Se nella lotta contro il Covid-19, Fujifilm produce Favipiravir coronavirus , Canon non vuole essere da meno: con un comunicato stampa pochi minuti fa ha annunciato l’inizio dello sviluppo di un test genetico in grado di riconoscere il virus che sta seminando panico e vittime. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Canon coronavirus test: il comunicato stampa
MELVILLE, NY, – Canon U.S.A., Inc., leader nelle soluzioni di imaging digitale, ha annunciato oggi che Canon Medical Systems Corporation (Canon Medical) ha proclamato l’inizio dello sviluppo di un sistema di test genetico rapido per il nuovo coronavirus (COVID-19), riaffermando nuovamente l’impegno di Canon Medical per la ricerca di base e lo sviluppo di kit di test diagnostici rapidi. Questo progetto fa parte di un programma di ricerca incentrato sullo sviluppo di metodi diagnostici per il COVID-19 guidato dall’Agenzia Giapponese per la Ricerca Medica.
Canon Medical è stata selezionata per partecipare a questo programma di ricerca in collaborazione con l’Università di Nagasaki. Si tratta di un importante riconoscimento delle capacità di Canon Medical nello sfruttare le proprie tecnologie per fornire soluzioni pratiche per supportare le emergenze mediche, in particolare fornendo kit di test rapidi per l’Ebola alla Repubblica di Guinea nel 2015, donando kit di test rapidi da Ebola alla Repubblica Democratica del Congo nel 2019, e attraverso la produzione approvate e la vendita l’approvazione del Genelyzer KIT (un kit di reagenti per il test dell’RNA del virus Zika) nel 2018.
Il test e i reagenti sviluppati per il test dell’RNA del COVID-19 si basano sul metodo LAMP sviluppato da Eiken Chemical Co., Ltd., e devono essere utilizzati con rilevatore compatto isotermico di geni amplificati prodotto da Canon Medical per rilevare la presenza di virus. Rispetto al test convenzionale che si basa sulla PCR real time il metodo LAMP permette di rilevare il virus con manovre più semplici ed in tempi più brevi, rendendolo adatto all’uso in aree dove l’infezione è molto diffusa.
Canon coronavirus test: chiarimenti e conclusioni
Il metodo LAMP citato nel comunicato, acronimo di Loop Mediated Isothermal Amplification, è un metodo di amplificazione a basso costo per la ricerca di determinate malattie. A differenza della più comune PCR (Polymerase Chain reaction) non necessita di cicli successivi a differenti temperature ma richiede una temperatura costate: in questo modo l’intero processo ha costi e tempi minori.
Con questa ricerca, Canon dimostra di attenersi ancora una volta al suo principio “Kyosei”, una parola giapponese che significa vivere e lavorare insieme per il bene comune. L’azienda si assume le responsabilità derivanti dall’impatto della propria attività, avendo un occhio di riguardo verso i propri clienti, le comunità e i paesi nei quali commerciano e verso l’ambiente.
Noi vorremo invitare Canon a dedicare la maggior parte delle loro risorse possibili alla lotta contro la pandemia. I nuovi prodotti possono aspettare, mentre le vite umane no. Oltretutto sicuramente questa scelta avrà positive ripercussioni anche in borsa e nel settore delle fotocamere, nello stesso modo in cui le azioni di Fujifilm hanno subito un rialzo del 15% sul loro valore dopo l’annuncio che il farmaco Favipiravir da loro prodotto si è rivelato efficace nel recupero dei pazienti affetti da Covid-19. Nel frattempo non ci resta che rimanere in casa rispettando le norme igieniche previste e sperare che questa ricerca di Canon Medical sul test per il coronavirus dia ottimi risultati in tempi rapidi in modo da salvare quante più vite possibili.
Per ulteriori informazioni, visitate il sito ufficiale del produttore .