Quando ci si approccia alla fotografia si scoprono fotocamere compatte, bridge, reflex e mirrorless; direi che è abbastanza normale finire per essere confusi e farsi domande del tipo: “Ma quale sono le differenze tra tutti questi modelli?”. È proprio per rispondere a questa fatidica – e normalissima – domanda che, noi di FotoNerd, abbiamo deciso di stilare una guida che vi spiegherà per filo e per segno le sostanziali differenze di ogni tipologia di corpo macchina fotografica, in modo da farvi capire quali sono le più indicate per certi lavori e quale possa essere il modello perfetto per voi e la vostra fotografia. Pronti? Si parte!
Corpo macchina fotografica: introduzione
Sarebbe veramente bello se esistesse una fotocamera in grado di fare tutto, vero? Purtroppo, e lo dico con il cuore in mano, non è così. Non può esistere perché, altrimenti, non avremmo la miriade di produttori che ci sono e non ci sarebbe la – bellissima – diversità che contraddistingue ogni modello. Esistono innumerevoli prodotti, ognuno con i suoi pro e i suoi contro, più indicati di altri in determinate circostanze. Questo è il motivo principale che ci ha spinti a scrivere questa guida, affinché tutti voi possiate comprendere le reali differenze tra un modello e l’altro, al fine anche di capire quale possa essere quello più indicato per voi e la vostra fotografia. Una cosa voglio dirla fin da subito, perché è importantissima: il corpo macchina perfetto non esiste e non esisterà mai, esistono solo modelli adatti per il tipo di utilizzo che si andrà a farne.
In questa guida dedicata alle differenze tra i corpi macchina andremo ad analizzare vari aspetti ed elementi, ognuno caratterizzante di una determinata categoria. Analizzeremo ed approfondiremo quindi il mondo delle fotocamere compatte, delle fotocamere bridge, fino alle reflex e mirrorless di fasce diverse di mercato, cercando di fornirvi tutte le informazioni necessarie sulle loro differenze, dai sensori che utilizzano all’ambito in cui è più consigliato utilizzarle.
Corpo macchina fotografica: differenze tra sensori
Un corpo macchina fotografica si differenzia da un altro a partire dal sensore, che va ad influire su tutto il resto. Si parte dal sensore da 1/2.3″, che è il più piccolo, fino ad arrivare a quello Medio Formato. Ovviamente, se le dimensioni aumentano, aumentano anche le proporzioni del corpo macchina fotografica per contenerlo e tenere un processore interno di pari livello che processi adeguatamente le immagini. Le dimensioni del sensore non vanno ad influire solo sulla catalogazione dei prodotti nel mercato e sulle loro misure, ma anche sulla resa dell’immagine. Un corpo macchina Full Frame offre una risoluzione superiore rispetto ad un APS-C, per intenderci, sia per quanto riguarda il numero di pixel che può contenere sia sul lato prestazionale della gamma dinamica e della tenuta ISO. Molto spesso, soprattutto se siete agli inizi, vi capiterà di pensare a quale sia l’effettiva differenza tra un sensore e l’altro, soprattutto tra APS-C e Full Frame (perché sono quelli in cui è più facile imbattersi quando si sta scegliendo un modello da acquistare). Qui sotto potrete notare un grafico che vi mostra le varie differenze di misure tra uno e l’altro, in modo da avere un’idea precisa dell’area che riesce ad inquadrare. Inoltre, per qualsiasi informazione dettagliata, potete consultare la nostra guida sensore fotografico.
