Leica

Leica è uno dei più importanti produttori di macchine fotografiche della storia. I prodotti che realizza sono unici, in quanto sono costruiti a mano. Si potrebbe definire questo brand come “la Lamborghini delle fotocamere”. I suoi prodotti sono molto costosi, ma non tanto per le prestazioni che riescono ad offrire, bensì per le sensazioni che riescono a trasmettere al fotografo. Si potrebbe dire che Leica è uno stile di vita. In questa pagina parleremo della storia di questa azienda e saranno raccolte tutte le news, rumors e recensioni realizzate dallo staff di FotoNerd. Per restare sempre aggiornato sul questo argomento clicca sulla campanellina in basso.

Leica: storia

La storia di Leica parte da molto lontano, ancora prima di essere fondata. Nel 1849, infatti, Carl Kellner fondò l’Optische Institut. Kellner era un vero talento in quanto a meccanica e ottica, tanto da inventare l’oculare ortoscopico, cioè una combinazione di lenti che permettevano di ottenere una qualità notevole per quei tempi. Nel 1869 l’azienda viene presa in gestione da Ernst Leitz, altro talento meccanico e artigiano che lavora come dipendente di Kellner per poi diventare, dopo un anno, socio dell’azienda. Dopo la morte di Carl, l’azienda prende il nome di Leitz, marchio famoso ancora oggi per le sue lenti di altissima qualità. Dopo la morte di Ernst, l’omonimo figlio Ernst II prende il comando dell’azienda, decidendo di entrare nel mondo della fotografia. Nel 1911 Oskar Barnack, un ingegnere proveniente dalla famosissima Zeiss, cerca di utilizzare una lente 35 mm per riprese cinematografiche. Da questa ricerca nasce la pellicola 24X36 nota anche come “formato Leica” utilizzata ancora oggi. Grazie agli studi dell’ingegnere Barnack, nasce anche la prima fotocamera dell’azienda, la UR-Leica (1914). Questa fotocamera utilizza pellicole 35 mm, una lente da 50 mm, una slitta per gli accessori e ha un peso di 350 g. L’architettura della UR-Leica è stata utilizzata come base per tutte le fotocamere 35 mm fino ai giorni nostri. Leica Durante la crisi economica tedesca Leitz decide di dedicarsi alla produzione fotografica in maniera molto più seria, fondando così il marchio Leica. Il nome del brand deriva dalle iniziali del cognome del suo fondatore (LEItz Camera). Nel 1925 nasce quindi la prima fotocamera di serie, la Leica A. Segue poi la Leica C, la quale è dotata di caratteristiche simili ma si differenzia dal modello precedente per via della possibilità di cambiare obiettivo. Durante la seconda guerra mondiale le forze armate tedesche vengono dotate di fotocamere Leica, per via della loro praticità, delle dimensioni ridotte e per la velocità di scatto. Le fotocamere dell’azienda ebbero un tale successo da essere copiate da tantissimi produttori: Leotax, Nicca, Canon, Kardon, Reid, FED e Zorki. Durante il dopoguerra il brand si rinnova e si migliora, specialmente per quanto riguarda la produzione della prima Leica M. Questo modello cambierà per sempre la storia del marchio e della fotografia in generale. Viene abbandonato l’innesto a vite per dare spazio al pratico innesto a baionetta. La produzione della Leica M è davvero molto lunga, tanto che ancora oggi il brand produce questo modello a pellicola. Nel 1964, per cercare di contrastare l’amata Nikon F (1954) Leitz introduce la prima SLR del marchio: la Leicaflex, la quale viene seguita nel 1976 dalla SLR elettronica R3. La produzione delle reflex si interrompe nel 2009, in quanto l’azienda comunica che si sarebbe puntato su un formato ibrido, ovvero quello della Leica S2. Attualmente la storica azienda si occupa di fotografia digitale e fornisce i suoi disegni e i suoi progetti al marchio Panasonic, il quale si occupa in modo individuale della produzione. Questa cooperazione è nata nel 2002 e continua ancora oggi. Alcuni modelli di fotocamere sono frutto della cooperazione tra le due aziende, come ad esempio la Digilux, la C-Lux, la D-Lux e la V-Lux.

