Negli ultimi anni stiamo assistendo sempre di più ad un ritorno alle mode di qualche decennio fa: basti guardare la moda con i richiami al vintage ad esempio. Per quanto riguarda il mondo della fotografia sono sempre di più gli utenti che si avvicinano alla fotografia analogica, ma soprattutto sono tornate di moda le fotocamere istantanee. Queste macchine fotografiche in grado di stampare le foto non appena vengono scattate hanno una grande storia alle spalle e ormai vantano tantissimi modelli anche molto tecnologici. Vediamo quindi cos’è una fotocamera istantanea e come funziona.
Fotocamera istantanea: cos’è e come funziona
Le macchine fotografiche istantanee, come si può dedurre dal nome, sono degli strumenti che permettono di stampare istantaneamente le foto scattate. Esistono da tantissimi anni, ma hanno mantenuto più o meno sempre lo stesso sistema di stampa. Grazie alla tecnologia, molte funzioni si sono evolute e sono stati inventati vari tipi di stampa. Ogni fotocamera istantanea dispone di un magazzino in cui vengono caricate le cartucce, i quali differiscono in base ai modelli. Inoltre tutte funzionano in modo semplice: a differenza delle altre macchine fotografiche, le istantanee sono sempre automatiche, l’utente può cambiare solo pochi aspetti, come ad esempio un’esposizione maggiore o minore. Tanti modelli integrano un mirino ottico per comporre la scena, ma esistono anche dei modelli che mettono a disposizione dell’utente un display. La caratteristica più interessante di una fotocamera istantanea è che non sono modelli destinati solo ai fotografi che hanno esperienza, ma sono indicati anche per chi non ha una passione verso la fotografia e vuole soltanto scattare delle foto con effetto vintage da appendere in stanza o da regalare agli amici. Si tratta del fascino analogico che colpisce anche chi non ha una vera passione per la fotografia in generale.
Fotocamere istantanee: cenni storici
La fotografia istantanea nasce grazie alla Polaroid Corporation, un’azienda fondata nel 1937 che si occupava di materiale fotografico. Questa azienda inventò le fotografie autosviluppanti, una vera e propria novità per quei tempi: quando si scattava con la pellicola bisognava finire il rullino, farlo sviluppare e stampare, e poi si potevano vedere i risultati. Questo procedimento era tutt’altro che immediato, potevano passare settimane prima di poter visionare le foto scattate. Le fotografie Polaroid, invece, erano (e lo sono tutt’ora) immediate. Si scattava una foto, la quale veniva espulsa dalla fotocamera, e dopo qualche minuto si poteva apprezzare l’istante immortalato. I problemi di queste fotocamere e dei fogli fotosensibili erano principalmente due: la qualità delle fotografie non era ovviamente all’altezza delle foto scattate con una reflex analogica e le fotografie dopo alcuni anni si sbiadivano o viravano verso il blu. Ovviamente questi problemi sono stati risolti durante gli anni, quindi le fotografie istantanee ora sono tutt’altra cosa.
Polaroid ha riscosso talmente tanto successo che nonostante siano ormai parecchi i brand che producono fotocamere e pellicole istantanee, sono davvero tantissimi gli utenti che continuano a definire “Polaroid” anche i prodotti di altre marche. Questo fa capire quanto sia stato importante il brand statunitense per questa tipologia di fotografia. Le aziende di maggior successo dei giorni nostri per quanto riguarda la fotografia istantanea sono Fujifilm e Lomography. La prima produce tantissime tipologie di macchine fotografiche istantanee e vari tipi di pellicole, mentre la seconda è specializzata perlopiù in fotocamere. Ovviamente anche altre aziende hanno creduto in questa tipologia di fotografia investendo risorse e presentando abbastanza spesso nuovi modelli.
Fotocamera istantanea: modelli digitali o modelli analogici?
