Oggi vogliamo ridere un po’ e prenderci sul serio andando anche a sdrammatizzare una costante: le peggiori frasi che fanno arrabbiare i fotografi, quelle affermazioni che i clienti rilasciano ogni sacrosanta volta anche se non dovrebbero. Siete pronti a lanciarvi in questo tortuoso articolo fatto di ilarità e (ahimè) tristi verità?
Frasi che fanno arrabbiare i fotografi: le 7 capitali
Tenetevi pronti, perché oggi si parla di cose serie: le frasi che fanno arrabbiare i fotografi, quelle affermazioni meschine e subdole che chi non è nel mondo della fotografia (e ne conosce i meccanismi) continua a rilasciare con beata ignoranza e, soprattutto, una forte convinzione di essere nel giusto. Ora, non voglio essere troppo estremista: proprio per il fatto che non sono fotografi non c’è cattiveria nelle frasi che dicono, però dopo la centesima volta che si ascolta la stessa cosa un pochino le scatole iniziano a girare come una trottola. Il punto focale è che la situazione, ad un certo punto, diventa frustrante e tu, fotografo, non sai più da quale parte girarti ne come rispondere. Molto spesso alcune richieste sono talmente ridicole che ci si vorrebbe seppellire sotto metri di risate, altre volte invece sono così serie da farci paura. Ma basta cincischiare (come direbbe il buon Bonolis) e vediamo quali sono le 7 peggiori frasi che fanno arrabbiare i fotografi.
1. “Tanto c’è Photoshop”
Voi non avete idea, da fotografo ritrattista quale sono, quante volte mi sono sentito dire sta cosa. Questa dichiarazione entra di diritto nella lista delle 7 peggiori frasi che fanno arrabbiare i fotografi proprio perché non ha testa ne coda, rilasciata spesso da modelle e modelli che non hanno evidentemente capito il processo di uno shooting fotografico. “Mi modifichi il naso?”, “Mi snellisci i fianchi?” o peggio: “Sono tornata alle cinque dalla disco, yo, poi me le togli tu le borse?”. Allora: se sapete che la mattina dopo dovete andare a svolgere un servizio di ritratti direi che evitare di andare a ballare fino alle 5 del mattino sia la prassi, o no? Detto questo, troppo spesso i clienti fanno affidamento su Photoshop ed è veramente irritante quando si aspettano miracoli o si ostinano sul fatto che tu, fotografo, debba acconsentire per forza. Direi che con questa affermazione siamo tranquillamente sul podio, anche se le ho messe in ordine sparso.
2. “Posso metterci un filtro Instagram?”
Fu qua, in questo momento, che si aprirono le porte dell’inferno dantesco. Questa frase, divenuta negli ultimi anni la più temuta da tutti i fotografi, sarebbe capace di far tremare un pianeta del sistema solare, di farci saltare in aria come elefanti che vedono degli innocui topolini. “Ci ho messo un filtro Instagram, ti piace?”. Ora ditemi una cosa: secondo voi i fotografi si divertono a passare ore davanti al computer a modificare le vostre foto per poi farvele massacrare da filtri preimpostati e scabrosi? Siete seri? Ok.
3. “Se compro una macchina costosa farò belle foto”
Esatto, finalmente l’arcano segreto è stato svelato: solo comprando macchine fotografiche intorno ai centomila euro si possono ottenere belle fotografie! Festeggiamo, lanciamoci in grida suine e balli euforici perché basta avere una full full full frame. Ok, finiamola di scherzare: per fare buona fotografia non serve avere un’attrezzatura costosa, piuttosto serve avere occhio e voglia di imparare, studiare e apprendere. Ovviamente una macchina fotografica migliore agevola il lavoro del fotografo, gli fa ottenere risultati migliori a livello di prestazioni, ma non migliora la vostra fotografia. La camera è un mezzo e, come per uno scrittore si rende necessaria la penna per scrivere, per un fotografo è necessaria per scattare. Ma la penna da sola non scrive un romanzo, così come la macchina fotografica da sola non fa una buona fotografia. Tra le peggiori frasi che fanno arrabbiare i fotografi, sicuramente.
4. “Ti pago in visibilità”
L’ho sempre detto io: viviamo nell’epoca del qualunquismo e della superficialità, quindi è normale che arrivino clienti a chiederti ventimila ore di lavoro (con consegna prevista in cinque minuti) e poi se la spuntino fuori con il “ti pago in visibilità, io sono famoso ti posso far fare i big likes”. Quando affermate queste cose vi rendete conto che state parlando con delle persone, dei professionisti, che campano e mangiano con la fotografia? No? Scusate, chiedevo per un amico. E anche per me.
5. “Si, ma che lavoro fai?”
“Tu che lavoro fai?”, disse l’uomo osservandolo con la fronte aggrottata. “Il fotografo”, rispose l’altro con tono quasi soffocato. “Si, ma ti ho chiesto che lavoro fai”, ribatté nuovamente con convinzione l’individuo. Dopo questo piccolo paragrafo degno di un romanzo di Tolkien, affrontiamo l’argomento: questa è una delle frasi che fanno maggiormente arrabbiare i fotografi, ed è una affermazione che colpisce tutti i settori creativi. Mi è capitato di sentir chiedere ad un musicista quale fosse il suo lavoro e, alla ovvia risposta che fosse quello, vedersi ridomandare la stessa cosa. Purtroppo al giorno d’oggi non c’è ancora la cultura adeguata per arrivare a comprendere che anche l’arte possa essere un lavoro, e questo fa indiavolare parecchio.
6. “C’è mio Cugggggggggino, non preoccuparti”
Ecco il terrore degli abissi, la frase che forse più di tutte le altre fa arrabbiare i fotografi, l’essere che vive segretamente nei meandri dell’umanità per poi sbucare fuori e rubarti il lavoro. The Cugggggggino (categoricamente con la C maiuscola e un numero imprecisato di G) è l’acerrimo nemico dei fotografi di eventi. Il suo compito è spuntare fuori dopo che avrete esposto il preventivo alla giovane coppia di sposi, che subito si sentirà un mancamento e vi dirà: “No, guarda ci abbiamo ripensato e alla fine ce le fa mio Cuggggggggggino le foto. Grazie lo stesso”. Ecco, poi vi ritrovate con le foto del giorno più importante della vostra vita che fanno pena. Che vi devo dire?
7. “Mi passi i RAW?”
Questa è un’altra frase destabilizzante. Quando un cliente paga un fotografo per un progetto lo paga per il lavoro finito, non per i file RAW sui cui poi mettere le mani. Per cosa date i soldi ad un videomaker? Per il video finale completo, non per le clip singole. Il discorso è lo stesso con la semplice aggravante che chi vi chiede i RAW non sa nulla di nulla riguardo la post produzione. Sapete, come direbbe Gandalf: “Fuggite, sciocchi!”.
Frasi che fanno arrabbiare i fotografi: conclusioni
Come avrete notato ho deciso di trattare l’argomento un po’ alla leggera, giusto per strapparvi una risata ma senza negarvi il fatto di riflettere su quanto scritto. Purtroppo queste frasi sono una costante nella vita di un fotografo e, fidatevi, danno veramente fastidio arrivati ad un certo punto. Non voglio per forza dire che è colpa degli altri perché alla fine loro non conoscono questo mondo, ma forse ogni tanto bisognerebbe collegare il cervello prima di aprire bocca.