Buon compleanno FotoNerd, un anno di successi, emozioni, passione, fotografia, cinema e tanti bei momenti passati insieme, seppur lontani. Non potevo evitare di dedicare anche solo un “breve” articolo al primo anno di vita di quello che reputo il progetto più importante della mia vita, soprattutto perché il tempo passa, le persone invecchiano, e io ormai mi appresto ad avere 31 anni, e sono sempre più vicino alla pension..ah no. Abbiamo fatto davvero tanto insieme in questo primo anno, e non vedo l’ora di poter trascorrere altri giorni con voi, presentarvi altre novità future. Insomma, niente è “finito”, non siamo arrivati da nessuna parte, non dormiamo sugli allori. Abbiamo tanto ancora in serbo per voi, ma anche in italiano, tranquilli.
L’idea di FotoNerd mi era “balenata” (ma chissà perché poi si dice così?) nella testa più di tre anni fa, la realizzazione però è avvenuta soltanto un anno fa (a livello pubblico, ovviamente), dopo circa tre mesi di lavori vari, creazione articoli, beta testing e molto altro. Questa è la storia di una bellissima amicizia nata prima di tutto su Telegram e diventata poi una bellissima collaborazione lavorativa. C’è molto di più di quello che si vede ogni giorno dietro a questo progetto, pertanto mi piaceva l’idea di regalarvi 5-10 ore di testo da legger..ah no (…) per potervi dare qualche dettaglio in più, qualche curiosità e qualche “sneak peak” del nostro futuro (lontano o vicino che sia).
Buon Compleanno FotoNerd: il passaggio del testimone
Avere un progetto avviato tra le mani non è una cosa facile da gestire, sia chiaro, tuttavia penso però che una grande parte della difficoltà stia proprio nella realizzazione stessa di quel preciso progetto. Non importa quale siano le vostre finalità, gli obiettivi, le cause da sostenere, il budget…tutto parte da un’idea, prosegue con un nome, continua con la necessità di una brand identity e solo alla fine diventa qualcosa di reale. Esistono tanti progetti validi nel mondo, tante idee fantastiche pensate e realizzate da chi sa fare molto bene il proprio lavoro. Non mi sono mai sentito un Elon Musk di Cardano al Campo e nemmeno di vivere nella Silicon Valley, ma ho sempre cercato di trovare il modo per lasciare un segno, il mio segno, seppur piccolo e (magari) insignificante. Non ho mai pensato di aver inventato nulla, non ho mai pensato di aver “partorito” il prodotto del secolo, ma sicuramente, almeno secondo anche i vari feedback ricevuti nel tempo, FotoNerd è qualcosa che mancava. Il primo obiettivo che mi sono dato nella realizzazione del progetto è stato quello di rendere la fotografia qualcosa alla portata di tutti. In un mondo in costante evoluzione dove le fotocamere sono smartphone e gli smartphone sono fotocamere, ho sempre percepito grande confusione negli utenti, confusione data soprattutto dall’enorme vastità di modelli di fotocamere, tecnologie a disposizione, sistemi di messa a fuoco della Nasa, sensori grandi quanto una ciabatta e così via.
Quando ero piccolo, mio nonno, il più grande fotografo di tutti (almeno per me, ovviamente) mi mostrò la difficoltà dei vari processi fotografici. Lui è sempre stato quel tipo di “nonno” contrario alla tecnologia moderna: non si è mai voluto modernizzare con la fotografia e le schede SD, era nato e cresciuto durante la seconda guerra mondiale, con le fotocamere a rullino e pellicola, non voleva saperne di altro. Aveva il suo negozio di fotografia, la sua camera oscura, la sua tecnica. Lui non usava i droni per le foto aeree, saliva su un elicottero, legava delle cinghie al corpo, impugnava la fotocamera e guardava giù, tutte cose che oggi abbiamo dimenticato perché tanto bastano anche solo 500€ per un piccolo drone e uno smartphone da usare come telecomando, cose impensabili per l’epoca. Mio nonno non era Steve McCurry o Robert Capa, ma dal mio punto di vista, nel suo piccolo, ha creato delle rivoluzioni, uno stile, ha lasciato un’impronta. Soprattutto, ha lasciato qualcosa a me: l’importanza della fotografia, dell’arte, della composizione fotografica, della percezione delle immagini. Tutti concetti che si possono leggere sui libri, ma non è mai come poterli imparare in maniera così diretta da un vero esperto del settore.
