PowerShot Zoom in offerta
In un mondo in cui le fotocamere sembrano somigliarsi davvero troppo ultimamente e molti utenti pensano che non ci sia niente di particolarmente nuovo, in questa recensione andremo ad analizzare la nuova Canon PowerShot Zoom, un prodotto che di fatto viene definito come “fotocamera” ma che sicuramente è molto specifico e non adatto a tutti. Questo interessante mix tra un monocolo e una videocamera potrebbe fare gola a molti e non interessare affatto ad altri, vediamo perché e in che modo in questa prova.
Non è facile sapersi re-inventare oggi: se ti viene in mente un’idea qualsiasi, ci vorrà poco per farti scoprire che quel qualcosa è già stato fatto, in un modo o in un altro. C’è troppo di tutto, un grande esubero di prodotti, tecnologie, sensori, obiettivi, e spesso, purtroppo, si tratta di prodotti davvero simili tra loro, cosa che succede anche nella tecnologia con gli smartphone, i notebook e così via. In tutto questo “ammasso” di prodotti odierni, l’anno scorso ha fatto capolino questa Canon PowerShot Zoom, definita dal brand come un obiettivo da 800mm tascabile, cosa che all’apparenza non sembra affatto una pessima idea.
Inizialmente questo prodotto fu presentato come progetto in crowdfunding in Giappone, con un obiettivo superato al 3142% in poco tempo (si, la percentuale l’avete letta bene). In Giappone, Canon PowerShot Zoom ha raccolto ben 31.428,540 Yen, equivalenti a circa 247.322,00 €, motivo per cui è stata poi effettivamente prodotta, realizzata in gran scala e oggi è possibile procedere facilmente all’acquisto dai vari negozi fisici e online. Cos’è però Canon PowerShot Zoom? Per chi è adatta? Cerchiamo di scoprirlo insieme in questa recensione.
Canon PowerShot Zoom recensione: cos’è e a chi potrebbe servire
È chiaro ed evidente che guardando questo prodotto anche solo in foto potreste subito pensare “ma che diavolo è?”. In realtà, se scendiamo bene nello specifico, un senso e un target questo prodotto ce l’ha eccome, sebbene per certi versi si tratti di una “nicchia” (seppur il termine “nicchia” forse non è adattissimo calcolando il successo ottenuto nella campagna crowdfunding). In sostanza, a livello marketing, PowerShot Zoom viene presentata come “un prodotto che assicura un posto in prima fila nei momenti speciali della vostra vita”. Paradossalmente, si tratta del messaggio di marketing più vero di sempre, proprio perché Canon PowerShot Zoom non si presenta come una fotocamera tascabile rivoluzionaria o un prodotto di fascia alta, bensì una possibilità per voi di trovarvi in un punto A e arrivare a vedere fino ad un punto F (la differenza tra le lettere è per darvi un’idea della distanza).
Tra gli esempi banali che possono essere fatti rientra una partita di calcio di vostro figlio, un qualsiasi altro sport che prevede la vostra presenza negli spalti (magari molto lontani dall’area di gioco), birdwatching, sorveglianza e così via. In sostanza, tutte le classiche operazioni di “visione dalla distanza” che normalmente richiederebbero binocoli, monocoli dedicati e specifici oppure fotocamere con teleobiettivi molto spinti, potrebbero in parte essere colmati da questo prodotto. Scrivendo “in parte” intendo che effettivamente qualche differenza c’è: un monocolo o un binocolo, tendenzialmente, non hanno un sensore / obiettivo / lenti / SD, ergo avrete una visione pura della realtà. cosa che in questo prodotto passa attraverso un sensore. Allo stesso modo, una Canon EOS 5D Mark IV con un obiettivo 500mm (o magari anche 800mm) avrà una qualità di gran lunga superiore (a livello foto o video) rispetto a questo prodotto.
Pertanto, il target perfetto per Canon PowerShot Zoom è quel tipo di persona che vorrebbe assistere ai movimenti del proprio figlio mentre gioca a calcio scattando anche qualche foto senza impegno o video senza troppa fatica e, soprattutto, con la possibilità di investire meno di 500€. DIciamocelo: un binocolo o monocolo “buono” potrebbe non costare 500€, ma di certo non vi permette di registrare nulla (se non nella vostra testa, ma questo è un discorso diverso). Allo stesso modo, una Canon EOS 5D Mark IV con un obiettivo 500 oppure 800mm non vi costerà solo 500€, anzi, diciamo che con quella cifra forse vi danno il tappo di un 500mm serie L (si scherza ovviamente – ma neanche troppo).
