Spesso molti fotografi principianti, ma anche professionisti, non conoscono tutte le funzioni di cui è provvista la loro macchina fotografica, magari perché per l’utilizzo che ne fanno sono inutili, oppure perché non sanno nemmeno che è presente quella determinata funzione. Una caratteristica che spesso non è di facile comprensione per i principianti, e che viene anche snobbata dai professionisti, è la compensazione dell’esposizione. Ma a cosa serve questa funzione? Qual è il suo scopo? Scopriamolo in questa guida.
Compensazione dell’esposizione: cos’è e come funziona
Le macchine fotografiche sono ormai piene di funzioni più o meno utili. Alcune possono semplificare il lavoro, altre permettono di essere più creativi, mentre altre ancora in alcuni casi sono inutili e fanno perdere tempo. Che voi siate professionisti o principianti, il primo consiglio è quello di leggere sempre il libretto delle istruzioni della vostra macchina fotografica, perché spesso si possono scoprire caratteristiche di cui non si sapeva nemmeno l’esistenza. Conoscere a fondo il mezzo che si sta utilizzando è molto importante, perché alcune funzioni possono semplificare il lavoro. Molto spesso capita di sentire utenti che si credono dei “professoroni” dire cose senza senso tipo “un bravo fotografo scatta solo in manuale“, oppure “se sei un professionista non utilizzi automatismi“. Niente di più stupido! Viviamo in un’era in cui la tecnologia può aiutare i fotografi in tantissimi modi, quindi perché non approfittare di questi piccoli aiuti? Certo bisogna comunque sapere cosa si sta facendo, ma non lo si deve fare per forza in manuale. Certamente scattare in manuale sapendo ciò che si fa con certezza costituisce un punto a proprio vantaggio, tuttavia, come spiegato, per alcune esigenze può essere più giusto sfruttare alcune delle funzioni semi-automatiche specifiche.
Tutto questo preambolo per introdurvi nel tema principale di questa guida: la compensazione dell’esposizione, la quale è inutile se si scatta in manuale. Se siete agli inizi dovete avere ben in mente cos’è l’esposizione, quindi se ancora non l’avete fatto vi suggeriamo di leggere la nostra guida dedicata al triangolo dell’esposizione. All’interno di quella guida è possibile capire bene cos’è il diaframma fotografia, il tempo di esposizione e la sensibilità iso fotografia. Per gestire questi parametri in modo totalmente manuale bisogna utilizzare la modalità manuale della propria macchina fotografica. Solitamente per attivarla basta spostare la ghiera dei programmi sulla lettera “M”. Le fotocamere che permettono di utilizzare questa modalità sono tutte le fotocamere reflex, la maggior parte delle mirrorless e le fotocamere compatte e le fotocamere bridge dalla fascia media in su. Sulla stessa ghiera sono però presenti altri modalità di scatto, le cosiddette modalità semi-automatiche. Praticamente, in base alla modalità che viene scelta dall’utente, la fotocamera gestisce uno o più parametri, mentre il fotografo ne gestisce altri. Quando si utilizzano questi automatismi si può incorrere in alcuni problemi per quanto riguarda l’esposizione che viene misurata dalla fotocamera. Si possono utilizzare diverse modalità di misurazione esposizione per cercare di evitare questo problema, ma in molti casi non basta. Per questo è molto importante la compensazione dell’esposizione.
