La fotografia Still Life è un genere nel quale tutti ci siamo cimentati almeno una volta nella vita, anche solo per far vedere un oggetto ad un amico. Ma come si fotografano gli oggetti in una natura morta? Quali sono i segreti per farli diventare vere e proprie opere d’arte? Ecco la nostra guida per spiegarvi tutto quello che c’è da sapere sulla fotografia Still Life e per diventare novelli Caravaggio o pubblicitari di successo.
Fotografia Still Life: cos’è?
Still Life è un termine inglese che significa “vita immobile” e che viene utilizzato nelle arti figurative come la pittura o la fotografia per indicare quello che veniva definito come “natura morta”. In Italia tendiamo a definire in questo modo un quadro, mentre il termine Still Life si riferisce in genere alla fotografia, perché dirlo in inglese, come sempre, fa più fico e più international, come se fosse un genere nuovo e importato dall’Inghilterra o dall’America e noi lo stessimo semplicemente copiando. Chi? Cosa? Qualcuno ha detto “Natura morta di Caravaggio”?
Già, il desiderio di raffigurare i vari aspetti del quotidiano è antico quanto l’uomo, insieme al desiderio di tramandare ai posteri una traccia del proprio vissuto. “Io sono stato qui, io ho mangiato questo, io ho fatto quello” è un anelito insito nell’uomo.
Ad ogni modo, che la chiamiate Still Life Photography, Fotografia Still Life, Natura Morta o Gigetto, stiamo parlando di un genere fotografico che rappresenta articoli tendenzialmente inanimati come fiori, frutta, ortaggi, selvaggina e vari oggetti di uso quotidiano, organizzati come soggetto di una composizione. Ho aggiunto tendenzialmente perché la presenza di uccelli e piccoli insetti come le mosche è sempre stata tollerata nelle nature morte. Qualora la fotografia Still Life preveda solo la raffigurazione di alimenti, cioè ingredienti, preparazioni, odori e spezie, essa prende il nome di Food Photography, una sotto branca della fotografia Still Life per la quale vi rimando alla nostra specifica guida.
Fotografia Still Life: a cosa serve?
Conoscere le regole per eseguire una fotografia Still Life vi permetterà di realizzare immagini perfette in grado di raffigurare al meglio gli oggetti inanimati che avete scelto. Si tratta di un genere di fotografia che nasce come artistico e che può esaurire la sua funzione nella “semplice” creazione estetica, o che può essere sviluppata con lo scopo di aumentare la vendita dei prodotti, presentando l’oggetto al meglio rendendolo ben visibile ed appetibile agli occhi di eventuali compratori.
A prima vista può sembrare un genere fotografico estremamente semplice e quasi banale, ma richiede un’ottima conoscenza della tecnica e della composizione fotografica per poter mettere in risalto gli attributi più importanti dei vostri soggetti. In fondo non dovete solo conoscere le basi della fotografia, potete anche decidere di ricreare la più corretta ambientazione per rappresentare la vostra idea. La fotografia Still Life intesa in questo senso si discosta nettamente dal termine “natura morta” iniziale, ed è molto ricercata nei settori di arredamento, di design, in quello industriale, in quello dell’alimentazione, della moda, rappresentando al meglio oggetti d’arte e di arredo, prodotti, cibi, gioielli, abiti, calzature e accessori. In un mondo come quello attuale dove l’e-commerce è diventato una grossa fetta del mercato, pubblicizzare in modo corretto i prodotti su internet è importantissimo. Da qui potete capire come sia fondamentale oggi conoscere le regole della fotografia Still Life, per attirare l’attenzione del consumatore e farlo acquistare il prodotto. Proprio per questa correlazione con l’oggetto immortalato, spesso si parla della Still Life come fotografia di prodotto o…product photography, perché in inglese è sempre moooolto più professionale, eh già.
Per via della sua complessità, la fotografia Still Life (come le nature morte in pittura) viene utilizzata come una meravigliosa palestra di allenamento per tutti i fotografi, dando loro l’occasione di sperimentare con superfici, forme, luci e composizioni, avendo la comodità di un soggetto che non si muove e che non sbuffa se ci mettete più di 5 minuti per immortalarlo al meglio.
Quindi, che siate fotografi esperti alla ricerca di un modo per guadagnare oppure semplici amatori che desiderano approfondire le proprie conoscenze, ecco di cosa avrete bisogno.
Fotografia Still Life: l’attrezzatura necessaria
Lo sapete, ogni cosa richiede l’utilizzo dei giusti attrezzi, proprio come ogni ricetta ha bisogno degli ingredienti corretti. Non avete intenzione di farmi una carbonara con panna e cipolla, vero?
La macchina fotografica
Per quanto riguarda la macchina fotografica va bene sia una mirrorless che una reflex, l’importante è che vi permettano di impostare la modalità manuale (hai ancora difficoltà? Ecco la nostra guida Come usare la reflex in manuale) dalla ghiera dei programmi, per poter gestire correttamente il triangolo dell’esposizione, scegliendo il tempo di esposizione, il diaframma e la sensibilità ISO. Parlando di sensore fotografico sarebbe preferibile uno full frame ma saranno adatte anche le fotocamere APS-C, l’importante è che dispongano di buona risoluzione per immortalare i dettagli del vostro soggetto. Le fotocamere da preferire sono quelle dotate di uno schermo orientabile, perché, come vedremo in seguito, potrete trovarvi in condizione di scattare in angolazioni differenti dalle normali.
Il treppiede
Il treppiede è l’equivalente della canna da zucchero in fotografia. Avete presente quando vi interrogavano in geografia e si parlava delle coltivazioni e delle risorse economiche di un paese a caso e avevate un improvviso vuoto di memoria, sempre risolvibile con “carbone e canna da zucchero”? Ecco, il treppiede in fotografia è praticamente onnipresente: paesaggistica, macrofotografia, lunghe esposizioni, food photography o fotografia Still Life, quindi se non lo avete ancora acquistatelo e, mio consiglio, compratelo buono. Qui trovate la nostra guida all’acquisto per il miglior treppiede per foto.
In questo modo le vostre immagini risulteranno più nitide, non più danneggiate dalla perdita di dettaglio conseguente alle microscopiche vibrazioni trasmesse dalle vostre mani. Mi permetto di ricordarvi che quando fissate la macchina fotografica al treppiede, dovete sempre premurarvi di disattivare la stabilizzazione della fotocamera e la riduzione delle vibrazioni dell’obiettivo, in questo modo eliminerete anche le vibrazioni di correzione della macchina fotografica, inutili in questo caso. Se acquisterete uno stativo con testa snodabile sarete liberi di ruotare la macchina fotografica intorno al punto di ancoraggio, raggiungendo così la migliore angolazione possibile. Un cavalletto è estremamente utile nella fotografia Still Life perché in questo modo potrete realizzare scatti dall’alto, perpendicolari al piano del soggetto. Per questo genere di composizioni prediligete un modello di treppiede che vi permetta di estendere il braccio dell’asta centrale in orizzontale.


Per evitare di introdurre altre vibrazioni, l’altro elemento necessario nella fotografia Still Life, una volta montata la macchina su cavalletto, è impostare lo scatto temporizzato o acquistare un telecomando per lo scatto remoto, così potrete rilasciare l’otturatore senza toccare la macchina fotografica e senza trasmetterle delle vibrazioni. Esistono due tipologie di telecomandi: a filo o ad infrarossi. Scegliendo i primi risparmierete qualche euro, ma sarete limitati dall’essere fisicamente legati alla macchina tramite un filo.

Alternativa economica e adatta a tutti, perché il telefono è sempre con noi, un’app per il controllo dello scatto, come Nikon SnapBridge, che, tramite Bluetooth e/o WiFi, vi permetta di impostare tutti i parametri e di scattare a distanza.
Gli obiettivi
Gli obiettivi dedicati alla macrofotografia sono adatti anche alla realizzazione di fotografia Still Life, essendo capaci di mettere a fuoco a poca distanza dalla lente ed essendo in grado di fornire un’eccezionale nitidezza ai vostri scatti.