Pertanto, in parte ho deciso di prendere questa recensione come “adattata in funzione di questo prodotto”, perché è chiaro, anzi, chiarissimo, che l’intento non è quello di dire “ho una PowerShot Zoom, sono un fotografo” oppure “ho una PowerShot Zoom, sono un filmaker”, perché in così poco spazio non può esserci un’ottica 800mm di estrema qualità, un AF rapido, un sensore full frame e quant’altro.
Certo, se però ogni domenica andate allo stadio e non riuscite mai ad avere un buon ricordo di vostro figlio che gioca a calcio perché con lo smartphone non arrivate ad inquadrarlo, allora Canon PowerShot Zoom potrebbe essere l’idea giusta. Non si tratterà forse di un prodotto “da tutti i giorni” per la maggior parte degli acquirenti, ma fa il suo dovere come promesso.
Se pertanto non vi aspettate foto a 50 megapixel, video in 4K, AF Canon Dual Pixel CMOS e profili colore 4:2:2 10 Bit, allora potreste trovare la giusta esigenza per utilizzare Canon PowerShot Zoom.
Canon PowerShot Zoom recensione: design & materiali
Il design di questo prodotto è stato pensato davvero bene per fare in modo che l’impugnatura sia comoda e stabile e soprattutto sia tutto estremamente tascabile. C’è un piccolo incavo per incastrare un laccio e legare Canon PowerShot Zoom al collo, senza che vi dia fastidio, i tasti sono tutti posizionati nella parte posteriore per un comodo utilizzo e l’obiettivo è sufficientemente protetto all’interno della sua sede, nonostante il fatto che la mancata centratura perfetta dell’ottica sembri quasi un errore più che una necessità tecnica.
Canon PowerShot Zoom non ha nessun tipo di display, si fa tutto all’interno del mirino EVF e soprattutto con un occhio solo: questa è una cosa che potrebbe limitare l’utilizzo per molti, sempre che non siate già abituati ad un monocolo. Certo, c’è la possibilità, grazie al WiFi, di collegare questo prodotto ad uno smartphone al fine di avere un reale display su cui guardare i vari contenuti in real time e non solo, ma di fatto è estremamente fondamentale abituarsi all’utilizzo di questa foto/videocamera e prenderci confidenza nel modo giusto.
Il corpo di Canon PowerShot Zoom non è tropicalizzato, ma sembra ben realizzato e in grado di resistere a qualche sporadica goccia d’acqua non troppo violenta, purché non diventi un’abitudine. Guardando il dispositivo da dietro, cioè dalla parte del mirino, troviamo sopra i tre tasti principali da utilizzare: accensione, menù e zoom. Subito sotto al mirino troviamo invece un regolatore per la diottria e i tasti per scattare una foto rapidamente o registrare un video. Sul lato sinistro è presente un piccolo slot in cui è possibile inserire una MicroSD oppure il cavo USB Type-C per la ricarica. A tal proposito, mi sono trovato un po’ in difficoltà con la ricarica USB Type-C per il semplice motivo che soltanto il cavo presente nella confezione del dispositivo sembra funzionare regolarmente, tutti gli altri che ho provato e che di solito uso con altri prodotti non hanno ricaricato questa PowerShot Zoom.
Il resto del “corpo macchina” resta sobrio, pulito e incredibilmente bianco, seppur con uno stacco netto tra grigio e bianco lucido.
Dal mio punto di vista, il grande assente in questa struttura è proprio un semplice attacco a vite nella parte inferiore di Canon PowerShot Zoom, cosa che avrebbe permesso quanto meno di fissare il prodotto su un treppiede (anche piccolo) e avere un utilizzo più agevole e stabilizzato del prodotto mediante smartphone. Utilizzare Canon PowerShot Zoom per molto tempo (ad esempio una partita di calcio intera) potrebbe risultare scomodo a lungo andare se non siete abituati o predisposti, motivo per cui resta sicuramente un prodotto interessante ed elegante ma realmente utilizzabile da pochi nella quotidianità.
Canon PowerShot Zoom recensione: tutte le specifiche tecniche
Canon PowerShot Zoom misura 33,4mm x 50x8mm x 103,2mm e pesa circa 145 grammi, pertanto si tratta di un prodotto estremamente compatto e portatile. Il sensore interno è da 12.1 megaixel, c’è uno zoom a 3 intervalli (100mm, 400mm e 800mm), uno stabilizzatore d’immagine ottico a 4 assi, WiFi & Bluetooth e la possibilità di registrare filmati in FullHD fino a 30fps.
Il sensore è di tipo CMOS da 1/3 pollici, mentre il processore è un DIGIC8 che abbiamo già visto in alcune fotocamere del produttore. Lo zoom da 100 a 400mm è ottico, mentre a 800mm è digitale (9,6x). La struttura offre 11 elementi in 8 gruppi, mentre il campo visivo dei tre zoom è pari a circa 25° per il 100mm, 6° per il 400mm e 3° per l’800mm. L’autofocus di Canon PowerShot Zoom si divide in AF One-Shot e AF Servo per i filmati, mentre la distanza minima di messa a fuoco a 100mm è pari a 1 metro, a 400/800mm è pari a 4.5 metri.