FotoNerd, per me, è la continuazione e trasposizione di un sogno iniziato tanti anni fa con mio nonno. Non se la sentiva di passare al digitale, ma questo non significava fermarsi e non condividere l’importanza per questa arte meravigliosa. Quando mi ha lasciato è stato come se mi avesse “passato il testimone”, senza dirmi nulla, soltanto con uno sguardo.
All’epoca in cui tutto questo successe io non ero in grado di portare avanti tale fardello e nemmeno di prendermi una responsabilità del genere, ma ho parcheggiato questo desiderio trasformandolo nel corso del tempo e adattandolo in base alle mie capacità e possibilità. Nemmeno io mi sento “arrivato” da nessuna parte, eppure ho cercato di porre le basi per qualcosa che in futuro potrà diventare sempre più grande e sempre più importante, e anche se questo non dovesse succedere poco importa: nel momento in cui anche solo una persona riesce ad apprendere qualcosa da me o da FotoNerd, la nostra missione è compiuta e possiamo ritenerci soddisfatti. Non si tratta di numeri, non interessano le statistiche, non importa in quanto tempo si cresce oppure non si cresce, importa quanto quella persona sarà in grado di fare grazie a quanto appreso qui. Ecco perché ogni giorno per noi è importante fare tutto ciò che facciamo. Ogni sacrificio, ogni articolo, ogni riunione alla sera tardi, ogni revisione nel weekend, ogni “corsa” per riuscire a fare quella cosa in tempo e nel modo migliore. È tutto importante per noi.
Buon Compleanno FotoNerd: all’inizio il nome doveva essere quello di un’insalata greca
Pertanto, dopo qualche anno di esperienza nel mondo dell’editoria digitale, frustrato da alcuni meccanismi che personalmente non condividevo (ma che non per forza io debba reputare sbagliati), ho deciso di lanciare il mio progetto personale, con una mia impronta, per riuscire a tramandare questo “testimone” al meglio. Paradossalmente, prima del nome è nata la struttura del sito, le funzioni necessarie da avere all’inizio e così via. Ho fatto un po’ di brainstorming con me stesso, qualche sondaggio con gli amici e via, la decisione era presa: lo chiamo PixelGeek. L’idea partiva da un concetto molto semplice: “pixel” non è solo una parte fondamentale della fotografia digitale, ma per me era anche sinonimo di “Pixel FotoClub“, un’associazione che ho fondato nel 2017 e che si pone l’obiettivo di diffondere la fotografia (dal vivo) a livello locale, quindi in una zona piccola della provincia di Varese.

Volevo continuare quella serie “Pixel” aggiungendo anche la parola “Geek” che tanto faceva figo all’epoca (cioè un anno fa – ma anche prima). Rileggendo però tante volte quel nome sulla lavagna ho pensato che fosse troppo simile a “Greek” (greco) e ho subito pensato ad un insalata greca fatta di grandi pezzi quadrati di prosciutto (ehm, i Pixel?). Serviva qualcosa di diverso, di più incisivo, di più facile da ricordare e pronunciare. Così mi accorsi di quell’altro nome che avevo scritto sulla lavagna ma che era rimasto un po’ più nell’ombra, nascosto da “PixelGeek”, PixelNerd”, “FotoMania” e altre amenità varie. Era “FotoNerd“. Suonava così bene e, cosa ancora più importante, il dominio “punto IT” era libero. Sembrava un segno, un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Acquistai il dominio e lo lasciai parcheggiato per mesi e mesi prima di decidere di proseguire e continuare questa avventura dopo aver creato altre basi.
Si perché nel frattempo avevo bisogno di creare una struttura di articoli e soprattutto un team di persone che potesse avere la mia stessa visione e partire insieme a me, perché, inutile negarlo, da soli non si va da nessuna parte, e la più grande dimostrazione la trovate esattamente all’interno del sito che state leggendo in questo momento e che forse un po’ iniziate a conoscere.
