Arriva un momento, nella lunga e complicata vita di un fotografo amatoriale, in cui si capisce che è ora di smettere di scattare completamente in automatico e provare a farlo in manuale, prendendosi il controllo totale della situazione e dei vari parametri di scatto. Quando si inizia a fotografare è normale utilizzare la fotocamera in un certo modo ma, se volete veramente migliorare e diventare dei bravi fotografi, è essenziale che impariate a farlo gestendo tutto con la vostra testa e non lasciando alla macchina la facoltà di scegliere per voi come impostare la resa dell’immagine. Se siete arrivati in questo articolo è perché vi sentite pronti ad imparare e fare il grande salto, con però una domanda fissa nella vostra testa: come usare la reflex in manuale? Non preoccupatevi, ci siamo qui noi di FotoNerd che, attraverso questa guida, vi spiegheremo passo per passo come realizzare grandi scatti senza la modalità automatica.
Come usare la reflex in manuale: introduzione
Perché dovrei scattare in manuale e rinunciare alla comodità dell’automatico? Questa domanda, assolutamente lecita, mi è stata posta tantissime volte. Stando in diversi gruppi di fotografia, e confrontandomi quotidianamente con tantissimi fotografi con background differenti, posso assicurarvi che è uno dei quesiti che ci si pone maggiormente quando si è agli inizi. Normalmente, ed è una cosa naturalissima, quando si acquista la prima macchina fotografica, reflex o mirrorless che sia, si parte in quinta con la modalità automatica e lasciando tutti i parametri in mano al processore della stessa. Questa cosa non è assolutamente sbagliata, ma nella vita di un fotografo amatoriale arriva per forza di cose quel momento in cui ci si stanca di affidarsi alla fotocamera e si vuole passare allo step successivo: fare tutto con la propria testa. Come usare la reflex in manuale è la nostra dettagliata guida che vi accompagnerà passo per passo nel processo di apprendimento alla fotografia manuale, nonché ad avere il controllo assoluto su ogni parametro della macchina fotografica quali il diaframma, la sensibilità ISO e il tempo di esposizione.
Come sempre, nelle nostre guide, ci teniamo ad essere precisi e il più esplicativi possibile. Darvi una mano è importante perché sappiamo bene quanto non sia facile iniziare a fotografare in manuale. Come lo sappiamo? Vi svelerò un segreto: anche noi, come voi, abbiamo vissuto questo passaggio. Nessuno nasce imparato, come si suole dire al giorno d’oggi, e tutti noi compiamo un processo di apprendimento che dura del tempo. Quindi mettetevi comodi, se volete tenete anche la macchina fotografica tra le mani e accarezzatela di tanto in tanto, che si parte!
Come usare la reflex in manuale: la trinità
La prima cosa che dovete fare è accendere la macchina fotografica… sto scherzando dai, sorridiamo un po’. A parte le tristi battute che ultimamente mi vengono e non so nemmeno il perché, ci sono degli elementi fondamentali che dovete imparare e conoscere a menadito per capire come usare la reflex in manuale. Questi tre fattori sono il diaframma fotografia, la sensibilità ISO fotografia e il tempo di esposizione. Prima di spiegarvi dettagliatamente cosa sono e su cosa influiscono quando vengono modificati, ci tengo a dirvi questo: ognuno di noi ha un processo di apprendimento diverso, quindi non preoccupatevi se inizialmente non capirete bene tutti i passaggi e farete fatica a capire come usare la reflex in manuale. Tutto questo è normale, l’importante è non abbattersi e perseverare perché solo così si potrà tagliare la linea del traguardo.
Il diaframma, in fotografia, è un meccanismo, con una forma circolare e posto a metà tra la lente frontale e quella posteriore di un obiettivo fotografico, contraddistinto da un’apertura (denominata con la lettera F). Questa apertura, quando viene modificata, cambia la profondità di campo dell’immagine e quindi la resa effettiva. Per farvi un esempio chiaro: più ampio è il valore di f (quindi, mettiamo caso f/1.4) più facile sarà per voi ottenere una fotografia con un bel sfocato e che riesca a risaltare il soggetto staccandolo dal contesto. Contrariamente, andando a chiudere questo valore si avrà una profondità di campo del tutto differente e, più si salirà, più elementi della scena saranno a fuoco. Chiudere ed aprire il diaframma influenza anche la quantità di luce che entra nella macchina fotografica: chiudendolo entrerà meno luce, aprendolo invece ne passerà di più.