Essendo queste fotocamere tornate di moda, i produttori non sono rimasti con le mani in mano e hanno presentato sempre nuovi prodotti. Le novità che hanno portato sul mercato riguardano sia le fotocamere, sia le pellicole. Oltre al metodo “classico” che riesce ad imprimere su speciali pellicole le immagini per poi svilupparle sulle stesse in pochissimi minuti, sono state inventate anche i fogli ZINK (Zero-Ink). Le fotocamere che utilizzano questa tecnologia montano al loro interno una piccolissima stampante, la quale imprime letteralmente la foto sul foglio. Si tratta di una tecnologia sicuramente molto innovativa, ma che può non piacere a tutti i fotografi. Le aziende che producono le pellicole autosviluppanti sono due: Fujifilm e Polaroid. Quest’ultima produce varie tipologie di pellicole, alcune specifiche per i modelli di fotocamere prodotti negli anni, mentre altre più universali (i-Type Film e 600 film) che possono essere utilizzate anche con modelli di altri brand. Si tratta di pellicole classiche, quindi molto grandi e dalla forma quadrata. Le pellicole prodotte da Fujifilm sono invece utilizzate dalla maggior parte dei brand e sono disponibili in varie misure. Le Mini hanno dimensioni più contenute e imprimono l’immagine su una superficie rettangolare, le Square sono molto simili alle Polaroid originali e hanno una superficie quadrata, mentre le Wide imprimono su una superficie rettangolare come le Mini ma sono decisamente più grandi.
Per quanto riguarda le fotocamere, invece, i produttori sono riusciti a far coincidere il classico con il moderno, infatti possiamo dividere le fotocamere istantanee in modelli digitali e modelli analogici. I modelli analogici sono quelli che hanno praticamente lo stesso funzionamento delle classiche Polaroid: integrano un mirino ottico, non sono dotate di schermi o altro e estraggono la foto appena la si scatta. Con questa tipologia di fotocamera istantanea è molto facile sbagliare, perché magari l’esposizione o l’inquadratura non è corretta. Siccome appena si preme il tasto di scatto la fotocamere estrae la foto, non c’è modo di recuperare gli errori. Alcuni potrebbero pensare che questa sia una limitazione, mentre altri che cercano un approccio analogico alla fotografia la potrebbero trovare fantastica. I modelli digitali, al contrario di quelli analogici, integrano tecnologie avanzate che aiutano l’utente e fanno assomigliare queste macchine fotografiche istantanee a delle fotocamere digitali. Quasi sempre integrano un display che consente di inquadrare la scena, uno slot per una microSD per salvare le foto scattate e connessioni (Bluetooth e/o WiFi) per il trasferimento delle immagini con i dispositivi mobile. Con le istantanee digitali è molto difficile sbagliare a scattare una foto, perché le immagini non vengono estratte appena si scatta la foto, ma è l’utente che decide quando “stampare”. Praticamente si possono scattare tante foto, dopodiché si possono visionare dalla galleria, si possono modificare aggiungendo anche testi, filtri o cornici, e poi si possono stampare. Questo permette all’utente di scegliere solo le foto che più lo aggradano, senza il rischio di sprecare cartucce per foto uscite male.
Quindi sta a voi decidere su quale tipologia di fotocamera istantanea orientarvi: se volete un’esperienza davvero vintage, la quale può regalare anche alcuni scatti molto particolari derivanti dagli errori, orientarsi sui modelli analogici è sicuramente la scelta migliore. Se invece non volete sprecare pellicole delle fotocamere istantanee, volete più semplicità e amate aggiungere effetti e cornici alle foto, la scelta migliore sono i modelli digitali.
Fotocamere istantanee: quale prodotto scegliere
Abbiamo quindi visto che esistono tanti tipi di pellicole e vari tipi di fotocamere. Scegliere il modello migliore per proprie esigenze non è quindi semplice, anche dopo le varie considerazioni fatte sopra. I prodotti che è possibile acquistare sono comunque molti e a volte si distinguono tra loro per specifiche che non è detto siano essenziali o meno. Lo staff di FotoNerd ha quindi deciso di aiutarvi in questa scelta realizzando delle guide all’acquisto specifiche per questi prodotti. Ogni dispositivo selezionato è accompagnato da una breve descrizione e offre considerazioni riguardanti il mercato e le specifiche presenti.