Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM in offerta
Il protagonista della nostra recensione di oggi è Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM, annunciato a luglio 2020, ha attirato fin da subito l’attenzione di molti appassionati di fotografia wildlife, attratti da un range focale estremamente interessante e racchiuso in un corpo leggero e perfetto per accompagnare tutti nelle varie escursioni. Canon sarà riuscita a coniugare la trasportabilità con l’eccellenza ottica che ci aspettiamo da un obiettivo della rinomata serie L? Scopriamolo in questa recensione.
Una recensione di Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM è sicuramente interessantissima per i numerosi fotografi sportivi o di wildlife che stanno cercando un obiettivo compatto, leggero e prestante da affiancare a corpi perfetti per questo genere fotografico, come Canon R5, R6, R6II, la nuovissima R8 o l’APS-C R7. Da appassionata di wildlife quale sono, mi basta andare in un capanno di un’oasi qualsiasi per verificare quanto sia forte il predominio di Canon in questo genere fotografico. La cosa non mi stupisce, l’autofocus di fotocamere come R5, R6 o R7 è certamente eccellente, ma anche andando su macchine fotografiche più datate e spostandoci in eventi sportivi o in ambito giornalistico, è impossibile non notare quanto l’area stampa sia piena dei cosiddetti “bianconi”, cioè i grandi super tele bianchi di Canon.
Se negli anni scorsi Canon ha sempre prodotto tele zoom con un range focale di 100-400mm, nell’ultimo periodo ha voluto affiancare al già esistente Canon RF 100-400mm f/5.6-8 IS USM un’opzione dotata di una lunghezza focale che arriva fino a 500, seguendo l’esempio di Nikon e Sony che hanno teleobiettivi che raggiungono i 500 e i 600 mm. Se è vero che i millimetri non bastano mai in fotografia, nella wildlife questo è ancor più vero, e un range che copre dai 100 ai 500 mm è un meraviglioso alleato per tutti gli amanti degli animali selvatici.
Ho avuto la possibilità di testare Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM in una location incredibile, il Parco Nazionale del Gran Paradiso in inverno. Permettetemi ora di presentarvi quello che si candida come perfetto bilanciamento tra peso e potenza. Inizierò con una breve introduzione su questo modello prima di immergermi nella recensione completa.
Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM recensione: le caratteristiche tecniche
Il range focale di questo obiettivo è effettivamente perfetto per fare quasi tutto. La prima cosa che vi potrebbe venire in mente pensando ai 500 mm è fotografia wildlife oppure quella sportiva, ma con una lunghezza focale in grado di arrivare a 100 mm e con delle dimensioni compattissime e sorprendenti, appena 94 x 207 mm da chiuso per 1.370 g (anche se in realtà sono di più e lo vedremo dopo), Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM sembra davvero perfetto anche per chi adora la fotografia ritrattistica e non disdegna di immortalare qualche evento mondano.
Sarei curiosissima di montare questo zoom su una fotocamera APS-C come Canon R7, dal momento che un range focale simile, tenendo conto del fattore di crop, in questo caso offre un angolo di campo simile a quelli di un obiettivo da 160-800 mm montato su full frame. Sempre con un corpo che pesa circa 1 chilo e mezzo. Niente male eh?
Purtroppo, anche la magia viene sempre ad un prezzo: per ottenere uno zoom così compatto e leggero, Canon ha dovuto risparmiare sulla luminosità, utilizzando un diaframma a 9 lamelle che ha come massima apertura f/4.5 a 100mm e f/7.1 a 500mm. Il calo è graduale, l’apertura raggiunge f/5 intorno a 150 mm, f/5.6 a 270 mm, f/6.3 a 360 mm, per fermarsi a f/7.1 a 470 mm.
Questi diaframmi diventano ancora più chiusi utilizzando i moltiplicatori 1.4x e 2x che sono compatibili parzialmente. Scrivo “parzialmente” perché gli elementi posteriori dello schema ottico si spostano, partendo da una posizione molto vicina all’innesto ad una più lontana quando lo zoom è esteso. Soltanto a partire da 300 mm lo spazio creato è sufficiente per montare un extender.
Per questo motivo quando si collega il moltiplicatore non è più possibile chiudere lo zoom oltre i 300mm. In aggiunta, se gli extender EF 1.4x e 2x erano impilabili, per creare un moltiplicatore dal potere totale di 3.4x, questo non è possibile con quelli RF.
