Canon ha da poco annunciato, finalmente, la nuovissima Canon EOS R5, una fotocamera che abbiamo atteso a lungo, di cui abbiamo discusso a fondo. L’abbiamo commentata nel nostro podcast, ne abbiamo parlato più volte qui su FotoNerd e anche sul nostro canale Twitch. Sono usciti rumors di ogni tipo, “speculazioni” di vario genere, argomentazioni da parte dei videomakers per quanto concerne l’8K e molto altro ancora. Oggi però, finalmente, possiamo darvi l’ufficialità e anche dirvi che l’abbiamo provata molto velocemente in anteprima per voi.
Sono pronto a dirvi tutte le caratteristiche che vi interesseranno di questo modello, evidenziando però maggiormente quanto concerne corpo, peso ed ergonomia, perché purtroppo i sample che ci sono stati dati non potevano essere usati per foto o video, pertanto non è questo l’articolo in cui vi dirò come scatta la nuova EOS R5, ma tranquilli, vi farò sapere presto.
Canon EOS R5: caratteristiche e specifiche tecniche
Come scritto nell’intro, le caratteristiche vociferate sono state tantissime, ma niente è più ufficiale di…beh, un comunicato stampa ufficiale. Per questo nuovo modello abbiamo avuto l’onore e il piacere di essere stati tra i primi a toccare con mano la nuova fotocamera e scoprire tutte le caratteristiche in anteprima, pertanto, abbiamo avuto il tempo di “digerire” le grandi possibilità, riflettere sul potenziale e anche scrivere qualche idea circa questo nuovo modello, seppur provato per poco tempo. La premessa è questa e ve la ricordiamo: non abbiamo potuto fare foto con Canon EOS R5, e nemmeno video. Ci è stata data la possibilità di “sguazzare” un po’ all’interno dei menù molto rapidamente pur sapendo che si tratta di un’interfaccia non definitiva, quindi da prendere con le pinze. Per questo motivo ho proprio pensato di dirvi cosa ne penso del lato estetico, dell’ergonomia, del peso e della comodità dei tasti, un po’ come una recensione con solo la parte dedicata al design e ai materiali. Sicuramente non vedo l’ora di poter condividere con voi scatti, file RAW, impressioni sulle prestazioni, video e molto altro, ma ci sarà da aspettare un po’.
Canon EOS R5 integra un sensore full frame da ben 45 megapixel in grado di scattare raffiche fino a ben 20fps, un risultato importante per una tale quantità di pixel, cosa sicuramente da non sottovalutare. Lato ISO, si può spingere fino a 51200 limitando comunque la grana e il rumore elettronico, tutto questo grazie al processore DIGIC X, lo stesso presente in Canon EOS 1D X Mark III, fotocamera ammiraglia del produttore e usata a livello sportivo professionale. Il lavoro svolto da Canon dal punto di vista tecnologico è sicuramente impressionante, ancora di più in questa Canon EOS R5 rispetto anche a Canon EOS R6 (con cui comunque condivide molte caratteristiche), soprattutto se pensate alla grande risoluzione, all’incredibile raffica, all’autofocus performante e, ovviamente, alle capacità video. Ma adesso ci arriviamo.
Canon EOS R5: autofocus
L’autofocus di Canon EOS R5 si basa sempre sulla tecnologia Dual Pixel CMOS AF II, ma non fatevi ingannare dal nome “già sentito”, perché i miglioramenti sono davvero tantissimi. Si parla infatti di un autofocus con un area in grado di comprendere il 100% del frame verticale e anche il 100% dell’area orizzontale del sensore, fino a 1053 segmenti del frame con importanti miglioramenti per quanto concerne il tracking e il rilevamento viso / occhi. Queste posizioni, che appunto ora sono 1053 rispetto a EOS R che si fermava a 143, valgono per la modalità automatica, se invece volete selezionare manualmente il punto di messa a fuoco potete arrivare fino a ben 5940 posizioni su EOS R5, niente male!
