Dopo essere emerso nella città cinese di Wuhan nel dicembre 2019, il nuovo coronavirus (più precisamente SARS-CoV-2) si è velocemente diffuso in tutto il mondo; ad oggi sono circa 1.873 i morti dovuti al contagio, a fronte di 72.869 contagiati, ha causato la cancellazione del CP+ (leggi il nostro articolo CP 2020 Cancellato) ed innumerevoli ritardi nelle produzioni di molti marchi. Nelle ultime ore nella lista di chi combatte il coronavirus si è aggiunta anche DJI. Come? Scopriamolo insieme.
Con il diffondersi dell’epidemia sono nate le domande e le preoccupazioni pubbliche. Quanto velocemente si diffonde il virus? E come? Come si possono proteggere le persone? E nel frattempo si crea il panico, come mostrato nel nostro articolo One Person City. Per contribuire a risolvere questi dubbi e risolvere la crisi, i funzionari della sicurezza pubblica in Cina hanno cercato di capire come utilizzare le nuove tecnologie – e DJI è entrata in questa sfida con i suoi droni.
DJI combatte il coronavirus disinfettando le aree pubbliche
“Insieme ai think thank sulla tecnologia agricola, DJI ha lavorato per combattere la malattia. Il 14 febbraio abbiamo concesso aiuti per quasi 1,5 milioni di dollari per contrastare l’epidemia“ afferma il produttore cinese.
Per questo delicatissimo compito è stata arruolata la serie di droni DJI Agras pensata per l’irrorazione agricola, adattata al nuovo impiego mediante piccole modifiche. Potendo spostarsi in zone inaccessibili ed essendo in grado di coprire aree maggiori rispetto agli esseri umani, i droni sono un preziosissimo aiuto nel contenimento del contagio riducendo al contempo anche il rischio per gli operatori, che diversamente passerebbero troppo tempo esposti sia al virus sia al disinfettante.
L’idea è venuta facilmente, visto che DJI partecipa anche alla lotta alla malaria con il progetto Anti Malaria Drone. Modificando un altro DJI MG1-S Agras hanno irrorato le risaie infestate dalle zanzare infette con un liquido a base di silicone non tossico e bio degradabile affogando le larve di zanzara. Quindi, perché non sostituire il liquido che uccide le zanzare con un disinfettante? Bella pensata Dji!
Dopo un’approfondita serie di ricerche e di test, sono state trovate le soluzioni migliori per spruzzare un disinfettante a base di cloro o alcol etilico nell’aria. La concentrazione della soluzione e le linee guida di volo possono essere modificate per diverse circostanze, ad esempio se stiamo volando su un’area infetta o meno.
In questo modo DJI ha disinfettato oltre 3 milioni di metri quadrati a Shenzhen. La società sta anche aiutando 1.000 province in Cina ad adottare il nuovo metodo di spruzzo. Gli obiettivi principali sono i luoghi di ritrovo e di diffusione di virus: aree residenziali, ospedali e impianti di trattamento dei rifiuti. Con questa soluzione, la disinfezione può essere 50 volte più veloce rispetto ai metodi usati fin ora e, in un momento in cui il tempismo gioca un ruolo fondamentale, questa è un’ottima notizia.
DJI combatte il coronavirus: gli altri impieghi
Sono tanti i modi in cui sono stati impiegati i droni per frenare la diffusione del COVID-19 in Cina. Su di essi sono stati montati altoparlanti per aiutare a disperdere le riunioni pubbliche in luoghi affollati. Droni hanno lanciato messaggi per istruire la popolazione sulle misure da prendere per evitare il contagio, le telecamere termiche sui droni sono state utilizzate anche per monitorare la temperatura corporea in modo da aiutare il personale medico nell’identificazione di nuovi casi.
Le consegne con i droni sono un altro tema in discussione. Lo scoppio dell’epidemia ha mantenuto milioni di famiglie chiuse nelle loro case per evitare il contatto con gli altri. Mediante un drone, queste famiglie potrebbero avere una consegna senza contatto con l’esterno. Le organizzazioni possono inviare cibo, forniture e medicine a chiunque abbia bisogno, in aggiunta, evitando il contatto si ridurrà il rischio di infezione.
Il futuro del coronavirus
Al momento i ricercatori stanno scoprendo di più sul virus ogni giorno, i vaccini sono in fase di sviluppo in laboratori di tutto il mondo e la popolazione sta aiutando adottando ogni precauzione disponibile. Nonostante COVID-19 sia ancora un problema, è una minaccia sempre più conosciuta e sempre più alla nostra portata, anche grazie alla #DronesForGood di DJI per proteggere soccorritori e popolazione.


