Secondo il rapporto del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, a causa della crisi del silicio 2022 (che forse si protrarrà anche per il 2023) si vedrà aumentare la carenza dei semiconduttori, il che significa che i fotografi probabilmente continueranno a vedere carenze nelle nuove fotocamere per molti mesi a venire. Ma vediamo insieme nel dettaglio cosa sta succedendo e cosa comporta per i fotografi questa crisi.
Crisi silicio 2022: chi ne è o ne sarà colpito
Qualsiasi azienda che lavora in settori che comprendono componenti elettroniche purtroppo è nell’occhio del ciclone della crisi del silicio 2022. Anche le aziende che producono le nostre amate fotocamere ne fanno parte, senza esclusione. Secondo questo rapporto, riportato per la prima volta da Bloomberg, il Segretario del Dipartimento Gina Raimondo prevede che “non siamo nemmeno vicini ad essere fuori dai guai”, il che promette una tensione a lungo termine su una vasta gamma di imprese con sede negli Stati Uniti, tra cui l’elettronica (telecamere, computer, telefoni) e produttori di automobili.
Molte delle aziende ricercate per il rapporto dicono che l’inventario medio, ossia la media dei giorni che le merci trascorrono nell’inventario, è passato da 40 giorni a meno di 5 giorni nella situazione attuale, il che significa che le scorte sono limitatissime e che una singola breve interruzione oltreoceano potrebbe far chiudere interamente una fabbrica/impresa americana.
Questo ha messo in ginocchio ogni azienda colpita dalla crisi poiché non rimane più alcun margine di errore, e qualsiasi ritardo creerebbe un effetto domino che graverebbe sull’intera azienda, portando anche al fallimento (come già successo in alcuni casi). Ovviamente oltre i produttori saranno colpiti anche i compratori poiché per questa crisi vedranno i prezzi impennare e i tempi di attesa dilatarsi, ma vedremo dopo il perché.
Crisi silicio 2022: cos’è?
La carenza di semiconduttori è iniziata lo scorso anno perché le fabbriche sono state chiuse a causa dell’epidemia di COVID-19, quando, con i lockdown imposti dai governi, gli operai sono rimasti a casa per scongiurare il rischio di contagio. Nemmeno il ravviamento delle linee di produzione ha risolto questa carenza, poiché c’è stata una maggiore domanda di apparecchiature tecnologiche rispetto all’offerta, mettendo sotto pressione le forniture di semiconduttori. Infatti, se gli operai della linea di produzione dei semiconduttori erano costretti a casa o a turni di lavoro ridotti, il COVID ha provocato un nettissimo aumento del lavoro in smart working e della digitalizzazione, portato ad una domanda di dispositivi elettronici cresciuta in modo esponenziale.
Purtroppo i semiconduttori sono fondamentali per realizzare qualsiasi componente elettronica, inclusi gli ormai ubiquitari chip e microchip (smartphone, tablet, PC, smart TV, console e auto, solo per fare qualche esempio), che sembrano ormai introvabili.
La crisi del silicio 2022 non è altro che il forte divario tra richiesta e offerta che grava sui chip. Il numero di beni richiesti supera di gran lunga quelli prodotti, e questo è causato da molti fattori altri che creano una mancanza di materie prime. Tra questi le motivazioni economico-politiche dei paesi come la Cina (che avendo una forte richiesta tiene per sé i materiali che estrae in patria), ma anche l’assenza di questi materiali al di fuori di determinate zone.
Crisi del silicio 2022: come si risolve?
Il governo americano ha concluso che non è possibile risolvere direttamente questa crisi, ma ha sollecitato i legislatori ad approvare un incentivo di 52 miliardi di dollari verso tutte le aziende del settore elettronico, affermando che “ogni giorno che aspettiamo, rimaniamo più indietro”. Secondo il Washington Post, la Camera dei Rappresentanti martedì ha introdotto la propria versione della legge che corrisponde ai 52 miliardi di dollari del Senato. Nancy Pelosi ha detto che mira a portare la legge sulla scrivania del presidente il più presto possibile.Se questa legge può essere estremamente utile nel lungo termine per i produttori, per tutti coloro che invece sono compratori nel breve termine si prospetta ancora una lunga attesa e un’ascesa dei prezzi di tutti i prodotti. A causa della crisi del silicio 2022 infatti gran parte dei prodotti necessitano ormai di tempi di attesa lunghissimi per poter essere assemblati nel prodotto finale e consegnati al compratore, a causa della ormai complessa reperibilità per fattori naturali e/o politici. Nel frattempo, il governo americano ha chiesto alle aziende produttrici di fornire informazioni sulle forniture necessarie e sulla domanda di chip in modo da poter aiutare a identificare i colli di bottiglia e trovare soluzioni per risolverli.
Crisi del silicio 2022: e i fotografi?
Cosa significa questo per i fotografi? Nei prossimi anni, i dispositivi di cui abbiamo bisogno nella nostra vita quotidiana, come i nuovi computer, le periferiche, i telefoni cellulari e anche le fotocamere stesse, continueranno probabilmente a vedere problemi di approvvigionamento. Questo potrebbe lasciare molti creativi incapaci di trovare i dispositivi di cui hanno bisogno o in attesa di tempi eccezionalmente lunghi prima che diventino disponibili sui mercati statunitensi.
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Crediti immagini: 123RF