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L’alternativa è quella di sfruttare un teleobiettivo (cioè le lenti con una lunghezza focale superiore ai 70 mm e con un angolo di campo inferiore a 50°) che fornirà alle vostre immagini un perfetto schiacciamento della prospettiva, riducendo la distorsione data dagli obiettivi grandangolari. In più, con l’aumentare della lunghezza focale, potrete avere un bokeh migliore, cioè uno sfondo sfocato in grado di concentrare l’attenzione sul vostro soggetto, qualora decidiate di contestualizzarlo.
Il tavolo da Still Life e il fondo
Appendereste mai un quadro di Leonardo da Vinci in bagno sopra al bidet? Si? Beh, nel caso vi lascio il mio numero di telefono, lo prendo io che avrei un paio di idee su come valorizzarlo al meglio in casa mia, eh? Il contesto nel quale fotografate un soggetto in fotografia Still Life è importante tanto quanto il soggetto stesso. La cosa positiva di questo genere fotografico è che i vostri soggetti sono still, immobili: potrete quindi organizzare tutto con calma e con precisione senza grandi problemi. Per quanto riguarda la fotografia da studio, uno Still Life in genere prevede uno sfondo di colore uniforme, che permetta di concentrare lo sguardo esclusivamente sul soggetto ritratto. Potrete limitarvi a fondali semplici se le dimensioni dei vostri oggetti ve lo permetteranno, un foglio di carta a grammatura pesante di formato A3 sarà perfetto per i piccoli soggetti che avete in casa per far pratica. Date libero sfogo alla vostra fantasia, in genere si sceglie il colore bianco, ma siate creativi. Un tavolo? Una superficie? Un lenzuolo appoggiato sul pavimento? Il banalissimo muro? Ogni oggetto che vi permetta di ottenere uno sfondo omogeneo o che non distolga l’attenzione dal soggetto è più che perfetto.
Se volete essere più professionali e avete un po’ di soldini da parte per fare un investimento, valutate l’acquisto di un tavolo da fotografia Still Life e di un fondale professionale.

Ad ogni modo è da preferire un fondale continuo, che non presenti stacchi visibili fra il primo piano e lo sfondo, potrete semplicemente posizionare il vostro soggetto sulla prima parte del fondale, incurvando la restante porzione verso l’alto per coprire anche il dietro. Esistono pratici fondali di cartone a rotolo, in carta, che vi permetteranno di avere differenti colori e tipologie di sfondo. Tenete in conto che il bianco e il nero tendono ad esaltare i contorni degli oggetti e focalizzano tendenzialmente meglio l’attenzione di chi guarda l’immagine.
Se invece non siete interessati alla fotografia da studio ma siete degli esteti, alla ricerca di uno scatto che soddisfi i vostri occhi e il vostro desiderio di bellezza, potrete utilizzare anche tavoli e sfondi meno asettici, ambientando il vostro scatto. Il tavolo della cucina, quello vecchio in legno, il mobile antico, il pavimento, ogni superfice sarà perfetta per creare delle opere d’arte, l’unico limite sarà dato dalla vostra creatività. In questo genere di fotografia Still Life la presenza di uno sfondo discontinuo (cioè non uniforme e con elementi differenti) è necessaria, per ambientare maggiormente il vostro soggetto.
L’illuminazione
Tornando al nostro paragone con il quadro che ormai mi avete regalato, secondo voi lo valorizzerò al meglio lasciandolo al buio, con una luce puntata sopra o con qualche faretto disposto sapientemente? L’illuminazione è un fattore chiave in fotografia, lo dice anche il termine stesso, ma diventa ancora più importante nello Still Life. Che sia prevalentemente naturale nella fotografia artistica o artificiale come in quella di studio, la luce va gestita con sapienza, avendo ben chiaro l’effetto finale che desideriamo. Ovviamente quella utilizzata nella fotografia da studio richiede l’acquisto di nuova attrezzatura, come flash e luci continue, ombrelli riflettenti e traslucidi, pannelli riflettenti, soft box, gelatine e filtri, solo per citarne alcuni, e che ha il vantaggio di poter essere controllata con estrema precisione.
