La fotografia documenta, racconta, esprime, rivela, prende voce: il lavoro di Fabio Bucciarelli durante il momento più nero dell’emergenza coronavirus Covid-19 non è passato inosservato e, durante l’edizione annuale Visa pour l’image, è stato premiato con il premio Visa d’or News. Ecco tutti i dettagli della premiazione.
Fabio Bucciarelli Visa d’or News: un lavoro importante
La fotografia che si fa voce delle persone, strumento tramite il quale raccontare, rivelare, documentare: Fabio Bucciarelli, noto fotografo italiano classe 1980, durante il momento più nero della pandemia di coronavirus Covid-19 si è messo in prima linea, macchina fotografica alla mano, per raccontare quanto stava avvenendo. Dagli ospedali alle case dei malati, Fabio ha narrato una delle pagine più cupe della storia moderna e, ora, è stato premiato con il titolo più prestigioso dell’annuale evento Visa pour l’image: il Visa d’or News. Gli scatti di Fabio Bucciarelli hanno girato il mondo, passando dalla rivista New York Times all’Espresso, lasciando tutti gli addetti ai lavori colpiti da quanto realizzato.
Il Visa d’or News non è il primo premio importante per Fabio Bucciarelli: nel 2013 si portò a casa la medaglia d’oro del concorso Robert Capa, grazie ad un reportage realizzato in Siria. “Non volevo fotografare persone con maschere e luoghi vuoti”, ha raccontato all’Afp, “Ho cercato l’intimità delle persone malate, sono entrato nelle loro case, ho voluto approfondire ogni particolare. Sono davvero onorato per questo riconoscimento perché il mio è anche un lavoro sulla memoria, su un capitolo della nostra storia. Le persone che ho fotografato sono state coraggiose perché questo è stato anche il virus della solitudine, la peggiore delle malattie umane”. Jean Francois Leroy, direttore storico di Visa pour l’image, ha dichiarato a sua volta: “Il suo è un lavoro di una potenza straordinaria”.
Fabio Bucciarelli Visa d’or News: conclusioni
Il lavoro di Fabio non è passato inosservato, è servito e servirà anche in futuro a ricordarci questi giorni cupi perché, nonostante tutto, la memoria è importante. Sia nei momenti di felicità che in quelli di tristezza, la fotografia si fa linguaggio unico e universale in grado di trascendere qualsiasi confine, mezzo di comunicazione e luogo di silenziosa narrazione. Questa, d’altronde, è la bellezza e la potenza della fotografia. Anche quando fa male.
Vi invitiamo a visitare il sito ufficiale del fotografo per ammirar i suoi lavori.