Quando si utilizzano degli automatismi, come già detto, la fotocamera è responsabile dei settaggi di alcune impostazioni, quindi l’utente non può modificarli. Se quindi si sta scattando una foto ad un soggetto in controluce, o in una situazione di forte contrasto, l’esposizione che sceglierà la fotocamera potrebbe non essere esatta. Se ad esempio scattiamo una foto ad un soggetto con alle spalle un tramonto la fotocamera farà molta fatica a decidere cosa esporre al meglio. Si potrebbe avere un’esposizione perfetta del paesaggio ma avere un soggetto completamente nero, oppure al contrario si potrebbe avere un soggetto perfettamente illuminato ma con uno sfondo completamente bianco e bruciato. Non è però il fotografo a decidere cosa deve essere esposto bene all’interno del fotogramma, ma sarà la fotocamera, quindi non è detto che il risultato sia quello desiderato. Ed è qui che la compensazione dell’esposizione ci viene in aiuto: spostando la compensazione l’utente può decidere di aumentare o diminuire l’esposizione, così da far capire alla fotocamera che dovrà cambiare le impostazioni che sta gestendo in modo da ottenere il risultato desiderato dal fotografo. Nella foto che potete vede qui sotto è stata utilizzata la modalità semi-automatica con priorità di diaframma, quindi l’unico parametro sulla quale si aveva il controllo era l’apertura del diaframma. La fotocamera, quindi, non avrebbe mai esposto nel modo migliore la parte illuminata della foto, ma avrebbe cercato di ottenere una foto con luci e ombre il più possibile equilibrate. Spostando la compensazione verso i valori sotto lo zero (in questo caso -3) la fotocamera ha cambiato tempo di esposizione e valori ISO in modo da sottoesporre la foto, ottenendo così questo risultato.
Compensazione dell’esposizione: come si utilizza
Abbiamo quindi visto a cosa serve la compensazione dell’esposizione e in quali casi torna utile, ma come si utilizza? Tutte le macchine fotografiche che dispongono della modalità manuale, e quindi delle modalità semi-automatiche, integrano questa funzione. Come prima cosa bisogna quindi utilizzare una modalità semi-automatica, non importa quale, è solo una questione di gusti o di necessità. Nella fotografia sportiva, ad esempio, molti preferiscono utilizzare la priorità di tempi, in quanto vogliono gestire il tempo di scatto e lasciano alla fotocamera la scelta del valore del diaframma. Molti altri invece utilizzano la priorità di diaframmi per la street photography. Non ci sono delle regole, quindi trovate l’impostazione che vi viene più comoda. Una volta selezionata la modalità di scatto siete pronti a cambiare la compensazione. Alcune fotocamere sono dotate di un tasto che permette di modificare i valori dell’esposizione, altri modelli, invece, presentano una ghiera dedicata a questa caratteristica, la quale permette delle modifiche molto più veloci. Solitamente si tratta di modelli che vanno dalla fascia media alla fascia top di gamma, quindi non è presente solo su modelli molto costosi. La compensazione in quasi tutti i casi va da -3 a +3 stop di esposizione, ma su alcuni modelli è possibile avere dei valori più alti, tipo -5 +5.
Le reflex dispongono di un tasto dedicato, in quanto spesso sono presenti “ghiere tuttofare”, mentre per quanto riguarda le mirrorless, le compatte e le bridge, in alcuni casi, è presente una ghiera dedicata nella parte superiore del corpo macchina. Non importa quale sistema è disponibile, in tutti i casi il risultato è lo stesso.
Compensazione dell’esposizione: conclusioni
Dopo aver capito cos’è e come funziona la compensazione dell’esposizione possiamo quindi trarre delle conclusioni. Attenzione, nessuno dice che si debba per forza utilizzare la compensazione quando si fotografa, diciamo solo che può tornare molto utile in tante situazioni. Ognuno è libero di utilizzare le impostazioni che preferisce, l’importante è raggiungere il risultato desiderato. Io, personalmente, dopo aver provato la compensazione non sono più tornato indietro. Compriamo sempre macchine fotografiche super tecnologiche, piene di funzioni e costose, perché quindi discriminare tali comodità? Non è vero che i professionisti scattano solo in manuale o che se acquisti una fotocamera costosa devi scattare gestendo tutti i parametri manualmente. Ovvio, all’inizio è cosa buona e giusta imparare a gestire al meglio le impostazioni di scatto, ma poi non si deve aver paura a passare alle funzioni semi-automatiche, perché, come scritto sopra, in alcuni casi possono aiutare ad ottenere ottimi risultati.
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Bella guida, breve, semplice chiara. Complimenti
Grazie mille 🙂
[…] di alcune funzioni della fotocamera, come il bilanciamento del bianco, la sensibilità ISO e la compensazione dell’esposizione (per l’elenco delle fotocamere attualmente supportate seguite questo link). Sono diverse le […]