In commercio potete trovare anche dei mini-studi fotografici compatti, solitamente cubici, dotati di un tessuto diffusore posto ai lati, di un fondale intercambiabile e di una o due fonti luminose esterne che vengono correttamente diffuse dal tessuto, illuminando tutti i lati del vostro soggetto nella maniera migliore.
La prima tipologia che vi verrà in mente probabilmente sarà quella delle luci continue, che hanno il pregio di mostrarci direttamente il risultato dato da quella illuminazione sul nostro soggetto, con le zone esposte alla luce e quelle in ombra e che genere di contrasto provocheranno. In questo gruppo troviamo i pannelli led, le luci ad incandescenza, le torce, le lampade o ogni tipo di fonte luminosa che avete in casa. Purtroppo, si tratta di luci con una potenza non molto elevata e che consumano molto di più rispetto alla categoria della quale vi sto per parlare.


Le luci flash si differenziano da quelle continue perché emanano un breve lampo di luce ma molto intenso, con un consumo più ridotto ma non possiamo vedere in anteprima il risultato ottenibile nella nostra fotografia Still Life. Esistono flash a slitta, che sono compatti e comodi, o monotorce, di dimensioni maggiori ma in grado di offrire una potenza superiore e una maggiore malleabilità. L’aggiunta di gelatine colorate genererà luci di vari colori per risultati personalizzabili.


I pannelli riflettenti e diffusori servono a mitigare i contrasti delle aree luminose. Le soft box, applicate sui flash, ammorbidiscono e diffondono la luce in maniera più armonica.
Fotografia Still Life: la composizione
Nascendo come forma d’arte, è ovvio che nella fotografia Still Life ambientata la composizione fotografica sia una componente di rilievo; non si tratta di raffigurare un soggetto all’interno di uno sterile sfondo asettico, ma di contestualizzarlo per raffigurarne anche l’essenza e lo scopo, non solo la forma esterna.
Capo saldo di questa Still Life ambientata è la Food Photography che contestualizza gli scatti in modo da raccontare le ricette e le tradizioni legate al cibo. Una disposizione corretta degli elementi di contorno può fare la differenza fra una foto riuscita e una no. Sistemare gli elementi presenti nel set facendo loro rispettare la regola dei terzi, cioè dividendo il fotogramma in 9 sezioni uguali e ponendo il soggetto sulle linee di forza o nelle intersezioni fra di esse, darà alla scena un’enfasi maggiore. In alternativa linee e curve, così comuni negli oggetti e nel cibo, vi aiuteranno a indirizzare lo sguardo degli spettatori nella direzione da voi desiderata. Per approfondire le regole dei terzi, della spirale aurea e per scoprire come comporre correttamente un fotogramma vi suggerisco di fare un ripassino leggendo la nostra guida dedicata alla composizione fotografica.
Nel campo meno creativo e più rigoroso della fotografia Still Life da studio potete limitarvi a posizionare semplicemente il vostro soggetto al centro, focalizzandovi sull’esaltazione di alcuni dettagli.
Per quanto riguarda la scelta degli altri articoli da disporre in scena, prediligete oggetti con attinenza tematica o cromatica. I colori posizionati agli opposti della scala cromatica producono il massimo contrasto, una sensazione di tensione e di qualcosa che stride. Scegliete dunque colori adiacenti, per generare una fotografia Still Life in grado di provocare una sensazione rassicurante.
Fotografia Still Life: la pulizia del soggetto
Lo so, sembra quasi un appunto banale, ma vi assicuro che se ha meritato un intero paragrafo tutto suo si tratta di una cosa importante che spesso viene tralasciata. Sia che stiate realizzando una fotografia Still Life ambientata e sia che si tratti di una fotografia di prodotto, la pulizia del vostro soggetto è fondamentale. La presenza di polvere, sporco, ditate o graffi distrarranno inevitabilmente l’attenzione dello spettatore, facendolo focalizzare su aspetti marginali e vanificando la ricerca estetica fatta nella selezione del soggetto e nell’accurata disposizione dell’illuminazione e della composizione. Quando uscite di casa per andare ad una festa vi vestite, pettinate e truccate (se siete donne) al meglio, no? L’intento è quello di presentarvi nel modo migliore possibile, e la fotografia Still Life non fa eccezioni.
