Tutto il male che abbiamo vissuto, e quello che stiamo ancora vivendo: CoviDiaries è un progetto fotografico che vuole raccontare la pandemia di Covid-19, curato da Parallelozero e che farà parte del Festival di Fotografia Bergamo. Ecco tutti i dettagli di questo reportage.
CoviDiaries: un racconto che ci tocca tutti
L’Italia intera è stata colpita dal coronavirus Covid-19, ma tra tutte le città interessate quella di Bergamo è stata una delle più devastate. Il dolore, la sofferenza, la morte, la solitudine e l’angoscia: tutti sentimenti con i quali abbiamo imparato a convivere negli ultimi mesi, in special modo tra marzo e maggio 2020. Nonostante la situazione sia leggermente migliorata, il fantasma della pandemia è ancora dietro l’angolo e CoviDiaries vuole raccontarci tutto quello che abbiamo vissuto. Curato da Parallelozero, il progetto sarà messo in mostra a Bergamo nel contesto del Festival di Fotografia Bergamo in due luoghi simbolo: Piazza Vittorio Veneto e l’Ospedale Papa Giovanni XXIII.
CoviDiaries non tralascerà nessun particolare: le attività degli operatori sanitari, i medici in prima linea negli ospedali, la chiusura delle aziende e il nostro cambiamento nel modo di comunicare. Un progetto che mira, indissolubilmente, a ricordarci quanto abbiamo perso e sofferto, a non farci dimenticare che se ce l’abbiamo fatta una volta possiamo farcela anche la seconda. Il tutto mostratoci sotto forma di “diario”, con riferimenti giornalieri e i momenti più cupi della pandemia. Un gondoliere solitario a Venezia, lo scorcio triste del Duomo di Milano senza nessuna persona in piazza, un medico che corre all’interno di una sala d’ospedale: un racconto freddo ma empatico, silenzioso ma rumoroso, destinato a cambiarci dentro.
CoviDiaries: conclusioni
Ricordare è importante per non dimenticare, e quello che abbiamo vissuto non va dimenticato. Ora la situazione è sotto controllo anche se i numeri stanno risalendo velocemente, e possiamo solo augurarci che il peggio sia passato e che tutto questo, presto, diventi un ricordo. Abbiamo bisogno di mostre come CoviDiaries, che inizierà il 16 ottobre, perché sono quelle importanti. Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale.