Canon EOS C70 Anteprima è il nostro hands-on di un prodotto di cui si è vociferato moltissimo nelle ultime settimane: online sono apparsi rumors e leak di ogni tipo, ma solo un reale comunicato stampa è in grado di svelare la verità su un prodotto (come sempre). Fin dal 2018. Canon ha sempre pensato che l’innesto R sarebbe diventato importante e determinante per tantissimi prodotti, non solo per le fotocamere o per la fotografia in generale. Ecco come quindi i benefici dell’innesto R possono ora arrivare anche nel settore video con la nuova Canon EOS C70. L’abbiamo provata qualche minuto in anteprima, come sarà?
Canon EOS C70 anteprima: caratteristiche e specifiche tecniche
Sono molti i benefici dell’innesto R: li abbiamo scoperti al meglio con le fotocamere, soprattutto con le ultime presentate, tra cui Canon EOS R6 e Canon EOS R5, e ovviamente il prossimo passo poteva solo essere quello di trasmettere questi vantaggi anche al segmento video dedicato del produttore. Per chi non lo sapesse infatti, Canon è attiva da tantissimi anni anche nel settore “EOS Cinema”, un segmento dedicato ai videomaker professionisti, al broadcasting e alla produzione di serie TV / film. In sostanza, i modelli che iniziano con la lettera “C” sono proprio dedicati ai videomakers professionali che fanno solo ed esclusivamente video, pertanto necessitano di alcune caratteristiche fondamentali come la possibilità di avere una registrazione video illimitata nel tempo (compatibilmente con lo spazio disponibile sui supporti usati), un raffreddamento funzionale e moltissimi altri cavilli decisamente tecnici. Come molti di voi sapranno, su FotoNerd parliamo principalmente di fotografia e non di video a livello così professionale, ma Canon EOS C70 rappresenta sicuramente una svolta per alcune professioni (e professionisti) che oggi vanno molto in voga. In breve, la nuova Canon EOS C70 è poco più grande di una EOS R5, ma viene fornita con accessori dedicati ai videomaker (come la staffa centrale) e soprattutto non scatta foto. Dato poi il tipo di prezzo, il target perfetto per questo prodotto può tranquillamente essere, ad esempio, il videomaker che fa molti video di matrimoni e necessita di leggerezza, portabilità, prestazioni e perché no, un utilizzo intelligente del consumo della batteria.
Canon EOS C70 è la prima videocamera del produttore ad utilizzare l’innesto R e permettere così l’utilizzo di tutti gli obiettivi RF di recente uscita e che offrono grandi prestazioni e potenzialità, come ad esempio le ghiere decliccabili oppure la terza ghiera personalizzabile. Chi usa infatti un sistema EOS R e ha già un buon corredo di ottiche può tranquillamente passare a EOS C70 mantenendo comunque una fotocamera per altre esigenze (e sfruttando gli stessi obiettivi fotografici).
Canon EOS C70 pesa solo 1.17 Kg (solo corpo) ed è la più leggera e compatta tra le cinema EOS del produttore; ha 13 tasti assegnabili, un grip multi funzionale, un sistema di raffreddamento indipendente con funzioni personalizzabili, una porta HDMI di tipo A e due mini XLR, un nuovo filtro ND integrato fino a 10 stop ed è poco più grande di una EOS R, più piccola di una C200 e molto più piccola di una EOS 1D-M Mark III.
Il sensore è un super 35mm 4K con dual gain output che permette una registrazione fino al 4K@120fps in 4:2:2 a 10 Bit. È presente un doppio slot SD con possibilità di registrazione versatile (che dopo approfondiremo) e AF Dual Pixel CMOS con EOS iTR AF X, cioè un algoritmo basato sul deep learning che abbiamo già visto funzionare benone su Canon EOS R6. Offre poi un’interfaccia professionale, un menù semplificato ma completo, codec h.265, processore Digic DV7, sistema di stabilizzazione migliorato e supporta formati di registrazione multipli tra cui XF-AVC ALL-I e Long GOP con supporto mp4 e h.264/h.265 (a scelta dell’utente in base alle variabili). Non manca poi la possibilità di avere un adattatore opzionale per lenti EF qualora non abbiate ottiche RF.
Tornando per un attimo a parlare del sensore, si tratta dello stesso concetto presente in EOS C300 Mark III, cioè il dual gain output, che permette di generare filmati HDR in tempo reale. In sostanza, l’immagine viene processata da due distinti amplificatori: uno si dedica alle alte luci (quindi dando priorità ad aspetti come la saturazione per fare in modo che l’immagine sia il più naturale possibile e priva di clipping) mentre l’altra parte di occupa della gestione del rumore, pertanto “pulisce” l’immagine per farla risultare il meno disturbata possibile. Il risultato di questo tipo di operazione è una gamma dinamica incredibile da più di 16 stop e la possibilità di utilizzare la registrazione in HDR. Pertanto si parla di una registrazione in 4K@30 fino a 410mbit in 4:2:2 a 10Bit e la possibilità di “salire” fino al 4K@120fps oppure fino al 1080p@180p.
