In questo articolo vi raccontiamo delle due fotocamere analogiche più prodotte di sempre: dalla costruzione semplice e con pochi fronzoli, queste due macchine fotografiche hanno fatto registrare un numero record di esemplari prodotti con cifre che si aggirano intorno alle decine di milioni! Vediamo insieme quali sono i modelli e le loro caratteristiche
Fotocamere analogiche più prodotte: ecco quali sono
Siamo sicuri che molti di voi leggendo l’introduzione abbiano provato ad immaginare quali siano queste fantomatiche fotocamere, e siamo altrettanto sicuri che la risposta vi lascerà sorpresi perché non si tratta dei soliti sospetti come Canon o Nikon, bensì di Smena e Olympus. Al primo posto con il maggior numero di unità prodotte troviamo la sovietica Smena 8 e 8M con ben 20 milioni di esemplari sfornati, segue Trip 35 prodotta da Olympus con un numero molto minore, ma sempre impressionante, di 5.4 milioni di unità prodotte.
Fotocamere analogiche più prodotte: Smena 8M
Smena M8 è una fotocamera entry-level, prodotta dagli anni settanta nella vecchia Unione Sovietica. È caratterizzata da una costruzione di qualità discutibile e le sue funzioni sono ridotte all’essenziale, tanto che venne definita da alcuni una fotocamera giocattolo. Nonostante i mille difetti, in parte dovuti all’arretratezza tecnologica dell’epoca, in parte alla progettazione del prodotto stesso, Smena 8M è in grado di regalare degli scatti di buona qualità. Se infatti riusciste a regolare la messa a fuoco correttamente stimando la distanza del vostro soggetto e faceste collaborare il pulsante di scatto pieno di difetti e problematiche, sareste in grado di ottenere una buona foto grazie all’obiettivo montato, un 40mm f/4 T-43 che pur non essendo luminoso ha una buona resa cromatica, nitidezza e contrasto. Nel caso voleste impossessarvi di questo pezzo storico vi basterà dare un’occhiata ad E-Bay, dove potrete trovare Smena M8 ad un prezzo che si aggira intorno tra i 50€ e i 20€.
Fotocamere analogiche più prodotte: Olympus Trip 35
Olympus Trip 35 è stata prodotta dal 1968 al 1983. Al contrario di Smena M8 il corpo è costruito in metallo e di dimensioni compatte, ma abbastanza grosso da permettere un uso agevole della fotocamera, che pesa circa 400g. Scattare fotografie con Olympus Trip 35 è molto più semplice e piacevole rispetto alla macchina sovietica prima citata. L’otturatore presenta ben due tempi di scatto che la macchina imposta automaticamente in base alle condizioni di luce, 1/40 e 1/200, e la lente in dotazione con questa fotocamera non è intercambiabile: la lunghezza focale è pari a 40mm e il diaframma ha un’apertura massima di f/2.8, è composta da 4 elementi distribuiti in 3 gruppi ed è estremamente nitida a tutte le aperture. L’ottica di buona qualità, la costruzione della macchina e la semplicità d’uso rendono questa fotocamera un prodotto particolare e divertente da usare, magari da affiancare alla propria attrezzatura così da ottenere un’esperienza di scatto e immagini completamente diverse. Come per la precedente fotocamera, il prezzo è veramente basso: per appena 50€ circa potrete portarvela a casa, vi basterà fare qualche ricerca su E-Bay e scegliere quella che più vi attira.
Fotocamere analogiche più prodotte: conclusioni
A nostro parere è davvero fantastico che delle fotocamere come queste, che hanno segnato la storia di questa arte, possano essere comprate con pochi euro. Nel caso si volesse fare un salto indietro nel tempo, vi basterà comprare un rullino ed inserirlo in una di queste due fotocamere così da stravolgere completamente le abitudini e gli automatismi a cui siamo abituati, come autofocus e tanti, forse troppi scatti a disposizione.