Bruce Willis tornerà al cinema grazie alla tecnologia Deepfake. Grazie agli ingegneri di Deepcake, azienda situata nel Dellaware, è stata creata una nuova versione ringiovanita dell’attore. Questa novità aprirà un nuovo orizzonte per i prodotti multimediali? Scopriamo insieme tutti i particolari.
Deepfake Bruce Willis: perché è stato fatto
Il famoso attore Bruce Willis si era ritirato qualche mese fa dalle scene a causa della malattia che lo ha colpito, l’afasia. Nonostante ciò ha comunque deciso di cedere i diritti della sua immagine a Deepcake, un’azienda che si occupa dello sviluppo e dell’utilizzo di versioni digitali di diversi personaggi pubblici. Tra questi gli ingegneri dell’azienda hanno scelto anche di riprodurre una più giovane versione dell’attore.

Lo stesso in una dichiarazione nel sito di Deepcake ha spiegato che era un’ottima opportunità di tornare indietro nel tempo ed è stato molto colpito dalla precisione con cui è stato creato il suo “avatar”.
“Con l’avvento della moderna tecnologia, anche quando mi trovavo in un altro continente, ero capace di comunicare, lavorare e partecipare alle riprese. È una novità molto interessante, e ringrazio tutto il nostro gruppo”
La nuova figura virtuale di Bruce Willis ha già debuttato in una pubblicità per il gigante delle telecomunicazioni russo Megafon, dove Konstantin Solovyov è stato l’attore che ha fatto da riferimento sul dove apporre la figura dell’attore americano. Dopo oltre 70 film tra cui i famosi Die Hard, Armageddon e Pulp Fiction forse il nostro eroe ha trovato un modo per non abbandonare per sempre gli schermi.

Deepfake Bruce Willis: utilizzo della tecnologia
Dopo questo primo utilizzo pubblico dell’immagine di un attore (ma non il primo in assoluto), l’azienda Deepcake ha annunciato che intende utilizzarla sempre di più per riuscire a riportare in vita attori deceduti o far ritornare sui grandi schermi attori ritirati dalla scena. Grazie a questa tecnologia infatti la CEO Maria Chmir ha sostenuto che teoricamente sarebbe possibile fa recitare l’uno di fianco all’altro Kevin Heart e Charlie Chaplin. Nonostante la pericolosità del Deepfake in un contesto sociale, si rivela invece una grande possibilità per le celebrità che non possono recitare di persona.
E voi cosa ne pensate? È una tecnologia utile e che vorreste vedere in azione o pensate che sia pericoloso o irrispettoso verso gli attori defunti? Fatecelo sapere qua sotto nei commenti.