Arsenio Lupin, spostati: presso l’hotel Château Laurier Hotel di Ottawa è stato rubato un ritratto di Winston Churchill, sostituito poi con un falso. Ricostruiamo gli eventi che hanno portato al furto, cercando di fare chiarezza.
Churchill ritratto rubato: il ladro di ritratti
Il furto è stato commesso, ma non si sa quando. L’originale è scomparso, sostituito da un falso. Chi sarà stato?
Partendo da queste informazioni, ci sarebbero tutti i presupposti per dare vita a un grande giallo letterario. In questo caso, però, non ci troviamo in qualche romanzo di genere capace di far sgranare gli occhi ai lettori, anzi: ci troviamo al Château Laurier Hotel di Ottawa, luogo in cui è sparito uno dei ritratti più famosi di Winston Churchill realizzato da Yousuf Karsh e chiamato “Il leone ruggente”. Tanto famoso, cari lettori, da comparire persino sulla banconota da 5 sterline della Banca d’Inghilterra. Ma come è avvenuto l’illecito?
La fotografia ritratto di Churchill è rimasta appesa in hotel per ben 24 anni, luogo in cui anche Karsh ha vissuto per 18 anni con sua moglie. Come riportato da più fonti, un dipendente della dimora ha notato qualcosa che non andava nell’immagine appesa: la cornice non corrispondeva agli altri ritratti presenti nella stanza (anch’essi tutti realizzati da Yousuf). In seguito al consulto con Jerry Fielder, sovrintendente della tenuta di Karsh, il ritratto si è rivelato un falso. “Ho visto quella firma per 43 anni, quindi mi ci è voluto un secondo per capire che fosse stato sostituito“, ha dichiarato Fielder.
L’hotel, che ospita alcune immagini realizzate dal fotografo come collezione permanente, si è detto profondamente rammaricato per l’accaduto, con la speranza che gli organi di polizia possano far luce sul fatto. Al momento non è chiaro quando il ritratto sarebbe stato rubato, anche se la finestra temporale, su analisi della proprietà di Karsh, colloca il furto tra il 25 dicembre 2021 e il 6 gennaio 2022.
“Vorrei che chiunque l’abbia preso me lo restituisse, ma non credo che accadrà”.
Churchill ritratto rubato: conclusioni
Una storia davvero degna del miglior libro giallo, anche se qua si parla di realtà e un furto di questa portata non può lasciare indifferenti. Il pezzo è originale, unico, e perderlo significa anche perdere una parte di sé (sfido qualsiasi collezionista a dire il contrario). Nel frattempo che le autorità cercheranno di fare luce sull’accaduto, gli altri ritratti sono stati rimossi dall’hotel.
Voi chi pensiate possa essere stato?