Tenete presente infine che, se con gli extender moltiplichiamo la lunghezza focale disponibile, diminuiamo anche l’apertura massima. In questo caso ci troveremo con un 420-700mm f/8-11 oppure con un 600-1000mm f/11-14. Si tratta sicuramente di lunghezze focali da sogno per i fotografi di sport e wildlife, ma quella gamma di apertura è un pesante prezzo da pagare.
Si, sono d’accordo con voi, sono aperture piuttosto piccole per un obiettivo di questa fascia, ma, con l’arrivo delle fotocamere RF, ora Canon è in grado di mettere a fuoco anche ad aperture di diaframma inaspettate, ad esempio f/11, come vi ho raccontato nelle recensioni dei due supertele super compatti Canon RF 600mm f/11 IS STM e Canon RF 800mm f/11 IS STM.
Internamente lo schema ottico è composto da 20 elementi in 14 gruppi, incluso un elemento Super UD (Super Ultra-low Dispersion, a dispersione super ultra bassa) e 6 UD, (Ultra-low Dispersion), per ridurre l’aberrazione cromatica assiale secondaria, massimizzando la nitidezza. I vetri hanno un rivestimento ASC (Air Sphere Coating), una pellicola sottile contenente biossido di silicio e aria, formata sopra il tradizionale rivestimento multistrato, per ridurre al minimo l’effetto flare e per migliorare il contrasto in situazioni di scarsa luminosità. Grande assente in questo schema ottico è un elemento in fluorite. Le lenti in cristallo di fluorite offrono la quasi totale eliminazione dell’aberrazione cromatica, generando immagini con un’ottima luminosità e livelli di contrasto e di risoluzione incredibili. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità purtroppo, la fluorite è un cristallo naturale complesso da lavorare e che necessita di un tempo di formazione molto lungo, specie per le dimensioni richieste in un super tele, di conseguenza si tratta di un vetro molto, ma molto costoso, presente solo nelle ottiche davvero eccellenti e, ahi noi, sicuramente non economiche. Probabilmente la scelta di Canon di non inserire un elemento così costoso dipende dal desiderio di offrire un teleobiettivo alla portata di tutte le tasche, ma da un obiettivo della prestigiosa linea L mi aspetto davvero il meglio, anche perché comunque parliamo di un’ottica che costa € 3.459,99.
Concludendo l’analisi dello schema ottico, l’elemento frontale e quello posteriore hanno un rivestimento al fluoro per resistere a sporco e macchie.
Tutti gli elementi sono azionati da una coppia di motori Dual Nano USM che offre un AF veloce, fluido e definito silenzioso, mentre un gruppo di elementi flottanti aumenta la versatilità, con una distanza minima di messa a fuoco incredibile di appena 0,9 m a 100mm e un ingrandimento massimo di 0.12x, che diventa 1.2m a 500 mm, con un ingrandimento di 0.33x, permettendoci quasi di ottenere foto macro. Questa distanza così ridotta è la seconda grande sorpresa che ci riserva quest’obiettivo, parliamo di numeri ben diversi dai 2 o 3 metri che solitamente caratterizzano questa tipologia di zoom.
Ritroviamo fortunatamente una caratteristica della linea L nella tropicalizzazione, Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM è infatti dotato di guarnizioni a tenuta di polvere e acqua, con un rivestimento termoisolante perfetto per accompagnarvi anche nelle condizioni più inaspettate, che si tratti di caldo oppure di freddo…Come la neve!
Lo stabilizzatore IS offre 5 stop di controllo, che diventano 6 quando lavora in sinergia con lo stabilizzatore integrato in fotocamere come Canon R5 e R6, permettendo di scattare immagini con un’ottima nitidezza compensando le vibrazioni introdotte da uno scatto a mano libera in tempi ben oltre il limite di sicurezza.