Buon Compleanno FotoNerd: tutto è nato da un gruppo di amici
Nel lontano 2013, quando ancora quasi nessuno conosceva Telegram, io ero già un grande fan di quell’app: tutti mi dicevano “ma chi la considera Telegram, è meglio Whatsapp” o anche “non c’è nessuno su Telegram, meglio Whatsapp” e ancora “non vedo differenze tra Whatsapp e Telegram“. Io ignorai tutte quelle frasi e quei pareri per me irrilevanti perché credevo già tantissimo in quell’app che, sebbene acerba nel lontano 2013, era già molto più promettente di Whatsapp. Molto più sicura, molto più veloce, molto più innovativa, molto più “sul pezzo”. Ironia della sorte, oggi Telegram ha davvero scalato le vette delle principali classifiche di app, soprattutto dopo “l’abbandono di massa” da Whatsapp in seguito alle nuove modifiche nella gestione dei dati degli utenti. Eppure ancora oggi sento qualcuno che mi dice “non c’è nessuno su Telegram” oppure “è uguale a Whatsapp“, ma la mia risposta è sempre la stessa “stai pure su Whatsapp“.
Creai un network: un canale chiamato “Fotografiamo” e un gruppo chiamato “FotografiamoGroup“, entrambi pubblici e raggiungibili facilmente dalla ricerca dell’app stessa. Sul canale “Fotografiamo” volevo mettere notizie inerenti alla fotografia, ogni giorno, mentre sul gruppo potevamo invece discuterne tutti insieme. Nel corso dei mesi sia il canale che il gruppo crebbero in maniera importante, forse fu uno dei primi network di fotografia su Telegram (non posso provarlo però perché non ho dati statistici sufficienti). Tra le prime persone che entrarono nel gruppo di Fotografiamo ce ne furono due in particolare con cui legai positivamente: Luca e Silvia. Diventarono moderatori, aiutandomi a gestire il numero sempre più elevato di membri che ogni giorno entravano, discutevano o spammavano cose di cui voi umani fareste meglio a rimanere all’oscuro (e ce ne sono stati davvero tanti di “casi umani” o “maniaci” nel corso degli anni, come ogni gruppo pubblico e grande che si rispetti – momento lacrimuccia o forse no). Pensai proprio a loro due subito dopo aver deciso che “FotoNerd” sarebbe stato il nome di questo progetto. Telefonai a Luca, poi telefonai a Silvia (mentre ero in aeroporto a New York in attesa della mia coincidenza – nota di nessunissimo interesse, forse). Entrambi accettarono e sposarono a pieno la mie causa: erano interessati a “buttarsi” in qualcosa di nuovo, fare esperienza e, soprattutto, trovare il modo di “creare” un lavoro che potesse essere “diverso” per loro. Sembra sia passata una vita da quelle telefonate, ma non superiamo l’anno e mezzo, eppure, nello stesso tempo trascorso sono cambiate tantissime cose, a partire dal consolidamento di un’amicizia che vorrei definire “3.0”, perché nessuno di noi tre abita vicino agli altri, eppure riusciamo a sentirci ogni giorno, a ridere, scherzare e lavorare insieme. Il tutto è nato da qualche messaggio in un gruppo Telegram e, forse, molto probabilmente, se non fosse stato per quello stesso gruppo creato da me, non ci saremmo mai conosciuti e non avremmo mai fatto ciò che abbiamo fatto e che stiamo portando avanti insieme.
Questo significa che, per come la vedo io, nessuno di noi deve mai smettere di credere in ciò che fa, di portare avanti le proprie idee, i propri progetti e le proprie passioni, qualsiasi esse siano (ecco, a meno che non si tratti di passione per la violenza).
Buon Compleanno FotoNerd: i numeri del primo anno
Partiamo da un presupposto molto semplice: FotoNerd non è nato con l’idea di diventare il primo sito in Italia nel primo quarto d’ora di vita, e nemmeno con l’obiettivo di diventare più grande e potente di altri colossi italiani. Con questo tipo di mentalità, dal mio punto di vista, non si va da nessuna parte e soprattutto non si arriva a nulla. Ho sempre preferito “pensare in piccolo” ma arrivarci nel tempo (ai risultati programmati). Nonostante questo pensiero, FotoNerd è stato qualcosa di inaspettato anche in base ad ogni mia previsione. Nella prima ora di lancio ci sono stati così tanti utenti che il server è caduto e il sito è andato offline e, contando che era già un server dedicato con risorse importanti allocate, è stato davvero stupefacente.
