografici: dopo aver combattuto contro di te, sa perfettamente come emulare il tuo stile”, afferma il produttore esecutivo Brad Winderbaum. “I trucchi di Natasha possono funzionare nel primo combattimento, ma nel secondo o nel terzo round lui sa cosa aspettarsi e lei deve inventarsi qualcosa di nuovo”.
Black Widow recensione anteprima: considerazioni
Sono diversi gli aspetti che mi hanno colpito di Black Widow. Partendo dall’inizio del film, troviamo, dopo la prima parte introduttiva che mostra la missione nel 1995, un breve filmato che funge da titoli di testa dove assistiamo ad una carrellata di brevissime clip. Queste clip fanno da transizione accompagnando lo spettatore nel passaggio dalla Natasha piccola alla Black Widow che tutti noi conosciamo. Le brevi clip mostrano appunto quello che ha dovuto sopportare Natasha Romanoff durante la sua infanzia, tutti i test a cui ha partecipato e tutti gli addestramenti subiti. Queste vengono poi alternate ad immagini non raffiguranti la stessa Natasha ma che portano lo spettatore a concentrarsi sul momento. Ovviamente la clip è suggestiva anche grazie alla musica abilmente scelta.
Altro particolare molto interessante che ho notato è l’uso dei colori. Nella pellicola viene spesso richiamato il rosso, simbolo appunto del logo di Black Widow che noi tutti conosciamo. Soprattutto nella seconda parte del film, troviamo il colore rosso predominante sulla scena. Nella parte finale il colore rosso è utilizzato nelle scene che richiedono azione e più intensive. Passiamo poi invece alla colorazione bianca della nuova divisa utilizzata sia da Natasha che da Yelena, fine a contrapporsi al classico colore nero degli abiti delle Vedove Nere, stesso colore in cui siamo abituati a vedere Black Widow nei film dei vendicatori.
Uno degli aspetti che mi ha particolarmente colpito sono i momenti di pura azione. Le scene da combattimento sono di alto livello ed anche gli effetti speciali non sono da meno. In particolar modo sono rimasto stupito molto dallo scontro iniziale tra Natasha e Yelena, che seppur non coinvolgendo molti soggetti rimane molto intenso e “passionale”. Come un classico litigio da sorella, ma con un level up non da poco.
Come detto in precedenza, ho apprezzato molto anche i momenti comici, che a mio parere sono stati inseriti con molta precisione e non buttati a caso o in modo eccessivo come in altri film dell’MCU (Thor o Guardiani della Galassia per esempio).
Un lievissimo broncio invece me lo ha provocato uno dei villain, Taskmaster. Davvero potente, per carità, ed inoltre la sua caratteristica di poter memorizzare e replicare le mosse del nemico lo rende interessante come villain. Le azioni che lo coinvolgono sono WOW, soprattutto la scena dell’inseguimento. Onestamente però, se non fosse stata spiegata la caratteristica, probabilmente nessuno si sarebbe accorto di questa particolarità, al netto dei fumetti a parte, ovviamente. Sono due, gli unici momenti dove si poteva capire bene ed in modo marcato della replica delle mosse. In primis durante il primo scontro con Black Widow e in secondo luogo quando usa un arco per scoccare una freccia, come Occhio di Falco. Magari mi sbaglio ma a prima vista mi è sembrato come se dovesse essere scontato.
Riguardo invece alle interpretazioni dei nuovi personaggi da parte dei vari attori, nulla da eccepire. Come da classico Marvel, tutti hanno una loro posizione e hanno interpretato in modo eccelso il loro ruolo. Una nota di merito però mi sento di darla a Florence Pugh, che ha interpretato il personaggio di Yelena Belova. E’ riuscita a tener testa a Black Widow in modo eccelso sia nelle scene di combattimento che nell’interpretazione nei momenti più drammatici.
Black Widow recensione anteprima: conclusione
Marvel Studios non delude mai! Come ricordato ad inizio recensione, Black Widow è il primo film della quarta fase del Marvel Cinematic Universe ed è la base da dove, con molta probabilità, partirà qualcosa. Quel qualcosa è probabilmente anche stato anticipato con le due serie TV pubblicate su Disney+, che ricordiamo, sarebbero dovute uscire, temporalmente, dopo questo film.
La storia merita davvero, il personaggio di Black Widow aka Natasha Romanoff probabilmente non ha lo stesso seguito che hanno avuto altri Avengers, ed è un peccato, perché è un elemento che spesso è stata protagonista di eventi importanti. Ricordiamo che in Avengers: Endgame ha avuto un ruolo di non poca rilevanza, oltre ovviamente a segnare il suo destino.
Vorrei inoltre ricordare che questo sarà probabilmente l’ultimo film dove non solo vedremo Black Widow, ma di conseguenza anche la stessa Scarlett Johansson che dice addio, dopo 10 anni, al personaggio che l’ha resa una vera e propria stella dell’MCU. Chissà se avremo modo di vederla in qualche cameo della prossima serie “Occhio di Falco” su Disney+, vedremo.
“Penso che fin dall’inizio, quando abbiamo iniziato a discutere dell’idea di fare un film su Vedova Nera, sapevamo che avremmo dovuto realizzare qualcosa di coraggioso, che scavasse in profondità nel personaggio, altrimenti non avrebbe avuto senso”, afferma Scarlett Johansson, che torna a interpretare il ruolo di Natasha Romanoff/ Black Widow (Vedova Nera). “Dopo aver interpretato questo personaggio per un decennio, volevo assicurarmi che il film fosse soddisfacente dal punto di vista artistico e creativo, sia per me che per i fan”.
Insomma, tirando le somme di questa recensione. mi sento di promuovere Black Widow a pieni voti. Avevo inizialmente un po’ di paura riguardo al trattamento che Marvel avrebbe potuto dare ad un personaggio che ormai ha terminato il suo ciclo nel MCU. Invece tutt’altro, tutto è stato gestito nel migliore dei modi. Le scene di azione rendono il film dinamico ma allo stesso tempo, grazie all’esplorazione del passato di Natasha, emozionale. Un film che rende davvero omaggio al personaggio di Black Widow e che ha permesso a Scarlett Johansson di dare se stessa nel ruolo.
Ultimo piccolo consiglio: non andate via dalla sala a termine del film, attendete la fine dei titoli di coda. Un fan Marvel già lo sa, ma non si sa mai, ricordarlo è sempre cosa buona e giusta.
Black Widow recensione anteprima: data di uscita
Black Widow, regia di Cate Shortland con Scarlett Johansson, Florence Pugh, David Harbour e Rachel Weisz uscirà al cinema il 7 Luglio, mentre il 9 Luglio sbarcherà ufficialmente su Disney+ con Accesso VIP al costo di 21,99€. Sarà invece disponibile per tutti gli abbonati Disney+, gratuitamente, a partire dal 6 Ottobre 2021.
Recensione in breve
Black Widow
Black Widow è il primo film che ci introduce nella fase quattro dell’Universo Cinematografico Marvel e ci introdurrà nella scoperta di Natasha Romanoff e di come è diventata Black Widow. Fantastiche scene di azione e tutto in stile Marvel, colpito e affondato! Diesci!
PRO
- Scene di azione WOW
- Ottima interpretazione di Scarlett Johannson
- Scena post credit, si può dire? 😀
- Ottimo equilibro tra ironia, azione e dramma
CONTRO
- Utilizzo poco profondo del villain Taskmaster