La sensibilità ISO, invece, regola il livello di illuminazione che entra nel sensore fotografico. Ma come, Luca, anche il diaframma regola la luce in entrata. Esatto, ma in quel caso è una conseguenza indiretta mentre questo è un valore che agisce esclusivamente sulla luce. Per capire come usare la reflex in manuale è essenziale che capiate come questi tre valori agiscano insieme, ed è per questo motivo che li chiamo trinità (anche se il termine giusto e da fotografi pro è “Triangolo dell’esposizione“). Alzare la sensibilità ISO aumenta la luce in entrata e vi permette di scattare in condizioni dove la luce manca, ma c’è una controindicazione: alzare questo valore porterà un deterioramento dell’immagine con l’apparizione della cosiddetta grana fotografica, e a certi valori il risultato sarà pressapoco inutilizzabile. Quindi, perché ci permettono di alzare gli ISO ma non fino ad un certo punto? Ci arriviamo tra un paio di minuti.

Il terzo elemento da comprendere per capire come usare la reflex in manuale è il tempo di esposizione (chiamato anche tempo di scatto), ossia la velocità con cui la macchina fotografica scatta. La comprensione di questo elemento è un punto cardine per capire come fotografare, ed esprime la quantità di luce che raggiunge il sensore in un determinato lasso temporale. In poche parole, agendo in correlazione con gli altri due fattori, indica il tempo che l’otturatore della macchina fotografica resta alzato permettendo l’ingresso della luce dall’obiettivo. Andiamo, come sempre, di esempi: più il tempo di scatto sarà veloce (es. 1/3200) più facile sarà per voi “congelare” il soggetto e evitare il micromosso. Più sarà lento (es. 1/15), più luce entrerà nel sensore e avrete possibilità di ottenere degli effetti particolari. Attenzione: scattare a tempi di scatto lenti, come quello appena citato, è difficile e si riesce a farlo esclusivamente o con il miglior treppiede per foto o con delle fotocamere molto performanti dotate di uno stabilizzatore d’immagine interno che attenui i vostri movimenti. Lo so che siete convinti di avere le mani ferme e salde, ma fidatevi: micro movimenti li facciamo tutti e scattare a 1/15 senza un supporto è praticamente impossibile. Altra cosa molto importante da ricordarsi è il tempo di sicurezza: normalmente, per evitare il mosso, è importante scattare ad una velocità dell’otturatore almeno doppia rispetto alla lunghezza focale montata: utilizzando un 50mm, per esempio, è consigliabile non scendere sotto 1/100 di tempo a meno che non usiate appunto supporti come un treppiede.

La cosa più importante da capire è che questi tre fattori, chiamati appunto triangolo dell’esposizione, agiscono reciprocamente l’uno sull’altro: se chiuderete il diaframma per avere più parti della scena a fuoco dovrete per forza di cose alzare gli ISO o abbassare i tempi di scatto, se scattate a 1/3200 entrerà meno luce e di conseguenza dovrete aprire di più il diaframma o alzare la sensibilità ISO. Vedete? Fattori che agiscono reciprocamente e, insieme, vi permettono di ottenere il risultato finale. Comprendo, e lo dico seriamente, che tutte queste nozioni possano sembrarvi difficili da apprendere all’inizio e la confusione possa regnare sovrana, ma è più facile di quanto pensiate. Dopo un po’ di volte che sbatterete la testa e otterrete dei risultati non soddisfacenti le cose inizieranno a migliorare e voi inizierete a comprendere meglio come usare la reflex in manuale. Quando mi chiedono quanto tempo ci voglia ad imparare io rispondo sempre così: “Cambia da persona a persona, ma non è importante in quanto ci si arriva è importante arrivarci”. Quindi non abbiate fretta, state calmi e fotografate; non esiste modo migliore per apprendere, nemmeno leggere duecentomila libri vi migliora tanto quanto continuare a fotografare senza sosta. E ve lo dico io che di libri sulla fotografia ne leggo a tonnellate.
