La fotocamera più grande del mondo è pronta a scattare foto al cielo con una risoluzione di 3,2 gigapixel per studiare al meglio la Via Lattea, la materia oscura e altri fenomeni. Uno strumento che faciliterà il lavoro degli scenziati e che mostrerà al pubblico generale la bellezza del cosmo. Vediamo insieme i dettagli.
Fotocamera più grande del mondo: pronta a scattare il cielo
La fotocamera più grande del mondo, denominata “The Legacy Survey of Space and Time” (LSST), è un progetto in corso da diversi anni e il team di ricerca ha catturato la prima foto con essa nel 2020 e ora sono pronti ad installarla in cima ad una montagna. La fotocamera è attualmente assemblata al SLAC National Accelerator Laboratory a Menlo Park, in California, ma a breve verrà portata all’Osservatorio Vera C. Rubin nel nord del Cile nonostante la pandemia stia continuando a rallentare i lavori di trasferimento.
La parte anteriore della fotocamera è composta da tre obiettivi e un filtro che può essere regolato in base all’utilizzo, mentre nella parte posteriore troviamo il piano focale su cui viene proiettata la luce dallo specchio del telescopio. Questo piano focale è composto da 189 dispositivi ad accoppiamento di carica CCD raffreddati nel vuoto ad una temperatura che può arrivare a -101 C°. Ciascuno di questi dispositivi è da considerarsi come una fotocamera digitale indipendente che scatta una porzione di cielo, tutte queste porzioni vanno a comporre il mosaico del cielo che viene restituito come immagine finale. Una volta che la fotocamera più grande del mondo verrà installata in Cile sarà pronta a scattare puntando il piano focale verso il suolo per catturare immagini dello spazio attraverso uno degli specchi inferiori della fotocamera su cui la luce rimbalzerà. Una volta che la luce arriva allo specchio convesso, proseguirà di nuovo verso il basso fino allo specchio finale prima di riflettersi nella fotocamera.
Un processo non del tutto semplice che permette di catturare metà del cielo australe ogni tre giorni e di guardare più lontano che mai nel cosmo, restituendo agli scienziati un ritratto completo a settimana di quella regione, contribuendo ad uno studio che durerà dieci anni. Tutte le immagini raccolte dalla LSST saranno disponibili per gli scienziati, ma saranno anche rilasciate al pubblico generale che potrà esplorare il cosmo come mai prima d’ora. L’osservatorio ha programmato di avere tutti i sistemi pronti per il primo scatto nel gennaio 2023 e sul sito web dell’Osservatorio Vera C. Rubin troverete tutti gli aggiornamenti del progetto.
Fotocamera più grande del mondo: conclusioni
Questi tipi di tecnologie stanno avvicinando sempre di più l’uomo al cosmo, anche si siamo molto lontani dal comprenderlo.
“L’obiettivo principale è ottenere quanto più cielo il più rapidamente possibile e farlo ripetutamente. La cosa più semplice che possiamo fare è chiederci: cosa è cambiato? Com’è cambiato? E lo faremo fino in fondo.”
Queste le parole di Steven Kahn, astrofisico e direttore dell’Osservatorio Vera C. Rubin, che ci permettono di fantasticare su cosa verrà scoperto nel cosmo grazie a questa fotocamera. Anche in questo caso vediamo come la fotografia sia una parte fondamentale anche della scienza, oltre che dell’arte e dell’informazione, anche se con strumenti con un livello di tecnologia molto lontano dalle nostre fotocamere consumer. Se siete indecisi su quale sia la fotocamera perfetta per scattare metà del cielo australe, non vi possiamo assolutamente aiutare, ma se avete dubbi su quale sia la fotocamera migliore per voi vi consigliamo il nostro articolo dedicato.