Ma ora vediamo brevemente tutte le caratteristiche di Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM in modo da averle tutte insieme a colpo d’occhio:
- Lunghezza focale: 100-500 mm
- Apertura massima: f/4.5- f/7.1
- Lamelle del diaframma: 9
- Angolo di campo: 24.4 – 4.9°
- Compatibilità Formato: Full Frame
- Struttura ottica: 20 elementi in 14 gruppi
- Rapporto di riproduzione: 0.33x
- Minima distanza di messa a fuoco: 0.9 m
- Stabilizzazione: 5 stop
- Dimensioni: 94 x 207 mm da chiuso
- Dimensione filtro: 77 mm
- Peso: 1370 g senza collare per treppiede e paraluce
- Tropicalizzazione: Si
Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM recensione: design e materiali
Sollevare Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM dalla sua scatola è emozionante. Sotto il barilotto bianco le promesse per un’ottica degna di nota ci sono tutte; il design è estremamente gradevole, caratterizzato da un barilotto liscio e ampio, piuttosto comodo da tenere in mano e ben bilanciato, risultando quindi perfetto per la fotografia wildlife. Gran parte dell’esterno è realizzata in plastica tecnica di alta qualità e metallo, il tutto ovviamente verniciato di bianco panna per evitare il surriscaldamento in un’ottica che probabilmente rimarrà molto tempo al sole. Il bianco utilizzato da Canon non è proprio bianco puro, è più un bianco “sporco”, per impedire di riflettere troppa luce. Per quanto capisca il motivo sottostante, ammetto di non adorare questo colore, fa sembrare più datata l’ottica, specie se un po’ sporca. Però capisco che non debba trattarsi di un oggetto di design bello da guardare, deve essere funzionale, e in questo riesce egregiamente.
Partendo dalla parte frontale, il primo anello che troviamo è la ghiera più larga, quella dello zoom. L’anello è formato da una superficie gommata che si muove con più o meno attrito, ma di questo ne parliamo fra un attimo. Servono circa 130 gradi di rotazione per passare da 100mm a 500mm, dove l’obiettivo misura 90 mm in più rispetto alle dimensioni da chiuso.
Sotto la ghiera troviamo l’indicazione delle lunghezze focali, incise sul barilotto e indicate da una sottile linea nera.
La ghiera successiva è un anello di regolazione di tensione che permette di bloccare l’obiettivo ad una determinata lunghezza focale oppure per cambiare la quantità di attrito che volete che abbia la ghiera dello zoom. L’estremità “Smooth” rende lo zoom più morbido, mentre “Tight” renderà il cambiamento più difficile. In ogni caso non è possibile bloccare completamente l’estensione dello zoom per un trasporto più sicuro, opzione della quale onestamente sento un po’ la mancanza.
Avvicinandoci alla fotocamera troviamo gli interruttori di controllo posti lateralmente a sinistra.
Il comparto della messa a fuoco è controllato da un limitatore di distanza per pre-indicare all’obiettivo a che distanza si presenta il nostro soggetto, permettendo una messa a fuoco più rapida e priva di distrazioni. Le opzioni fra le quali scegliere sono solo 2, da 3m a infinito oppure su tutta la distanza. Presente inoltre l’interruttore che permette lo switch tra messa a fuoco automatica e quella manuale.
Sotto a questi due controlli troviamo i due dedicati allo stabilizzatore, il primo è quello classico di accensione o spegnimento, mentre il secondo offre 3 differenti modalità di stabilizzazione. La modalità 1 corregge le vibrazioni in tutte le direzioni, la 2 è perfetta per fare panning o per le foto di auto o treni in movimento, correggendo le vibrazioni verticali, mentre la modalità 3 si attiva solo durante lo scatto (quindi non nel mirino!), per una stabilizzazione perfetta in caso di movimenti irregolari.
Il secondo anello in gomma nera è sottilissimo e controlla la messa a fuoco manuale, lo scorrimento è davvero fluido e un piacere sotto le dita, ma forse risulta un filo troppo morbido, il rischio è quello di superare il punto dove volevamo mettere a fuoco. Devo dire però che la messa a fuoco di quest’ottica è davvero affidabile, sono davvero pochi i casi in cui vi troverete a dargli un po’ di assistenza, come ad esempio il passaggio rapido tra un soggetto molto distante e uno in primissimo piano.
Il collare per treppiedi è rimovibile e offre una rotazione del corpo estremamente fluida, priva degli intervalli di 90 gradi che invece caratterizzano i super tele più costosi. Spesso è vantaggioso avere un anello per treppiede bloccato con un preciso incremento dell’angolo di 90°. Sebbene questo anello non abbia arresti a scatto per indicare queste posizioni, il collare ha linee indicatrici che possono essere allineate con una piccola tacca sulla parte superiore del barilotto dell’obiettivo, visibile solo ad un occhio attento.
