Vi siete mai chiesti come deve essere fotografare il nostro pianeta dallo spazio? Quanto piccolo possa sembrare visto da una certa prospettiva, e quante emozioni possa di conseguenza scatenare? Se ve lo siete domandati almeno una volta nella vita, siete nell’articolo giusto: Doug Hurley, astronauta in orbita, ci racconta le sensazioni di scattare una fotografia della Terra dalla ISS, la Stazione Spaziale Internazionale.
Fotografia Terra ISS: un’emozione indescrivibile
Lo spazio, quella frontiera da ammirare, sognare e visitare nell’immaginazione e nei film, è da sempre un “universo” di sensazioni, emozioni e prospettive. Visitarlo, conoscerlo, approfondirlo: la scienza fin dall’alba dei tempi cerca di comprenderlo e farlo suo, ma non ci siamo mai soffermati sulla più grande bellezza che, da lassù, si può ammirare: il nostro pianeta. Doug Hurley, astronauta in orbita, racconta la sua personale esperienza nel realizzare una fotografia della Terra dalla ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Tramite un breve video, Hurley ha voluto raccontare le sue sensazioni e le sue emozioni nel realizzare scatti del pianeta dalla base spaziale, raccontandoci un punto di vista che ognuno di noi vorrebbe vivere in prima persona.
“Vorrei solo riuscire a comunicare alle persone che vorrebbero essere al mio posto le emozioni che si provano nel realizzare una fotografia della Terra dalla ISS”, ha dichiarato nel video. “Vedere il nostro pianeta da qui è totalmente diverso, crea una serie di sensazioni emotive indescrivibili fin dal primo momento che guardi verso lo spazio profondo”. Nel video Doug Hurley menziona alcuni dei suoi posti preferiti, come le Bahamas e il Midwest americano, e anche se ancora non ha pubblicato gli scatti da lui realizzati è riuscito a far trasparire e passare tutta la sua indescrivibile emozione.
Fotografia Terra ISS: conclusioni
Personalmente, e ci tengo a darvi il mio parere personale, farei carte false pur di trovarmi lassù, sulla Stazione Spaziale Internazionale, a scattare il nostro pianeta. Non oso minimamente immaginare quali sensazioni si possano provare, quanto il senso di piccolezza possa arrivare a pervadermi nel momento stesso in cui comprendo che siamo un puntino microscopico all’interno di un mosaico tanto vasto quanto sconosciuto. Da piccolo avrei voluto fare l’astronauta, o l’archeologo, ma poi si cresce e gli obiettivi cambiano; fatto sta, e lo dico sinceramente, che l’universo resta una meraviglia da scoprire ed approfondire, un luogo tanto oscuro quanto luminoso per gli occhi di un bambino che si affaccia alle stelle.
Voi cosa ne pensate? Vi piacerebbe realizzare una fotografia della Terra dalla ISS?