Quindi munitevi di panni in microfibra (le pezzoline per lenti ed occhiali per intenderci), prodotti di pulizia e pennellini per rimuovere qualunque traccia di sporco che possa rovinare il vostro lavoro. In fondo non comprereste mai un oggetto sporco e rovinato, non è così?
Fotografia Still Life: gestire l’illuminazione
Dopo aver posizionato correttamente i vostri soggetti è giunto il momento di illuminarli nel modo migliore per valorizzarli il più possibile. Nella fotografia Still Life artistica si cerca di illuminare la composizione di lato, in modo da dare un effetto più naturale, e non frontalmente. In aggiunta cercate sempre di evitare la luce diretta, in grado di risaltare forme, rilievi e texture ma che al contempo genera ombre troppo nette. La luce diffusa, ottenuta illuminando il soggetto grazie al riflesso su una superficie opaca (ombrelli o soft box) produce ombre più morbide e gradevoli, illumina in maniera uniforme e satura i colori. Ecco le tipologie di illuminazione.
La luce principale
La luce principale è quella che genera l’effetto complessivo delle vostre foto, è la fonte luminosa in base alla quale sono calcolate le altre, non è necessariamente la luce più potente, ma è quella che evidenzia i dettagli più importanti della vostra composizione. Una luce principale che proviene dall’alto ricorda il Sole, che genera una sola ombra. Quindi scegliere di generare un’unica ombra con una fonte luminosa posizionata in alto a 45 gradi rispetto al soggetto sarà più piacevole per i nostri occhi, perché giudicata più naturale. In base alla direzione dalla quale proviene la luce possiamo distinguere 5 diverse tipologie di illuminazione, fra le quali scegliere in base al risultato desiderato. Una luce che illumina il davanti della vostra composizione è detta frontale, riduce la tridimensionalità del soggetto, schiacciandolo e privandolo della sua profondità, ma ne riproduce fedelmente la componente cromatica.
Qualora l’illuminazione provenga dai fianchi della vostra fotocamera si parla di luce laterale, in grado di illuminare frontalmente il soggetto ma di fornire un maggior contrasto e ombre più incisive. La resa cromatica fornita in questo modo sarà perfetta per evidenziare la tridimensionalità di ciò che state ritraendo. Posizionare la luce dietro al soggetto provocherà un controluce, perfetto per la realizzazione di una silhouette che valorizzerà a pieno la forma e la sagoma dell’oggetto. Porre la fonte luminosa in alto comporta la creazione di ombre in grado di esaltare la texture del prodotto, mentre sistemarla in basso provoca un’illuminazione fortemente innaturale ma capace di ricreare una buona profondità e di ridurre le ombre.
La luce di schiarita o riempimento
Avendo visto tutte le caratteristiche delle varie luci principali è abbastanza scontato che il migliore effetto possibile si ottenga combinandone diverse, in modo da mitigarne i problemi e avere il massimo dei vantaggi. Un’illuminazione corretta eviterà la formazione di zone troppo illuminate o eccessivamente buie. Quindi, dopo aver scelto il posizionamento della prima luce posizionerete la seconda (e la terza in genere) per eliminare o ammorbidire le ombre generatesi in questo modo.
La luce di schiarita può essere rappresentata anche solo da un pannello riflettente o da uno specchio, in grado di abbassare il contrasto e illuminare leggermente anche i dettagli presenti nelle aree in ombra.
Fotografia Still Life: impostazioni della fotocamera
Fondamentale selezionare dalla ghiera dei programmi la modalità manuale o quella a priorità apertura (contrassegnata dalla lettera A nelle fotocamere Nikon e dalla sigla Av in quelle Canon). Per ottenere un bello sfondo sfocato selezionare un valore di diaframma molto alto, ossia molto aperto, fra f/1.8 e f/5.6, al contrario se preferite avere uno sfondo nitido perché è importante il contributo dato alla vostra fotografia Still Life dalla sua texture prediligete valori più bassi, chiudendo il diaframma fino a valori compresi fra f/8 e f/16.
