Il pluripremiato regista Tim Bunn è stato intervistato dalla redazione di Techradar riguardo le specifiche tecniche di Canon EOS R5. Nel corso dell’intervista si sono affrontati diversi argomenti in cui il cineasta ha dato il suo punto di vista sulle possibilità che si apriranno nel mondo cinematografico con l’arrivo della nuova ammiraglia del produttore giapponese. Ecco l’opinione di Tim Bunn.
Canon EOS R5 Tim Bunn: il pensiero di un cineasta
La conferenza stampa che Canon ha tenuto il 20 aprile ha mostrato tutta la potenza di fuoco che Canon EOS R5 porterà con sé, un’ammiraglia destinata a cambiare tantissime cose all’interno del mercato fotografico e non. Le specifiche mostruose di cui sarà dotata, che potete leggere nell’articolo Canon EOS R5 specifiche video, non ha lasciato indifferenti gli appassionati di fotografia e cinematografia di tutto il mondo, che hanno letteralmente strabuzzato gli occhi pensando con ogni probabilità di essere dentro ad un bellissimo sogno. Eppure, tutto è realtà e la prossima ammiraglia mirrorless del produttore giapponese promette di diventare un punto di riferimento anche per tutti i professionisti del cinema. A tal proposito, la redazione di Techradar ha colto l’occasione per intervistare Tim Bunn, pluripremiato regista (The Girl Is Mine), e fargli qualche domanda su Canon EOS R5, sulle sue caratteristiche e come potranno essere sfruttate in un ambito cinematografico professionale.
Canon EOS R5 Tim Bunn: specifiche spaventose
La prima domanda posta a Tim Bunn riguarda le specifiche tecniche di Canon EOS R5. Il registra ha rivelato di essere rimasto letteralmente stupito dalle potenzialità di questa macchina fotografica, definendo “strabilianti” i risultati che potrà raggiungere. “Al momento non esiste nulla che possa essere paragonato a questo nuovo prodotto, se non andando a guardare le cineprese professionali. La macchina più vicina che mi viene in mente è Blackmagic Pocket Camera che, però, permette di arrivare ad una risoluzione di 6K mentre EOS R5 potrà registrare un 8K RAW che offre talmente tante possibilità da lasciare interdetti. Normalmente le mirrorless orientate ai video sono ottimi strumenti per piccole produzioni indipendenti, ma posso assicurarvi che ora vedo vere e proprie case cinematografiche prendere in considerazione questo nuovo modello. È strabiliante“.
Successivamente, Tim Bunn si è soffermato sulla versatilità di registrare ad una simile risoluzione: “Al momento nessuno offre film in 8K , dato che nemmeno esistono ancora dei supporti adeguati per la riproduzione di massa. Questo elemento è destinato a cambiare col tempo e con l’evoluzione tecnologica, come fu per il 4K, però sono convinto che una risoluzione del genere possa aprire le porte a tantissime opportunità: potrebbe rivelarsi particolarmente utile per ritagliare il fotogramma creando due inquadrature diverse con la stessa ripresa e velocizzando i lavori, sopratutto nelle interviste dove si alternano molto i tagli sul soggetto inquadrato. Registrare in 8K permetterà di fare un downscale della qualità del file trasformandolo in un 4K o un Full HD di altissima qualità. L’intero processo non è nuovo, con il 4K inizialmente abbiamo assistito allo stesso utilizzo, con la differenza che questo traguardo tecnologico sarà in grado di offrire una versatilità senza precedenti. Sono molto curioso di vedere se Canon EOS R5 permetterà la registrazione 6K e sarei abbastanza stupito se non lo permettesse perché potrebbe rivelarsi la perfetta via di mezzo per coloro che non riusciranno, inizialmente, a gestire una mole di dati così pesanti: serviranno infatti workstation adeguate per poter lavorare le clip video in 8K, che permettano di montare i propri lavori senza interruzioni e nel migliore dei modi”
Canon EOS R5 Tim Bunn: dove sarà utilizzata?
