Cortona On The Move 2021 è l’undicesima edizione di un evento nato quasi “dal nulla” e diventato oggi uno dei più importanti eventi culturali mondiali, un meraviglioso connubio di tradizioni italiane, cultura, fotografia, spettacolo e tante emozioni. Tra i partner d’eccellenza, come da anni a questa parte, c’è Canon Italia, da sempre interessata a promuovere la cultura e la fotografia nel modo migliore.
Anche quest’anno sono stato invitato da Canon Italia a prendere parte ad una “due giorni” dedicata ai giornalisti per scoprire al meglio le mostre, i dettagli, i progetti e i partecipanti a questa undicesima edizione di Cortona On The Move.Come l’anno scorso purtroppo, per i due giorni in cui ero presente, c’è stata una pioggia non incessante ma fastidiosa, non in grado, comunque, di rovinare l’esperienza e le emozioni che questo evento sono in grado di far provare.
L’evento è stato gestito e organizzato dall’associazione On The Move, diretta in maniera egregia da Antonio Carloni, Arianna Rinaldo e dalla loro magnifica squadra.
Nel mio editoriale dell’anno scorso, dedicato a Cortona on The Move 2020, vi parlavo di “ripartenza” di “riprendere nuovamente un treno” di “viaggiare ancora” di “tornare ad incontrare persone dal vivo”. Ironia della sorte (o forse no, ma nei racconti spesso si dice), è un tema attuale ancora oggi, così come le preoccupazioni, l’ansia, la tristezza, le difficoltà.
Il Coronavirus non è “passato”, è ancora più presente, sebbene abbiamo oggi a disposizione qualche “arma” in più per provare a contrastarlo in tutte le sue varianti. In un evento ancora segnato inevitabilmente da norme sul distanziamento, sul “non abbracciatevi” e sul “tenete la mascherina sempre” (giustissimo), tutta la sofferenza che stiamo vivendo da ormai troppo tempo non è stata sufficiente (unita anche alla pioggia – e aggiungerei “fortunatamente”) a segnare negativamente un evento che, anche quest’anno, mi ha lasciato tantissimo nella mente ma ancora di più nel cuore. Vorrei quindi approfittarne per ripercorrere le tappe principali, analizzare con voi il festival e farvi capire tutto ciò che è stato per me ma che potrebbe essere ancora per tutti fino a ottobre di quest’anno.
Cortona On The Move 2021: noi siamo umani
Cambiamenti, nuove abitudini, nuovi tipi di relazioni, nuovi modi di vivere, ripensamenti, riflessioni, difficoltà, paura, depressione…queste sono soltanto alcune parole con cui si potrebbe descrivere la vita che stiamo vivendo oggi, dopo circa un anno e mezzo di pandemia, dopo un’esperienza che nessuno avrebbe mai immaginato, qualcosa che ci ha cambiato per sempre, ma che in fondo ci ha fatto capire che siamo umani. Le relazioni personali sono al centro oggi, la voglia di vedersi, la voglia di ripartire, la voglia di ricominciare, la voglia di viaggiare, vivere, respirare all’aria aperta, respirare, soprattutto, senza mascherina, senza pensieri, senza paura. Una voglia che è grande dentro a tutti noi, ma forse ancora non così “sicura”. Un tema discusso egregiamente da Arianna Rinaldo, direttrice artistica del festival, che nel suo editoriale nel libro dedicato all’edizione di quest’anno del Cortona On The Move scrive “la famiglia, le relazioni, le amicizie sono diventate il centro nevralgico, anche se a distanza, del nostro lockdown quotidiano. Il contatto, gli affetti, l’incontro si sono trasformati in una esperienza virtuale, ma spesso più profonda”.
Oggi non c’è bisogno di giustificare un creativo se non ha idee, non è necessario pensare di essere “diversi” se depressi, non è difficile capire chi ha delle difficoltà.