Come usare la reflex in manuale: l’esposizione e il bilanciamento del bianco
Una volta che avete capito come funzionano i tre fattori cardine per fotografare in manuale, arriva il momento di comprendere l’esposizione di una fotografia. Detta in parole povere e semplici, l’esposizione corretta è il giusto bilanciamento del triangolo sopracitato al fine di ottenere un’immagine il più fedele possibile alla realtà per quanto concerne l’illuminazione. Come si capisce? Tutte le macchine fotografiche hanno un esposimetro interno, rappresentato da una riga con dei numerini al cui centro spunta uno 0, che vi dice quando la fotografia è correttamente esposta. Essere sullo 0 equivale ad avere un’immagine quanto più fedele alla realtà ritratta, anche se a volte l’esposimetro interno non è preciso come uno esterno (che sono acquistabili e possono darvi dei valori maggiormente precisi della lettura della luce). So quale è la domanda che vi state ponendo in questo momento: “Bisogna sempre esporre correttamente l’immagine?”, la risposta è: dipende. Perché dico così? Perché la fotografia è personale e non esiste, in termini stretti, un giusto e uno sbagliato; esistono i punti di vista, il “come” si vuole raccontare qualcosa. Ci sono fotografi che fotografano sottoesposti perché è il loro stile, altri che sovraespongono l’immagine per poi recuperarla in post produzione. Tutto è relativo, ma attenzione che questo non significa che non sia necessario imparare ad esporre correttamente: le regole si possono infrangere quando le si conosce a menadito, anche perché se no sarebbe un “sparare a zero” sperando nella fortuna.
Il bilanciamento del bianco è un altro valore che determina la veridicità di una fotografia rispetto al contesto in cui è stata scattata. Abbiamo scritto una guida molto approfondita a riguardo, che potete consultare quando volete, ma vi basti sapere che spesso il calcolo delle fotocamere sul calore della luce presente è sbagliato e regolare il bilanciamento nel modo corretto è essenziale se volete ottenere un risultato fedele. Come vi spieghiamo all’interno della guida, scattare in un formato grezzo come il RAW vi permette di soprassedere questo fattore perché in post produzione potrete andare a modificarlo a vostro piacimento, mentre ottenendo immagini con un formato compresso come il JPG diviene più difficile farlo successivamente senza deteriorare l’immagine. Anche qui, come per l’esposizione, la scelta è relativa: volete ottenere un risultato il più fedele possibile alla realtà? Bilanciate nel modo corretto. Cercate di creare un effetto particolare, come per esempio il mare d’inverno anche se è estate? Fate in modo che le tonalità virino sul freddo. Tutto è relativo in fotografia, ma bisogna avere coscienza di quello che si sta facendo.
Per migliorare il bilanciamento del bianco in fase di scatto e non lasciarlo fare alla macchina fotografica (che comunque al giorno d’oggi hanno un tasso di precisione molto elevato), potete sfruttare un colorchecker, strumento molto utilizzato che vi permetterà di regolare al meglio la tonalità della scena che state inquadrando basandovi sulla scala di colori su di esso raffigurata.


Come usare la reflex in manuale: il formato di scatto
Essendo una guida su come usare la reflex in manuale, analizzeremo i due formati principali quando si fotografa: il RAW e il JPG. Il primo è un formato di registrazione dei dati grezzo che non applica nessun tipo di compressione e quindi vi permette di avere dei file di qualità superiore ma che necessitano, per forza di cose, di essere elaborati al pc ed essere esportati in un altro formato; infatti, il RAW, non è utilizzabile ne online ne per la stampa, e a primo impatto può sembrare anche peggiore del JPG. Perché questo? Semplicemente, come vi ho detto poco fa, è un “contenitore” di informazioni che necessita di un processo di sviluppo per tirare fuori tutti i dati raccolti. Scattare in questo modo vi permetterà di avere il massimo della qualità, a patto di scendere a compromessi con il peso dei file e il fatto che vadano lavorati. In molti contesti si ha il compito di consegnare il prima possibile gli scatti, o magari non si ha semplicemente voglia di post produrli, ed è li che entra in gioco il formato JPG. Essendo una registrazione compressa, fotografare in questo modo vi permetterà di avere un’immagine finita già subito dopo lo scatto, ma che non potrete andare a toccare in nessun modo. Non è vietato, ma qualsiasi modifica apportata su un file JPG finisce per deteriorarne incredibilmente la qualità. I margini di errore in questo formato sono praticamente assenti, ed è una delle motivazioni che mi spinge a consigliarvi di scattare quanto più possibile in RAW oltre al fatto che, una volta capito come lavorarli, il risultato generale sarà infinitamente superiore.