Ecco le varie tipologie di sensori fotografici:
- Sensore 1/2.3″ e 1″
- Micro Quattro Terzi
- APS-C
- Full Frame
- Medio Formato
Corpo macchina fotografica: fotocamere compatte
Partiamo dalle fotocamere compatte: sono molto più recenti rispetto altri tipi di macchine fotografiche e sono nate per rispondere ad una domanda molto frequente: “Quanto sarebbe bello avere una fotocamera sempre a portata di mano?“. La risposta la conosciamo tutti, ed è “tantissimo“. Da qui, moltissimi produttori hanno iniziato a creare modelli che rispettassero questa richiesta, producendo corpi macchina dalle dimensioni contenute che potessero essere infilati in tasca per essere portati con sé da qualsiasi parte. Le fotocamere compatte hanno notevoli punti a loro favore: sono caratterizzate da un corpo macchina piccolo e leggero, sono semplici da utilizzare e abbastanza comode da maneggiare. Queste qualità, su cui molti potrebbero avere da ridire, non devono trarre in inganno perché riescono molto spesso a dare una qualità di immagine notevole nonostante le dimensioni contenute, adatte a tantissimi tipi di utilizzo.
Le fotocamere compatte coprono un ampio range di utenza, spaziando da quelle adatte ai fotoamatori che cercano la loro prima macchina fotografica per fare pratica e imparare a fotografare, a quelle premium con sensori Full Frame dedicate ai fotografi professionisti che vogliono avere sempre e comunque un corpo professionale in grado di regalare incredibili soddisfazioni lavorative. Partendo dal range più basso, quindi entry level, troviamo solitamente i corpi macchina fotografica più economici con sensori da 1/2.3″e 1″ che, nonostante le dimensioni apparentemente minuscole, sono in grado di realizzare buonissime fotografie e risultano perfette per chi si sta approcciando a questa forma d’espressione. Salendo di categoria troviamo modelli già più indicati per l’utilizzo professionale che, oltre ad essere tascabili, hanno delle caratteristiche notevoli sotto il punto di vista prestazionale, fino ad arrivare a vere e proprie punte di diamante in grado di costare migliaia di euro.
Decidere di acquistare una fotocamera compatta è una scelta legata a due fattori: stile o lavoro. Potrebbe capitarvi di pensare: “Ehi, domani vado al lago ma non ho voglia di portarmi dietro la mia reflex immensa e pesante nello zaino“, e allora qui scatta subito in pole position questa tipologia di corpo macchina fotografica, che potete mettere nella tasca dei jeans o nel marsupio senza l’oneroso peso di portarsi sulle spalle uno zaino. Altra situazione, più professionale, potrebbe essere quella dove, oltre alla vostra fotocamera principale, potreste avere bisogno di un secondo corpo macchina che restituisca delle immagini notevoli e sia sempre con voi, qualora la situazione lo richiedesse. Ecco, anche qui le fotocamere compatte hanno la loro voce in capitolo. Un fattore molto importante da valutare al momento dell’acquisto è che le macchine fotografiche compatte non hanno l’ottica intercambiabile, quindi nascono e muoiono con la lente fissa non zoom di cui sono munite. Per molti fotografi è vista come una limitazione questa peculiarità, ma secondo me non è così: ogni corpo macchina fotografica ha un determinato indirizzo di utenza, e non avrebbe senso chiamarle “compatte” se si potesse cambiare l’ottica per metterci uno zoom che le renderebbe ingombranti. Inoltre, una piccola convinzione personale, un corpo macchina fotografica di questo tipo può farvi ragionare di più all’interno del contesto che fotografate, senza “l’aiuto” di uno zoom che possa risolvere la situazione per voi così da essere costretti a muovervi o ragionare a nuove prospettive in cui scattare.
Per quanto concerne l’ergonomia, le fotocamere compatte spesso non sono il massimo che si possa ricercare. Non offrono un grip (ossia l’impugnatura) pronunciato, spesso è addirittura assente, e non hanno un gran numero di tasti funzione che possono servire come scorciatoie. Pregi e difetti, come si suole dire.
