Questo è uno di quegli articoli che ti fanno esclamare: “But, cosa?!”. Tre fotografi inviano una Sony a7SIII nello spazio nel tentativo di fotografare l’aurora boreale, missione assai dura. Ci saranno riusciti? Ecco le incredibili immagini che hanno ottenuto!
Fotografi inviano Sony a7SIII nello spazio: le idee che portano risultati
Si può essere così pazzi, da inviare una Sony a7SIII quasi nello spazio per fotografare l’aurora boreale? Assolutamente sì, se siete tre fotografi che hanno una voglia matta di fotografare uno degli eventi naturali più maestosi e belli del nostro pianeta. Il fatto è accaduto non troppo tempo fa, ed è tutto partito da un’idea molto singolare e originale: “perché non fotografare l’aurora boreale da un nuovo punto di vista?”. Questa candelina che si è accesa nella mente dei tre fotografi potrebbe sembrare delirante sotto tutti i punti di vista, ma alla fine sono riusciti a portare a casa il risultato desiderato.
Per inviare la povera Sony a7SIII nello spazio i tre fotografi si sono avvalsi di un pallone meteorologico, come potete vedere voi stessi dalle fotografie. Lubbe, Schrock e Smith (questi i cognomi dei tre fotografi), hanno passato un intero anno a ricercare, ingegnerizzare e fabbricare un sistema di stabilizzazione adeguato e personalizzato per la macchina fotografica, progettato appositamente per le condizioni di scarsa luminosità. Il 26 settembre, l’improvvisato team ha lanciato con successo l’impianto ideato, della grandezza di 10 piedi, da Fairbanks, in Alaska. Una volta arrivato a 122.600 piedi di altezza (circa 37.369 metri) la fotocamera ha iniziato a registrare a manetta, prima che il pallone esplodesse. Non preoccupatevi: i tre fotografi hanno pensato a tutto, anche ad un rientro sicuro della fotocamera in perfetto stile missione spaziale della NASA. Un vero e proprio capolavoro, che ha portato a scatti incredibili e alla realizzazione di un documentario che potete guardare allegato ad inizio articolo.
Fotografi inviano Sony a7SIII nello spazio: conclusioni
Essere matti, ogni tanto, serve a ottenere risultati strabilianti. L’idea venuta ai tre fotografi è sicuramente fuori da ogni logica, eppure sono riusciti a raggiungere, con forza di volontà e studio, il risultato desiderato. Quindi, per concludere in bellezza, mi verrebbe da dire: genio, sregolatezza.