Il noto portale fotografico Lens Rentals ha sottoposto una serie di domande ad alcuni fotografi professionisti, realizzando un sondaggio dettagliato sui loro timori e sugli effetti economici che il coronavirus Covid-19 ha causato e causerà al loro settore lavorativo. I risultati che giungono da questa ricerca sono preoccupanti e, in alcuni casi, gli intervistati stanno prendendo in seria considerazione l’idea di abbandonare questo settore e cambiare mestiere. Cerchiamo di capire il significato di questi numeri e le motivazioni che hanno spinto a queste drastiche dichiarazioni.
Coronavirus sondaggio fotografi professionisti: i numeri della paura
Le interruzioni lavorative per colpa del coronavirus Covid-19 sono state improvvise, dilanianti per tantissimi professionisti che si sono ritrovati a dover fronteggiare, oltre il pericolosissimo morbo, anche la spaventosa situazione economica dovuta allo stop. Arrivati ad aprile la situazione parrebbe non migliorare, con molti stati ancora in piena emergenza e altri che vivono di costanti alti e bassi fatti di morti, malati e guariti trasformati in numeri che, durante il report serale, si spera diventino sempre migliori. Una situazione senza precedenti come questa non poteva non colpire i fotografi professionisti che vivono e si guadagnano il pane (come si dice dalle mie parti) con la macchina fotografica in mano, che da un giorno all’altro si sono ritrovati a dover annullare, o vedersi cancellare, tutti gli impegni non solo di questi mesi, ma anche di maggio. Tutti i generi fotografici sono stati duramente colpiti, tranne il fotogiornalismo dove, quotidianamente, migliaia di reporter scendono “in campo” per documentare e farci conoscere la situazione attuale.
Le risposte di oltre 1.000 fotografi, contattati per un sondaggio condotto da Lens Rentals, famoso sito di fotografia che ha anche un blog, sono state disarmanti e, alcune in particolare, assolutamente inaspettate: il 96% dei professionisti ha riferito che il loro reddito è stato pesantemente colpito dalla pandemia di coronavirus, mentre il 75% ha riferito che quasi tutti i loro impegni sono stati cancellati non solo nei mesi di marzo e aprile, ma anche in quello di maggio. Non serve un genio della lampada per trarre una semplice, quanto preoccupante, deduzione: non lavorare per tre mesi, per un libero professionista, può significare la fine. Scriverlo, ma anche solo pensarlo, è qualcosa di terrificante tanto da fare male al cuore, ma questi sono i dati di fatto che sopraggiungono dal sondaggio realizzato. Gli stati hanno giurato di correre in aiuto di tutti i possessori di partita IVA, vero, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo tanto mare in questo caso, e un semplice aiuto economico potrebbe non bastare a coprire le spese per tirare avanti. L’analisi più preoccupante di tutte però arriva alla fine: un buon 19% degli intervistati, quindi ben 160 fotografi, hanno risposto che stanno seriamente prendendo in considerazione l’idea di cambiare lavoro a causa dell’impatto economico della pandemia. Questo dato è persino peggiore del precedente e fa capire la portata di un evento senza precedenti nella nostra storia recente.
Coronavirus sondaggio fotografi professionisti: cosa ne pensiamo
Se devo essere onesto, è veramente difficile trarre delle conclusioni assolute dal sondaggio: molti potrebbero parlare sull’onda della rabbia, della paura e della stanchezza dovuta a questo periodo, quindi potrebbero affermare di voler lasciare la fotografia ma senza desiderarlo davvero. Questo, almeno, è quello che spero. Sarebbe veramente triste vedere i fotografi mollare tutto e cambiare mestiere abbandonando quello che amano fare, discorso che non vale solo in questo campo ma in qualsiasi altro ambiente lavorativo. Riuscire ad arrivare a praticare la mansione che si ama non è facile, è una lotta continua all’ultimo sangue, e vedersi costretti all’angolo a valutare un’opzione simile è semplicemente terrificante.
La nostra speranza analizzando il sondaggio fatto ai fotografi professionisti riguardo gli effetti del coronavirus, e sono sicuro sia anche la vostra di speranza, è che questa brutta situazione passi il prima possibile e si torni alla normalità, in tutto e per tutto. Abbiamo voglia di uscire, fotografare, cambiare punto di vista ed innamorarci delle nostre immagini e della semplicità della vita. Oggi, più che mai, ne abbiamo bisogno per sperare in un futuro migliore e non pensare al male che stiamo vivendo.
Voi cosa ne pensate? È possibile vedere il sondaggio a questo link.