Questo è il main topic di quest’anno, per l’undicesima edizione del Cortona On The Move, un festival in grado di cambiare, adattarsi, ri-organizzarsi, cosa che è stata già mostrata l’anno scorso, in un’edizione che poteva saltare ma che è stata portata avanti, valori che si sono visti ancora di più quest’anno, dove la possibilità e la certezza di poter organizzare l’evento non rappresentava necessariamente una sicurezza per la riuscita. E invece no, perché anche stavolta, lo scrivo in maniera sincera, è stato tutto incredibilmente emozionante.
Dal mio personalissimo ed umile punto di vista, posso anche affermare con certezza ciò che in realtà dicevo già durante l’evento alle persone insieme a me: quest’anno, il livello delle mostre, la qualità, l’intensità, le emozioni era qualcosa di incredibile. Un livello altissimo, una qualità incredibile, qualcosa di difficile comprensione “dopo” quello che abbiamo passato. Un livello che dimostra che chi è creativo, chi vuole mettersi in gioco, chi ha idee valide e chi vuole osare, alla fine, inevitabilmente, riesce ad emozionare.
L’obiettivo di questa edizione di Cortona On The Move era quindi quello di “raccontare il mondo con tanti occhi“, quest’anno ancora di più.
Cortona On The Move 2021: non erano lacrime, solo un po’ di pioggia negli occhi
Non importa il mezzo, importa il fine. Non importa chi, importa come. Persone uguali a noi, con due braccia e due gambe, due occhi e un naso e una mente incredibilmente spinta verso la creatività, la capacità di emozionare, l’abilità realizzativa e anche un po’ di “carpe diem fotografico”. Cortona On The Move è così, lo era anche l’anno scorso, ma stavolta ancora di più. É il motivo per cui, prima di tutto, ci tengo a darvi un consiglio spassionato: non sprecate il vostro tempo andando a Cortona se non siete disposti ad aprire un po’ il vostro cuore, a comprendere, a guardare oltre, ad emozionarvi e ad essere empatici in piccola parte, perché allora e solo allora vi annoiereste. Diversamente, il festival è un turbinio di idee, progetti, scatti incredibili, pensieri, parole, temi scottanti, reportage, rappresentazione, combattimento (in senso buono), sfide, passione, il tutto concentrato per le vie della città, negli edifici storici, in case disabitate e adibite a galleria.
La prima cosa che adoro di Cortona quando arrivo per il festival è l’aria che si respira: limpida anche se piove, pulita e soprattutto densa di creatività. C’è un’aria magica, quasi come fossimo in una favola, caratteristica che, unita alla magica cornice di una città straordinaria, riesce a rendere tutto interessante e unico.
Ho visto praticamente tutte le mostre e le foto esposte in questa edizione di Cortona On The Move 2021, e in questo articolo potrete notare anche due interviste che ho fatto a due fotografi eccezionali raccontati qui su FotoNerd; non starò qui a fare una classifica dei più bravi o meno bravi, perché la fotografia, in quanto arte, non si misura necessariamente in punteggi o votazioni. Tuttavia, fingendo per un attimo che esista un “emozionometro” in grado di quantificare le sensazioni e le emozioni vissute, la mia “vincitrice” personale sarebbe sicuramente Deanna Dikeman con il suo progetto “Leaving and Waving“, pubblicato da Chose Commune dopo essere stato selezionato per il MACK First Book Award 2020. Ve ne ho parlato in tempo reale sul mio profilo Instagram quando ero a Cortona (e ho lasciato le storie in evidenza sul mio profilo così potete riguardarle tutte quante volte volete e quando volete).
Quello è esattamente il tipo di progetto in grado di toccarmi cuore e mente e farmi letteralmente impazzire (positivamente), perchè è proprio così che funziona: guardando una qualsiasi fotografia c’è chi non prova nulla e magari pensa anche “che brutta, non mi piace”, chi invece, guardando quella stessa foto, ripensa a qualcosa che ha vissuto, ricordi, idee, paure, emozioni varie e, di conseguenza, la reputa bellissima. Questo è il motivo principale per cui amo la fotografia.