Corpo macchina fotografica: fotocamere bridge
In quella via di mezzo che si frappone tra le fotocamere compatte e le reflex/mirrorless ad ottica intercambiabile, si pongono le fotocamere bridge. Quali sono le caratteristiche che le contraddistinguono? Anche loro, come le fotocamere compatte, non hanno l’ottica intercambiabile ma prendono le fattezze – e a volte le dimensioni – delle reflex. Quindi sono un miscuglio delle due cose? In parte si, in parte no. È doveroso chiarire che, per quanto prendano qualcosa da una parte e qualcosa dall’altra, le fotocamere Bridge hanno un loro importantissimo scopo nel mercato e una loro fetta di utenza decisamente vasta e variegata. Il loro aspetto è robusto come quello delle reflex, il che è un vantaggio per l’ergonomia e il feeling che si ha quando le si tiene in mano, ma non hanno lo specchio interno. La sostanziale differenza con le fotocamere compatte è che non offrono una lente fissa non intercambiabile, ma un’ottica zoom in grado di arrivare a stringere anche a lunghezze molto importanti. Sulla scocca del corpo possiamo trovare un numero di pulsanti superiori rispetto alle sorelle “minori”, e offrono un piccolo flash pop-up non sostituibile. I sensori al loro interno non sono quasi mai molto grandi: spaziano da 1″ fino al formato APS-C, ma sono in grado di regalare innumerevoli soddisfazioni a chi le adopera.
Le fotocamere bridge vengono spesso scelte da chi ha bisogno di un prodotto che offra qualcosa in più rispetto alle compatte dal punto di vista della varietà di lunghezza focale, ma non hanno interesse ad avere un corpo macchina fotografica reflex o mirrorless a cui è possibile cambiare l’obiettivo fotografico. Non sono leggerissime ma nemmeno pesantissime, il che le inserisce in un contesto molto preciso.
Corpo macchina fotografica: reflex
La nascita delle prime reflex risale a decenni fa, quando ancora la pellicola era l’unico mezzo a disposizione dei fotografi. La definizione corretta è “SLR“, ossia “Single Lens Reflex“, abbreviato poi per renderlo più comodo da pronunciare nell’uso comune. Sono state le apripista al mondo digitale e negli anni hanno vissuto un’evoluzione tecnologica importante, che ci ha regalato prodotti entrati di diritto nella storia della fotografia. Con il passaggio dall’utilizzo dei rullini al digitale viene aggiunta la “D” di Digital nella definizione completa di reflex, diventando quindi “Digital Single Lens Reflex“, abbreviato in “DSLR“.
Le reflex funzionano tramite uno specchio posizionato a 45° all’interno della fotocamera, che riflette la luce che passa nella lente facendola rimbalzare sul pentaprisma che la incanala nel mirino ottico o sul sensore, nel caso di un corpo macchina fotografica digitale. Qui troviamo quindi gli elementi distintivi di una reflex: lo specchio, il pentaprisma e il mirino ottico.
I corpi macchina reflex si distinguono dagli altri per la loro costruzione robusta e un grip spesso molto pronunciato, l’ottica intercambiabile, un display posteriore che può anche essere articolato e tutta una serie di pulsanti funzione e slot con numerosi ingressi per la connettività a più livelli. Alcuni modelli storici hanno fatto da ponte per il mondo dei video sdoganando definitivamente il taboo che servissero solo cineprese, iniziando ad essere dei punti di forza per produzioni di medio alto livello (storico l’utilizzo della Canon EOS 5D Mark II nel telefilm Dr. House).
Corpo macchina fotografica: mirrorless
Le mirrorless vengono spesso definite “le fotocamere del futuro” grazie ad una serie di innovazioni tecnologiche importanti che hanno conquistato il cuore di tantissimi appassionati (anche se molti ancora faticano ad accettare questo modello di corpo macchina fotografica).
Quando si entra in un negozio, o si osserva un modello su internet, si potrebbe pensare che tra reflex e mirrorless non ci sia molta differenza, dato che la costruzione del corpo macchina fotografica può apparire molto simile ad un occhio inesperto. Quindi, quale è la differenza? Quello che le distingue è possibile capirlo dividendo il nome: mirror (specchio) less (meno), ossia macchine fotografiche prive dello specchio e del pentaprisma che caratterizzano le DSLR. La mancanza dello specchio, sui cui si basa tutto il funzionamento delle reflex, permette alla luce di arrivare direttamente al sensore senza ulteriori passaggi. Un’altra caratteristica unica delle mirrorless è il mirino elettronico, che a differenza di quello ottico, mostra direttamente quello che “vede” il sensore come se fosse il live view del display. Questo permette di vedere in tempo reale ogni modifica ai parametri, dall’esposizione all’apertura del diaframma, mostrandovi direttamente quello che sarà il risultato dello scatto. Molti fotografi hanno adorato questa evoluzione tecnologica, dato che sotto molti aspetti velocizza – e non di poco – il lavoro, mentre altri continuano a preferire il mirino ottico delle reflex per una questione di feeling e immersione nella scena.
I corpi macchina mirrorless hanno subito un’evoluzione importante negli ultimi anni: nati come prodotti che, grazie alla mancanza dello specchio, potevano offrire la medesima qualità di una reflex in un corpo molto più piccolo e leggero, nell’ultimo periodo tantissimi produttori hanno sviluppato modelli che non hanno nulla da invidiare alle DSLR per peso e dimensioni. Questo è in parte dovuto al progresso tecnologico che ha portato ad inserire sempre più specifiche importanti (che richiedono spazio), e in parte alla richiesta da parte di molti utenti di avere delle fotocamere più solide con un grip maggiore.
Le mirrorless sono diventate punti di riferimento anche nel mondo dei videomakers, grazie a caratteristiche molto importanti come la stabilizzazione sul sensore, features interne adatte a chi gira video, dimensioni e peso. Sono state le prime ad utilizzare una risoluzione 4K, presentata ormai nel lontano 2013 sulla Panasonic GH4.
Reflex e mirrorless entry level
Le reflex e mirrorless entry level, che solitamente montano un sensore APS-C, sono destinate ad un pubblico che sta iniziando a fotografare ed è alla ricerca del primo corpo macchina da comprare. La maggior parte dei prodotti dei vari brand sono molto simili tra loro, fatta eccezione per alcune piccole differenze. Sono relativamente piccole e leggere, con caratteristiche tecniche molto buone ma non eccezionali. I materiali con cui sono costruite sono abbastanza cheap e non offrono alcune specifiche importanti che sono presenti nei modelli superiori, come la tropicalizzazione (lavorazione accurata del prodotto che permette di utilizzarlo anche in condizioni atmosferiche avverse, per esempio sotto la pioggia), o la possibilità di sostituire il flash pop-up con uno professionale.
Questa fascia di macchine fotografiche può essere acquistata in tantissimi negozi, da quelli specializzati in fotografia fino i centri commerciali, e sono perfette per chi non ha grandi ambizioni o, appunto, sta iniziando a navigare in questo mondo e non se la sente di partire con corpi macchina più evoluti spendendo tanti soldi. Il mio spassionato consiglio, data la non grande differenza tra un modello e l’altro, è quello di provare a tenere per mano il corpo della macchina fotografica in questione quando andrete ad acquistarne uno, poiché è importante sentire il feeling che si riceve ergonomicamente. Questi sono i fattori principali su cui mi baserei durante l’acquisto, mentre per quanto riguarda la scelta tra mirrorless e reflex anch’essa è molto personale.
Reflex e mirrorless di fascia medio/alta
Salendo leggermente di categoria – e di prezzo – troviamo i modelli reflex e mirrorless di fascia medio-alta. Questo range di fotocamere si differenziano da quelle entry level per il fatto che offrono caratteristiche tecniche superiori, spesso “rubate” dalle top di gamma, ma senza alcune accortezze e peculiarità che hanno i modelli superiori. Sono un tipo di corpo macchina fotografica in cui non è raro trovare la tropicalizzazione e un grip migliore, dovuto alle maggiori dimensioni del corpo. La maggior parte dei modelli monta un formato APS-C, ma salendo di grado è possibile trovare qualche modello Full Frame. La costruzione risulta generalmente più solida e con materiali superiori rispetto ai corpi di fascia più bassa.
Sono prodotti adatti a quei fotografi che, dopo aver utilizzato per un determinato periodo di tempo una macchina fotografica entry level, necessitano di aver quel qualcosa in più sotto tutti i punti di vista, ma ancora non si sentono pronti ad affrontare un corpo macchina fotografica top di gamma, anche sul lato economico.
Reflex e mirrorless top di gamma
I corpi macchina fotografici professionali li riconosci subito: dimensioni molto più importanti, quella sensazione di robustezza dove arrivate a pensare di poterle lanciare contro il muro per aprirvi un varco spazio temporale, e il peso non indifferente. Sono modelli destinati ad una fetta di utenza professionista che ha bisogno di fotocamere affidabili, resistenti e dall’incredibile qualità d’immagine. Le top di gamma mirrorless rispetto a quelle reflex avevano inizialmente delle misure più contenute, ma negli ultimi anni si è smesso di fare la gara chi l’aveva più piccola e si è deciso di produrre corpi sempre più grandi ed imponenti (guardate la Panasonic SH1, per farvi un’idea). La maggior parte dei produttori realizzano questi modelli con un sensore Full Frame, fatta eccezione per Fujifilm e Olympus che, rispettivamente, offrono modelli professionali con sensori APS-C e Micro Quattro Terzi.
Questi corpi macchina arrivano ad offrire una risoluzione importante, specifiche tecniche all’avanguardia come una velocità di scatto impressionante e autofocus che non sbagliano un colpo. Sono il corpo macchina fotografica perfetto per tutti quelli che non vogliono badare a spese (letteralmente) e avere tra le mani un prodotto che li possa soddisfare in qualsiasi situazione lavorativa. Le specifiche tecniche sono di altissimo livello, dalla resistenza al rumore fotografico tanto caro ai fotografi, dalla velocità di scatto fino alla gamma dinamica molto elevata. Offrono corpi tropicalizzati, ben sagomati e adatti a tutte le tipologie di utilizzo, dalla fotografia ritrattistica alla Street Photography, dalla fotografia di paesaggio a quella Still Life.
Corpo macchina fotografica: Medio Formato
Quando si ha bisogno di una fotocamera Medio Formato? Questa è la domanda veramente importante da porsi, non essendo assolutamente prodotti destinati alla massa e nemmeno alla stragrande maggioranza dei fotografi professionisti. La grande differenza tra una Medio Formato digitale e le altre elencate prima è semplicemente una: le misure superiori del sensore, che permettono di arrivare a risoluzioni impressionanti spesso destinate alle stampe di grandi dimensioni e di altissima qualità. Esteticamente sono abbastanza diverse dagli altri corpi macchina fotografici elencati in questa guida, anche se ultimamente sempre più modelli Medio Formato mirrorless si stanno avvicinando alle fattezze di una Full Frame.
Le fotocamere Medio Formato hanno tantissimi pregi, ma non sono adattabili ad un numero variegato di situazioni come le altre. Rispetto ad una Full Frame e le sorelle minori, hanno una risoluzione d’immagine superiore ma non sono pratiche quando si scatta senza i dovuti supporti come i treppiedi o la giusta illuminazione. Per sfruttare al 100% una Medio Formato è essenziale – e voglio evidenziarlo – avere tutto il set sotto controllo, soprattutto le luci posizionate nel modo corretto, non essendo progettate per reggere gli alti situazioni di scarsa luminosità. Risulta molto difficile scattare a mano libera con questo tipo di corpo macchina fotografico poiché, date le grandi dimensioni del sensore e il peso non irrilevante, sarà veramente difficile riuscire a tenere le mani ferme per evitare il micro-mosso. Grazie al cambiamento che alcuni produttori stanno apportando in questo settore, come Fujifilm, è possibile oggi trovare dei modelli che riescono ad abbinare le dimensioni a features interne come autofocus velocissimi (per il settore), e la stabilizzazione di immagine.
