EOS R10 in offerta
Canon EOS R10 recensione è il test sul campo della più compatta mirrorless della serie R di Canon. Presentata poco prima dell’estate, abbiamo avuto modo di provarla e ora siamo pronti a dirvi cosa pensiamo del modello entry-level Canon in questa recensione.
Se lo scorso anno abbiamo avuto modo di vivere una vera e propria rivoluzione con gli annunci delle mirrorless professionali Canon EOS R3 e Nikon Z9, che sicuramente hanno creato un certo fermento nella fascia alta del mercato, il 2022 è stato fino ad ora l’anno in cui, soprattutto Canon, ha cercato di ampliare la famiglia EOS R portando due modelli adatti ad un pubblico più ampio. Sto parlando proprio di Canon EOS R10, che vedremo nel dettaglio in questa recensione, e di Canon EOS R7.
Canon EOS R10 recensione: a chi è adatta
Il mercato delle fotocamere si sta dividendo sempre più in due soli grandi segmenti, quello professionale e quello che comprende tutto ciò che c’è sotto. Mi spiego meglio. Con le recenti tecnologie anche le fotocamere che sulla carta potrebbero essere considerate delle entry-level nella pratica offrono dei risultati incredibili, a volte anche migliori di fotocamere che costano migliaia di euro in più. È questo il caso di Canon EOS R10 che rappresenta il primo prezzo d’ingresso nel mondo mirrorless di Canon EOS R, è di fatto un modello entry-level, ma al tempo stesso può contare su un sistema di messa a fuoco incredibilmente efficace, raffiche a 15 fotogrammi al secondo e una qualità d’immagine offerta dal suo sensore APS-C da 24,2 megapixel davvero invidiabile.
Ovviamente, c’è un rovescio della medaglia, altrimenti staremmo parlando di una EOS R5, come ad esempio l’assenza di un sistema di stabilizzazione integrato, un corpo fin troppo compatto, con limiti nella personalizzazione e nella praticità d’utilizzo, e anche qualche piccolo nella gestione generale della fotocamera. Ma sommando pregi e difetti di questa Canon EOS R10, oserei dire che potrebbe essere la fotocamera ideale per chi è agli inizi, ma anche per chi invece ha già molta più esperienza e però abbia voglia di portarsi dietro un corpo macchina leggero ed affidabile. Ecco, in questo secondo caso vi consiglio però di usare delle ottiche migliori del Canon RF-S 18-45mm f/4.5-6.3. Ma di questo ne parliamo più avanti.
Il prezzo del solo corpo di €1029 (compreso di adattatore EF-EOS R) rende quindi EOS R10 appetibile per diverse tipologie di utente. Con pochi euro in più, invece, si può portare a casa il kit con il 18-45mm e a €1439 invece la scelta di kit forse più interessante, con il 18-150mm.
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Canon EOS R10 recensione: design e materiali
Il mio primo sguardo su questa R10 si è inevitabilmente posato sull’impugnatura, perché spesso e volentieri fotocamere di questa fascia lasciano a desiderare sotto l’aspetto dell’ergonomia. In questo caso Canon ha davvero fatto un ottimo lavoro, riuscendo a mantenere le dimensioni davvero compatte (122x87x83mm le misure) ma garantendo comunque una presa solida anche per delle mani di buone dimensioni come le mie. Avere una presa salda sulla fotocamera fa spesso la differenza e anche se personalmente avrei preferito qualche millimetro in più qua e là non posso che apprezzare lo sforzo fatto dai designer giapponesi per raggiungere questo risultato. Quanto al peso parliamo di circa 430 grammi se includiamo scheda di memoria e batteria, meno di un iPad Pro per intenderci o quasi il doppio di un iPhone, comunque vogliate vederla davvero poco. Un peso così contenuto, ad un primo impatto, può indurre a due diverse letture: da una parte si può pensare ad un prodotto cheap, realizzato con materiali non particolarmente pregiati, dall’altra, invece, può essere letto con un incredibile vantaggio nella vita di tutti i giorni per poter avere sempre nello zaino la nostra Canon EOS R10.
