Il grande ritorno dell’amato Will Smith in un action-thriller storico, diretto da Antoine Fuqua, dal titolo Emancipation. Basato su una storia vera risalente ai tormentati anni della Guerra Civile americana, narra delle vicende e disavventure di un uomo schiavo, in fuga verso il nord e del suo successivo arruolamento nelle forze unioniste.
Emancipation: realtà e messa in scena
Il film Emancipation, definito come un action-thriller e tratto da vicende realmente accadute, prende in prestito l’eccezionale storia di vita di Peter, uomo costretto alla fuga da schiavo che scappò per dieci giorni consecutivi dai cacciatori di taglie attraverso le paludi della Louisiana, a piedi nudi, nascondendo la scia del suo odore utilizzando delle cipolle; una storia di pura sopravvivenza, di quelle che fanno riflettere sulla forza e la resilienza dell’uomo (vedi Unbroken, Papillon). Il motivo principale che ha indotto il regista Antoine Fuqua (The Equalizer, Southpaw) ad accettare la direzione di questo lavoro è l’analisi di una storica fotografia che ritrae la schiena nuda di Peter fotografata durante una visita medica dell’esercito nordista (The Scourged Back), con ferite provocate da frustate inferte dal supervisore di una piantagione, di proprietà di John e Bridget Lyons.
Le letture sociologica, ed in particolar modo visiva, di questa fotografia portano il regista ad intraprendere il lavoro di questo progetto, accompagnato inoltre dalla sceneggiatura di William N. Collage (Tower Heist), fiducioso di poter analizzare, nella messa in scena del film, la potenza di questa immagine storica divenuta un primissimo esempio di immagine virale per la sua manifesta brutalità. Antoine ritrova in Emancipation il lavoro più adatto alle moderne e passate proteste che coinvolgono l’intero mondo.
Emancipation: Will Smith protagonista di un action-thriller
Emancipation crea alte aspettative non solo per la storia che promette di raccontarci, strano già nella definizione di genere ibrido action-thriller storico, ma in particolar modo per il ruolo protagonista affidato ad uno dei casi di divismo contemporaneo più imponenti: Will Smith. Un nome che è una sicurezza, potremmo dire: dal Principe di Bel-Air al commovente Chris Gardner de “La ricerca della felicità“, Will Smith è l’eroe buono, non dotato di particolari qualità fisiche o ardore di spirito; è l’uomo comune in cui rivedersi che porta in scena la semplicità e la caparbietà dei suoi personaggi, in un frullato di ironia e freschezza che lo fanno sempre uscire vincitore. C’è chi potrebbe non vederlo del tutto adatto ad un ruolo così marcato e poco sentimentale, ma sarà sicuramente una sfida attoriale e produttiva che potrebbe portarlo forse a qualche premio ancora non riconosciutogli.
Emancipation: il mercato di Cannes e la lotta di Apple Studios
Il titolo Emancipation è ormai ben noto nel mondo del cinema, in particolar modo della produzione e distribuzione cinematografica. Il perché di tale notorietà va rintracciato e riportato al momento della recente acquisizione da parte di Apple Studios sui diritti del film. Il famoso festival cinematografico di Cannes, da sempre, presenta una sezione meno nota ai riflettori, in cui si crea un vero e proprio mercato di compra-vendita di progetti cinematografici. Con le recenti questioni medico-sanitarie che hanno interessato l’intero mondo, il delegato generale del Festival, Thierry Frémaux, ha inaugurato un nuovo mercato online, il Marché du film online, con la partecipazione di professionisti del settore di tutto il mondo.
Qui entrano in azione, in tempi assai recenti, le nuove piattaforme OTT (Over-the-top) di streaming digitale. Queste giocano un ruolo notevolmente più attivo anno dopo anno, concentrando la loro azione anche sulla produzione e distribuzione esclusiva di nuovi prodotti. Entra così in scena nel mercato virtuale di Cannes la figura di Apple Studios, che dopo una lunga disputa con la società Warner Bros., per una cifra record di circa 105-120 milioni di dollari, si aggiudica la “targettizzazione” di questo film e i suoi diritti esclusivi a livello mondiale. L’accordo, che si stima essere uno dei più costosi della storia ad esser stato siglato in un mercato festivalièro, si rivolge alla produzione di un film storico attento alle tematiche sociali e politiche, con un forte riferimento ai contesti d’attualità non solo nell’ecosistema americano.
Emancipation: conclusioni
Per concludere, attendiamo con intrepida attesa novità riguardo questo lavoro che potrebbe rivelarsi, a conti fatti, un vero e proprio capolavoro dalle premesse. Siete pronti a rivedere Will Smith in azione?