Come usare la reflex in manuale: i generi fotografici
Io sono fermamente convinto che ogni genere fotografico abbia le sue regole, tanto quanto però questa sia una bugia. Non sto impazzendo, è lo stesso discorso di prima: se si vuole fare fotografia ritrattistica e si vuole ottenere un effetto bokeh (sfocato) si devono rispettare dei parametri, ma non è vero che tutte le fotografie di ritratto devono essere fatte in questo modo. Andiamo ora ad analizzare i vari generi fotografici con delle indicazioni generali, quindi di massima, su come impostare la macchina fotografica.
Fotografia di ritratto: un genere che si può affrontare impostando la macchina fotografica in tanti modi diversi. Se si vuole ottenere un bel effetto sfocato bisogna impostare il diaframma il più aperto possibile, tenendo magari dei tempi di scatto di sicurezza nel caso il soggetto si muovesse. Contrariamente, soprattutto in studio, si tende ad utilizzare un diaframma molto più chiuso e abbinare alla macchina fotografica un flash. Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare la nostra guida sulla fotografia ritrattistica.
Street Photography: la fotografia di strada ammalia da sempre gli appassionati di fotografia, ed è un genere a cui ci si può applicare in tanti modi diversi. Come usare la reflex in manuale in street? Dipende da voi. Generalmente, la “regola base” afferma che la fotografia di strada vada affrontata con un diaframma chiuso almeno da f/5.6 in su perché si ha la necessità di immortalare il soggetto all’interno di un contesto. Anche qui, ovviamente, è molto personale e soggetto allo stile che voi volete ottenere. Volete imparare a fare Street Photography? Consultate la nostra guida.
Still Life: in questo genere fotografico è importante mettere in evidenza il soggetto/oggetto che state immortalando, che sia un hamburger un vaso di fiori. Giocare con la luce è fondamentale tanto quanto utilizzare bene la composizione fotografica, e anche qui si tende a chiudere il diaframma per avere tutto a fuoco (tranne se si volesse imprimere un dettaglio particolare).
Fotografia di paesaggio: la paesaggistica è un genere fotografico che richiede un’apertura del diaframma molto chiusa e, spesso, dei tempi di scatto abbastanza lunghi. Avere tutto nitido è essenziale per raccontare un luogo e utilizzare dei tempi lenti con montato un filtro ND sulla macchina fotografica vi permette di ottenere degli effetti molto particolari e ricercati (avete presente quando l’acqua delle cascate sembra seta?).
Astrofotografia: un genere fotografico molto amato e difficile da padroneggiare, che richiede attrezzatura specifica e una forte preparazione sul lato tecnico. Realizzare questa tipologia di scatti è complesso quindi vi invitiamo a leggere la guida dettagliata sulla fotografia notturna che ha scritto Ricky, contenente tutte le informazioni necessarie ad affrontarla.
Fotografia sportiva: per fotografare una partita di calcio o una gara di moto è importante utilizzare dei tempi di scatto molto veloci per evitare il micromosso e congelare il soggetto. Scattare con l’otturatore impostato per esempio a 1/3200 vi permetterà di inchiodare il momento e non avere nessun problema, anche se dovrete scendere a compromessi con la sensibilità ISO e giocare con l’apertura del diaframma.
Reportage: un genere troppo vasto, dato che spazia dalla street alla ritrattistica, quindi è impossibile dirvi come impostare la macchina fotografica. Dipende dalla situazione, dalle condizioni di scatto, dal risultato che si vuole ottenere. Un reportage è lungo, complesso e deve tenere uno stile riconoscibile, quindi l’unico consiglio che mi sento di darvi in questo specifico campo è quello di tenere un timbro stilistico continuo e non continuare a variare impostazioni e stile compositivo.
Come usare la reflex in manuale: conclusioni
Siamo arrivati alla fine di questa guida su come imparare ad usare la reflex in manuale. Come avete visto, ci sono delle regole base che bisogna conoscere e ammaestrare per scattare nel modo corretto fino a che sarete talmente preparati da poter soprassedere su certi elementi e spaziare con la creatività. Ci terrei, in conclusione, a darvi un consiglio a riguardo: la creatività, la vostra immaginazione e la vostra idea di fotografia, sono le vostre armi più potenti. Non esiste niente di giusto e niente di sbagliato, esistono visioni differenti. Quindi, e qui ci salutiamo, imparate le basi e poi trovate la vostra strada, il vostro timbro e il vostro occhio autoriale. Questo, fidatevi, farà tutta la differenza del mondo.