Corpo macchina fotografica: back in the days
Una menzione speciale, di tutto rispetto, va alle macchine fotografiche analogiche. Eh si, pensavate che me ne fossi dimenticato, vero? Invece no. Ho voluto dedicare una sezione a parte perché, giustamente, quella di prima era totalmente dedicata al mondo digitale e mi sembrava più opportuno dargli uno spazio tutto loro.
Le macchine fotografiche analogiche sono le capostipiti di quelle di cui vi ho parlato prima, e sono ancora oggi molto utilizzate da tantissimi fotografi, professionisti e non, che amano il sapore della pellicola e il rumore della leva di caricamento (solo a pensarci sale quel filino di magone). Un corpo macchina fotografica analogico ha una costruzione totalmente diversa da quelle digitali, come era ovvio pensare, dato che sono costruite meccanicamente. Molte di loro sono piccole, quasi come una fotocamera compatta potremmo azzardare, ma il senso di robustezza e il peso che danno tra le mani è qualcosa di imparagonabile con tutto il resto; potreste veramente pensare di utilizzarle contro qualcuno con la stessa potenza che hanno le ciabatte quando vengono lanciate dalla nonna. Un’altra caratteristica molto importante, che le differenzia dal mondo digitale, è la resistenza agli agenti atmosferici: essendo totalmente meccaniche possono resistere a qualsiasi temperatura o intemperie, mentre le macchine fotografiche odierne soffrono particolarmente certe situazioni come, per farvi un esempio, quando si è sotto zero e le batterie tendono a scaricarsi molto velocemente.
Ormai sono passati decenni da quando dominavano il mercato, ma è possibile trovarle presso rivenditori fotografici autorizzati. Le pellicole, essenziali per adoperarle, vengono ancora oggi prodotte e vendute in tutto il mondo anche se in numero minore, non vi sarà quindi difficile trovare un negozio in cui acquistarle.
Corpo macchina fotografica: le fotocamere istantanee
Altro piccolo capitolo a parte lo meritano le fotocamere istantanee. Questa tipologia di corpo macchina fotografico è molto user friendly, e non ha nessuna pretesa di essere un prodotto professionale che dia risultati di un certo livello. La prima fotocamera istantanea della storia fu sviluppata dalla Polaroid Corporation e, negli anni, sono riuscite a far innamorare milioni di appassionati grazie alla loro caratteristica principale: stampare, all’istante, le immagini prodotte. Questa peculiarità le ha rese famose in tutto il mondo, permettendo la realizzazione di tantissimi modelli variegati, fino ad arrivare ai giorni nostri dove è facilissimo trovare fotocamere istantanee digitali in qualsiasi negozio multimediale. Sono prodotti destinati ad un’utenza che non ha interesse nel diventare “fotografa”, ma semplicemente ha voglia di stampare le fotografie di viaggio o con gli amici per tenerle come ricordi. Questo non significa che non si possano fare dei bellissimi lavori creativi anche con un corpo macchina fotografica di questo tipo anzi, sto semplicemente dicendo che, dalla qualità d’immagine ai materiali adoperati, non sono prodotti raccomandati in certi contesti.
Corpo macchina fotografica: quale scegliere?
Quando si decide di comprare il primo corpo macchina fotografica o passare da un modello ad uno successivo, sono alcune le considerazioni che vanno fatte: quale modello fa al caso mio? Cosa mi manca che ora non ho ma con quello nuovo potrei avere? Che budget ho a disposizione? Queste sono le domande che bisogna porsi quando si decide di acquistare un nuovo modello.