È presente un Animal Eye AF, cioè una funzione che sfrutta un algoritmo che riconosce gli animali ma non in modo generico bensì preciso. Canon EOS R5 sarà in grado di riconoscere, tramite l’occhio, il tipo di animale tra cui cani, gatti e vari uccelli. Ergo, l’autofocus di Canon EOS R5 si potrà adattare al tipo di animale riconosciuto, regolandosi su precisione, velocità e possibile imprevedibilità nei movimenti in base proprio al tipo di animale. Come già scritto poi, non manca la possibilità di riconoscere i volti umani e anche gli occhi umani, con notevoli miglioramenti per quanto concerne la velocità e la precisione. In sostanza, si tratta di un sistema di messa a fuoco estremamente intelligente e in grado di auto-regolarsi sulla base di moltissimi fattori, un’intelligenza artificiale senza paragoni a quanto pare. Tra l’altro, questo Dual Pixel CMOS AF è in grado di operare fino a ben -6EV, cioè praticamente il famoso “buio pesto” (da non confondere con il buio “sugo”, mi raccomando), ergo, può essere utilissimo in quelle situazioni di scatto prettamente riguardanti la fotografia notturna in cui la luce è davvero poca ma serve comunque velocità, come ad esempio nella street photography di notte.
Bisogna poi parlare anche del Dual Pixel RAW che permette funzioni come il Portrait Relighting, che non ho assolutamente idea di come verrà tradotto in italiano ma confesso che la cosa mi fa molta paura (potreste lasciare il nome originale inglese che è molto cool?). Ad ogni modo, questa è una funzione pensata per i ritrattisti che si trovano a dover fotografare una modella in particolari condizioni di luce difficile, come ad esempio le esterne in cui c’è luce favorevole per lo sfondo ed è tutto a posto, ma il volto della modella o del modello risulta piuttosto scuro. Grazie a questi algoritmi, Canon EOS R5 sarà in grado di compensare digitalmente la luce sul volto del soggetto fotografato in modo tale da fornire la giusta esposizione e far risaltare il volto nel contesto fotografico, praticamente senza (quasi) toccare nulla. SI tratta di un’importante funzione basata sull’IA (o AI se preferite, sempre “intelligenza artificiale” significa) che dimostra come il produttore sia riuscito, con questo prodotto, a stare al passo con i tempi in grande stile e a mostrare un piccolo assaggio del futuro fotografico che ci aspetta (a breve direi).
Canon EOS R5: video
Lo so che stavate aspettando questa parte dell’anteprima con grande importanza, è comprensibile, perché io stesso nel momento in cui ho visto e toccato con mano questo prodotto in anteprima sono rimasto colpito. Chiariamo subito questo aspetto: io, come molti, non sono rimasto stupito della possibilità di registrare in 8K, cosa già preannunciata dal produttore qualche mese fa. Pensavo “massì, ma chi lo userà mai l’8K? Non ci sono sufficienti supporti, non è così diffuso, non serve a molto“; in realtà però, mi sono dovuto ricredere, ma vi spiegherò il motivo a brevissimo.
Canon EOS R5 può registrare fino all’8K senza crop e soprattutto in formato RAW a 12-Bit in camera, si intende RAW video ovviamente, quindi lo stesso tipo di post-produzione che fareste con le foto lo potrete fare anche con i video. Canon ha molta esperienza in questo grazie al comparto di camcorder dedicate al cinema, ecco perché lo considero un enorme passo avanti dal punto di vista tecnologico. Nel dettaglio, si parla di 8K DCI fino a 8192 x 4320 oppure UHD fino a 7680 x 4320 pixel con un frame rate a scelta tra 29,97, 23,98, 25 oppure 24 fps. Per quanto concerne la registrazione in RAW a 12 bit, la risoluzione è pari a 9182 x 4320 pixel e fino a 29,97 fps, mentre, se vi interessano i time lapse, potrete catturare incredibili sequenze a 7680 x 4320 fino a 29,97 fps. Ovviamente vi ricordo che sto parlando di registrazione video senza crop.
La registrazione in 8K è garantita da un importante miglioramento nella velocità di lettura del sensore CMOS e dalle grandi possibilità del processore DIGIC X. Come giustamente ricorda Canon, questa è la prima mirrorless full frame al mondo in grado di registrare fino all’8K con tutte le funzioni di AF attivo che vi ho descritto poco sopra.