La sensibilità ISO può variare tra 100 e 3200, c’è una modalità di misurazione dell’esposizione valutativa a 384 zone, mentre l’otturatore passa da 1/8000 a 1/30. Il mirino elettronico EVF è di tipo OLED ed è da 0,39″ con 2,36 milioni di punti e un refresh rate di 59,94fps, pertanto si tratta di qualcosa che possiamo anche aver già utilizzato in una mirrorless di fascia medio-alta del produttore giapponese. La raffica arriva fino a 10 fps per una risoluzione in JPEG (non c’è il RAW) che arriva a 4000 x 3000 pixel in 4:3. I filmati sono in formato mp4 con registrazione audio in stereo, ma in Canon PowerShot Zoom non c’è un altoparlante, quindi per sentire l’audio dei filmati dovrete scaricarli sul computer oppure sullo smartphone tramite WiFi.
Lato batteria, si tratta di un modello integrato agli ioni di litio con un tempo di visualizzazione pari a circa 80 minuti, autonomia di 150 scatti oppure un tempo di registrazione dei filmati di circa 60 minuti. L’alimentazione continua tramite USB Type-C è disponibile, nonché l’unica possibilità per la ricarica.
Vediamo quindi un riepilogo di tutte le specifiche e caratteristiche di Canon PowerShot Zoom:
- Sensore CMOS da 1/3 polliici da 12,1 megapixel
- Processore d’immagine DIGIC 8
- Zoom a tre intervalli: 100mm + 400mm (ottico) e 800mm (digitale)
- Stabilizzatore d’immagine ottico a 4 assi
- WiFI 2.4 GHz & Bluetooth 4.2
- Filmati fino alla risoluzione 1080p a 30fps
- Struttura ottica da 11 elementi in 8 gruppi
- Autofocus One Shot + AF Servo
- ISO da 100 a 3200
- Modalità di misurazione dell’esposizione valutativa a 384 zone
- Autonomia fino a 80 minuti di visualizzazione, 150 scatti oppure 60 minuti di registrazione dei filmati
- Connessione USB Type-C per ricarica e alimentazione continua
- Misure pari a 33,4 x 50,8 x 103,22mm
- Peso pari a 145 grammi
- Niente tropicalizzazione
Canon PowerShot Zoom recensione: prestazioni
Prima di valutare le prestazioni di questo prodotto ho dovuto davvero capire in maniera approfondita come sfruttare il dispositivo al meglio, il tipo di target e soprattutto le eventuali esigenze. Come specificavo nei paragrafi precedente, non è sicuramente un prodotto adatto a tutti, nella fattispecie non di certo ai fotografi o ai videomaker. Il fatto che Canon PowerShot Zoom integri la possibilità di scattare foto o registrare video non significa che possa diventare la vostra nuova fotocamera o videocamera per vacanze o esigenze varie, tutt’altro, si tratta, secondo me, di una possibile “estensione” di qualcosa che già avete ma soltanto per alcuni precisi scopi. Si parla quindi di visione dalla distanza, esplorazione, sorveglianza e simili, con anche la possibilità di catturare quell’attimo, seppur non con una qualità eccelsa. Sotto il punto di vista della qualità infatti è un prodotto comparabile ad una action cam di fascia bassa che però, proprio a differenza di questi dispositivi devoti all’azione, permette uno zoom incredibile e che a volte può essere decisamente più utile di una visione completamente grandangolare. A tal proposito vorrei inoltre aggiungere che quello dell’action cam è un mero esempio che vi permette di capire il tipo di output, nonostante il fatto che, dal punto di vista tecnico, ci sono molti più limiti di altri prodotti.

La qualità fotografica non è eccelsa, quella video nemmeno, ciò che conta però è il fine pratico: guardare un calciatore da vicino allo stadio (quando sarà di nuovo possibile farlo, ovviamente), osservare una zona particolare e così via. Purtroppo, dato il tipo di sensore e le potenzialità dell’obiettivo integrato, non è un tipo di fotocamera con cui è possibile, ad esempio, osservare al meglio la Luna: lo stabilizzatore funziona abbastanza bene, ma non a sufficienza da permettervi di osservare bene di notte, motivo per cui, in situazioni come questa, sarebbe stato utile un attacco a vite nella parte inferiore, cosa che purtroppo manca, ed è un peccato.