La sensibilità del sensore alla luce, cioè il valore degli ISO, deve essere il più basso possibile per generare scatti di qualità, cercate quindi di tenerlo il più vicino possibile a 100. Infine, l’ultimo parametro importante nelle impostazioni risulta dalle regole del triangolo dell’esposizione: scegliete il tempo di scatto più consono per raggiungere una corretta esposizione. Poiché vi trovate su un treppiede potete permettervi di selezionare anche un tempo sufficientemente lungo per compensare il valore impostato del diaframma e della sensibilità ISO richiesta.
Fotografia Still Life: il light painting
Perfettamente adatto ad una tecnica fotografica che affonda le sue radici nella pittura, il light painting, letteralmente “dipingere con la luce”, è in grado di valorizzare enormemente i nostri soggetti di fotografia Still Life.
Questa tecnica di illuminazione impiega la luce come un pennello per disegnare in maniera perfetta le forme e i volumi del soggetto ritratto. Realizzando una lunga esposizione in un set buio potrete direzionare la luce con precisione millimetrica, grazie ad una piccola sorgente luminosa mobile con la quale illuminerete le zone scelte. Realizzare una fotografia Still Life in light painting è leggermente differente dal solito, dovrete creare la vostra composizione su un fondale scuro, montare la vostra macchina fotografica sul cavalletto e selezionare la messa a fuoco manuale, oppure mettere a fuoco in automatico e poi disattivare il sistema prima di spegnere la luce, perché in presenza di poca luminosità l’autofocus della macchina è generalmente lento ed impreciso. Selezionate la modalità manuale e come tempi se disponibile impostate la posa B, un diaframma chiuso e la sensibilità ISO più bassa possibile. Ora munitevi di un dispositivo per lo scatto flessibile e sarete pronti a sbizzarrire la vostra creatività, provando diverse durate di illuminazione sulle zone che volete valorizzare. Armatevi di pazienza però, potendo andare solo a tentativi potrebbe volerci un po’ prima di capire il risultato desiderato, ma ne vale la pena, perché in questo modo la vostra fotografia Still Life ricorderà molto da vicino i quadri di natura morta che avete visto nei libri o nei musei.
Fotografia Still Life: alcuni consigli
Vi renderete presto conto che la fotografia Still Life non è uno dei generi più semplici da realizzare, per quella estetica servono gusto ed occhio e per quella riguardante i prodotti avrete bisogno di tanta tecnica e pratica. Ecco, pertanto, alcuni consigli per accelerare la vostra curva di apprendimento e per ottenere prima risultati migliori.
- Non abbiate fretta, mai. Ve lo dicevano anche i vostri nonni, no? “La gattina frettolosa fece i gattini ciechi”, e “Presto e bene raro avviene”, ecco, appunto. Studiate bene gli oggetti che volete ritrarre. I punti di forza, i lati più belli, i difetti che è meglio non evidenziare, qual è lo scopo per il quale lo state ritraendo, in quale contesto sarà valorizzato nella maniera più corretta.
- Guardare ma non copiare. Creare qualcosa di nuovo è difficilissimo e richiede lo sviluppo di un proprio gusto e di una propria tecnica. Osservate gli scatti di fotografia Still Live degli altri, sfogliate libri, riviste e pubblicità. Lasciatevi ispirare per creare, utilizzate ciò che vedete come spunto per capire cosa vi piace e come lavorare per renderlo personale, creando il vostro stile.
- Siate curiosi per incuriosire. Gli oggetti interessanti sono sia quelli quotidiani sia quelli più inusuali. Raccogliete piccoli oggetti durante i vostri viaggi, souvenir, libri, biglietti, sassi, piume… Dal XVI al XVIII secolo (anche se è una tradizione che affonda le sue radici nel Medioevo) andava molto di moda la creazione della così detta Wunderkammer, o camera delle meraviglie, nelle quali i collezionisti raccoglievano i loro oggetti più particolari. Rocce, cortecce, pigne, conchiglie, coralli, piume, uova, libri, gioielli, fossili, elementi curiosi ed insoliti provocheranno curiosità e calamiteranno l’attenzione dello spettatore.