Prima però di enunciarvi le specifiche tecniche per quanto concerne le altre risoluzioni di registrazione, vorrei tornare per un attimo all’interrogativo iniziale che vi farà magicamente rendere conto di quanto possa essere comodo l’8K durante la registrazione. Dunque, supponiamo che siate video makers che lavorano tantissimo con le interviste o prodotti molto simili, sto parlando delle classiche interviste a due persone, dove nella scena ci sono appunto due persone e magari due poltrone, un po’ alla Montemagno style con il suo format “quattro chiacchiere con…”, ecco, avete capito ora?
Bene; in una situazione normale, per rendere l’intervista dinamica e professionale, di solito, si usano tre fotocamere o comunque tre punti camera: uno sul volto del soggetto 1, un’altra sul volto del soggetto due e una terza che riprende il famoso “totalone” (in gergo da Boris), cioè il totale delle due persone, poltrone e gambe comprese. Questo è un esempio classico e abbastanza standard, ma è fondamentale per comprendere a fondo i vantaggi di questo 8K. Grazie all’incredibile risoluzione e alla funzione “reframing”, potrete registrare in 8K con una sola Canon EOS R5 per poi croppare tre scene diverse in post produzione ottenendo comunque uno zoom su entrambi i volti in 4K e la possibilità, comunque, di croppare la scena finale. Il risultato, in sostanza, è pari ad un’intervista a tre inquadrature che avrebbe richiesto tre punti camera con una sola fotocamera al centro. Per questo motivo ho esclamato “ok, scusate, ora ho capito, non parlo più”, perché in effetti potreste lamentarvi quanto volete del prezzo “alto” di Canon EOS R5, ma se valutate bene la cosa scoprirete che con una sola fotocamera e un solo operatore potreste portare a casa lo stesso risultato di tre punti camera con tre operatori. I soldi investiti per tre fotocamere sono nettamente maggiori rispetto a quelli investiti per una sola Canon EOS R5 e un’ottica RF / EF-S a vostra scelta (magari un po’ grandangolare, ovviamente – mettiamo il classicone 24-105? ecco). Se poi l’output finale della vostra intervista può essere a 1080p, magari per YouTube, ad esempio, è ancora meglio, perché potrete croppare ancora di più e ottenere uno “zoom digitale” maggiore. La sola idea del reframing è sicuramente un game changer a livello tecnologico che cambia completamente l’utilità di Canon EOS R5 e del suo 8K, valutate bene.
Oltre a questo poi, grazie alla possibilità di registrare video in 8K fino a 30fps potrete estrarre foto a ben 35 megapixel dai singoli frame del video, ergo, se fate un filmato ad uno skater che fa le acrobazie riuscirete in un solo colpo ad ottenere sia foto che video. Certo, questa è una funzione già vista sulle fotocamere Panasonic della serie GH (soprattutto), ma la risoluzione cambia notevolmente, e 35 megapixel sono più che sufficienti praticamente per ogni utilizzo.
Parlando poi delle altre risoluzioni, Canon EOS R5 può anche registrare ovviamente in 4K e soprattutto fino a 120fps, un framerate estremo per quanto concerne il 4K e che praticamente nessuna mirrorless full frame sul mercato può raggiungere (escludiamo ovviamente le camcorder professionali). Ergo, se girate molto in 4K, questo prodotto può essere ancora una volta un “game changer” (mi piace questo termine, si nota?), perché con questa grande compattezza e trasportabilità riuscirete a portare a casa un risultato estremamente professionale e “cine style”. Parlando di 4K, Canon EOS R5 può arrivare al Full Width DCI, cioè registrazione senza crop con un aspect ratio 17:9 oppure scentere all’UHD in 16:9 con un crop pari a 1.06x, e ancora ad un crop 1.6x in 17:9 in 4K DCI e infine a 1.7x in UHD 4K a 16:9. Parlando di FPS, troviamo 24fps, 29,97/25, 59.94/50 e 119.88/100fps, pertanto si parla di un 120fps in NTSC, ovviamente, ma anche 100fps in PAL di certo non sono pochi (ancora avete bisogno di registrare in PAL? Davvero?). Questo valeva per il formato DCI ma è pressappoco uguale anche per il formato UHD, entrambi possono gestire profili ALL-I oppure IPB e sfruttare il codec H.264 in formato .mp4.