Avendo visto tanti progetti nascere e crescere nel corso della mia breve (ma intensa) vita, i numeri e il “successo” che sta avendo e che ha avuto FotoNerd in un solo anno è qualcosa di importante e positivo dal mio punto di vista, segno che il progetto viene apprezzato, se ne parla, interessa, viene letto e frequentato e questo, permettetemi di dirlo, è il regalo migliore che potessi chiedere (fino ad oggi). Il successo non arriva necessariamente dai grandi numeri bensì, come scrivevo nel capitolo precedente, grazie soprattutto all’apprezzamento degli utenti per i contenuti creati. L’umiltà è sempre stata la prima regola per me, unitamente al fatto che tutti possono sbagliare (e DEVONO sbagliare) qualcosa nella vita, perché non siamo macchine.
Tuttavia, in un solo anno abbiamo superato i 2500 articoli tecnici pubblicati, abbiamo instaurato rapporti lavorativi con più di 20 partner internazionali sia per fotografia che per cinema, più di 1 milione di utenti sono passati dal sito per leggere una news, una recensione, un articolo generico o una guida e dei 2500 articoli tecnici pubblicati, più del 70% è in prima pagina (o al primo posto addirittura) su Google, un dato estremamente importante per noi (data la difficoltà della cosa).
Siamo partiti in 4 all’inizio, e oggi siamo in 11, divisi tra fotografia e cinema, quest’ultimo un “hub” ancora in sviluppo ma in grado di promettere grandi cose in futuro, ne sono certo.
Il lancio è avvenuto il 12 aprile 2020 tramite il mio canale YouTube con un video che si, poteva sembrare un po’ Clickbait ma che in realtà non lo era (lo si capiva banalmente guardando il video). All’epoca decisi di creare un video pubblicitario “Apple Style” per pubblicizzare il sito e far capire in un solo minuto tutte le funzioni, le differenze, le implementazioni e la mission di FotoNerd. Allo stesso modo, ad oggi FotoNerd è un brand registrato come TradeMark, pertanto sia logo che progetto non sono considerati “un gioco” o un “passatempo” ma una reale presenza sul mercato.
Buon Compleanno FotoNerd: progetti per il futuro
Come scrivevo poco sopra, FotoNerd non è arrivato da nessuna parte e, probabilmente, non arriverà mai da nessuna parte (sempre a livello “filosofico” eh). Mi rendo conto di essere una sorta di “malato mentale”, perché la mia testa è sempre in movimento alla ricerca di nuove idee, progetti, implementazioni, novità e caratteristiche seguendo trend, tecnologie, prodotti e così via. Una grande spinta ci viene data sicuramente dai prodotti che vengono presentati, ma non è sufficiente per rendere FotoNerd “completo”. Ci sono alcune parti, secondo me, che ancora mancano e che dovranno essere implementate. Il punto cardine è che a me non piace fare cose “già troppo viste” o che si possono facilmente trovare ovunque, pertanto, per certi risvolti del progetto, diventa davvero difficile ad oggi distinguersi. Ho ancora davvero tanti sogni e tante idee per FotoNerd e credetemi, quando dico che non siamo arrivati da nessuna parte significa che siamo davvero all’inizio di tutto. Ad oggi, FotoNerd è il risultato del 5% di quello che originalmente avevo in mente, pertanto altre “sorprese” sono in arrivo nei prossimi anni (ci vuole ancora un po’ di tempo).
Per adesso ci stiamo dedicando a ciò che abbiamo: un sito dedicato alla fotografia e al cinema che ogni giorno pubblica news, guide, editoriali, approfondimenti vari, recensioni e consigli per gli acquisti, un podcast che ad oggi ha superato i 45 episodi, live settimanali su Twitch, un profilo Instagram in continua crescita e, ovviamente, un gruppo Telegram incredibilmente attivo ogni giorno da “accudire”.
Il primo ringraziamento quindi va a tutti voi, per il vostro costante supporto ogni giorno. Il secondo ringraziamento va invece a tutto lo staff, che ogni giorno crede in questo progetto e lo rende immensamente grande nella nostra piccola realtà.
…e poi oggi è anche il compleanno della nostra Silvia, fatele gli auguri nei commenti (mi raccomando, altrimenti si arrabbia).
Tanti auguri! Bellissimo progetto, ti seguo da molto e ho imparato tanto, e spero d’avere ancora tanto da imparare!
Grazie mille 😍
Tanti auguri Silvia!