Il piede per il treppiedi ha filettature da un quarto di pollice e 3/8 pollice, risulta un po’ corto per bilanciare correttamente il peso del corpo e per essere utilizzato come maniglia per il trasporto.
Quello che qualcuno fra voi probabilmente non sa è che, nel caso di un obiettivo con paraluce e collare del treppiede rimovibile, il peso indicato è riferito al corpo privo di questi elementi. Per questo motivo il peso totale dell’ottica sarà superiore di 261 grammi rispetto al peso dichiarato, arrivando ad un totale di 1631 grammi. Quasi a ridosso dell’innesto RF troviamo un anello di controllo bianco zigrinato. Tramite il menu della fotocamera potrete assegnare una funzione a questa ghiera, come la regolazione di ISO, tempo di scatto, l’apertura del diaframma oppure la compensazione dell’esposizione. Qualora vogliate utilizzarla nei video prestate attenzione, non è clickless ed è davvero molto rumorosa così vicina al corpo macchina. Ovviamente mandandolo in assistenza presso Canon questo anello può essere decliccato. Pagando, s’intende. Durante la mia esperienza l’ho trovato davvero troppo vicino al corpo macchina per essere di comodo utilizzo.
Il paraluce in dotazione è bianco, dotato di un meccanismo di blocco a pulsante e di una splendida finestra scorrevole per girare i filtri tipo il polarizzatore circolare o CPL. Ottima aggiunta Canon! Fate attenzione però, questa finestrella dopo un paio di utilizzi tende a perdere un po’ la solidità della chiusura, infatti in alcune occasioni ho notato che si è aperta da sola, vanificando parzialmente l’impiego di un paraluce dal momento che lasciava entrare della luce.
Lo standard del produttore è quello di includere anche la custodia morbida negli obiettivi serie L, in questo caso Canon LZ1328, di colore nero. Si tratta di una custodia ben costruita, protettiva e facile da usare, grazie all’apertura a doppia cerniera. Purtroppo LZ1328 contiene solo l’obiettivo, non è possibile riporvi anche la fotocamera. In fondo si tratta di una custodia, e non di uno zaino. Questo però è un grande svantaggio, dal momento che in wildlife è estremamente comodo poter trasportare l’obiettivo già innestato sulla fotocamera, per poterla estrarre al volo e riprendere una scena che si presenta improvvisamente davanti ai nostri occhi. L’altro inconveniente di montare un obiettivo sul campo è legato allo sporco che si potrebbe depositare sul sensore, ma in Canon non è un problema che si pone, data la tendina che si chiude in automatico sul sensore quando la fotocamera è spenta e che mi dà un brivido di gioia ogni volta che lo noto. Niente più sporco sul sensore! O almeno, un po’ meno.
Dopo aver esplorato bene questo obiettivo, è l’ora di montare Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM su Canon EOS R5 e vedere finalmente come si comporta in questa recensione!
Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM recensione: le prestazioni
È arrivato finalmente il momento di toccare con mano le prestazioni ottenute da questo obiettivo. Per comodità di consultazione le troverete suddivise in qualità d’immagine, autofocus, stabilizzazione e prestazioni video.
Qualità d’immagine
Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM ha ottime caratteristiche abbinate ad una escursione focale perfetta per un’ampia gamma di soggetti. L’ottima nitidezza e l’autofocus affidabile vi regaleranno immagini ottime. Un limite riscontrabile è però l’apertura del diaframma così ridotta che, in alcune occasioni, vi costringerà ad alzare notevolmente gli ISO e, peggio, vi offrirà risultati dove lo sfondo potrebbe non essere sfocato a sufficienza da risaltare al meglio il vostro soggetto.
Nitidezza
Nel complesso Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM è nitidissimo a quasi ogni impostazione. Accoppiando questa caratteristica alla messa a fuoco così ravvicinata, otteniamo uno strumento che permette di realizzare foto che sfiorano il macro, producendo risultati eccezionali e completamente inaspettati in un’ottica simile.
Andiamo ad esaminare i grafici MTF di Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM.
Se non siete esperti di MFT, stiamo parlando di grafici di Modulation Transfer Function (funzione di trasferimento della modulazione) che permettono di valutare in maniera oggettiva la nitidezza dell’ottica, basandosi sul contrasto fornito. Nel caso di un obiettivo zoom potete trovare due grafici, uno riferito all’estremità più wide dell’ottica (in questo caso 100 mm) e uno sul lato più tele (qui 500 mm).
Sull’asse verticale possiamo trovare il contrasto, che va da 0 a 1, quanto più è vicino a 1, maggiore è la nitidezza dell’ottica in esame. Sull’asse orizzontale invece è riportata la distanza in mm dal centro dell’immagine ai bordi, misurata in diagonale. Poiché si parla di un sensore full frame della diagonale di 44mm, troveremo riportati i valori da 0 a 22.
Come vedete, a tutta apertura (linea nera) Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM si comporta bene su tutto il range focale, con una leggera perdita di nitidezza ai bordi, maggiore a 100mm rispetto che a 500mm.
Chiudendo il diaframma invece (linea azzurra) potete notare quanto velocemente decada la qualità dell’immagine ai bordi, nuovamente mostrando una maggior qualità a 500 mm (f/51) rispetto a 100 (f/32), dove invece troviamo una migliore qualità al centro, anche se, ovviamente, non paragonabile a quella ottenibile a diaframmi più aperti. Onestamente però non sarei mai così tanto masochista da chiudere un obiettivo oltre valori intorno a f/11 o f/16, la diffrazione danneggerebbe moltissimo le vostre immagini.
Bokeh e profondità di campo
Quello che chiunque si potrebbe chiede davanti ad un’ottica f/7.1 è “ma il mio soggetto sarà sufficientemente separato dallo sfondo?”. Comprendo appieno la domanda e la condivido totalmente. Per questo motivo, durante la stesura di questa recensione di Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM, ho prestato particolare attenzione a due caratteristiche, la nitidezza e alla sua capacità di risaltare il soggetto. Un super tele genera una profondità di campo ridottissima rispetto ad un grandangolo, ed è questo che salva molte foto di wildlife realizzate con questo obiettivo.
Il bokeh è intenso, circolare e con uno sfocato particolare e molto bello, in grado di esaltare efficacemente il soggetto. A patto che esso si trovi ad una buona distanza dal resto dello sfondo. Quando il vostro animale è immerso nel suo contesto sarà veramente difficile farlo emergere in maniera efficace se ha dei colori simili allo sfondo. Il risvolto positivo è che la profondità di campo è perfetta per avere a fuoco l’interezza dei vostri soggetti più minuti, ad esempio a 500mm f/7.1 ad una distanza di 4 metri è di 2 cm.
Distorsione e vignettatura
La vignettatura è perfettamente corretta in automatico dai software di post produzione, ma già leggermente presente a f/7.1 come potete vedere nello scatto qui sotto. In realtà in molte foto di wildlife mi piace aggiungere una leggerissima vignettatura per risaltare il soggetto, ma ad aggiungerla dopo siamo sempre in tempo!

La distorsione è corretta automaticamente in camera, e non sarà visibile negli scatti finali. Se proprio ci impegniamo fotografando linee verticali e disattiviamo le correzioni automatiche nel software di post produzione potremo notare una leggerissima distorsione a cuscinetto (ossia quando le linee trasversali esterne tendono a piegarsi verso l’interno) più evidente a 500mm. Ma nella realtà non credo che molti di voi si delizieranno nel riprendere muri di mattoni o fogli a quadretti. Ok, il mondo è bello perché è vario, ma se volete inventare la brick-photography magari indirizzatevi verso altre ottiche.
Resa del colore
I colori offerti da questo super tele sono davvero eccezionali, estremamente naturali. Questa è una caratteristica ricercata in ogni ottica, ma ancora di più in quelle create per la fotografia wildlife, dove lo scopo è documentare e rappresentare la natura nel modo più fedele possibile.
Ghosting e flare
La presenza di uno schema ottico composto da molti elementi, 20 per la precisione, ci fa già supporre che la presenza di flare sarà massiccia, dal momento che questo fenomeno si crea quando un raggio di luce si riflette troppe volte sulle lenti interne. Nonostante il rivestimento ASC (Air Sphere Coating) miri a ridurlo, troviamo comunque una leggera diminuzione di contrasto e saturazione quando la luce colpisce in maniera diretta l’elemento frontale dell’ottica. Se in fotografia ritrattistica il flare è un effetto spesso voluto e ricercato, in fotografia wildlife non fornisce lo stesso look artistico, quindi se possibile cercate di montare sempre il paraluce e di non inquadrare mai una fonte di luce forte.