Un’altra cosa interessante riguarda l’oversampling in 8K quando registrate in 4K: c’è una funzione apposita all’interno del menù che abilità il “4K HQ Mode” che, per l’appunto, permette la registrazione in oversampling permettendo all’utente di registrare un filmato in 4K con una qualità nettamente superiore rispetto a qualsiasi altro 4K attualmente presente nel mercato delle mirrorless full frame. Tra l’altro, sembrano non esserci particolari limiti di registrazione, come abbiamo potuto notare nei vari menù, ergo, niente limiti a 15 minuti per il 4K o simili, potrete registrare in base a quanto spazio avete a disposizione nella vostra SD / CFExpress (c’è un doppio slot nella fotocamera, la scelta è vostra). Questa possibilità di oversampling è offerta grazie all’algoritmo di Debayer, molto acclamato nella serie Canon CINEMA EOS, cioè le camcorder professionali che vengono utilizzate per spot pubblicitari, film e così via. Ogni singolo canale di colore RGB in 4K è generato da vari dati acquisiti in 8K, permettendovi quindi di ottenere un filmato molto più definito e dettagliato e meno esposto a moirè, falsi colori, rumore e vari difetti simili.
Canon EOS R5: grande ergonomia ed importanti funzioni
La prima cosa che mi ha stupito positivamente di Canon EOS R5 è stata l’ergonomia e la cura dei dettagli per quanto concerne i materiali. La presa è ben salda, il grip è ben estruso e anche se avete le mani grandi riuscirete tranquillamente ad impugnare Canon EOS R5 saldamente e senza problemi, caratteristica non comune nelle mirrorless di oggi, ma questa è sempre stata una cosa molto apprezzata da me anche nelle mirrorless “classiche” della serie EOS R del produttore. Niente di nuovo? Non è vero, perché Canon EOS R5 potrebbe avere il migliore grip in assoluto nella storia delle mirrorless fino ad oggi: impugnarla è un piacere e ti fa sentire la presa molto salda, non scivolosa, non “sfuggevole”. Sembra quasi di avere in mano una reflex del futuro, ma con una tecnologia assolutamente migliore e più avanzata in un corpo comunque più piccolo rispetto ad una DSLR standard.
Ho apprezzato tantissimo la compatibilità HEIF, cioè il formato fotografico compresso derivato dal codec H.265, che permette di avere file (a livello fotografico) più compressi pur mantenendo la qualità. Questa stessa caratteristica possiamo trovarla in Canon EOS 1D X Mark III e negli iPhone di ultima generazione. In sostanza, i file saranno di grandissima qualità senza compromessi ma molto compressi (senza perdita di dati) e, di conseguenza, più leggeri, cosa da non sottovalutare visti i 45 megapixel del sensore.
Troviamo poi uno stabilizzatore fino a 8 assi integrato nel corpo e che funziona in ibrido con le lenti che supportano l’IS, pertanto, potreste pensare di camminare con Canon EOS R5 e fare riprese comunque fluide e stabili, perché una compensazione fino a 8 stop è qualcosa di davvero incredibile e importante, difficile da raggiungere con altri prodotti attualmente sul mercato (Panasonic S1 e sorelle si fermano a 6 stop nonostante lo stabilizzatore sia comunque ibrido).
Il mirino EVF offre 5.76 milioni di punti con una dimensione pari a 0.5″, tuttavia, la calandra / calotta (chiamatela come volete) del mirino mi è sembrata subito molto grande e imponente, ottima caratteristica per quanto concerne la comodità di utilizzo. Parlando del display LCD, che è touch screen e articolato, ergo può essere girato frontalmente (non ribaltato però, è un movimento laterale) misura 3.2″ e offre 2.10 milioni di punti. Come già scritto poco sopra, gli slot per le memorie sono finalmente due: uno supporta le SD UHS-II e l’altro le CFex, ovvero le CFastExpress di nuova concezione per raggiungere incredibili velocità di lettura e scrittura (ottimo per l’8K).