Parlando di luminosità della lente, cosa che non viene specificata nei dati tecnici, scattando a 100mm l’apertura è fissa a f/5.6 ed è la più definita di tutti i tre livelli di zoom. Si passa poi ad un f/6.3 per il 400mm che diventa realmente variabile a 800mm. Tra le tre focali di zoom a scelta, quella da 800mm è sicuramente quella meno performante e meno definita, con molta grana e anche parecchi effetti mossi, perché si, lo stabilizzatore funziona, ma il modo in cui andate a scattare la foto (quindi premendo il tasto in basso) andrà necessariamente a farvi muovere un po’ troppo rispetto al dovuto, creando quindi facilmente del micromosso.

Lo stesso discorso vale per i video, con la differenza che hanno un limite di registrazione fino a 10 minuti per singola clip.
Il modo migliore per sfruttare questo prodotto al meglio è sicuramente durante una giornata di sole, per permettere al sensore di prendere al meglio la luce e permettervi di sfruttare (automaticamente) un tempo di esposizione piuttosto rapido. Un’altra cosa che non mi è piaciuta molto riguarda la gestione del menù, che si, non è complesso e resta simile a quello visto in tanti altri prodotti Canon, però diventa davvero difficile da utilizzare con un solo occhio e senza aver bene chiari i tasti da premere (e la loro collocazione). Certo, questa operazione diventa più facile man mano che vi abituate al prodotto e continuate ad utilizzarlo, ma non è di certo un’operazione intuitiva all’inizio.
Un bonus a tal proposito è l’utilizzo da mobile: collegando l’app di Canon a questo prodotto potrete gestire praticamente tutto e passare foto e filmati facilmente, pertanto questo mi rincuora molto, ma la mancanza di un attacco a vite per treppiede nella parte inferiore vi costringe a tenere in mano sia smartphone che Canon PowerShot Zoom, pertanto l’utilizzo, nel complesso, risulta comunque non immediato e spesso non pratico.
Canon PowerShot Zoom recensione: galleria
Canon PowerShot Zoom recensione: le nostre conclusioni
Questo prodotto non può essere considerato come “fotocamera per iniziare” o “videocamera per le vacanze”: ha un target preciso, definito, di nicchia, ma sicuramente può far piacere a chi fa birdwatching, a chi necessita di vedere qualcosa da lontanto, a chi vuole guardare bene le espressioni del figlio che gioca a calcio o che nuota (e attività simile). Resta un “accessorio” che dev’essere inteso come complementare ad una fotocamera o ad una videocamera. Personalmente l’ho trovato utile per la pura osservazione, anche solo dal punto di vista architettonico: penso a chi deve fare particolari rilevazioni da palazzi o verso palazzi alti, quel tipo di persona che non necessita di una foto di qualità in quanto si tratta di “appunti” o “referenze”, ma è interessato ad arrivare a quello specifico punto dalla distanza.
Un monocolo “base” senza possibilità di registrare nulla ha un costo medio di 30€, pertanto la differenza di prezzo è notevole. Volendo fare una valutazione obiettiva, i vari monocoli (come il Bresser, ad esempio) che permettono la registrazione di foto e video e hanno anche uno stabilizzatore, hanno un prezzo di listino decisamente superiore rispetto a Canon PowerShot Zoom, motivo per cui Canon sapeva bene dove andare a parare e l’ha fatto nel modo giusto, offrendo un pricing in linea con gli altri prodotti. Dal punto di vista fotografico non c’è purtroppo molto da dire e la recensione non potrebbe scendere più in profondità di così: il prodotto non scatta in RAW e non offre chissà quali possibilità, ma resta un accessorio interessante dal punto di vista tecnologico che non potevamo di certo lasciarci sfuggire su FotoNerd.
Recensione in breve
PowerShot Zoom
Un prodotto interessante per la pura osservazione dalla distanza, che pecca un po' in qualità foto / video e soprattutto soffre della mancanza di un attacco a vite nella parte inferiore. Nel complesso comunque, il pricing risulta corretto, comparato rispetto ad altri prodotti simili che costano molto di più. Un prodotto per pochi che però sicuramente apprezzeranno le varie possibilità.
PRO
- 800mm in tasca, letteralmente!
- Compatta e leggera
- Adatta per la visione dalla distanza
CONTRO
- Qualità fotografica / video decisamente bassa
- Manca un attacco a vite nella parte inferiore
- La ricarica Type-C, a discapito dello standard, non funziona sempre con tutti i cavi
Non ho capito se sia possibile o meno zoomare a 200mm, oppure va da 100mm a 400mm senza misure intermedie. Cmq nell’aggeggio, magari esce un qualche supporto per avere l’attacco a vite
Ciao! Come scritto nella recensione, i tre step di zoom sono 100, 400 e 800mm. Questo significa che puoi scattare soltanto ad una di queste tre focali