Autofocus
Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1L IS affida la messa a fuoco a 2 motori Nano-USM, con un risultato automatico preciso e nel complesso silenzioso. Se la silenziosità della messa a fuoco è fondamentale per un videomaker, un fotografo spesso può permettersi di ignorare questa caratteristica. In fotografia wildlife però l’autofocus è una cosa imprescindibile, deve essere veloce e reattivo perché i soggetti si muovono velocemente ed imprevedibilmente e deve essere silenziosa, per non spaventare gli animali selvatici.
Anche l’affidabilità dell’autofocus di Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM è incredibile, anche perché durante la mia recensione è stato supportato dalla messa a fuoco di Canon R5, una fotocamera che è il sogno di ogni appassionato di wildlife. Soggetti piccoli nel frame, soggetti in movimento rapido e non prevedibile? Nulla sembra un problema per questo obiettivo. Le uniche situazioni nelle quali ho trovato un po’ di incertezza sono quando desideravo passare da una messa a fuoco molto ravvicinata a un soggetto più distante.
Stabilizzazione
Le prestazioni di stabilizzazione sono incredibili, potrete permettervi di utilizzare questo obiettivo anche a mano libera con tempi di scatto considerati lunghissimi su una lunghezza focale come questa, arrivando tranquillamente a 1/100 s. Abbinando quella dell’obiettivo a quella offerta dal corpo macchina, 6 stop di stabilizzazione sono davvero un buon numero in wildlife, anche tenendo conto del fatto che un diaframma massimo di f/7.1 spinge inevitabilmente ad alzare gli ISO o ad allungare i tempi. Se i vostri soggetti sono fermi immobili non abbiate paura, allungate i tempi per risultati ottimi.
Prestazioni video
I videomaker trarranno sicuramente vantaggio da un focus breathing quasi inesistente e dall’autofocus nel complesso silenzioso durante l’uso standard. Nelle brevi clip che ho girato durante la stesura non ho mai captato il rumore della messa a fuoco con i microfoni interni al corpo macchina.
Quello che viene captato a volte in condizioni di assoluto silenzio è quello provocato dallo stabilizzatore, presente anche quando l’IS è spento.
Come ho già detto nel paragrafo dedicato al design e ai materiali, l’anello di controllo personalizzabile è rumorosissimo e danneggerebbe sicuramente il girato.
Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM recensione: a chi è adatto
Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM offre una bella escursione focale e coniuga bene prestazione e peso. Il prezzo richiesto per l’acquisto non è proprio basso, ma in linea con un teleobiettivo della linea L. Risulta perfetto per gli appassionati di fotografia wildlife e sportiva e per le famiglie che cercano un obiettivo per immortalare la crescita (sportiva e non) dei loro figli.
Se state cercando un’ottica per riprendere sport che si svolgono al buio, questa vi costringerà ad alzare troppo gli ISO, generando foto che potrebbero essere troppo rumorose per mantenere la velocità di scatto necessaria per fermare un’azione dinamica.
Se invece preferite ritrarre qualche animale selvatico in un’oasi vicino casa oppure cercate un compagno di escursione leggero che non vi faccia venire un’ernia e disponete di un buon budget, Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM sarà il vostro prossimo migliore amico, regalandovi immagini ottime.
Lo consiglio senza riserve invece a tutti coloro che possiedono fotocamere APS-C come Canon R7, dove il fattore di crop lo trasforma in un’ottica davvero spaziale.
Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM recensione: le alternative
Al momento della stesura della recensione, Canon non fornisce nessuna opzione zoom in grado di raggiungere i 500 mm nativamente.
Le alternative non sono molte, la prima è certamente Canon EF 100-400mm f/4.5-5.6 L IS USM II, al quale dovrete aggiungere l’adattatore e un extender 1.4x per arrivare a 560mm. Il costo totale è circa pari a quello richiesto da RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM.
Rimanendo sullo stesso range focale possiamo passare ad un’ottica nativa per RF, ossia Canon RF 100-400mm f/5.6-8 IS USM, al quale comunque dobbiamo aggiungere l’extender, generando però un obiettivo con apertura massima di diaframma di f/6.3-f/11.