Analizziamole una ad una: la prima domanda riguarda la necessità di acquistare il primo corpo macchina fotografico della propria vita. Qui, il mio consiglio, è di decidere innanzitutto cosa scegliere tra le varie tipologie di cui vi ho parlato, e provare con mano i diversi prodotti dei brand per vedere quale riesce a restituirvi il feeling migliore. Il secondo quesito sorge perché molto spesso si tende a passare ad un nuovo modello più per sfizio che per altro. Bisogna fare il passaggio quando il corpo macchina fotografica che stiamo utilizzando diventa stretto e non è in grado di darci quelle soluzioni in più che uno di fascia superiore saprebbe darci. Non rincorrete il nuovo uscito del produttore X, perché non serve a nulla; cercate di cambiare solo se è necessario e siete sicuri che possa veramente farvi fare un salto di qualità.
L’ultima domanda riguarda il budget: purtroppo un corpo macchina fotografica non costa poco, in particolare quelle professionali, e oltre a mettere in preventivo il suo prezzo bisogna valutare la spesa per gli obiettivi e tutti gli accessori che andranno a completare l’arredo fotografico. Le lenti Full Frame normalmente costano più di quelle APS-C, così come quelle APS-C più di quelle Micro Quattro Terzi, e così via. Ogni prodotto ha un range di utilizzo e un prezzo adeguato che si basa su questo. Cercate di non fare il passo più lungo della gamba con certi modelli soprattutto se non ci lavorate, perché rischiereste di trovarvi con un bel gruzzolo speso e un prodotto le cui caratteristiche, molto probabilmente, non vi servono nemmeno. Questa non vuole essere una predica, assolutamente, perché sono il primo che, negli anni, ha sperperato veramente una fortuna continuando a cambiare macchine fotografiche per trovarmi poi, alla fine, ad aver rimpianto tutti i soldi buttati alla ricerca del modello più recente che mi facesse sentire potente; è inutile, fidatevi.
Tenderò a ripetermi, ma voglio scrivere un’ultima cosa prima di concludere: non esiste un prodotto migliore di un altro, esiste un prodotto migliore di un altro per una determinata esigenza. Dire che un corpo macchina fotografico Full Frame ha una risoluzione maggiore rispetto uno Micro Quattro Terzi non è definirlo migliore, ma semplicemente scrivere un dato di fatto. Eppure, quello Full Frame, potrebbe non essere il modello giusto per voi per tanti motivi (desiderate un minor ingombro, quella risoluzione per la vostra fotografia non serve a molto, ecc…), quindi seppur a livello tecnico possa essere superiore in certi aspetti, non è quello adatto a voi. Questo è importante: dovete capire la macchina fotografica migliore alla vostra fotografia, indipendentemente dalla grandezza del formato d’immagine.
Corpo macchina fotografica: conclusioni
Spero fortemente che questa guida sia stata di vostro gradimento e sia servita a farvi chiarezza sui vari modelli di macchina fotografica esistenti. Ci vorrà sicuramente del tempo per assimilare tutte le nozioni, ma non preoccupatevi: con questa mole di contenuti è normalissimo. Se vi interessasse proseguire un cammino di guide che noi di FotoNerd abbiamo stilato, dedicato a chi volesse imparare a fotografare o semplicemente rafforzare alcuni argomenti, vi lascio qui una lista di guide che potrebbero fare al caso vostro:
- Tempo di esposizione
- Modalità misurazione esposizione
- Triangolo esposizione
- Sensibilità ISO fotografia
- Ghiera dei Programmi
- Diaframma fotografia
- Composizione fotografica
- RAW vs JPEG
Corpo macchina fotografica: le nostre guide all’acquisto
Qualora siate alla ricerca di un corpo macchina fotografica in particolare ma non vi siete ancora decisi del tutto, sappiate che abbiamo creato una serie di guide all’acquisto che vi aiuteranno nella scelta e nella decisione finale. Dato che non esiste una fotocamera migliore in assoluto, grazie alle nostre guide all’acquisto avrete modo di valutare voi stessi i modelli, le caratteristiche, il prezzo e molto altro in modo da poter scegliere autonomamente il prodotto più adatto a voi.