Non mancano funzioni come l’AUTO ISO, utile al singolo operatore di camera che deve potersi muovere a velocità estrema e gestire più cambiamenti di luce, così come una funzione per registrare in verticale, utile per social o formati da smartphone. In questo caso la UI ruota di 90 gradi tramite accelerometro per consentire la giusta visione e comodità all’operatore. Sempre per avantaggiare la ripresa in verticale, la parte laterale di Canon EOS C70 presenta un altro attacco per treppiede affinché sia possibile scegliere l’orientamento in fase di montaggio.
Parlando di interfaccia “semplificata”, si tratta di una UI creata appositamente per essere utilizzata sia con tasti funzione sia con il pieno controllo del dito mediante touch screen al fine di permettere all’operatore di lavorare in maniera rapida e concreta su tutte le impostazioni varie della macchina.
Il nuovo filtro ND è stato ridisegnato completamente: sono ora tre filtri singoli da 2,4 e 6 stop combinabili per arrivare a 8 e 10 stop. Tale sistema è stato rivisto in maniera importante dagli ingegneri Canon proprio per andare ad ovviare al fatto che la distanza della flangia si sia ridotta drasticamente con l’attacco R. Ora l’intero sistema del filtro ND occupa soltanto 6mm per tre variabili di gradazione diversa (impressionante direi).
Tra le varie connessioni presenti troviamo due input Mini XLR da 3 pin, ingresso microfono, uscita cuffie, porta USB Type C (che supporta power delivery e anche accessori esterni, potrete quindi collegare HUB e adattatori Wi-Fi/Ethernet di terze parti), una porta per il controllo remoto, una porta HDMI output di tipo A e una porta TimeCode In/Out nella parte inferiore del corpo per sincronizzare al meglio le operazioni in multi camera. Contando anche quest’ultima caratteristica, secondo noi a Canon EOS C70 non manca nulla per poter ottenere una certificazione Netflix in futuro, ma staremo a vedere (e incrociamo le dita).
Oltre ai due ingressi Mini XLR laterali, sono presenti due microfoni stereo nella parte frontale della macchina e, aprendo il display, è anche possibile accedere ai comandi di regolazione dei livelli di entrata dell’audio. Non manca poi un doppio slot SD, gradita presenza dai professionisti, che permette tranquillamente la registrazione simultanea alla stessa risoluzione con compressioni diverse oppure con due risoluzioni completamente diverse (es.: 2K e 4K) con lo stesso frame rate. Le opzioni, in questo caso, sono davvero tantissime: potete scegliere di registrare l’originale su uno slot e il proxy in un altro, cambiare risoluzione, cambiare codec e così via. Tutto è stato pensato per offrire il massimo della comodità ai videomaker professionisti.
La batteria è una Canon BP A30 che, a detta del team interno, garantisce una buona autonomia per permettere all’operatore di “arrivare a fine giornata”, anche se non abbiamo ancora dati precisi sulla durata effettiva della batteria, pertanto possiamo soltanto fidarci di quanto sentito all’anteprima stampa italiana. Staremo comunque a vedere in futuro, dopo averla provata in maniera dettagliata, come si comporterà. Il senso di questa batteria, sempre secondo Canon, è permettere al videomaker di avere un massimo di due batterie per una sola giornata e permettergli di gestire ogni tipo di lavoro in totale leggerezza.
Trattandosi di una videocamera con sistema di raffreddamento indipendente, Canon EOS C70 non è tropicalizzata come lo può essere Canon EOS R5, di conseguenza dovrete stare attenti in caso di condizioni climatiche avverse. Oltre a questo, purtroppo manca la possibilità di registrare il RAW in camera, ma pensiamo che potrebbe arrivare il supporto futuro per poter gestire tale funzionalità su un recorder esterno (perché state proprio pensando all’Atomos Ninja V?).
Canon EOS C70 anteprima: prezzo e data di uscita
Canon EOS C70 sarà acquistabile ad un prezzo suggerito al pubblico pari a 5.489,00€ per il solo corpo, con una disponibilità effettiva sul mercato a Novembre 2020. L’adattatore EF-EOS R 0.71x sarà disponibile invece a partire da Dicembre 2020 ad un prezzo suggerito di 609,00€. Sicuramente Canon EOS C70 è un prodotto interessante e innovativo, creato per le esigenze moderne, per il videomaker in continuo movimento e che deve “accontentare” più esigenze per Clienti vari. Ci sono sicuramente funzioni e possibilità in meno rispetto ad una C300, ma di certo questa EOS C70 non è una “PRO Level” bensì “quasi” una entry level per il cinema, che tanto entry non è. Non ha limiti di registrazione video, gestisce al meglio la temperatura, è leggera, portatile, compatta e facile da usare. Può essere tranquillamente la scelta giusta per un matrimonialista, per un videomaker di reportage, per chi vuole creare cortometraggi interessanti o per chi registra tanti filmati in studio (per varie esigenze). Per il giudizio finale però, potrete attendere la nostra recensione non appena sarà possibile.
Voi cosa ne pensate di Canon EOS C70? Si tratta davvero di un prodotto destinato a rivoluzionare il mercato?