Nella mia esperienza tendo più alla seconda lettura, anche perché il materiale di rivestimento utilizzato da Canon è piacevole al tatto e non sembra assolutamente scadente!
Ma passiamo ai dettagli e, purtroppo, a qualche nota dolente. La parte anteriore è quasi interamente occupata dall’ampia baionetta per le ottiche Canon RF, troviamo infatti solo il selettore la scelta della modalità di messa a fuoco. Il profilo superiore, invece, è quello di una classica Canon, simile anche a quello delle reflex digitali di prima fascia. In evidenza la solita ghiera dei modi, a cui si affiancano le due dedicate all’esposizione e i tasti per la registrazione video, uno personalizzabile e il bottone Lock. Al centro, dove un tempo avrebbe trovato la sua collocazione un pentaprisma, troviamo un piccolo flash, utile come riempitivo in alcune situazioni ma non particolarmente potente e la pratica slitta portaccessori. Infine, sull’estremità dell’impugnatura il pulsante di scatto.
Passiamo al dorso, su cui spicca il monitor LCD TFT articolato da quasi 3 pollici di diagonale con funzioni tattili e il mirino oculare con schermo OLED da 0,39 pollici, 2,36MP di risoluzione e che offre il 100% della copertura. Bella, anzi bellissima sorpresa la presenza del joystick per controllare velocemente i punti di messa a fuoco. Sulla destra del display trova spazio il più tradizionale selettore a quattro vie, che può essere personalizzato andando in qualche modo a sopperire alla mancanza della terza ghiera, come siamo abituati a vedere sulle fotocamere di maggior prezzo.
Nell’ampia impugnatura trovano spazio sia la batteria, una LP-E17, e la scheda di memoria SD. Vi si accede dal fondo attraverso uno sportello che non da l’impressione di essere particolarmente resistente e non ha alcuna protezione per polvere o acqua. Da qualche parte Canon doveva pur risparmiare…
A proposito di batteria, stando agli standard CIPA, dovremmo poter scattare fino a 430 fotografie utilizzando lo schermo LCD e fino a 260 utilizzando il mirino OLED. Ecco, nella prova pratica non sono mai arrivato a questi dati, ma forse il caldo estivo ha influito parecchio nell’autonomia.
Da un punto di vista ergonomico e di design posso quindi rassicuravi sul fatto che siamo davanti ad una fotocamera ben strutturata, ma con qualche pecca, come la scelta dello sportello del vano inferiore, ma soprattutto come la moria di pulsanti personalizzabili.
Infine, definirei essenziale le connettività a bordo di EOS R10. Aprendo i due piccoli sportellini sulla sinistra del corpo macchina troviamo una porta USB-C, per collegare alla fotocamera smartphone, computer o per alimentarla direttamente, un’uscita micro HDMI, un jack microfono da 3,5mm e il terminale per un telecomando esterno. Non manca ovviamente anche la possibilità di collegare senza fili R10, sia tramite Wi-Fi che tramite bluetooth 4.2 per interfacciarsi all’app Camera Connect, per stampare wireless sulle Pixma compatibili o per caricare direttamente su image.canon.
Canon EOS R10 recensione: caratteristiche e specifiche tecniche
Questa piccola mirrorless APS-C è il modello di ingresso nel mondo Canon EOS R ed è caratterizzata da un sensore CMOS da 24,2 milioni di pixel effettivi di nuova concezione. Una delle grandi mancanze su R10 è la stabilizzazione integrata sul sensore, che un po’ sorprende visto che è stato appositamente realizzato per questa mirrorless, ma che è anche comprensibile per questioni di spazio. Al fianco del sensore lavora il processore DIGIC X, ormai ben noto a tutti perché ne abbiamo potuto apprezzare le performance su diversi altri modelli EOS, come le ammiraglie EOS 1D X Mark III e EOS R3.
Canon EOS R10 è dotata di innesto RF, quindi compatibile con le ottiche nate con il sistema R e le nuove Canon RF-S. Tramite adattatore si possono utilizzare anche gli obiettivi EF ed EF-S.
