Il successore di DJI Mavic Mini, lanciato il 30 ottobre 2019, è finalmente arrivato sul mercato: perde una parte del suo nome ma guadagna funzionalità estremamente interessanti: scopriamo insieme tutte le caratteristiche del nuovo ed attesissimo DJI Mini 2.
DJI Mini 2: le caratteristiche tecniche
Partiamo dal peso: si, DJI Mini 2 pesa come il modello precedente, cioè 249 grammi. Specifica che merita la prima linea, in quanto si tratta di un peso che vi permette di aggirare il limite dei 250 grammi, superati i quali, con il nuovo regolamento ENAC è necessario conseguire il patentino a partire dal primo luglio 2020 (in Italia dal 31 dicembre 2020).
Il nuovo drone DJI pertanto potrà essere marchiato come classe C0 secondo il nuovo regolamento europeo ed essere guidato senza la necessità del patentino (l’attestato di competenza), permettendovi inoltre il sorvolo di persone non informate. Sarà sufficiente registrare il drone ed applicarvi un’etichetta con il vostro codice operatore, poiché, essendo provvisto di una telecamera, è classificato come un dispositivo in grado di registrare dati personali.
Il nuovo drone sfrutta OcuSync 2.0 di DJI per la trasmissione video, con supporto 2.4 GHz e 5.8 GHz con commutazione automatica per fornirvi una portata massima di 6 km (10 km in America, anche se in Italia è obbligatorio il volo a vista) senza ostruzioni e un video di ritorno in HD più fluido e con una latenza ridotta in duplice banda (2.4 – 5 GHz) in grado di cambiare in autonomia la banda in base alla congestione per garantire un segnale migliore. Abbandonata quindi la Wi-Fi che aveva provocato non pochi problemi nel modello precedente, a favore del protocollo radio che ha già dimostrato il suo valore in DJI Mavic Air 2 e Mavic 2, garantendo un segnale ottimo anche in presenza di altre reti, frequenti soprattutto nei centri abitati, disturbati dalle reti Wi-Fi domestiche e da altri segnali radio. Il radio comando è nuovo, il vostro smartphone (larghezza massima compatibile di 92 mm) trova alloggiamento in alto a differenza dei modelli precedenti. DJI Mini 2 è compatibile con DJI Smart Controller, e comandabile anche via app DJI Fly, mentre grandi assenti sono i sensori di evitamento ostacoli.
Disponibile finalmente la ricezione della costellazione europea dei satelliti GNSS GALILEO, classificando DJI Mini 2 come il primo drone consumer del produttore ad essere in grado di riceverli. Grazie al triplice supporto di GPS, GLONASS e GALILEO, il nuovo drone potrà contare fino a 30 satelliti, ben 10 in più del modello precedente, fornendo un miglior segnale satellitare anche in prossimità degli edifici e la riduzione dei comportamenti incontrollabili e dei fly away provocati dalla bassa qualità del segnale ricevuto.
Il tempo di volo massimo dichiarato è interessante, DJI Mini 2 è in grado di arrivare a 31 minuti, grazie alla batteria leggermente più potente, una LiPo (Polimeri di Litio) 2 S, da 50 mAh in più rispetto al Mavic Mini (5200 mAh totali) che riesce anche a far volare questo leggerissimo drone con un vento massimo di 28,8 / 37,8 km/h. I nuovi motori sono estremamente più potenti, forniscono una velocità di ascesa massima è di 5 m/s fino ad un’altitudine massima di 4.000 metri sul livello del mare, quella di discesa 3,5 m/s, con una velocità massima che raggiunge i 16 m/s, un bel implemento rispetto alle possibilità date dal modello precedente, rispettivamente 4 m/s fino al raggiungimento dei 3000 m slm, 3 m/s in discesa e una velocità massima di 13 m/s.
DJI Mini 2 è provvisto delle funzionalità di volo Quickshot, una serie di movimenti programmati e modalità di scatto che comprendono: Dronie, dove il drone mantiene l’inquadratura sul soggetto mentre sale (limite di quota impostabile a 40, 60, 80, 100 o 120 metri) e si sposta all’indietro, Spirale, dove DJI Mini 2 compie intorno al soggetto una spirale in salita fino alle quote impostabili viste in precedenza, Ascesa, nel quale l’APR sale in verticale fino alla quota preimpostata continuando a riprendere il vostro soggetto, Cerchio, dove il drone compie un cerchio intorno al soggetto, mantenendo la ripresa ad un’altezza e distanza costante. Infine la modalità Boomerang vi permetterà di far muovere il drone proprio come un boomerang, facendo partire e terminando la ripresa nella medesima posizione.
