Avete voglia di fotografare il Gran Premio ma non avete gli accrediti per farlo o, semplicemente, non potete uscire? Ecco l’incredibile idea venuta ad un fotografo, che ha realizzato una serie di fotografie simulando una gara di Formula 1 con dei giocattoli.
Fotografie giocattoli Formula 1: una gara diversa dal solito
La fotografia molto spesso ci regala perle rare, soprattutto quando si parla di fotografare giocattoli. Grazie alle tecniche macro si possono ottenere delle immagini uniche e bellissime, capaci di intrattenere l’osservatore in scenari dinamici e ricreati alla perfezione. Anche Benedek Lampert, fotografo venticinquenne, si è lanciato in questo genere durante la quarantena imposta per il coronavirus Covid-19, realizzando una serie di fotografie che simulano una gara di Formula 1 usando dei giocattoli e modellini. Il fotografo non si è limitato a ricreare un ambiente quanto più realistico possibile, ma è andato oltre piazzandoci anche elementi fondamentali per un Gran Premio da Oscar, come il fumo, la polvere e le pozze d’acqua che solitamente si formano in seguito ad un diluvio. In alcuni scatti, addirittura, è riuscito a ricreare uno degli effetti più amati dai fotografi sportivi: il panning.
Come si può notare nel video che vi abbiamo allegato ad inizio articolo, il processo creativo di Lampert è stato didascalico e ai limiti della perfezione, tanto che le fotografie ottenute della simulazione della gara di Formula 1, nonostante appunto siano fatte con dei giocattoli, sembrano talmente reali da confondere l’osservatore. Ovviamente molto del merito va al fotografo, capace di utilizzare le prospettive giuste. “Il mio principale obiettivo era quello di creare degli effetti speciali davanti alla macchina fotografica senza stare a metterli in fase di post produzione; l’unica cosa che ho inserito successivamente agli scatti è la luce dei fari”, ha dichiarato con orgoglio Lampert alla redazione di PetaPixel.
Fotografie giocattoli Formula 1: conclusioni
Per i più patiti di voi di tecnicismi, Lampert per realizzare questa incredibile serie di fotografie ha utilizzato una Nikon D750 abbinata ad un obiettivo 24-70mm f/2.8. Tuttavia, in questo caso, l’attrezzatura è davvero irrilevante: la bravura sta tutta nell’occhio e nell’inventiva del fotografo, nella capacità di posizionare i modelli sulla pista e nella prospettiva che è riuscito a mantenere, ai limiti del fotorealismo.