In un periodo in cui tutti fanno a gara per sostenere il Sistema Sanitario Italiano, anche il mondo della fotografia entra in campo e non solo per documentare strade e città vuote a causa del coronavirus (avete letto i nostri articoli One Person City e Coronavirus Reportage?): Perimetro in collaborazione con la Onlus Liveinslums ha organizzato una raccolta fondi dal nome “100fotografi per Bergamo” per il reparto di rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII della città simbolo di questa epidemia di Covid-19. Vediamo insieme questa bellissima iniziativa.
Coronavirus 100fotografi per Bergamo: un successo incredibile
Mentre aggiorno questo articolo, sto sorridendo: l’iniziativa 100fotografi per Bergamo è stata un successo incredibile e, sotto molti punti di vista, inaspettato. Perimetro, LIveinslums Onlus e LINKE, gli organizzatori, hanno ringraziato i più di 7.000 donatori e i fotografi coinvolti per combattere il coronavirus con l’arte, riuscendo a raccogliere la straordinaria somma di 727.600 euro, grazie alla quale è stato possibile acquistare le attrezzature necessarie per potenziare i reparti di terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il contributo è stato talmente elevato che sono riusciti ad ampliare anche altri reparti, come il Pronto Soccorso, la Neurologia e Pediatria.
“Questo successo, dovuto dalla partecipazione del team, dei fotografi e delle persone, mi ha lasciato speranzoso verso l’umanità. Siamo un collettivo, e dobbiamo pensare alla società come un tutt’uno” ha dichiarato Sebastiano Leddi, direttore Perimetro. L’iniziativa ha stimolato anche altre realtà colpite con brutalità dal virus, come New York e Parigi, per questo gli organizzatori stanno programmando la creazione di una nuova piattaforma per supportare e finanziare i progetti umanitari realizzati dalle associazioni fotografiche e dai fotografi.
Belle notizie che ti fanno affrontare con un piglio diverso la giornata e ti fanno piangere, ma di gioia.
Coronavirus 100fotografi per Bergamo: il progetto
Lo sappiamo tutti, stiamo vivendo un periodo complesso, ma come sempre è nei momenti difficili che si vede il buon cuore delle persone, il nostro desiderio di non sentirci soli e soprattutto quello di non abbandonare il nostro prossimo. Ne sono la prova tutti i flash mob sui balconi, le iniziative di raccolta fondi che persone dello spettacolo hanno organizzato e gli sforzi di tutti coloro che potevano donare qualcosa, sia che si tratti di soldi, sia semplicemente qualche ora del proprio tempo per portare la spesa a casa agli anziani o agli ammalati.
100 famosi fotografi di moda, arte, architettura e ritratto sono stati contattati dalla Onlus Liveinslums per un progetto della community magazine Perimetro: lo scopo è semplice, una raccolta fondi per aiutare chi è in prima linea per difenderci. I 100 fotografi hanno donato un loro scatto e con un’offerta di 100€ potrete aggiudicarvi una stampa delle loro foto realizzata da LINKE lab non appena potranno riprendere i normali ritmi lavorativi e che vi saranno poi consegnate nell’arco di 3-30 giorni lavorativi da Poste Italiane. Sul sito ufficiale della raccolta fondi potete vedere tutti gli scatti che partecipano all’iniziativa 100fotografi per Bergamo e scegliere il vostro preferito per aiutare a sconfiggere il Coronavirus in una delle province italiane più colpite da questa epidemia. Ci sono anche tanti nomi importanti fra questi fotografi di buon cuore: Alex Majoli, Elena Braghieri, Giampaolo Sgura, Mattia Zoppellaro, Oliviero Toscani e Paolo Roversi, solo per citarne alcuni.
Coronavirus 100fotografi per Bergamo: le conclusioni
Il prezzo di 100 € è sicuramente simbolico, ne saranno devoluti 88,5 all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, la differenza di 11,5 € sarà trattenuta da Perimetro e Liveinslums per pagare le spese di produzione e spedizione. Lo sappiamo tutti, l’arte non ha prezzo, ma non lo ha nemmeno l’altruismo e la vicinanza verso coloro che soffrono e che rischiano la loro vita per salvare le nostre. Con soli 100 € potrete appendere ai vostri muri di casa il ricordo di momento di generosità in un periodo difficile per tutti noi.