Deanna, per ventisette anni ha fotografato i suoi genitori mentre li salutava prima di rimettersi in viaggio e dopo essere andata a trovarli a Sioux City, nell’Iowa. Ha iniziato nel 1991 e ha continuato ad ogni partenza e per lei, queste foto, erano un modo per affrontare la tristezza della partenza.
“In una fotografia del 2009 mio padre non appare più: era morto pochi giorni dopo il suo novantunesimo compleanno. Mia madre, rimasta vedova, ha continuato a salutarmi con la mano mentre andavo via. Il suo viso si intristiva sempre di più con le mie partenze. Nell’ottobre del 2017 è morta anche lei. Quando me ne sono andata, dopo il suo funerale, ho scattato un’ultima fotografia del letto vuoto. Per la prima volta nella mia vita, nessuno mi salutava”. – Deanna Dikeman, Leaving and Waving
Vedere un progetto del genere, disposto in un ordine cronologico preciso, con un ultimo passo verso “la fine” mi ha davvero toccato profondamente, ed è una di quelle sensazioni che non basta raccontare, vanno vissute, dal vivo, stampate (dalle stampanti professionali Canon – momento spot non richiesto per alleviare il dolore e strapparvi un sorriso), con possibilità di “toccarle” con mano (non è vero, non si possono toccare), avere un impatto emotivo difficile da ricostruire navigando sul sito con lo smartphone o con il computer.
La mostra “Leaving and Waving” di Deanna Dikeman è disponibile alla Fortezza del Girifalco, e credetemi, solo questo vale il viaggio verso Cortona On The Move 2021, indipendentemente dalla zona d’Italia in cui vi trovate.
Insieme a Deanna sono tantissimi i fotografi e i progetti esposti tra cui Marco Garofalo, Jo Ann Chaus, Gabo Caruso, Hannah Reyes Morales, Jonathan Torgovnik, Alessandra Sanguinetti, Tim Franco, Federico Estol, Catherine Leutenegger, Laurence Rasti, Aurore Dal Mas, Tomaso Clavarino, Stephanie Gengotti, Andrea Mastrovito, Jon Henry, Alec Soth, Aleksi Poutanen, Francesca Todde, Catherine Panebianco e Paolo Pellegrin. Ognuno di questi progetti toccherà le corde di ognuno di voi, a modo proprio, con emozioni e sensazioni diverse ma tutte accomunate da quel qualcosa che nasce e si sviluppa dentro di voi, che contribuisce a rendere l’atmosfera unica e incredibile.
Conversations with Myself: la nostra intervista a Jo Ann Chaus in diretta da Cortona
Jo Ann Chaus Cortona 2021 Conversation with Myself è un progetto diaristico che celebra le gioie e il pathos della...
Leggi di piùQualsiasi cosa succeda (dopo ciò che siamo vivendo), io spero davvero che un evento come questo viva per sempre. Non potrò essere qui a raccontarvi l’edizione numero 100 di Cortona On The Move, ma spero in cuor mio che ci sarà, e continuerà senza mai finire, tramandando di generazione in generazione la bellezza per l’arte e la fotografia, le emozioni, la forza delle immagini.
E chissà, magari un giorno anch’io troverò il modo di esprimermi con una mostra in questo “palco” straordinario (nota: messaggio non pubblicitario con nessuna finalità secondaria).
Energy Portraits: la nostra intervista a Marco Garofalo a Cortona on the Move 2021
Abbiamo intervistato Marco Garofalo a Cortona On The Move 2021 per capire i dettagli del progetto "Energy Portraits"
Leggi di piùCortona On The Move 2021: da grandi poteri derivano grandi responsabilità
Questo capitolo lo vorrei dedicare a Spiderm…ah no, però la citazione era dovuta, perché forse non tutti voi siete andati a Cortona, forse molti di voi devono ancora andarci o vorrebbero andarci in occasione di un evento come questo. Quello che è giusto è che tutti voi sappiate che con Cortona On The Move 2021 si chiude un grande capitolo e se ne apre un altro. Se fossi un sommo poeta, forse metaforicamente parlando, paragonerei quanto successo alla vita dopo la morte, la storia infinita di una vita che finisce e di un’altra che inizia.