Leica: differenza tra i prodotti

Lo stile Leica è inconfondibile, soprattutto perché ancora oggi è possibile acquistare fotocamere a telemetro, come quelle di una volta, ma con caratteristiche digitali. Inoltre questa azienda è molto insolita, in quanto annuncia spesso modelli che potrebbero essere definiti strani o inutili. Oltre a produrre ancora macchine fotografiche analogiche, come la famosissima serie “M”, negli anni Leica ha prodotto fotocamere digitali con sensori in bianco e nero che non permettevano quindi di scattare foto a colori, oppure anche macchine fotografiche prive di automatismi o display, in modo da scattare foto digitali ma con lo stile di fotocamere analogiche. Scopriamo quindi come distinguere i vari prodotti di questa storica azienda.

Leica: differenza tra fotocamere

Nonostante si tratti di un'azienda che produce fotocamere costose, Leica comprende molte tipologie di fotocamere attualmente, in modo da cercare di accontentare il più possibile gli utenti. La serie più famosa e vasta, che già abbiamo nominato varie volte, è la serie “M”. Si tratta di mirrorless full frame con obiettivo intercambiabile e mirino a telemetro. In questa gamma rientrano anche dei modelli a pellicola e dei modelli particolari come ad esempio la Leica M10 Monochrom che scatta solo in bianco e nero o la M-P che non presenta automatismi e display. Abbiamo poi la serie “CL” e “TL”, entrambe mirrorless con sensore APS-C e lente intercambiabile che presentano una differenza tra loro: la “CL” possiede un mirino elettronico, mentre la “TL” solo un display posteriore. Il reparto mirrorless si chiude infine con la serie “SL”, ovvero fotocamere full frame con corpo molto robusto pensate per fotografia sportiva e reportage. Leica produce anche delle reflex, anche se molto particolari. La serie “S” presenta infatti delle reflex medio formato per fotografie con definizione altissima (come ad esempio Leica S3). Passando invece alle fotocamere compatte, quindi alle fotocamere che non permettono di cambiare lente, troviamo sia delle gemelle delle Panasonic Lumix, sia dei prodotti esclusivi. La serie C-Lux comprende delle compatte con sensore da 1” e lente zoom molto estesa, pensate per chi ama viaggiare e vuole un prodotto davvero portatile. La serie V-Lux integra le fotocamere bridge che offrono un corpo molto robusto e una lente di ottima qualità dalla portata molto ampia. La serie D-Lux è invece composta da compatte con sensore micro 4/3”, una lente tutto fare davvero molto luminosa e un mirino elettronico di ottima qualità. Infine è presente la serie “Q”, ovvero una gamma molto esclusiva di compatte con sensore full frame, mirino elettronico e una lente con apertura molto ampia. Oltre ai modelli che possiamo considerare più classici, Leica produce anche la serie “X” e la “Sofort”. La prima è una serie che comprende delle compatte che possono essere immerse in acqua, mentre la seconda comprende delle fotocamere istantanee che vanno molto di moda negli utili anni.

Leica: differenza tra obiettivi

Gli obiettivi prodotti dall’azienda tedesca si suddividono in tre principali categorie, le quali si distinguono per via del loro innesto. Gli obiettivi “M” sono compatibili con le mirrorless a telemetro della serie M, gli obiettivi “L-Mount” sono compatibili con le mirrorless APS-C e full frame (serie SL) e anche con alcuni modelli Panasonic, e infine gli obiettivi serie “S” sono dedicati alle reflex medio formato. L’innesto L-Mount è sicuramente il più versatile, in quanto nasce dalla collaborazione tra Leica, Panasonic e Sigma, quindi gli obiettivi con questo innesto possono essere utilizzati sulle fotocamere di tutti e tre i produttori. Inoltre le lenti presentano dei nomi che indicano più o meno l’apertura massima. Gli Elmar sono gli obiettivi che hanno un’apertura massima del diaframma di circa f/4, gli Elmarit circa f/2.8, i Summicron circa f/2, i Summilux circa f/1.4, i Summarit circa f/2.5 e i Noctilux al di sotto di f/1.4. In pratica ogni nome ha un’apertura pari o molto vicina ai diaframmi che abbiamo indicato. Infine, nella nomenclatura delle lenti, sono presenti altri fattori che stanno ad indicare determinate caratteristiche dell’obiettivo. Quando è presente la definizione “Vario” vuol dire che la lente è di tipo zoom, se invece è presente la definizione “APO” vuol dire che l’obiettivo è apocromatico, ovvero presenta una aberrazione cromatica estremamente ridotta. La sigla “ASPH” indica la presenza di lenti asferiche, anch’esse utilizzate per una aberrazione ridotta, mentre la definizione “CS” sta ad indicare la presenza di un otturatore centrale, il quale permette una sincronizzazione flash a velocità maggiori. Leica

Leica: news ed informazioni

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