Troviamo poi le funzioni Digital Lens Optimizer, ALO Face Lightning, Background clarity (per ottimizzare il distacco con lo sfondo o la chiarezza dello stesso), il DPRAW e, come già scritto sopra, il Portrait re-lightning.
Parlando di connessioni, troviamo a sopresa un chip WIFi che supporta la trasmissione radio 5GHz, una cosa che ho sognato per anni in una fotocamera: muoversi e collegarsi in uno spazio più “libero” farà sicuramente la differenza, e credetemi, questa è una delle prime cose che vorrei approfondire e provare bene in una recensione. Parlando di 5GHz, troviamo il supporto 11ac, mentre per il 2.4GHz è presente il supporto 11n/g/b, pertanto, questo significa che non avrete praticamente problemi di connettività e nemmeno lag particolari, ma attendo una prova dettagliata per darvi un riscontro su questo punto. C’è anche il supporto alla connettività Ethernet, cosa che però rimane opzionale solo acquistando il battery pack WFT-R10B, che è compatibile esclusivamente con Canon EOS R5. C’è anche un altro Battery Grip, compatibile anche con Canon EOS R6, che si chiama BG-R10 e che però non ha il connettore ethernet.
Lato connettività, è importante citare l’ovvia compatibilità con il sistema Image.Canon introdotto recentemente e che permette il sync automatico delle vostre foto sia con il cloud di Canon (fino a 10GB di spazio gratuito) oppure direttamente con Google Photos e Adobe Creative Cloud. Questo, ovviamente, apre un mondo di possibilità circa il salvataggio e il backup dei file (delle foto soprattutto). In sostanza, potreste essere coinvolti in uno shooting con tempistiche ridotte, motivo per cui, grazie al sync in tempo reale, potreste passare le foto in maniera istantanea ad un collega che si occupa della post-produzione e, insieme al vostro operato, può permettervi di finire uno shooting e consegnare immediatamente le foto al Cliente, quasi in tempo reale.
La batteria è una LP-E6NH che promette grandi migliorie ed ottimizzazioni per quanto concerne l’autonomia, tuttavia, non abbiamo ancora dati reali e tangibili in merito pertanto non possiamo fornirvi ulteriori informazioni al momento, anche per questo punto serve un approfondimento con una recensione (più avanti, arriverà, tranquilli).
Il corpo è tropicalizzato in maniera equivalente alla EOS 6D Mark II, pertanto potrete operare tranquilli in (quasi) qualsiasi condizione atmosferica, non dimenticatevi però di non immergere Canon EOS R5 in acqua, altrimenti saranno dolori (e tante lacrime).
Canon EOS R5 si posiziona come top di gamma “ammiraglia” del segmento mirrorless della serie EOS R, pertanto, è la fotocamera attualmente più importante e professionale tra tutte quelle di questa categoria di Canon (e ci mancherebbe direi). Si posiziona sopra a EOS R6, sopra a EOS R / Ra e sopra a EOS RP. La “scaletta” vede come entry level EOS RP, come avanzate EOS R ed EOS Ra, come mid range EOS R6 e come ammiraglia EOS R5.

Canon EOS R5 ha un peso pari a 650 grammi per il solo corpo che arrivano a 738 grammi con batteria e scheda di memoria. Supporta la ricarica tramite USB, che è una Type-C (grazie!) e l’alimentazione diretta tramite accessorio opzionale PD-E1. Lato connessioni fisiche, troviamo tutto ciò che serve: porta per il microfono, jack per le cuffie, USB Type-C, uscita HDMI micro e, soprattutto, porta PC-Sync per collegare la fotocamera a flash monotorcia da studio, una caratteristica sicuramente molto apprezzata soprattutto dai fotografi professionisti che usano appunto flash esterni “da studio”.