Non vorrei essere così poetico drammatico e sono anche certo che qualcuno che legge si starà un po’ toccando i cosiddetti (giustificatissimo), ma di fatto, una cosa che ho subito scoperto dopo il mio arrivo è che questa è stata l’ultima edizione diretta magistralmente dal duo Antonio Carloni – Arianna Rinaldo, due persone eccezionali, umili, a disposizione e soprattuto in grado, insieme a tutto il team, di rendere questa esperienza così bella e “da tramandare”. Qualcuno che stimavo profondamente un tempo disse “dedicato ai folli, agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane, a quelli che non si arrendono davanti all’evidenza, a quelli che vedono le cose in modo diverso…[etc]” ed è a queste due persone che mi sento di dedicare questo capitolo, Antonio e Arianna, che per 11 anni sono stati al timone di tutta questa “macchina” fantastica, che hanno resistito, organizzato, creato, si sono re-inventati, portando la città di Cortona ad un livello artistico estremamente rilevante non solo in Europa ma anche nel mondo, perché a Cortona non sono venuti solo europei ma anche asiatici, americani, australiani, persone da tutto il mondo (forse anche da Marte, ma non lo sapremo mai davvero).
Tutto questo perché c’è stato l’annuncio pubblico di “fine lavori”, per Arianna e Antonio sarà presto un nuovo inizio, una nuova avventura lavorativa importante frutto della loro bravura, del successo ottenuto, e della meritocrazia, che per una volta sembra funzionare in Italia. E quindi, per quanto poco possano valere i miei auguri, ci terrei ad augurare il meglio a queste persone, conscio dell’enorme lavoro fatto fino ad oggi e anche consapevole del fatto che l’organizzazione del prossimo Cortona On The Move 2022 non verrà certamente lasciata in mano a sprovveduti in quanto, dopo le consuete premiazioni avvenute sul palco del Teatro Signorelli, sono stati presentati alla stampa Paolo Woods e Veronica Nicolardi, che sostituiranno rispettivamente Arianna Rinaldo e Antonio Carloni, entrambi i “volti” del festival fino ad oggi.
Una sfida importante per tutti, una serie di tappe non facili, ma sono certo che Paolo e Veronica riusciranno a portare avanti al meglio un progetto di portata ormai mondiale. Veronica infatti segue l’associazione On The Move dal 2013, grazie ad un’esperienza pluriennale e una crescita professionale importante maturata nell’ambito del festival. Laureata in Ingegneria Gestionale all’Università degli Studi di Pisa, Veronica ha ricoperto fino ad oggi il ruolo di Project Manager. Paolo Woods, invece, è un fotografo di grande esperienza, regista e insegnante olandese-canadese che lavora principalmente a progetti a lungo termine che combinano la fotografia con il giornalismo investigativo. Cresciuto a Firenze, già l’anno scorso era presente a Cortona insieme a Gabriele Galimberti per il progetto “Locked in Beauty”, così come, allo stesso modo, era stato presente all’edizione del 2016 con il progetto “The Heavens” che mostrava i paradisi fiscali tradotti in fotografia.
Un augurio importante, anche da FotoNerd.it, a tutti e 4 per un futuro roseo, pieno di grandi progetti, concretezza e la grande voglia di fare che da sempre contraddistingue queste persone.
Cortona On The Move 2021: una vera GINcana
Gincana: /gin·cà·na/
Sostantivo femminile
Gara che, unendo sport e divertimento, impegna i competitori in esercizi di abilità e destrezza o in prove bizzarre (corsa nei sacchi, competizioni in cui vince chi arriva ultimo, ecc.). – tratto dal dizionario di Oxford.
Credo che non ci sia modo migliore per descrivere la Canon Experience di quest’anno. Si perché, come ogni anno, il team di Canon Italia si riunisce, organizza, crea, e permette ai giornalisti di vivere esperienze incredibili con i prodotti Canon, un modo per capire l’affidabilità dei sistemi, testarli sul campo e, perché no, scattare foto straordinarie che sarebbe difficile scattare in una giornata ordinaria.