Fra le modalità Panorama, in grado di catturare prospettive più wide, potete scegliere Sfera, per realizzare 26 scatti uniti per realizzare un’immagine unica del completo cerchio di visuale, l’opzione 180° invece scatta 7 foto e crea una foto finale panoramica, infine sono 9 gli scatti che compongono l’unica foto 3×3 realizzabile con la funzione Grandangolo.
Per le vostre fotografie potrete scegliere fra 2 differenti Modalità foto per immortalare la scena che vi si presenta nel migliore dei modi: Triplo scatto AEB: Auto Exposure Bracketing (AEB) realizza 3 scatti modificando ogni volta le esposizioni e le fonde in un’unica immagine, modificabile in seguito per generare un High Dynamic Range (HDR). La funzione Scatto ritardato vi consentirà di impostare lo scatto con un breve timer.
In Cina potranno disporre anche del nuovo sistema Fly Spots per programmare l’itinerario di volo e progettare l’incontro con altri appassionati con i quali condividere il volo.
Disponibili inoltre le modalità Follow Me e Return Home.
DJI Mini 2: il comparto fotografico
Dal punto di vista fotografico, proprio come il modello precedente, abbiamo un sensore fotografico CMOS 1/2.3″ da 12 MP, l’obiettivo del drone ha un campo visivo di 83 gradi e una lunghezza focale di 24 mm sul formato 35 mm equivalente e un’apertura massima di f/2.8. DJI Mini 2 potrà inoltre registrare video in 4K UDH fino a 30 fps @ 100mbs (DJI Mavic Mini si fermava a 2,7 K) e il formato degli scatti sarà JPEG e, novità attesissima, in DNG (RAW). Possibile inoltre uno zoom digitale fino a 4x in risoluzione Full HD, disponibili inoltre alcune modalità automatiche per realizzare scatti perfetti, nelle modalità QuickShot abbiamo: Scatto singolo, Intervallo, Scatto triplo AEB e Panorama.
DJI ha giustamente ritenuto l’introduzione del 4K così fondamentale da rimarcarlo nella parte frontale della fotocamera, facendo in modo che gli utenti colgano al volo la differenza fra i due prodotti.
La gamma ISO spazia da 100 a 3200 e la velocità dell’otturatore è impostabile nel valori di intervallo fra 4 e 1/8000 s. Presente lo stabilizzatore di immagine, mentre la camera sarà inclinabile fino ad un massimo di 40 gradi.
La scheda di memoria supportata è una Micro-SD, con capacità fino a 256 GB. Su un drone delle dimensioni di 203 x 56 x 159 mm (larghezza x altezza x profondità). Grazie a QuickTransfer potrete trasferire in tempi rapidissimi le vostre foto e video sull’app DJI Fly, senza necessità di connettere il controller per scaricare i files ad una velocità di 20 MB/s. (a 5,8 Ghz, a 2,4 Ghz la velocità è di 6 MB/s). Infine la funzione Download Ritagliato vi permetterà di scaricare un singolo fotogramma del video e salvarlo come una fotografia.
DJI Mini 2 sarà inoltre pilotabile in modalità FPV.
Il nuovo DJI Mini 2 è già disponibile per l’acquisto sul sito di DJI a questo indirizzo ad un prezzo di 459€ per il solo drone in kit base, che comprende DJI Mini 2, il controller, 1 coppia di eliche di ricambio, un cavo di comunicazione USB-C, tre cavi RC (rispettivamente con connettore Micro-USB, USB-C e Lightning), una coppia di stick di ricambio, la batteria, la protezione per il gimbal, 6 viti di ricambio e un cacciavite.
Disponibile anche al prezzo di 599€ il Combo Fly More Kit che aggiunge 2 batteria extra, 2 coppie di eliche di ricambio, 18 viti di ricambio, 1 proteggi eliche, un caricabatterie USB 18W e una comoda borsa da spalla.
Per maggiori informazioni consultate il sito del produttore a questo indirizzo.