Se invece i soldi non sono un problema, potete andare su tutt’altra fascia di prezzo e di prestazioni, tornando ad un obiettivo con innesto EF come Canon EF 200-400 f/4L IS 1.4x. Splendido obiettivo, luminoso e ultra nitido, che però costa € 13.200.
Sugli obiettivi fissi invece posso proporvi un’alternativa in grado di raggiungere i 500mm senza bisogno di extender. Sto parlando di Canon EF 500mm f/4 L IS II USM, un’ottica davvero incredibile fuori produzione dal 2021 che però è possibile trovare ancora presso i rivenditori o cercare nel mercato dell’usato. Purtroppo questo non è l’unico però, pesa più di 3 chili e, soprattutto, costa € 10.075,00.
Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM recensione: galleria d’immagini
Ecco la galleria che comprende le immagini che ho realizzato durante la stesura di questa recensione, montando Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM su Canon R5. In alcuni casi ho impiegato anche l’extender RF 1.4x.
Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM recensione: conclusioni
In questa recensione Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM si è dimostrato un buon alleato per i fotografi appassionati di fotografia wildlife che utilizzano le mirrorless Canon. Sicuramente aiutato dal fatto che non ci siano valide alternative, questo zoom tele offre standard elevati di costruzione, una stabilizzazione e una qualità d’immagine perfetti per risultare allettante a tutti gli amatori. La versatilità delle lunghezze focali lo rende perfetto per tantissime situazioni diverse, e la stabilizzazione compensa egregiamente tempi di scatto ben più lunghi dei classici tempi di sicurezza.
La messa a fuoco è un grande punto di forza di questo obiettivo, rapida, nel complesso affidabile e con una distanza minima di operatività impensabile vi permetterà di immortalare dettagli che non vedete ad occhio nudo. Se autofocus e stabilizzazione sono eccellenti, devo però dire che in ciò sono sicuramente aiutati da fotocamere come Canon R5 che difficilmente sbagliano un colpo, dal momento che R5 è riuscita ad ottenere risultati strabilianti anche con Canon RF 600mm f/11 IS STM e Canon RF 800mm f/11 IS STM, di ben differente fascia di prezzo.
I risvolti negativi sono l’apertura massima incredibilmente piccola su un teleobiettivo di serie L e la compatibilità con gli extender RF solo parziale. Sicuramente si tratta di sacrifici fatti nel tentativo di mantenere lo zoom compatto, ma da un obiettivo Canon serie L del prezzo di 3.560 € mi aspettavo una spinta in più, anche in termini di qualità di scatto. La domanda che mi pongo è se in quest’ottica quello che si paghi maggiormente sia la trasportabilità e il fatto che sia l’unico obiettivo RF in grado di raggiungere i 500 mm nativamente, piuttosto che la qualità.
Con un’apertura massima di f/7.1 a 500mm avrete bisogno di tanta luce per congelare al meglio l’azione che state osservando, oppure di una fotocamera in grado di reggere bene gli ISO che inevitabilmente dovrete alzare per mantenere un tempo di scatto rapidissimo. Nelle situazioni di luce più favorevoli, Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM regala immagini degne di nota, perfette per ogni amatore che cerca uno zoom in grado di fornire un ottimo bilanciamento tra peso e qualità ottica.
Per maggiori informazioni su questo super tele vi invitiamo a visitare il sito del produttore a questo indirizzo.
Recensione in breve
Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM
Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM è un teleobiettivo zoom che offre una splendida escursione focale a fotografi sportivi e di wildlife che non disdegnano anche qualche ritratto occasionale. L’estrema versatilità è abbinata ad un’ottima nitidezza su tutto il range e una distanza minima di messa a fuoco di appena 90 cm, perfetta anche per qualche piccola macro. Le massime aperture non estreme lo rendono più adatto a condizioni di luce intensa, ma la portabilità incredibile lo rende un buon alleato per tutti gli amatori che non necessitano di un’ottica troppo luminosa.
PRO
- Compatto e leggero
- Gamma di lunghezza focale versatile
- Messa a fuoco automatica eccezionale
- Minima distanza di messa a fuoco di 90 cm a 100mm
- Eccellente controllo delle aberrazioni e ridotto focus breathing
CONTRO
- Prezzo un po’ troppo elevato
- Diaframma massimo di f/7.1 a 500mm
- Non completamente compatibile con gli extender
- Piedino per treppiedi non ergonomico