Se vi è capitato di aprire Instagram, Facebook, Twitter o altri social nel corso della giornata di oggi, potreste aver notato tantissimi post completamente neri. Non è un problema di caricamento e, in generale, non è un problema, bensì una protesta silenziosa e priva di violenza che prende il nome di “Blackout Tuesday”. Vediamo perché.
Blackout Tuesday: il mondo unito dopo l’uccisione di George Floyd
Come ben saprete, non è FotoNerd la sede in cui parlare di politica, violenza, giustizia e nemmeno di “A.C.A.B.” o robe simili. Ogni redattore ha il proprio pensiero e viene rispettato, esattamente come tutti gli utenti che ci seguono. Abbiamo deciso di riportare questa notizia in un magazine online di fotografia proprio perché si tratta di un incredibile evento che sta “togliendo” le foto da tutti i social. Lasciatemelo dire, fa un certo effetto entrare su Instagram e vedere “tutto nero”: nessuna foto pubblicata, nessun selfie, nessun gattino. Qualcosa è cambiato, e da parte nostra speriamo possa servire a sensibilizzare la causa. Com’è nata però questa protesta?
Come sicuramente saprete, qualche giorno fa è stato assassinato George Floyd, un uomo afroamericano rimasto ucciso durante un fermo della polizia a Minneapolis. Questo evento ha sconvolto il mondo intero, soprattutto dopo che è stato diffuso un video, girato da una ragazza presente in quel momento e in quello stesso luogo, che mostrerebbe George che dice “I can’t breathe” (non riesco a respirare) mentre è steso a terra con il ginocchio del poliziotto premuto sul collo. Come scrivevo poco sopra, non è questa la sede per commentare l’accaduto, motivo per cui, vi rimandiamo al completissimo articolo di Money.it; ciò che ovviamente ci interessa evidenziare riguarda strettamente questa protesta nata oggi sui social e che coinvolge gli utenti di tutto il mondo, uniti ancora una volta per combattere (o cercare di combattere) le ingiustizie.
Blackout Tuesday: l’hashtag ufficiale è #BlackoutTuesday
Questa iniziativa, diffusa globalmente, è coincisa con la nostra festa della repubblica. Su Twitter, Facebook e soprattutto Instagram, tali post neri rappresentano quindi una protesta silenziosa contro il razzismo e contro l’uccisione di George Floyd. Dati gli ultimi scontri avvenuti nei giorni scorsi negli Stati Uniti, il movimento “Black Lives Matter” ha deciso di far nascere questa protesta con l’intento di fermarsi e riflettere. Nessuna foto, nessun colore, nessuna immagine che racconti qualcosa, soltanto oscurità, silenzio e vuoto. L’iniziativa ha coinvolto anche personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, che hanno aderito per sensibilizzare l’opinione pubblica.
È triste pensare che oggi, nel 2020, esista ancora il razzismo, soprattutto dopo ciò che abbiamo passato tutti indistintamente a causa del coronavirus, evento mai successo nella nostra storia, occasione in cui forse non tutti si sono fermati a riflettere, forse, non tutti si sono uniti per combattere insieme.
Per “aderire” all’iniziativa Blackout Tuesday vi è sufficiente postare una foto nera sui social ed utilizzare l’hashtag #BlackoutTuesday. A partire dalla pubblicazione di questo articolo, FotoNerd, per oggi, non pubblicherà altri contenuti sui social.