Lo so, avete letto il titolo e sicuramente avrete pensato che abbia sbattuto la testa e sia uscito fuori di senno. Già vi sento escalmare: “Ma com’è possibile? Sicuramente quello che scrivono è falso e senza senso”. Bene, vi anticipo che qualche trucco c’è, ma i risultati sono stupefacenti e Canon EOS R5 ha reagito molto bene al tanto chiacchierato surriscaldamento appoggiandosi, tra le altre cose, alla registrazione esterna. Ma basta dilungarsi e vediamo tutto nel dettaglio.
Canon R5 surriscaldamento registrazione esterna: ecco il test
Oramai in rete trovate la qualunque sulla fantomatica problematica del surriscaldamento Canon EOS R5, la nuova mirrorless di Canon, con la casa nipponica stessa che ha dovuto rispondere ufficialmente persino a rumors che vociferavano circa un possibile ritardo nelle spedizioni della suddetta camera e di EOS R6. Bene, nel web stanno cominciando a circolare i primi test per verificare il comportamento della neonata, ma quello che ha svolto il noto Wayne (no, non è Batman se ve lo state chiedendo) di No Life Digital ha quasi dell’incredibile. Infatti, ha pubblicato un video sul proprio canale YouTube dove dimostra come è riuscito con Canon EOS R5 a registrare 4 ore di video 4KHQ a 30fps prima che la fotocamera si surriscaldasse! Certo, sono state utilizzate delle accortezze particolari per ottenere questo risultato; nello specifico: è stata utilizzata una batteria fittizia, è stata rimossa la scheda di memoria e si è servito del registratore esterno Atomos Ninja V.
Una delle prime sorprese, analizzando il surriscaldamento di Canon EOS R5 durante la registrazione esterna, è che semplicemente rimuovendo la scheda di memoria dalla fotocamera si ottiene un notevole aumento del tempo a disposizione per girare il video. Di seguito, il recap completo dei risultati che si sono registrati:
Canon R5 surriscaldamento registrazione esterna: conclusioni
Analizzando il test effettuato, e quindi i numeri riportati nella tabella sovrastante, si può determinare quanto segue:
- Registrare in qualità 8K è completamente inaffidabile perché il comportamento della mirrorless è fortemente influenzato dalle condizioni dell’ambiente in cui si gira il video. Stesso discorso vale per la registrazione in 4K a 120 fps;
- La modalità di registrazione in 4K a 60 fps è leggermente più affidabile in modalità full frame, soprattutto rispetto ai 4K a 60 fps crop che non danno un effettivo vantaggio da un punto di vista qualitativo;
- Infine, in 4KHQ a 30 fps si ha il maggior tempo di registrazione disponibile.
Tutto questo cambia se si utilizzano le accortezze descritte sopra. È possibile che Canon abbia inserito internamente delle limitazioni software alle registrazioni per evitare di avere problemi con la macchina? Oppure c’è qualche conflitto interno dovuto alla presenza delle schede SD negli apposti slot? Questo, ad oggi, non è possibile saperlo ma i risultati del test ci fanno ben sperare per il futuro della nuova ammiraglia del produttore giapponese. Cosa ne pensate di questo test del surriscaldamento di Canon EOS R5 mentre si effettua una registrazione esterna?