Techradar ha domandato al cineasta se, secondo lui, una macchina di questo livello potrebbe essere un’ottima scelta per chi realizza contenuti su Youtube o per gli aspiranti registi, domandandogli anche se inizierebbe lui stesso con questo modello al giorno d’oggi. Tim Bunn ha risposto molto onestamente: “Sono convinto che Canon EOS R5 non sarà una macchina fotografica economica, ma d’altronde non potrebbe essere altrimenti con le caratteristiche di cui è fornita. Non tutti saranno in grado di permettersela e bisogna capire che non è un modello destinato a chiunque, solo ad una determinata cerchia di fotografi e registi. Comunque, se qualcuno avesse la possibilità economica di acquistarla sarebbe sciocco a non farlo“. Rispondendo alle altre domande, il regista ha ripercorso la sua storia autoriale: “Per il mio primo cortometraggio ho utilizzato una Canon EOS 5D Mark II. È stata una fotocamera eccezionale che ha cambiato per sempre le regole del gioco grazie alle sue caratteristiche innovative per l’epoca. Ricordo benissimo quando arrivò e le possibilità che offriva erano incredibili: si poteva registrare video di qualità su un sensore di qualità senza dover spendere decine, forse anche centinaia di migliaia di sterline. Rammento tutti i cineasti dell’epoca gioiosi poiché potevano finalmente ottenere quel look cinematografico, tipico di Hollywood, con un prodotto relativamente economico“.
L’intervista prosegue filata, grazie anche alla disponibilità di Tim Bunn che non si tira indietro su nessuna delle domande che gli vengono poste su Canon EOS R5. Techradar arriva a chiedergli se potrebbe diventare la fotocamera supporto ideale per produzioni di alto livello e se lui la integrerebbe nel suo sistema Canon EOS Cinema. “Per le piccole case di produzione come la mia Canon EOS R5 sarebbe il prodotto ideale, sicuramente. La nostra cinepresa principale è Canon EOS C200 e, almeno sulla carta, la nuova mirrorless ha delle specifiche superiori. Bisognerà valutare però se sarà in grado di tenere il passo con un prodotto pensato esclusivamente per il mondo cinematografico e che offre comunque dei vantaggi importanti: ingressi XLR, filtri ND integrati e un numero di pulsanti personalizzabili decisamente superiore. Tutte queste caratteristiche sono molto importanti nel mondo delle produzioni video e sono anche curioso di vedere come il produttore avrà implementato la scienza colore di questo modello per renderlo più vicino possibile alle sue cineprese. Potremo valutare Canon EOS R5 solo utilizzandola e non è assolutamente detto che si rivelerà come la b-cam di scorta: ci sono tantissime situazioni in cui potrebbe essere utilizzata come macchina principale, soprattutto quando si ha necessità di realizzare riprese in spazi stretti o in corsa. Sarà affascinante confrontarsi con questo prodotto e utilizzarlo sui set cinematografici“.
Canon EOS R5 Tim Bunn: le perplessità del regista
L’ultima domanda dell’intervista di Techradar riguarda i dubbi e le perplessità del regista sul nuovo modello. Anche in questo caso, Tim Bunn ha risposto con la massima disponibilità ed onestà: “Il limite di registrazione è sempre un problema. Mi aspetto che in 8K sarà limitata per proteggere il sensore dal surriscaldamento, ma ad essere sincero non è un fattore che mi disturba più di tanto: penso sia normale catturando riprese in questo modo e sarei decisamente più preoccupato se la registrazione 4K dovesse avere dei limiti. Sono molto curioso anche del RAW con cui verranno registrare le immagini: un RAW non è mai effettivamente un RAW, c’è sempre qualche sorta di compressione e questo vale anche per le grandi cineprese da decine di migliaia di euro. Utilizzare questo formato di registrazione inoltre non è per tutti, data la mole di informazioni ottenute, e bisognerà capire se l’utente medio è pronto a gestire una situazione simile che potrebbe rivelarsi anche inutile quando si è una piccola casa di produzione o un regista indipendente che caricano i loro lavori esclusivamente sul web”
Canon EOS R5 Tim Bunn: conclusioni
Un’intervista lunga ed esaustiva, quella di Techradar a Tim Bunn sulla Canon EOS R5. Il cineasta non si è tirato indietro a nessuna domanda, rispondendo sempre con il suo personale punto di vista. Personalmente, non posso che condividere la maggior parte dei pensieri espressi dall’intervistato: la nuova ammiraglia promette di essere un prodotto innovativo in grado di rivoluzionare il mondo della fotografia e delle produzioni video con caratteristiche uniche che, però, dovranno essere gestite nel migliore dei modi. Quando Tim Bunn afferma che ancora non si ha la necessità, e ne ci sono i supporti adeguati, per una riproduzione 8K non sta mentendo: è la verità. Come ha dichiarato durante l’intervista quello che mi aspetto, almeno inizialmente, sarà proprio un utilizzo di questa risoluzione per poi andare a ritagliare e scalare la qualità finale del video.
Voi cosa ne pensate della nuova Canon EOS R5? Come credete che possa cambiare le “regole del gioco” quando finalmente debutterà? E, soprattutto, quanto pensate che possa costare?