Un’altra caratteristica ereditata delle fotocamere full-frame EOS R è il sistema autofocus Dual Pixel CMOS AF II. Si tratta di una versione leggermente castrata, in grado di lavorare senza difficoltà fino a -4 EV e che conta 651 aree AF, contro i +7,5EV e 1053 aree di EOS R3. Ovviamente parliamo dei due estremi della gamma EOS R, quindi più che comprensibile questa differenza, ma al tempo stesso una sicurezza poter contare su un modulo AF così affidabile. Non mancano comunque le modalità di inseguimento programmate per esseri umani (occhi, viso, testa e corpo), animali (cani, gatti e uccelli) o veicoli (moto e auto).
Questa piccola mirrorless può poi contare su un otturatore meccanico in grado di scattare fino a 1/4000 di secondo, ma grazie a quello elettronico raggiunge anche 1/16000 di secondo. Per quanto riguarda la sensibilità, invece, possiamo impostarla in un range compreso tra 100 e 32.000 ISO, con la possibilità di estenderla fino a 52.000 ISO.
Per concludere questa raffica di caratteristiche arriviamo ai diversi formati di registrazione disponibili su EOS R10. Lato foto possiamo scattare in RAW a 14 bit, JPEG a 8 bit o HEIF a 10 bit. Scattando in RAW raggiungiamo i 15 fotogrammi al secondo, per raffiche da 1000 scatti utilizzando l’otturatore meccanico. Azionando invece l’otturatore elettronico la raffica raggiunge una cadenza di 30 fps per 540 immagini JPEG o 150 RAW.
Con una sempre più insistente crescita dei contenuti video su tutte le piattaforme non può mancare su una mirrorless di questo genere una dotazione lato video di tutto rispetto. Si può registrare infatti a 4K/30p con oversampling da 6K o in 4K/60p o in Full HD fino a 119,9 fps per una durata massima di due ore.
Come di consueto ecco un riepilogo delle principali caratteristiche di Canon EOS R10:
- Sensore: CMOS da 22,3 × 14,9 mm (APS-C)
- MegaPixel effettivi : 24,2 MP
- Processore: DIGIC X
- Attacco per obiettivo: RF
- Sistema di messa a fuoco: Dual Pixel CMOS AF II
- Aree AF: 651
- Inseguimento: umani, animali e veicoli
- Sensibilità ISO: 100-32.000
- Flash: integrato, con portata 6 metri
- Riprese: 4K/30p con oversampling da 6K o 4K/60p, o Full HD 1920 x 1080 a 100 fps o 119,9 fps con una durata massima di 2 ore.
- Dimensioni: 122,5 x 87,8 x 83,4 mm
- Peso: 382 g
Canon EOS R10 recensione: prestazioni
Avendo avuto modo di utilizzare la EOS R10 per un po’ di tempo ci sono molte cose che mi hanno davvero convinto e altre su cui invece c’è spazio per migliorare. Una su tutte è la gestione del rumore ad alti ISO e per alti intendo da 1600 ISO che al giorno d’oggi non dovrebbe essere un valore critico, mentre alzando il valore oltre questa soglia la qualità scende vistosamente ad ogni incremento di valore. E quindi vi dico subito fotografare in scarsa luce non è la cosa che viene meglio con questa piccola Canon.
Diverso il discorso quando invece riusciamo a lavorare ad ISO più bassi, perché ci si staglia davanti agli occhi una gamma dinamica molto estesa, in grado di preservare con estrema precisione i dati nelle ombre e anche nelle alte luci, seppur con qualche difficoltà in più.
Utilizzare la R10 è praticamente una passeggiata avendo già usato una qualsiasi altra EOS R, il joystick è molto pratico ed è un piacere averlo anche su questa fascia di mirrorless. Ci sono diverse teorie sulla comodità del posizionamento vicino al mirino OLED, ma per chi ha delle mani abbastanza grandi è la posizione giusta in rapporto alla dimensioni del corpo macchina. Nell’utilizzo, ciò che sicuramente da soddisfazioni è lavorare con un sistema AF da prima della classe. E seppur ridotto nelle sue reali capacità, il Dual Pixel CMOS AF II è sempre una garanzia, tanto che pur essendo una fotocamera sulla carta adatta a tutti ha un’infinità di pagine del menu dedicate all’autofocus!
