Ora è ufficiale: il Festival della Fotografia Etica di Lodi tornerà per la sua undicesima edizione ad ottobre 2020 e, coinvolgendo la città di Codogno, vuole farsi bandiera della battaglia al coronavirus Covid-19. Ecco tutti i dettagli dell’attesissima manifestazione fotografica.
Festival Fotografia Etica 2020: ripartire, tutti insieme
“Il Festival della Fotografia Etica 2020 di Lodi è un’occasione per tutti, una vetrina per la città e la provincia”, racconta Alberto Prina, suo organizzatore. “La fotografia è stato un mezzo importantissimo durante le difficili settimane dell’emergenza e, i fotografi, hanno il compito di raccontare quanto accaduto per mantenere viva la memoria e fornire, ai posteri, un racconto reale e concreto di quanto vissuto. Questa pandemia ci ha fatto capire quanto i problemi del mondo, alla fine, siano anche i nostri. Non esiste nulla in grado di unire le comunità come la fotografia”.
Il Festival della Fotografia Etica di Lodi 2020 è stato quindi ufficialmente confermato per ottobre. Arrivato alla sua undicesima edizione, ambisce a farsi bandiera della ripartenza e della fotografia come strumento per guardarsi dentro e ripartire nei momenti difficili. Alberto Prina, insieme al Gruppo fotografico Progetto Immagine, ha ovviamente preso tutte le precauzioni del caso per prevenire eventuale situazioni di contagio, arrivando a modificare gli spazi utilizzati e provare, il più possibile, ad organizzare le esposizioni all’aperto. Palazzo San Cristoforo, la sede della Provincia, le piazze e i parchi: tutta una serie di nuove location istituite proprio per permettere alle persone di godere del festival senza la paura e il rischio di contagiarsi. Quest’anno, inoltre, verrà coinvolta direttamente anche la città di Codogno, epicentro iniziale del propagarsi italiano del Covid-19, per far capire quanto la realtà della piccola cittadina non sia assolutamente diversa da quella di altre metropoli.
Festival Fotografia Etica 2020: conclusioni
Ripartire, in questo momento, è importantissimo: questa manifestazione fotografica, conosciuta in tutta Italia, si fa voce della voglia di riscattarsi e ripartire, ovviamente con tutte le precauzioni del caso. La battaglia al Covid-19 non è ancora vinta e, tutti noi, stiamo danzando sul filo del rasoio. Riuscire ad andare avanti con la fotografia, a sensibilizzare le persone che guardano erroneamente Codogno come una città appestata, è importantissimo per il nostro tessuto sociale e per capire che tutti noi, nessuno escluso, possiamo essere colpiti da questa malattia.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale dell’organizzazione.