Mai avremmo immaginato di ammirare tanta bellezza mischiata a quel sapore di solitudine e tristezza, soprattutto guardando le immagini di una delle città più belle d’Italia e del mondo: Venezia appare deserta negli scatti di Marc De Tollenaere, raccontandoci quanto la nostra vita sia cambiata dall’avvento del coronavirus Covid-19. Ecco le incredibili immagini.
Coronavirus Venezia deserta: bellezza e solitudine
Piano piano la vita sta ricominciando a tornare alla normalità, ora che siamo entrati ufficialmente nella Fase 2, nonostante le precauzioni per evitare il contagio siano ancora molte e obbligatorie al fine di vincere questa guerra. Marc De Tollenaere, fotografo professionista di base a Venezia, nei giorni scorsi è uscito per strada, Leica in mano, ad immortalare una città deserta, silenziosa ma comunque stupenda e in grado di ergersi in tutta la sua imponenza nonostante il coronavirus. La città del Volo dell’Angelo non è mai stata così vuota come in questo periodo di quarantena, e la potenza visiva di queste immagini riescono a lasciarci esterrefatti davanti a tanta desolazione unita ad una bellezza senza tempo.
Lo scatto di Marc De Tollenaere che più di tutti cattura l’attenzione è sicuramente quello in piazza San Marco dove si vede il suo braccio con l’orologio al polso, omaggio al più celebre scatto di Josef Koudelka realizzato a Praga, immagine che ci fa capire perfettamente quanto questa pandemia abbia influenzato il nostro modo di vivere negli ultimi mesi. Fino a poco tempo fa era impossibile immaginare una città come Venezia completamente deserta, con le calli solitamente gremite di turisti ora vuote con i baretti e negozi storici chiusi, eppure il coronavirus è riuscito anche a rendere bella e solitaria questa città. Le prospettive raccontate nella serie di scatti di Marc sono surreali, rappresentate tramite un bianco e nero di qualità, mostrandoci il nuovo grande colpo subito da Venezia dopo che a novembre 2019 aveva dovuto affrontare un allagamento storico.
Coronavirus Venezia deserta: riflessioni
Queste immagini mi fanno sorgere una riflessione, ossia che le città, per quanto belle siano, non siano nulla senza il loro sale: le persone. Possiamo godere di scorci veneziani che mai avremmo immaginato di poter ammirare, ma questo deve farci riflettere su quanto abbiamo vissuto e farci capire che la soluzione, ora che abbiamo riaperto gran parte delle attività e la quarantena è ufficialmente finita, sta tutta nelle nostre mani. Dobbiamo affidarci a noi stessi, altrimenti tra qualche mese vedremo altri grandi fotografi che racconteranno altre grandi città deserte, come Venezia.