Quest’anno abbiamo avuto modo di vedere e toccare con mano la nuova Canon EOS R3, però non si poteva accedere, quindi niente, fine dei giochi, buona continuazione e grazie.
Scherzi a parte, Canon EOS R3 avrà certamente presto il suo spazio importante sulle pagine virtuali di FotoNerd, ma non era ancora questo il momento, perché quest’anno, grazie al team marketing capitanato da Paolo Tedeschi, insieme ad Alessandra Rotta, Giada Brugnaro, Stefano Catalani, Federica Della Torre, Alessandro Ravazzani (per gli amici “Razzavani – Ravanazzi” – avevo promesso di scriverlo, ndr) e gli altri ragazzi di Canon Italia abbiamo fatto visita alla sede di Sabatini Gin a Villa Ugo, un luogo meraviglioso a pochi chilometri da Cortona in cui abbiamo avuto modo di…ecco, a pensarci bene non mi ricordo più, significa che il i Gin Tonic era molto buono erano molto buoni. Scherzi a parte (x2), grazie alla meravigliosa location, abbiamo avuto modo di provare Canon EOS R5 e Canon EOS R6 insieme ad una vastissima scelta di ottiche per un po’ di sana fotografia sportiva / di avifauna. Grazie alla collaborazione dei Falconieri del Re, abbiamo potuto fotografare aquile, gufi, barbagianni in rapido movimento controllato e ben ammaestrato.
Con questa esperienza ho potuto (finalmente) provare davvero in maniera ancora più precisa l’incredibile Autofocus presente in R6 ed R5 che, impostato sul riconoscimento “animali” dalle opzioni riesce davvero a non perdere nemmeno per un attimo il volo rapido di uno di questi rapaci. Il tipo di riconoscimento è stato rapido ed incredibile, a dimostrazione che anche, banalmente, una “semplice” Canon EOS R6 che da molti potrebbe essere vista come “quella inferiore” (coperta solo teoricamente da EOS R5 solo per una questione tecnica e di segmento) può in realtà rivelarsi incredibile. Vi ricordo infatti che il sensore e il processore di Canon EOS R6 sono gli stessi di Canon EOS 1D X Mark III, l’ammiraglia dedicata alla fotografia sportiva, motivo per cui le prestazioni sono altrettanto incredibili. Non chiamatela entry level, vi sbagliereste di grosso.
Grazie a questa esperienza ho potuto anche conoscere i “padri” di Sabatini Gin, Filippo e Ugo, due dei quattro co-founder dell’azienda. É il caso di definirla come “esperienza nell’esperienza”, perché grazie alle mani d’oro di Dario, specialista dell’azienda, abbiamo potuto assaggiare le varie tipologie di Gin, scoprendo poi, con piacere, che la Villa è aperta a tutti non solo per degustazione ma anche per un pernottamento speciale in un luogo meraviglioso.
Per maggiori informazioni potete visitare il sito ufficiale per la prenotazione.
Cortona On The Move 2021: tempus fugit
Sebbene le fotografie siano ormai praticamente eterne, grazie anche al web, il tempo per visitare l’edizione 2021 di Cortona On The Move è limitato (ma nemmeno così tanto). Avrete tempo infatti fino al 3 ottobre per visitare tutto il festival e, magari, farmi sapere se siete d’accordo con il mio pensiero e le emozioni provate. Vi lascio quindi con una galleria che racchiude alcuni scatti di questa esperienza per poi concludere con le ultimissime parole subito dopo le foto.
Se avete visitato Cortona o avete in mente di farlo prima di Ottobre, sentitevi liberi di condividere pensieri ed emozioni nel box dei commenti qui sotto.
Spero anche sinceramente di avervi fatto capire l’importanza di questo festival, soprattutto in un momento storico così delicato in cui non siamo solo umani, ma siamo anche “nudi”, cioè spogliati delle nostre paure, dei sentimenti e bisognosi di affetto e di abbracci, adesso più che mai. Non fermiamo la cultura.
Non fermiamo la cultura.