- La luce bacia i belli. Un oggetto illuminato bene ha già creato un terzo della vostra foto-grafia (scrivere con la luce), è come scrivere un tema con una buona penna. L’illuminazione sarà capace di risaltare i dettagli migliori e di nascondere quelli peggiori. Sperimentate con diversi schemi di illuminazione, luce naturale e luce artificiale, provenienti da angolazioni diverse, osservate come modificherete radicalmente l’atmosfera.
- Le cose non cambiano, siamo noi a cambiarne la prospettiva. Osservate il vostro soggetto da ogni angolazione possibile, per scegliere la prospettiva migliore per la vostra fotografia Still Life.
- L’eleganza sta nei particolari. Siate puliti, esaltate i dettagli del vostro soggetto per descriverlo nella maniera migliore.
- La post-produzione migliore valorizza lo scatto. Post produrre una foto non vuol dire ammettere di aver sbagliato qualcosa e non dovrebbe essere il calcio d’angolo estremo che vi permette di rimediare ad un errore fatto in fase di scatto. È il perfezionamento di un procedimento corretto, un po’ come quando spolverate di zucchero a velo la vostra torta.
Fotografia Still Life: le conclusioni
Sia che desideriate realizzare la fotografia Still Life per vendere le vostre immagini, sia che abbiate l’unico scopo del perseguimento del bello, ora che conoscete le basi sperimentate e siate curiosi. Create, rompete gli schemi, realizzate qualcosa di diverso che vi identifichi. Realizzare questo genere di fotografia è quasi una forma mentis, diventerete molto attenti ai particolari, rifletterete per un tempo superiore al solito nella creazione della vostra composizione e ricercherete la perfezione con molta più attenzione.
In fondo lo sappiamo già, essere fotografi ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere il mondo: quanti di noi ora guardano un film facendo una maggiore attenzione a color, inquadratura e composizione? Ora che inizierete a cimentarvi nella fotografia Still Life osserverete per ore i volantini pubblicitari e quando arriverà il commesso a chiedervi “Ti interessa quel servizio di posate?” potrete rispondere “No, no, stavo solo studiando la luce” e vi porteranno via con una bella camicia bianca con le maniche lunghe legate dietro la schiena. Nessun problema, la utilizzerete come fondale e scoprirete che così avrete molto più tempo da dedicare alla composizione!
Fotografia Still Life: potrebbe interessarti anche….
Ti è piaciuta la nostra guida sulla fotografia Still Life? Spero di sì, in attesa di ricevere il quadro di Leonardo da Vinci, che mi hai promesso nel paragrafo “Il tavolo da Still Life e il fondo”, potresti proseguire nel tuo percorso per imparare a fotografare o fare un ripasso sugli altri argomenti. Ecco una breve lista di quelli correlati a questa guida:
- Sensore fotografico: alla scoperta di come le nostre macchine fotografiche vedono l’immagine
- Lunghezza focale: come si differenziano gli obiettivi?
- Triangolo dell’esposizione: impariamo ad usarlo per avere foto perfette
- Sfondo sfocato: come rendere perfetti i nostri scatti
- Macrofotografia: la bellezza sta nei dettagli
- Food Photography: come si fotografa il cibo?
- Composizione fotografica: cos’è e come sfruttarla al meglio
dopo un quarto di secolo sto riprendendo in mano una reflex, digitale stavolta, e il riscoprire tante regole e trucchi, ma soprattutto l’apprendere le evoluzioni che ci sono state in questi anni, mi da una grande voglia di fare tanto e bene.
sono felicissimo di aver trovato le vostre guide perché mi stanno dando un aiuto eccezionale in tutto ciò.
grazie
Un enorme grazie Max, davvero! Lavoriamo ogni giorno senza sosta, senza particolari pause o feste, un “semplice” commento come questo ci riempie il cuore e ci fa capire che stiamo andando nella direzione giusta. Grazie ancora!