Mi sarebbe piaciuto davvero aver potuto testare questa R10 con un’ottica in più rispetto al semplice obiettivo in kit, il Canon RF-S 18-45mm f/4.5-6.3 che è stato il vero freno verso un’esperienza ancora migliore. Non c’è dubbio che questo obiettivo sia stato disegnato, anzi ancor prima pensato, per essere il più compatto e leggero possibile per accompagnare al meglio EOS R10 e anche la sorella maggiore EOS R7. Ed è indubbio anche che sia stato progettato per essere leggero anche per il portafogli.
Tutto ciò, però, stride con la qualità del corpo a cui lo ho montato, perché se già con R10 lavorare ad alti ISO può comportare delle difficoltà, farlo con un’ottica come questa rende il tutto ancor più difficile. In condizioni ottimali, lavorando entro i 1000 ISO e con un diaframma compreso tra f/8 e f/11, i risultati sono apprezzabili, con una buona nitidezza lungo tutto il fotogramma. In situazioni diverse, invece, si nota un’evidente vignettatura, il purple fringing è abbastanza evidente soprattutto alla massima escursione focale.


Senza la correzione automatica delle distorsioni attiva, inoltre, a 18mm ci troviamo davanti ad una evidente distorsione a barilotto che viene attenuata superando i 35mm di focale. In conclusione, un obiettivo economico e pratico ma da sfruttare conoscendone i limiti, soprattutto per non far fare brutta figura ad una fotocamera come la EOS R10 che non lo meriterebbe affatto.
Anche in quanto prestazioni video EOS R10 offre buone prestazioni, ma per saperne di più vi rimano al video di Ricky.
Canon EOS R10 recensione: galleria fotografica
Canon EOS R10 recensione: il test ISO
Canon EOS R10 recensione: scarica i file RAW
Come per ogni nostra recensione su FotoNerd, anche in questo caso è possibile scaricare i file RAW scattati con la fotocamera recensita al fine di provare voi stessi la gamma dinamica e la resa in fase di post-produzione. Potete scaricare i file RAW di Canon EOS R10 cliccando qui oppure sul tasto qui sotto.
Canon EOS R10 recensione: le nostre conclusioni
L’ultima arrivata in casa Canon è una fotocamera perfetta per il suo scopo, in grado di guidare chi non è avvezzo alla fotografia e di accompagnare chi invece ha più esperienza e vuole un corpo leggero e compatto. È una fotocamera versatile che però ha come unico limite le poche differenze con la sorella R7, che forse sono troppo poche ma al tempo stesso troppo evidenti per giustificare una differenza di prezzo di €500.
Ciò non toglie che a questo prezzo sarà difficile trovare qualcosa di meglio.


Recensione in breve
EOS R10
Canon EOS R10 è perfetta per chi si vuole avvicinare al mondo mirrorless o per chi voglia avere sempre con se una fotocamera compatta ma che possa garantire buoni risultati in quasi tutte le situazioni più comuni. Il processore DIGIC X e il sistema DUAL PIXEL CMOS AF II a bordo sono una garanzia, ma occhio a non alzare troppo gli ISO. Comodo il piccolo 18-45mm a corredo, ma per sfruttare al meglio le potenzialità di R10 meglio virare su qualcosa di più alta qualità.
PRO
- Processore DIGIC X
- Dual Pixel CMOS AF
- Raffica a 15fps
- Buona ergonomia nonostante le dimensioni
CONTRO
- Manca la stabilizzazione interna
- Servirebbero alcuni tasti personalizzabili in più
- Sensibilità ISO
Buongiorno,
Sono indecisa tra la Canon R10 e la Canon RP. Mi rendo conto che una è Fullframe e l’altra no, ma mi chiedevo se vista la differenza di anno e di tecnologia forse conti di più del fattore sensore.
Grazie, Valentina
Ciao! Dipende per quale utilizzo. Se è per iniziare allora sicuramente R10.