Canon EOS R5: tutte le specifiche tecniche
Ricapitoliamo quindi le principali caratteristiche e specifiche tecniche di Canon EOS R5 con un nostro consueto elenco puntato giusto per non farvi dimenticare di cosa è capace questo prodotto:
- Sensore full frame da 45 megapixel
- Scatto continuo fino a 20 fps in otturatore elettronico o fino a 12 fps in otturatore meccanico
- Stabilizzazione combinata fino a 8 Stop
- Dual Pixel CMOS AF II
- Sensibilità ISO 100-51.200
- Video 8K 30p 12 bit senza crop
- Video 4K fino a 120fps
- EVF da 5.76 milioni di punti
- LCD 3,2 pollici da 2,1 milioni di punti touch screen articolato
- Doppio Slot (1x CFexpress 1x SD UHS II
- Display superiore LCD e multi controller AF
- WiFi 5 GHz integrato con trasmettitore wireless opzionale WFT-R10
- Bluetooth
- Ricarica USB e alimentazione tramite PD-E1
- Peso pari a 650 grammi solo corpo oppure 748 grammi con batteria e scheda di memoria
Canon EOS R5: prezzo e data di uscita
Canon EOS R5 sarà disponibile a partire dal 30 luglio 2020 nei migliori negozi di fotografia (sognavo di scrivere questa frase dai tempi in cui sentivo negli spot pubblicitari dei giocattoli “disponibile da Amico Giò e nei migliori negozi di giocattoli) ad un prezzo di listino pari a 4709,00€ per il solo corpo. Non sono stati annunciati, al momento, vari kit con ottiche ma potremo fornirvi maggiori dettagli non appena sarà possibile farlo.
Canon EOS R5 anteprima: le nostre conclusioni
È stato un onore incredibile poter provare, seppur per poco, Canon EOS R5 in anteprima e riuscire a scrivere qualcosa di molto approfondito per voi che va oltre una “banale” news fatta all’ultimo dopo aver letto un comunicato stampa. Per questo motivo, mi sento in dover di ringraziare tutto il meraviglioso staff di Canon Italia per aver concesso questa possibilità a FotoNerd, ma adesso basta altrimenti mi scende la lacrimuccia e soprattutto potrei sembrare troppo lecchino (siete simpatici e belli). Tornando serio (ma quando mai), devo dire che purtroppo non ho avuto modo di provare l’aspetto video / foto di Canon EOS R5, quindi non posso dirvi la qualità di scatto o la qualità di registrazione video, cosa che però succederà presto in una recensione. Sulla carta, Canon EOS R5 è una fotocamera incredibile, che porta con sé importantissimi miglioramenti e vere novità tecnologiche avanzate. Questo è esattamente il tipo di prodotti che mi fanno pensare “wow, siamo nel futuro”, perché è realmente così. C’è un motivo se questo prodotto registra in 8K RAW ed è incredibile pensare alle possibilità che si potranno raggiungere, anche in ambito cinematografico.
Canon EOS R5 è un prodotto che “sfonda” le pareti, che abbatte i limiti, che si fa “sentire” e si fa notare. È un po’ come una Aston Martin Vantage che passa in zona Duomo a Milano: la vedi, la ammiri, ti fermi a guardarla, se non c’è il proprietario la accarezzi, la fotografi e soprattutto sai che è un prodotto di classe in grado di darti quel “qualcosa in più”. Ora che Canon EOS R5 è ufficiale e ne possiamo parlare liberamente, non vedo l’ora di capire il feedback della community, che come al solito si dividerà in due tra “costa troppo / l’8K non serve a niente” e “wow, questo è il futuro”. Ammetto che personalmente non posso permettermela e nemmeno mi serve “così tanta potenza”, ma rimango estremamente affascinato verso un prodotto che è e sarà realmente in grado di riscrivere la storia della fotografia digitale ponendo importanti basi verso il futuro di questa meravigliosa arte e che sicuramente ci darà da parlare per molti mesi a venire. Brava Canon, questa è stata un’interessante sorpresa che mi fa molto piacere.
Sempre parlando sinceramente, mi rendo conto di essere davvero felice per Canon per un motivo molto semplice: mi rendo conto che la community avesse qualcosa da ridire su EOS R e su EOS RP: per carità, sono fotocamere più che buone, ma è come se fosse mancata quella marcia in più, quello sguardo al futuro. Tutte cose che ora sono arrivate con Canon EOS R5.
Bentornata Canon, ci sei mancata.
Voi cosa ne pensate di Canon EOS R5? Parliamone nei commenti.
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